Gli incel hanno inevitabilmente skill sociali limitate, spesso dovute ad aspetti psicofisici disfunzionali che rendono difficile instaurare rapporti romantico-sessuali. Con questo thread non intendo analizzare né quanto la situazione possa essere mutabile, né le cause precise, che possono essere molteplici e includere anche i cosiddetti mentalcel.
La classificazione che propongo è analoga a quella usata per le persone neurodivergenti, in particolare per l’autismo. L’autismo, infatti, è considerato uno spettro suddiviso in tre gradi: grado 1 (lieve, o ad alto funzionamento), grado 2 (moderato) e grado 3 (grave).
Prendendo questa stessa scala, la traslerei sugli incel per poterli catalogare, partendo dall’assioma che la condizione di inceldom non cambi, analizzando quanto essa risulti deleteria per la psiche e per la capacità dell’individuo di inserirsi nella società.
Grado 1 (inceldom lieve o ad alto funzionamento):
Individui che, pur non riuscendo a ottenere rapporti romantico-sessuali, riescono comunque a inserirsi abbastanza bene nella società. Hanno un lavoro, una cerchia sociale (anche se ristretta) con relative validazioni, sono apprezzati e riconosciuti per quello che fanno. Hanno vari cope che li soddisfano e di cui sono appassionati. Pur soffrendo per la mancanza dell’ambito sessuale, riescono a trovare un equilibrio e a costruirsi una vita che reputano soddisfacente.
Grado 2 (inceldom moderata):
Qui la sofferenza è più intensa rispetto al grado 1. La cerchia sociale è molto ridotta o quasi assente, il lavoro può esserci come non esserci, e anche quando presente l’inserimento sociale resta problematico. Questi individui vengono percepiti come strani o antisociali, ricevono poca validazione e spesso soltanto nell’ambito delle loro competenze o skill specifiche. Vanno avanti grazie ai cope, ma conducono una vita prevalentemente solitaria, convivendo con una forma costante di depressione lieve o moderata.
Grado 3 (inceldom grave):
Individui completamente antisociali, senza cerchia sociale, senza lavoro, privi di qualunque forma di validazione. Sono estremamente isolati, colpiti da depressione grave, con pensieri frequenti sulla morte. In questa condizione i cope non bastano più come palliativo e il rischio di ropemaxxing diventa concreto.
Questi sono solo esempi per delineare le varie categorie. Nulla vieta che un individuo possa oscillare tra più gradi in momenti diversi della sua vita. La mia analisi si concentra su quanto un incel riesca o meno a sopportare la propria condizione e su come riesca (o non riesca) a inserirsi nella società.
Cosa ne pensate? In quale grado vi riconoscereste?
La classificazione che propongo è analoga a quella usata per le persone neurodivergenti, in particolare per l’autismo. L’autismo, infatti, è considerato uno spettro suddiviso in tre gradi: grado 1 (lieve, o ad alto funzionamento), grado 2 (moderato) e grado 3 (grave).
Prendendo questa stessa scala, la traslerei sugli incel per poterli catalogare, partendo dall’assioma che la condizione di inceldom non cambi, analizzando quanto essa risulti deleteria per la psiche e per la capacità dell’individuo di inserirsi nella società.
Grado 1 (inceldom lieve o ad alto funzionamento):
Individui che, pur non riuscendo a ottenere rapporti romantico-sessuali, riescono comunque a inserirsi abbastanza bene nella società. Hanno un lavoro, una cerchia sociale (anche se ristretta) con relative validazioni, sono apprezzati e riconosciuti per quello che fanno. Hanno vari cope che li soddisfano e di cui sono appassionati. Pur soffrendo per la mancanza dell’ambito sessuale, riescono a trovare un equilibrio e a costruirsi una vita che reputano soddisfacente.
Grado 2 (inceldom moderata):
Qui la sofferenza è più intensa rispetto al grado 1. La cerchia sociale è molto ridotta o quasi assente, il lavoro può esserci come non esserci, e anche quando presente l’inserimento sociale resta problematico. Questi individui vengono percepiti come strani o antisociali, ricevono poca validazione e spesso soltanto nell’ambito delle loro competenze o skill specifiche. Vanno avanti grazie ai cope, ma conducono una vita prevalentemente solitaria, convivendo con una forma costante di depressione lieve o moderata.
Grado 3 (inceldom grave):
Individui completamente antisociali, senza cerchia sociale, senza lavoro, privi di qualunque forma di validazione. Sono estremamente isolati, colpiti da depressione grave, con pensieri frequenti sulla morte. In questa condizione i cope non bastano più come palliativo e il rischio di ropemaxxing diventa concreto.
Questi sono solo esempi per delineare le varie categorie. Nulla vieta che un individuo possa oscillare tra più gradi in momenti diversi della sua vita. La mia analisi si concentra su quanto un incel riesca o meno a sopportare la propria condizione e su come riesca (o non riesca) a inserirsi nella società.
Cosa ne pensate? In quale grado vi riconoscereste?