Difficoltà negli studi a causa della vostra condizione

Mi sembra una mezza scusa per chi non voleva studiare, ne ho conosciuti un botto che stavano a seghe perenni però davano esami e tipi pieni di figa che facevano cagare all'università o al liceo.
Anzi, potrei girare la frittata dicendo che un incel può copare con lo studio, vedi incelleria.
Sicuramente la figa motiva di più, è approvato questo fatto. Così come un figlio di papà avrà meno voglia di sbattersi perchè c'ha già il culo assicurato.
 
Prendendo spunto da una risposta di @Dark Soul in un altro thread, ho deciso di aprirne uno che parla proprio di questo argomento e cioè la difficoltà negli studi a causa della condizione che ci ha attanagliato/attanaglia...scarsissimi o nulli rapporti sociali soprattutto con le np,un' adolescenza fatta di non essere considerati e a volte trattati con sufficienza e non curanza e in alcuni casi anche scherniti...all'università differentemente dal liceo dove avevo cmq degli amici sicuri, ho avuto 0 rapporti sociali, ognuno si faceva I cavoli suoi...sentivo un senso di vuoto e di spaesamento come fossi un pesce fuor d'acqua...poi parlando a livello di studio, ho sempre avuto difficoltà quando si trattava di studiare pagine e pagine, la concentrazione spesso mi abbandonava, la soglia dell'attenzione si abbassava e impiegavo più tempo, mentre al liceo, soprattutto in materie come matematica e latino e greco o grammatica italiana, andavo spedito perché non sitrattava di dover imparare a memoria dei tomi ma di fare esercizi tecnici...penso che se avessi avuto rapporti sociali in discreta quantità soprattutto con le np, avrei avuto più fiducia e sarei stato piu "sveglio" e concentrato, avrei avuto piu' fame e ambizione...dite che non ho ragione?
Nel mio caso ho giocato una partita truccata con una benda sugli occhi e le mani legate dietro . Le studentesse la davano ai docenti e avanzavano spedite . Verificato
 
Io non ho fatto l'università, ma penso che se non mi scopavo almeno una np durante il primo anno mi ritiravo immediatamente

Uno che non riesce a scopare in 5 anni di università con tutte quelle np in giro è uno sfigato impressionante
Sono andato all'università e ti posso assicurare che se non sei almeno carino non ti si incula nessuna. Le np sono già tutte fidanzate oppure cercano il chaddino, per i bruttini non c'è veramente speranza ne ho visti tanti e sono tutti rimasti soli per il periodo dell'università
 
Prendendo spunto da una risposta di @Dark Soul in un altro thread, ho deciso di aprirne uno che parla proprio di questo argomento e cioè la difficoltà negli studi a causa della condizione che ci ha attanagliato/attanaglia...scarsissimi o nulli rapporti sociali soprattutto con le np,un' adolescenza fatta di non essere considerati e a volte trattati con sufficienza e non curanza e in alcuni casi anche scherniti...all'università differentemente dal liceo dove avevo cmq degli amici sicuri, ho avuto 0 rapporti sociali, ognuno si faceva I cavoli suoi...sentivo un senso di vuoto e di spaesamento come fossi un pesce fuor d'acqua...poi parlando a livello di studio, ho sempre avuto difficoltà quando si trattava di studiare pagine e pagine, la concentrazione spesso mi abbandonava, la soglia dell'attenzione si abbassava e impiegavo più tempo, mentre al liceo, soprattutto in materie come matematica e latino e greco o grammatica italiana, andavo spedito perché non sitrattava di dover imparare a memoria dei tomi ma di fare esercizi tecnici...penso che se avessi avuto rapporti sociali in discreta quantità soprattutto con le np, avrei avuto più fiducia e sarei stato piu "sveglio" e concentrato, avrei avuto piu' fame e ambizione...dite che non ho ragione?
Un argomento interessante, carissimo Mt84.
Gli insuccessi e gli stalli con le le ragazze sono di ostacolo allo studio, certamente non ti danno la spinta a studiare se non si ha già voglia o passione, mentre le fanno perdere a chi era partito bene con lo studio.
La mancanza di sesso, di fidanzamenti, di validazioni femminili, fanno si che si pensi in maniera ossessiva a queste cose, a questi desideri, anzi bisogni, perché tali sono, inappagati, che occupano la mente per molto tempo della giornata, quindi non ci si concentra nello studio. Segue la depressione che svuota forze, energie, quindi non si riesce a stare centrati, a capire le cose, si fa più fatica a studiare e fare i compiti. Infine si hanno nervosismo, frustrazione, rabbia, che spingono verso il ribellismo, per cui si rifiuta lo studio, quello scolastico od universitario almeno, come imposizione dei genitori, della società ecc.; la rabbia si traduce nel rifiutare ciò che vuole la società, la famiglia, e la frustrazione toglie motivazione a fare sforzi e sacrifici.
Magari se si sta facendo una cosa che piace si sopporta un pò meglio a volte.
Io al liceo mi ero messo a copare con lo studio per sopperire ai fallimenti in ambito sociale, ma dalla quinta liceo ebbi un forte calo di concentrazione e proseguì in forme più acute all' università e dopo. Ovviamente lo stallo con le ragazze mi aggravò la difficoltà di concentrazione e la rabbia contro il sistema borghese, che si tradusse in ribellismo.
Il periodo più produttivo all' università, in cui diedi più esami e con bei voti, fu quello in cui conoscevo e uscivo di più con le ragazze, tutti gli altri periodi furono di pochi esami e voti bassini.
 
