Disabilità

Ingegnere Agato

Well-known member
Qual è la più grande disgrazia che possa capitare a un uomo? La morte? Il tradimento? Un lutto? La povertà? Certo, la lista è lunga, e la risposta potrebbe variare da persona a persona, ma secondo me, purtroppo per esperienza personale, nulla è peggio della disabilità.

Pensateci, quante poesie dedicate alla morte sono state scritte? Quante alla guerra? Ma praticamente nessuna alla malattia. Questa infatti è una componente della vita che non solo ci fa orrore, ma ci disgusta profondamente. La morte ha un suo fascino, ma la malattia è disgustosa, deprimente, dimessa, l'esperienza più umiliante e penosa a cui qualcuno possa essere sottoposto. In un certo qual senso, si cessa di far parte del genere umano, o quanto meno della società, si finisce a guardare tutto come attraverso un velo, invisibile ma insuperabile. Chi ha scritto la famosa massima "nessun uomo è un'isola", probabilmente non è mai stato malato.

Per non parlare del disagio quotidiano, del costante impedimento che ogni secondo ti ricorda della tua misera condizione. Le relazioni sentimentali, nemmeno a parlarne, diventano impraticabili nel 99% dei casi. Quasi nessuna coppia sopravvive all'invalidità di uno dei due partner, dati alla mano.
 
Ho un conoscente in sedia a rotelle (da quando era giovane), oltre ad avere moglie e figli, è presidente di varie associazioni ed è costantemente in giro per l'Italia in viaggio (prevalentemente di piacere). No, lui non è ricco di famiglia, non è nemmeno una persona con status. Ha trovato una np che realmente lo ha amato (GIURO) ed è andata contro tutta la famiglia pur di sposarlo.
GG per lui.
Vive più del 90% degli utenti di sta fogna
 
I deboli vengono emarginati dalla società e dalla moltitudo!

@Yorick ha giustamente annotato che le "disabilità lievi", con la scusa che sono piu' blande, non vengono riconosciute e che quindi "il maschio etero bianco cis" che ne soffre deve dimostrarsi sempre e comunque forte ad ogni circostanza!

Io riconosco di stare un milione di volte meglio rispetto ai Disabili, tuttavia affrontare i contesti sociali per me spesso non è una passeggiata. Quando si è piu' autentici, si viene facilmente piu' fraintesi, derisi ed emarginati. Non da tutti, ma stare in mezzo agli altri non ti dona la stessa tranquillità, flessibilità e rispetto di una persona comune. E ne soffro molto in silenzio, per questo mi piace isolarmi riducendo i contatti sociali con l'esterno. Seppur non tutte, le persone fuori mi fanno ribrezzo!
 
Ho un conoscente in sedia a rotelle (da quando era giovane), oltre ad avere moglie e figli, è presidente di varie associazioni ed è costantemente in giro per l'Italia in viaggio (prevalentemente di piacere). No, lui non è ricco di famiglia, non è nemmeno una persona con status. Ha trovato una np che realmente lo ha amato (GIURO) ed è andata contro tutta la famiglia pur di sposarlo.
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Sono contento che ci sia qualche eccezione alla regola. Quanto a me, non ho tutta questa fortuna. Ormai sempre più spesso sono tentato di comprare un po' di He online. Solo 34 euro e mi arriva a casa, purezza al 99%.
 
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Qual è la più grande disgrazia che possa capitare a un uomo? La morte? Il tradimento? Un lutto? La povertà? Certo, la lista è lunga, e la risposta potrebbe variare da persona a persona, ma secondo me, purtroppo per esperienza personale, nulla è peggio della disabilità.

Pensateci, quante poesie dedicate alla morte sono state scritte? Quante alla guerra? Ma praticamente nessuna alla malattia. Questa infatti è una componente della vita che non solo ci fa orrore, ma ci disgusta profondamente. La morte ha un suo fascino, ma la malattia è disgustosa, deprimente, dimessa, l'esperienza più umiliante e penosa a cui qualcuno possa essere sottoposto. In un certo qual senso, si cessa di far parte del genere umano, o quanto meno della società, si finisce a guardare tutto come attraverso un velo, invisibile ma insuperabile. Chi ha scritto la famosa massima "nessun uomo è un'isola", probabilmente non è mai stato malato.

Per non parlare del disagio quotidiano, del costante impedimento che ogni secondo ti ricorda della tua misera condizione. Le relazioni sentimentali, nemmeno a parlarne, diventano impraticabili nel 99% dei casi. Quasi nessuna coppia sopravvive all'invalidità di uno dei due partner, dati alla mano.
Concordo al 100%
Già te lo scrissi nel tuo messaggio di presentazione che il deturpamento fisico è la peggior cosa, la morte è solo un lusso.
Mi viene in mente ogni volta che vedo reel su insta di gente rimasta sfigurata da incidenti, tetraplegici, anche piccole disabilità ti compromettono una vita relazionale (da uomo quantomeno).
Ti consiglio di leggerti il libro "Stigma" di Ervin Goffman, celebre sociologo del 900, che parla del cambiamento di prospettiva di vita degli invalidi di guerra e dei malati tumorali a cui erano stati asportati parti del corpo/viso..
 
