ebbiedezzie
Well-known member
Perdonami, mi piacerebbe molto parlare di cose serie, non di invenzioni.
Punto primo: il senso della bellezza è soggettivo.
Parlare di "senso della bellezza" nei neonati è fuorviante, perché la bellezza è un concetto fortemente soggettivo e culturale. Studi transculturali (ad esempio quelli condotti da Deborah Blum) mostrano che ciò che è ritenuto “bello” varia notevolmente da una cultura all’altra. Anche se esistono tendenze comuni (simmetria, proporzioni), queste sono solo una parte del complesso giudizio estetico, che si sviluppa anche attraverso esposizione e apprendimento sociale.
Punto secondo: i neonati preferiscono pattern simmetrici semplicemente perché per il loro cervello sono più semplici da elaborare. Questo non l'hai scritto.
Punto terzo: gli studi (come quelli di Johnson e Morton, 1991, che tra poco compie 35 anni ed è più vecchio di molta gente del forum, per dire) mostrano che i neonati preferiscono configurazioni che somigliano a un volto più che pattern astratti, ma parlare di "bellezza" è un salto interpretativo non giustificato. Al massimo si può dire che rispondono positivamente a certi pattern visivi, non che esprimano un giudizio estetico consapevole.
Punto quarto: sono supposizioni dato che, di norma, non puoi "intervistare" un bambino.
Punto quinto: il bambino, fino ai due anni/due anni e mezzo circa, varia da infante a infante, non ha autocoscienza. Quindi, è simile a una bestia. La coscienza interviene successivamente.
Devo realmente continuare?