Mi sembra una mezza scusa per chi non voleva studiare, ne ho conosciuti un botto che stavano a seghe perenni però davano esami e tipi pieni di figa che facevano cagare all'università o al liceo.
Anzi, potrei girare la frittata dicendo che un incel può copare con lo studio, vedi incelleria.
Ma molti degli inattivi sessuali che rendono bene nello studio sono almeno un pò asessuali.
Se la voglia di figa e il bisogno di relazione romantica ti tormentano, si studia con più fatica o non ci si riesce, è così.
 
Io sono passato dall'essere una promessa intellettuale all'essere uno che a furia di delusioni e rassegnazioni è diventato praticamente un tamarro. Vivo come un animale: mangio, mi alleno, dormo, e non leggo da tanto. Tanto a che cazzo serve il resto?
Pure all'università tanti problemi, in tante maniere, li ho avuti proproi perchè non avendo intorno amici e figa, o anche un cazzo di cane per farmi compagnia, la testa mi è scopppiata ed è rimasta cosi
 
Un argomento interessante, carissimo Mt84.
Gli insuccessi e gli stalli con le le ragazze sono di ostacolo allo studio, certamente non ti danno la spinta a studiare se non si ha già voglia o passione, mentre le fanno perdere a chi era partito bene con lo studio.
La mancanza di sesso, di fidanzamenti, di validazioni femminili, fanno si che si pensi in maniera ossessiva a queste cose, a questi desideri, anzi bisogni, perché tali sono, inappagati, che occupano la mente per molto tempo della giornata, quindi non ci si concentra nello studio. Segue la depressione che svuota forze, energie, quindi non si riesce a stare centrati, a capire le cose, si fa più fatica a studiare e fare i compiti. Infine si hanno nervosismo, frustrazione, rabbia, che spingono verso il ribellismo, per cui si rifiuta lo studio, quello scolastico od universitario almeno, come imposizione dei genitori, della società ecc.; la rabbia si traduce nel rifiutare ciò che vuole la società, la famiglia, e la frustrazione toglie motivazione a fare sforzi e sacrifici.
Magari se si sta facendo una cosa che piace si sopporta un pò meglio a volte.
Io al liceo mi ero messo a copare con lo studio per sopperire ai fallimenti in ambito sociale, ma dalla quinta liceo ebbi un forte calo di concentrazione e proseguì in forme più acute all' università e dopo. Ovviamente lo stallo con le ragazze mi aggravò la difficoltà di concentrazione e la rabbia contro il sistema borghese, che si tradusse in ribellismo.
Il periodo più produttivo all' università, in cui diedi più esami e con bei voti, fu quello in cui conoscevo e uscivo di più con le ragazze, tutti gli altri periodi furono di pochi esami e voti bassini.
Si anche io in quinta liceo persi molta concentrazione, è stato l'anno dove ho performato di meno. Poi le stesse problematiche le ho affrontate all'università ma amplificate dall'ambiente nuovo che mi si presentava ostile, 0 rapporti coi colleghi,ognuno si faceva I cavoli suoi, professori freddi, che non sapevano neanche chi eri...al liceo io conoscevo, stimavo i professori e loro stimavano me...non c è paragone
 
