Come immaginavi la tua vita ?

Mi immaginavo con una fatina teen da sposare e con cui fare 2 figli. A soldi mi immaginavo mogger, quando ero adolescente avevo molto potenziale, ero avanti anni luce rispetto ai miei coetanei (a 14 anni costruivo siti web in epoca pionieristica) ma nessuno mi ha mai supportato e soffrivo molto la mancanza di validazioni.
 
Last edited:
Mi immaginavo con una fatina teen da sposare e con cui fare 2 figli. A soldi mi immaginavo mogger, quando ero adolescente avevo molto potenziale, ero avanti anni luce rispetto ai miei coetanei (a 14 anni costruivo siti web in epoca pionieristica) ma nessuno mi ha mai supportato e soffrivo molto la mancanza di validazioni.
Minchia, peccato veramente!
 
Mi immaginavo sposato a 30 e con figli, casa mia e un bel lavoro comodo d'ufficio di qualsiasi tipo. Probabilmente perhcè andavo a scuola e immaginavo che il lavoro fosse una specie di scuola ma da adulti ahah. e mi immaginavo in forma e con tutti i capelli, invece ho iniziato a perderli prima dei vent'anni e sembre stato sovrappeso. mai avuto veri amici, mai avuto una fidanzata, vivo ancora coi miei e faccio il magazziniere part-time... superati i 40... bella merda
 
Fino al secondo anno delle medie immaginavo un'adolescenza stile telefilm americano, pieno di amici e con diverse esperienze sessuali/amorose... tipo baci sulle panchine, sesso in stanza in gita ecc...sebbene delle piccole crudezze ci furono sin dalla quinta elementare, ma ci feci poco caso. Poi durante l'estate tra la seconda e la terza ci fu una crudezza atomica (l'unica che mi ha riguardato in prima persona)...praticamente una tipa disse a un mio amico per messaggio che fossi 0 sia esteticamente che come simpatia (teoria blackpill/effetto alone confermata secondo cui un brutto viene percepito antipatico, all'epoca ci rimasi malissimo da buon bluepillato). Da quell'evento lì le mie incertezze e la mia betaggine sono dilagate sempre di più, complici altri problemi di tipo familiare, poi risolti. Per questo mi sono bruciato le poche occasioni nette che ebbi alle superiori (una me lo faceva intendere in tutti i modi che mi voleva scopare.)
Ancora tutt'oggi sogno ste cose, a differenza del fatto che la speranza è stata rimpiazzata dal rimpianto

P.s e per questo che sostengo sempre che gli anni delle medie fanno da spartiacque tra chi avrà una vita piena e chi una vuota, il carattere di forma lì in base ai feedback
 
P.s e per questo che sostengo sempre che gli anni delle medie fanno da spartiacque tra chi avrà una vita piena e chi una vuota, il carattere di forma lì in base ai feedback
Perfettamente d'accordo, io sono stato uno di quei tanti che dicevano (quanti ne ho incontrati) che le medie sono scuole inutili, che rovinano la gente, che tutti ne hanno brutti ricordi ecc... è solo una scusa per chi ha intuito la realtà delle cose e mente a se stesso. quando l'ho capito ho smesso di dire quelle cose e ho accettato i fatti.

Le scuole medie servono proprio come spartiacque, è come un esame implicito per selezionare chi farà qualcosa di attivo in società in futuro. perchè chi cresce più in fretta e si prende ciò che vuole/ha bisogno è chi saprà trovare la sua strada in futuro e affrontare la vita vera, il mondo, che è un posto in cui nessuno ha tempo e voglia di aiutarti. ovvio che se sei sveglio, coraggioso, alpha ecc vai avanti con un sacco di punti. se ti accasci già alle medie hai segnato il tuo destino. e col tempo tutto diventerà solo più difficile. e da adulto ti chiederai: ma quando avevo dagli 11 ai 16 anni, cosa avevo da perdere? cosa avevo di così importante da fare se non occuparmi di me stesso come facevano quasi tutti gli altri e puntare tutto su di me?

che tristezza che mi è presa
 
Prima dell'infanzia non ha molto senso immaginarsi il futuro dato che quasi tutti i bambini non hanno le idee ben chiare e vedono una vita adulta rosea, d'altro canto quanti bambini sognano di diventare calciatori (tranne me) senza capire che in primis ci vuole un talento innato, poi tanto ma tanto impegno e sacrificio e buona dose di fortuna. Già dai 12 anni in poi se c'hai un po' di testa puoi già capire come potrebbe delinearsi il tuo futuro, io purtroppo, dal punto di vista sentimentale e sessuale avevo già capito. Certo, la speranza l'avevo ma se mi mettevo a ragionare attentamente sapevo che sarebbe stato tutto enormemente più difficile rispetto agli altri.
 
Quando andavo a scuola, avevo una visione del futuro rosea e sempre in crescendo.
Vedevo i 30 anni come un traguardo importante, dove il mio aspetto sarebbe migliorato molto e sarei piaciuto sempre di più alle ragazze.

La visione del mè-uomo, maturo, mi dava sicurezza e conforto.

Per quanto ci abbia creduto e sperato, non è andata così, anzì, delusioni e rifiuto mi hanno chiuso e reso sempre più insicuro, tanto da abbassare lo sguardo
come un codardo quando incrocio qualcuna.

La verità è che i fallimenti amorosi e il non-piacere, alla lunga di smotivano su tutto ed ora mi ritrovo, fermo, indeciso su ogni cosa e senza una direzione precisa.

Non ho idea di che strada prendere perché nessuna mi entusiasta e voi ?
Da piccolo quando il sabato sera uscivo con la mia famiglia (e un'altra famiglia con figli) e andavamo nelle pizzerie, vedevo sempre i gruppi misti, le coppie a cena, ecc...e davo per scontato che essere grandi sarebbe stato così per me. Insomma, davo per scontato che avrei avuto anche io degli amici fighi, delle ragazze, che avrei viaggiato, ecc...poi crescendo, ma già verso l'arrivo delle scuole medie ho iniziato a capire che piega avrebbe preso la mia vita. Alle superiori invece pur non essendo ancora totalmente redpillato, avevo già chiaro il futuro che mi attendeva...
 
Da piccolo quando il sabato sera uscivo con la mia famiglia (e un'altra famiglia con figli) e andavamo nelle pizzerie, vedevo sempre i gruppi misti, le coppie a cena, ecc...e davo per scontato che essere grandi sarebbe stato così per me. Insomma, davo per scontato che avrei avuto anche io degli amici fighi, delle ragazze, che avrei viaggiato, ecc...poi crescendo, ma già verso l'arrivo delle scuole medie ho iniziato a capire che piega avrebbe preso la mia vita. Alle superiori invece pur non essendo ancora totalmente redpillato, avevo già chiaro il futuro che mi attendeva...
Alle medie ero abbastanza positivo, pur consapevole di alcune difficoltà che si stavano presentando come la crescente corruzione della classe politica e le difficoltà in un mercato del lavoro sempre più esigente. Al liceo, visto la vita da sfigato che facevo, diventai molto pessimista.
 
Da piccolo sognavo di fare il supereroe o comunque una vita piena di viaggi e avventure..
Crescendo speravo che le cose si mettessero a posto e non smetto di sperarci

Ma di fatto negli ultimi dieci ma forse anche di più anni di sostanziale non è cambiato un cazzo

0 possibilità lavorative o di sistemarsi
0 possibilità di sviluppare una storia seria (per dire mi sta moggando mio fratello dieci anni più piccoli di me.. e già alla seconda o terza storia e ha già trovato una relazione decente)
 
Back
Top