Ceccherini, Mr. Boogeyman, DarkMagic91, rispondo ai vostri dubbi, espressi soprattutto dagli ultimi 2, in questo unico messaggio.
Innanzitutto i cervelloni che lavorano in certi ambiti rappresentano un mondo a se stante, tutto loro, per cui possono trovarsi bene solo con donne che vivono quel tipo di vita, cioè con cervellone, che oggi sono molte (o meglio c' erano anche prima ma erano più escluse). Ceccherini, guarda invece all' attratività che esercita l' imprenditore di successo o l' avvocato di grido.
Il capitalismo è ipergamico di per se, in quanto per funzionare, marciare, ha bisogno di vincolare l' accesso alle relazioni sentimentali, alla sessualità, al successo professionale, all' impegno lavorativo, al fare soldi. Visto che il capitalismo si è innestato nel patriarcato, è successo che la sorte di bestia da somma è toccata a lui, il quale deve lavorare per portare i maledetti soldi.
Il capitalismo ha avuto questa esigenza, perché lavorare in una società complessa è ben diverso da lavorare in una società rudimentale. In una società complessa non esiste l' autonomia lavorativa perché lavori dentro un ente, un' impresa, con le condizioni che detta l' ente, l' impresa, quindi orari, ritmi, obiettivi, modo di vestire, pure il dopolavoro ecc.; in secondo luogo nel capitalismo in particolare non si lavora per quanto basta, ma per conseguire il massimo profitto, la massima produzione, molto oltre le basilari necessità, per cui la si è finita a consumare per produrre. Terza cosa, nelle società complesse c'è un' ampia varietà di lavori, diversificati molto per guadagni e status, richiedenti competenze diverse, che a volte si hanno, a volte no. Quarto, per avanzare ai posti di lavoro con maggiore status, devi concentrarti, studiare, stare dentro una stanza a spremerti le meningi.
Vincolare l' accesso alla figa è stato così uno dei potenti mezzi per raggiungere una ardua domesticazione.
Nelle società primitive, semiprimitive, il lavoro poteva essere faticoso, talvolta pericoloso, però si svolgeva in maniera molto più autonoma, da soli o in piccoli gruppi, i moventi erano l' autosussistenza e l' autoconsumo, per cui si lavorava per poco più di ciò che serviva di base. Tutti svolgevano gli stessi lavori, quindi le disuguaglianze economiche erano risibili, a seconda del ruolo che ne so capovillaggio, consiglio degli anziani, lo status variava, ma non esisteva un lavoro che dava più status di una altro, eccetto lo sciamano. Ad una certa età tutti sapevano fare più o meno quello che c'era da fare per sopravvivere, si c' era chi era più bravo, ma con poca differenza.
L' economia e la tecnologia influenzano il nostro modo di pensare, quindi agire: il capitalismo porta una mentalità fatta di competizione, selettività, ricerca del massimo. Dunque, DarkMagic91, la mentalità consumistica conduce all' ipergamia, in quanto è costituita da volere sempre di più, di non accontentarsi, di cambiare oggetto. Se consideri che la mentalità consumistica è stata inculcata maggiormente nel genere femminile, in un contesto per cui la donna deve dipendere dalla donna, ecco che si ha un' ipergamia femminile finalizzata alla ricerca del partner in grado di garantire uno stile di vita meglio consumistico possibile.
Che una ragazza si sposi a 18 anni o a 40, che non si sposi o meno, non conta, importano i criteri di selezione.
Negli anni 50' a cui ti hai fatto riferimento c'era il consumismo, ma era in uno stadio elementare, tra l' altro era l' ultima fase in cui il capitalismo necessitava che la gente facesse figli per avere operai nelle fabbriche e nei cantieri, braccianti nei latifondi, soldati negli eserciti. Ma allora, le elites, che guardano le cose in anticipo, organizzavano come limitare le nascite, capendo che la tecnologia avrebbe reso l' uomo via via più superfluo, così veniamo al punto del complotto diciamo, a cui tu, DarkMagic91, ti riferisci: la minore necessità del fattore umano è una conseguenza del progresso, aggiungiamo che nei paesi occidentali gli industriali si organizzavano per delocalizzare la produzione ove più profittevole, quindi spieghiamo ulteriormente perché in Occidente la denatalità parte prima.
Boogeyman, hai citato che i criteri di selezione sessuale spesso diferiscono da quelli ipergamici, dettati più dalla società. Hai ragione su questo punto, tuttavia la stessa forte enfasi data alla bellezza esteriore è frutto in parte della società dell' immagine che la tecnologia ha prodotto, grazie a televisione e social siamo educati, si fa per dire, a giudicare dalle apparenze immediate, senza soffermarci a conoscere l' interiorità dell' altro.
Boogeyman, DarkMagic91, gli harem dove l' uomo potente ha un sacco di tipe nascono col patriarcato, poi è vero che fu introdotto il matrimonio monogamico, non so se per limitare lo strapotere sessuale di tali uomini, ma tali uomini di fatto hanno sempre prosperato, ne hanno avute sempre tante, sono stati sempre coccolati, semmai poteva andare male al belloccio povero.
Boogeyman, hai citato società matriarcali primitive dove non è stata inventata neanche la ruota, sei sicuro che stiano peggio di noi? Sei sicuro che se fossi nato lì ora staresti a piangerti addosso invece che nel lettino con una signorina?