Si anche io in quinta liceo persi molta concentrazione, è stato l'anno dove ho performato di meno. Poi le stesse problematiche le ho affrontate all'università ma amplificate dall'ambiente nuovo che mi si presentava ostile, 0 rapporti coi colleghi,ognuno si faceva I cavoli suoi, professori freddi, che non sapevano neanche chi eri...al liceo io conoscevo, stimavo i professori e loro stimavano me...non c è paragone
All' università, precisando che ci andavo perché costretto, l' ambiente è molto dispersivo: gente che vedi per un periodo, poi non la vedi più, aula con centinaia di persone, la tendenza a fare più selezione tra le persone. Riguardo i professori in genere non erano freddi, però non è che li vedi tutti i giorni e si stabilisce un certo rapporto, per cui non diventano un riferimento fisso. Al liceo invece hai dei riferimenti, sai se c'è un problema con chi parlarne, i professori ed i compagni li vedi tutti i giorni per ore.
 
bisogna vedere cosa causa cosa..
se la non voglia di fare nulla è la causa..

a nessuno piace uno che non fa nulla ed è inatrtivo.. la gente deve essere attiva vitale.. che si muove.. cosi forse hai una possibilità.
o anche come nullafacente direte ci sono tanti che a 20 anni non fanno nulla e hanno tanta vita ..
dipende. può anche capitare ma poi quando cominci ad avere 30, 40, 50 anni e non hai fatto un cazzo sfido chiunque a dire che siano dei gran fighi.. forse se sono degli 8

detto questo anche io ero più motivato con una ragazza..
penso che per una fatina avrei la motivazione massima e comincerei a fare cose mai fatte.. con quelle non belle dopo un po perdi la motivazione

io purtroppo inverce sono sempre stato in mezzo a nullafacenti, incel, depressi e merde. oltre che troie bugiarde e cesse.. e questo è il risultato..
diventi una ameba per osmosi.. un demotivato pezzodimer.. non so se lo sono diventato per queste influenze di handicappati o cosa
 
bisogna vedere cosa causa cosa..
se la non voglia di fare nulla è la causa..

a nessuno piace uno che non fa nulla ed è inatrtivo.. la gente deve essere attiva vitale.. che si muove.. cosi forse hai una possibilità.
o anche come nullafacente direte ci sono tanti che a 20 anni non fanno nulla e hanno tanta vita ..
dipende. può anche capitare ma poi quando cominci ad avere 30, 40, 50 anni e non hai fatto un cazzo sfido chiunque a dire che siano dei gran fighi.. forse se sono degli 8

detto questo anche io ero più motivato con una ragazza..
penso che per una fatina avrei la motivazione massima e comincerei a fare cose mai fatte.. con quelle non belle dopo un po perdi la motivazione

io purtroppo inverce sono sempre stato in mezzo a nullafacenti, incel, depressi e merde. oltre che troie bugiarde e cesse.. e questo è il risultato..
diventi una ameba per osmosi.. un demotivato pezzodimer.. non so se lo sono diventato per queste influenze di handicappati o cosa
Penso che le persone che si frequentano, con cui si ha a che fare, non solo la famiglia, ma i vicini, gli amici, i compagni, il quartiere o il paese, influenzino tanto; da me si dice <<chi va con lo zoppo impara a zoppicare>>.
 
Penso che le persone che si frequentano, con cui si ha a che fare, non solo la famiglia, ma i vicini, gli amici, i compagni, il quartiere o il paese, influenzino tanto; da me si dice <<chi va con lo zoppo impara a zoppicare>>.
si ma poi dicono di prenderti le tue responsabilità.. se siamo stati sfortunati non è colpa nostra.
la potenzialità per vivere come persone normali ce le abbiamo quasi tutti credo.. a meno che non avere ritardi o altri problemi neurologici.. è chiaro che chi hai intorno ti cambia la vita..

non a caso tutti i miei amici erano sempre incel, depressi o alcuni anche con tendenze suicide.. tutti sempre con 0 a figa.. depressione pesante da non avere manco voglia di giocare a un gioco o fare nulla.
uno dei miei più cari amici d infanzia guardava la finestra e voleva buttarsi fino a finire in una comunità per anni.. e io essendo più piccolo di lui di quasi un anno da bambini lo vedevo un po come fratello..

tutti i miei amici hanno sempre avuto problemi di una certa entità.. chi la madre analfabeta alcolista.. chi il padre assente e la madre aggfressiva e roba del genere.. una persona normale non l ho mai conosciuta in vita mia.. anzi uno c era e difatti si è staccato dalla nostra compagnia..
infatti era l unico che già in prima superiore aveva la ragazza.. si è staccato dal gruppo dei sfigati.. chissà che fine ha fatto
sicuramente sarà già sposato
 