Concordo al 100%
Già te lo scrissi nel tuo messaggio di presentazione che il deturpamento fisico è la peggior cosa, la morte è solo un lusso.
Mi viene in mente ogni volta che vedo reel su insta di gente rimasta sfigurata da incidenti, tetraplegici, anche piccole disabilità ti compromettono una vita relazionale (da uomo quantomeno).
Ti consiglio di leggerti il libro "Stigma" di Ervin Goffman, celebre sociologo del 900, che parla del cambiamento di prospettiva di vita degli invalidi di guerra e dei malati tumorali a cui erano stati asportati parti del corpo/viso..
Nel mondo pre-industriale almeno si moriva se si diventava invalidi.
 
Ho un conoscente in sedia a rotelle (da quando era giovane), oltre ad avere moglie e figli, è presidente di varie associazioni ed è costantemente in giro per l'Italia in viaggio (prevalentemente di piacere). No, lui non è ricco di famiglia, non è nemmeno una persona con status. Ha trovato una np che realmente lo ha amato (GIURO) ed è andata contro tutta la famiglia pur di sposarlo.
GG per lui.
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Deve avere un grande carattere, la dimostrazione che le donne guardano più il carattere.

Comunque preferisco essere incel sano che accoppiato invalido. Diventassi in sedia rotelle, cercherei tutti i metodi per abbreviare la vita.
 
Anche nella disabilità purtroppo si fanno due pesi e due misure, sempre per genere.
Un uomo in sedia a rotelle è molto spesso condannato alla solitudine, una donna nella stessa condizione invece trova sempre qualcuno e riesce persino a trasformarla in "storia di riscatto" se la racconta sui social o in TV.
Idem per la sindrome di Down: in TV c'è uno spot dove c'è una ragazza con questa disabilità, probabilmente la stessa che ha anche partecipato alle paralimpiadi e anche in un programma televisivo. Fosse stato un ragazzo non se lo sarebbero cagato di striscio.
C'è una disparità di trattamento persino nell'inclusione.
 
La disabilità fisica fa storcere il naso, e o sei una donna e allora scopi lo stesso, oppure la figa la vedi solo a pro, sempre se ti si alza.
Quella mentale ti fa scopare, ma sei e sarai sempre additato come un povero coglione e manipolato/usato da chiunque.
 
L'autosufficienza ce l'ho, nulla è cambiato, ma vivere da zoppi è un peso che riesco a reggere sempre meno. Si è soli a un livello del tutto superiore.
Cmq avevi detto che ti eri fidanzato ed eri stato a letto con qualche altra ragazza nonostante disabilità, cosa ti fa cambiare percezione ?
 
Cmq avevi detto che ti eri fidanzato ed eri stato a letto con qualche altra ragazza nonostante disabilità, cosa ti fa cambiare percezione ?
Che alla lunga non dura, già è difficile tenersi stretta una ragazza da sani, figuriamoci se tutti quelli intorno a te hanno le gambe che funzionano entrambe bene. Deve essere vero amore, del quale ho sentito parlare ma che non ho mai visto. E comunque erano solo poche ragazze e non esattamente ottimali come partner. Stasera infine ennesima crudezza, sono così stanco.
Ormai sono vari anni che ci penso sempre più spesso, che senso ha vivere così? Studio, lavoro, 2 amici sfigati che vedo una volta ogni tanto. Non sono mai felice, mai un attimo di tregua. Mi basterebbero 50 euro e 5 minuti per risolvere definitivamente la faccenda, in modo pulito e indolore. L'idea si fa sempre più concreta.
 
Che alla lunga non dura, già è difficile tenersi stretta una ragazza da sani, figuriamoci se tutti quelli intorno a te hanno le gambe che funzionano entrambe bene. Deve essere vero amore, del quale ho sentito parlare ma che non ho mai visto. E comunque erano solo poche ragazze e non esattamente ottimali come partner. Stasera infine ennesima crudezza, sono così stanco.
Ormai sono vari anni che ci penso sempre più spesso, che senso ha vivere così? Studio, lavoro, 2 amici sfigati che vedo una volta ogni tanto. Non sono mai felice, mai un attimo di tregua. Mi basterebbero 50 euro e 5 minuti per risolvere definitivamente la faccenda, in modo pulito e indolore. L'idea si fa sempre più concreta.
Mi spiace molto per la tua situazione. Nonostante tu abbia raggiunto ottimi obbiettivi a livello di percorso di studio/laurea ed indipendenza economica, l'apatia e la monotonia ti stanno affondando pian piano..
Io di base sono un estinzionista convinto ormai da anni, l'unica cosa che mi dispiacerebbe perdere del genere umano è il progresso scientifico soprattutto nell'ambito della fisica e della bio-medica, tu cosa ne pensi dal momento che ne sai molto? Penso che la possibilità di andare oltre i limiti fisici e biologici sia una cosa incredibile, il resto non ha importanza...
p.s.
se vuoi fare due chiacchere in privato ci sono
 
