Blackpill [DIBATTITO] - Il BIAS femminile sugli uomini.

Per verità assolute e disperate
Si spaventano i ragazzi per bene - me per primo - che sono terrorizzati da una reazione verbalmente violenta e spropositata. Per non parlare poi di avere relazioni: io ad esempio ho il terrore che possano inventare cazzate su cazzate e possano rovinarmi la vita, come mi è quasi successo. Questo è possibile grazie anche ai BIAS che il mainstream ha creato. Se lei ti diffama (o ti calunnia) inventando storie di una certa gravità, sono gli stessi avvocati a dirti che rischi pur essendo completamente innocente, alla faccia dello stato patriarcale.
Il tutto è paradossale, perché un molestatore, uno stupratore, uno stalker certamente non smetterà di esserlo per giudizio sociale. Al contrario si scoraggiano un sacco di uomini che, per tutelarsi, pensano sia meglio stare per fatti propri che rischiarla.
Sulle questioni giuridiche ho sentito parlare parecchio, e in effetti ci sono stati diversi casi in cui la legge ha condannato ingiustamente uomini innocenti. Bisognerebbe puntare di più su indagini accurate e soprattutto garantire una tutela maggiore anche agli uomini che si trovano in difficoltà dopo accuse infondate.
Sono sempre le persone sbagliate a preoccuparsi più del dovuto, mentre chi dovrebbe davvero fermarsi a riflettere non lo fa mai....

Sarò un po' crudo, ma sostengo che le donne non abbiano mai compiuto una svolta davvero decisiva nella loro percezione sociale. La donna è oggi più che mai fortemente sessualizzata, e il fatto che ci sia un retaggio realmente patriarcale - ovvero che le donne medie siano attratte e colpite dallo status e dalle garanzie economiche - rafforza l'idea della donna come merce.
Il 96% delle persone in giro sono molto superficiali, quindi come un uomo cerca solo un bel culo e un bel paio, la donna cerca un uomo che possa dare garanzie. Questo perché rispondono ad un retaggio ancora molto presente e sentito.

Un esempio? Se io parlassi della mia ragazza ai miei parenti, mi chiederebbero se è carina. Se la mia ragazza parlasse di me ai suoi parenti, le chiederebbero che lavoro faccio. Se io dicessi che la mia ragazza è una casalinga, non ci sarebbe niente di male. Se la mia ragazza dicesse che sono disoccupato, le direbbero di trovare di meglio.
Purtroppo i ruoli di genere sono molto interiorizzati, e non credo che le cose cambieranno di questo passo.
Non c’è stata una svolta decisiva perché, per prima cosa non a tutte le donne dà fastidio essere sessualizzate o viste come oggetto del desiderio. Anche questo crudo da dire, ma succede. In secondo luogo, non dipende solo dalle donne, anche tutta la componente maschile dovrebbe cambiare modo di pensare e di agire, e questo rende il cambiamento ancora più complicato.
Anch’io credo che, purtroppo, un vero cambiamento sia molto improbabile. Alla fine il nostro obiettivo resta quello di trovare la persona giusta, che condivida il nostro stesso modo di pensare e vedere le cose, andando oltre ai pregiudizi altrui... tutto il resto rischia di diventare una battaglia infinita e inutile
 
Io penso che ci sia anzitutto un immaginario collettivo che se un uomo si mostra gentile e generoso, con una donna, lo faccia perché vuole provarci, ma tale immaginario non è del tutto campato per aria: è vero che un uomo quando aiuta una donna, non sempre, ma un pò di volte, lo fa nella speranza che da lì possa nascere qualcosa. Io si, se sono gentile, lo sono con tutti, con le donne anziane, con le donne giovani, con uomini, confessando che se ho occasione di aiutare una donna della mia età o più piccola, spero che possa essere un' occasione.
 
Sulle questioni giuridiche ho sentito parlare parecchio, e in effetti ci sono stati diversi casi in cui la legge ha condannato ingiustamente uomini innocenti. Bisognerebbe puntare di più su indagini accurate e soprattutto garantire una tutela maggiore anche agli uomini che si trovano in difficoltà dopo accuse infondate.
Sono sempre le persone sbagliate a preoccuparsi più del dovuto, mentre chi dovrebbe davvero fermarsi a riflettere non lo fa mai....