Penso che le persone che si frequentano, con cui si ha a che fare, non solo la famiglia, ma i vicini, gli amici, i compagni, il quartiere o il paese, influenzino tanto; da me si dice <<chi va con lo zoppo impara a zoppicare>>.
Io al liceo senza i miei amici fidati, probabilmente mi sarei isolato e il mio rendimento sarebbe sceso...una mia compagna il primo anno non parlava con nessuno, non riuscì ad integrarsi e venne bocciata...l'anno dopo, in una nuova classe, vedevo che si era ben integrata e indovina un po?arrivò fino in quinto senza essere bocciata...manco a dirlo questa era bruttina guarda caso...probabilmente nella nuova classe ha trovato persone diverse, più affini a lei...nella nostra classe le np in effetti erano un pò antipatiche
 
si ma poi dicono di prenderti le tue responsabilità.. se siamo stati sfortunati non è colpa nostra.
la potenzialità per vivere come persone normali ce le abbiamo quasi tutti credo.. a meno che non avere ritardi o altri problemi neurologici.. è chiaro che chi hai intorno ti cambia la vita..

non a caso tutti i miei amici erano sempre incel, depressi o alcuni anche con tendenze suicide.. tutti sempre con 0 a figa.. depressione pesante da non avere manco voglia di giocare a un gioco o fare nulla.
uno dei miei più cari amici d infanzia guardava la finestra e voleva buttarsi fino a finire in una comunità per anni.. e io essendo più piccolo di lui di quasi un anno da bambini lo vedevo un po come fratello..

tutti i miei amici hanno sempre avuto problemi di una certa entità.. chi la madre analfabeta alcolista.. chi il padre assente e la madre aggfressiva e roba del genere.. una persona normale non l ho mai conosciuta in vita mia.. anzi uno c era e difatti si è staccato dalla nostra compagnia..
infatti era l unico che già in prima superiore aveva la ragazza.. si è staccato dal gruppo dei sfigati.. chissà che fine ha fatto
sicuramente sarà già sposato
Io da insicuro fin dalla più tenera età, che aveva difficoltà a farsi rispettare od a essere accettato fai coetanei, da ragazzino presi la tendenza ad associarmi agli sfigati misogini, agli incel con tendenze alla delinquenza, al bullismo. A dire la verità alcuni mi capitarono non per scelta, ma proprio per caso. Per cui si, quando frequentavo persone, da adolescente, ero con questa gente qui, che poi mi bullizzava o mi trattava male. Da più grande, potevo pure frequentare gente normale, ma mi ci annoiavo o mi sentivo ormai diverso, per cui ripiegavo sui disadattati che rischiavano di finire nei guai, incel o più in avanti su estremisti politici, ovviamente senza figa a parte gli adulti per cui il discorso era diverso.
 
in discreta quantità soprattutto con le np, avrei avuto più fiducia e sarei stato piu "sveglio" e concentrato, avrei avuto piu' fame e ambizione...dite che non ho ragione?

Dico che l essere belli puo' fare da spartiacque tra una vita decente e una vita grama. Le NP sono un fatto conseguente non la colpa delle difficolta'.
 
Sono andato all'università e ti posso assicurare che se non sei almeno carino non ti si incula nessuna. Le np sono già tutte fidanzate oppure cercano il chaddino, per i bruttini non c'è veramente speranza ne ho visti tanti e sono tutti rimasti soli per il periodo dell'università

Qualcuna te la scopi se non sei sotto il 5, se non hai scopato nessuna è perchè purtroppo sei veramente sotto il 5 a quel punto è meglio ritirarsi dal mercato del sesso definitivamente e sicuramente non frequento l'università se non trombo.
Tanti sono mentecatti nelle relazioni sociali e non sanno comunicare con le np anche se magari sono poco sotto il 6 anche in quel caso non trombi
 
Mi sembra una mezza scusa per chi non voleva studiare, ne ho conosciuti un botto che stavano a seghe perenni però davano esami e tipi pieni di figa che facevano cagare all'università o al liceo.
Anzi, potrei girare la frittata dicendo che un incel può copare con lo studio, vedi incelleria.
il chad che riceve tutto servito su un piatto d'argento diventa indolente e senza direzione nella vita, l'incel che ha già altri interessi e aspirazioni se inizia a ricevere validazione è spronato a dare il meglio di sé e migliorare ancora di più
 
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