L'autosufficienza ce l'ho, nulla è cambiato, ma vivere da zoppi è un peso che riesco a reggere sempre meno. Si è soli a un livello del tutto superiore.
Una volta mi dicesti che i tuoi erano ancora giovani e autonomi, e, in poche parole, ti puoi permettere di vivere da solo anche perché non devi preoccuparti di loro.
Ebbene, a proposito di solitudine, o hai una famiglia numerosa, non parlo di zii e cugini di sesto grado, ma di fratelli, nonni, oltre i genitori naturalmente, oppure, quando arrivano i problemi seri, tutti si tirano indietro. Già è tanto se sprecano mezzora per venire a vedere come va. Nella mia situazione, nonostante abbia chiesto esplicitamente almeno quella mezzora, nessuno, di pochi in verità, è venuto. Tutti hanno da fare, chi perché lontano, chi perché ha i nipoti, chi perché sta male, la scusa è sempre pronta.
Quindi, prima di sentirti solo, ti suggerisco di attendere, perché potrebbe essere peggio di come la immagini, cosa che non ti auguro.
 
Una volta mi dicesti che i tuoi erano ancora giovani e autonomi, e, in poche parole, ti puoi permettere di vivere da solo anche perché non devi preoccuparti di loro.
Ebbene, a proposito di solitudine, o hai una famiglia numerosa, non parlo di zii e cugini di sesto grado, ma di fratelli, nonni, oltre i genitori naturalmente, oppure, quando arrivano i problemi seri, tutti si tirano indietro. Già è tanto se sprecano mezzora per venire a vedere come va. Nella mia situazione, nonostante abbia chiesto esplicitamente almeno quella mezzora, nessuno, di pochi in verità, è venuto. Tutti hanno da fare, chi perché lontano, chi perché ha i nipoti, chi perché sta male, la scusa è sempre pronta.
Quindi, prima di sentirti solo, ti suggerisco di attendere, perché potrebbe essere peggio di come la immagini, cosa che non ti auguro.

A chi lo dici! Scrivo una cosa già detta qui, forse non ne sei a conoscenza. :)

Ai tempi dell'uni, i miei compagni vedendomi educato, altruista e secchione, mi idolatravano parecchio. Molte volte chiedevano di essere aiutati, naturalmente per orgoglio non mi tiravo indietro, anche perchè mi gratificava rendermi utile. Mediamente i miei compagni universitari erano "diciamo" molto educati e tranquilli ( rispetto a scenari infernali come talune classi delle superiori), quindi avevo un ottimo rapporto anche con le mie compagne, con le quali però non ho mai fatto sesso.

Ebbene, passato il santo passata la festa: nessuna e (quasi) nessuno si è piu' ricordato di me. Eccetto pochissimi ragazzi, la maggior parte è volatilizzata. La gente ti sa solo a cazzi loro e quando ti vede utile. Le mie compagne universitarie le contattavo io e poi mi hanno vilmente ghostato!
Quando però avevano bisogno di aiuto la testa la ficcavano eccome nel mio piatto!
 
Mi spiace molto per la tua situazione. Nonostante tu abbia raggiunto ottimi obbiettivi a livello di percorso di studio/laurea ed indipendenza economica, l'apatia e la monotonia ti stanno affondando pian piano..
Io di base sono un estinzionista convinto ormai da anni, l'unica cosa che mi dispiacerebbe perdere del genere umano è il progresso scientifico soprattutto nell'ambito della fisica e della bio-medica, tu cosa ne pensi dal momento che ne sai molto? Penso che la possibilità di andare oltre i limiti fisici e biologici sia una cosa incredibile, il resto non ha importanza...
p.s.
se vuoi fare due chiacchere in privato ci sono
Hai centrato il punto, ho una vita mediocre e non riesco più nemmeno a ingannarmi su come stiano davvero cose, come facevo un tempo. E in più mi sento sempre escluso da ogni contesto, per via della mia invalidità, e so che la cosa non avrà mai soluzione finché campo.

La vedo esattamente come te. Vedo il progresso del sapere umano come l'unico modo per provare almeno in parte ad affrancarsi dalla monotona ripetizione delle nostre vite di esseri limitati e destinati a soffrire senza ragione. Per come la vedo io, o si fa di tutto per superare i limiti che questa ingiusta vita ci ha imposto come specie, o tanto vale estinguersi.

Due chiacchiere in privato mi piacerebbe farle quando puoi, senza rubarti tempo. Grazie dell'offerta. Mi sembra che su molti temi la vediamo allo stesso modo.
 
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