Non c’è stata una svolta decisiva perché, per prima cosa non a tutte le donne dà fastidio essere sessualizzate o viste come oggetto del desiderio. Anche questo crudo da dire, ma succede. In secondo luogo, non dipende solo dalle donne, anche tutta la componente maschile dovrebbe cambiare modo di pensare e di agire, e questo rende il cambiamento ancora più complicato.
Anch’io credo che, purtroppo, un vero cambiamento sia molto improbabile. Alla fine il nostro obiettivo resta quello di trovare la persona giusta, che condivida il nostro stesso modo di pensare e vedere le cose, andando oltre ai pregiudizi altrui... tutto il resto rischia di diventare una battaglia infinita e inutile
Il patriarcato come era ad esempio 70 anni fa non esiste più, però pensiamo e desideriamo condizionati sempre dagli schemi mentali del patriarcato, che purtroppo non possono sparire in poco tempo. E' un processo lungo e siamo in questa fase di transizione, che potrebbe subire della accelerazioni in base a come vanno l' economia e la tecnologia: c'è sempre la mentalità della donna che deve "sistemarsi" con un uomo anche per ragioni economiche ed in televisione fanno sempre vedere, ti dirò più di prima, protagonisti maschili che sono il mega buon partito, ma come la metteremo con il fatto che l' evoluzione dell' economia appaiata a quella tecnologica ha reso almeno la metà degli uomini incapaci di dare sicurezze finanziarie alla donna? E sarà sempre peggio.
Quanto all' obiettivo di <<di trovare la persona giusta, che condivida il nostro stesso modo di pensare e vedere le cose, andando oltre ai pregiudizi altrui>>, il quale è pure il mio obiettivo principale della vita, sarà facilitato da un cambio di schemi mentali, i vetusti schemi non aiutano.
 
Sulle questioni giuridiche ho sentito parlare parecchio, e in effetti ci sono stati diversi casi in cui la legge ha condannato ingiustamente uomini innocenti. Bisognerebbe puntare di più su indagini accurate e soprattutto garantire una tutela maggiore anche agli uomini che si trovano in difficoltà dopo accuse infondate.
Giuridicamente questo paese non ti garantisce nemmeno la presunzione di innocenza, il che è grave.
Di storie - in rete e non - ne ho sentite tante, di mogli ed ex-compagne (persino proprio mia madre) che si sono inventate un fatterello e i mariti li han portati via i Carabinieri.

Inoltre non viene dato lo stesso peso alla violenza. Se una donna picchia un uomo la cosa è comica o di poco conto. Viceversa - giustamente - è scandaloso e inaccettabile. Socialmente è accettata la violenza sugli uomini. Gli uomini non denunciano anche per questo, perché giustificano proprio loro stessi le azioni delle proprie partner, catalogando sempre la violenza come 'non grave'.
Una mia zia ad esempio, il marito lo menava forte. Il giorno dopo - non scherzo - andava a lavorare in pizzeria con l'occhio nero e i segni delle mani. I colleghi e persino i miei parenti lo perculavano per questo. Lui non ha mai reagito con le mani perché era veramente buono, e fortunatamente ora è riuscito a separarsi (ovviamente, indovinate a chi tutti i privilegi della separazione). Immaginate ora la storia a ruoli invertiti? Capace che apparisse in prima pagina su tutti i quotidiani nazionali.


Non c’è stata una svolta decisiva perché, per prima cosa non a tutte le donne dà fastidio essere sessualizzate o viste come oggetto del desiderio. Anche questo crudo da dire, ma succede. In secondo luogo, non dipende solo dalle donne, anche tutta la componente maschile dovrebbe cambiare modo di pensare e di agire, e questo rende il cambiamento ancora più complicato.
Lo so. Anche su questo forum, quanti cercano solo un giocattolo sessuale? Tantissimi.
L'uomo medio ragiona veramente con il ca-, questo li rende ottimi consumatori e perfette vittime da parte di alcune donne.
Poi c'è anche l'aspetto economico: la sessualizzazione della donna produce enormi quantità di capitale. Quindi, specialmente per il periodo che viviamo, non si vede ancora la luce in fondo al tunnel.

L'emancipazione femminile avverrà solo quando:
- La figura della donna non sarà vista solo come oggetto del desiderio;
- Potrà essere anche la donna ad offrire al primo appuntamento, senza troppi complimenti (ergo, sparirà quel retaggio ormai completamente anacronistico);
 
E' un processo lungo e siamo in questa fase di transizione, che potrebbe subire della accelerazioni in base a come vanno l' economia e la tecnologia: c'è sempre la mentalità della donna che deve "sistemarsi" con un uomo anche per ragioni economiche ed in televisione fanno sempre vedere, ti dirò più di prima, protagonisti maschili che sono il mega buon partito, ma come la metteremo con il fatto che l' evoluzione dell' economia appaiata a quella tecnologica ha reso almeno la metà degli uomini incapaci di dare sicurezze finanziarie alla donna? E sarà sempre peggio.
Sì, mi rendo conto che anche io - che mi ritengo abbastanza avanti - faccio fatica su alcune cose, perché mi sono state inculcate.
Avevo citato nel post precedente l'offrire al primo appuntamento. Non ho mai nascosto, nemmeno alla mia compagna, che lo avessi fatto non solo perché avevo passato una bella serata con lei, ma anche perché lo sentivo un obbligo in quanto uomo.
D'altra parte lei era parecchio possessiva, e all'inizio chiedeva le mie chat. A me dava parecchio fastidio, però l'ho sempre giustificata e accordata, anche perché non è che avessi da nascondere qualcosa.
Ci siamo dentro tutti, uomini e donne, siamo tutti carnefici e tutte vittime. L'importante è avere gli strumenti critici per saper analizzare la realtà in maniera oggettiva, per capire quando si tratta di un BIAS e lavorare su noi stessi. In una coppia poi richiede pazienza, tanta pazienza, ma lo stare insieme è anche crescere come persone.
 
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