Tutto giusto, ma non è nemmeno colpa del singolo, se i propri nonni non ce l'hanno fatta a crearsi una fortuna, piccola o grande che sia.
E questo non è giusto. Non è giusto che alcuni debbano per forza lavorare, e altri possano vivere appieno la loro vita svegliandosi tardi la mattina senza la minima preoccupazione a parte quella semplicemente dettata dal vivere.
Ma le cose stanno così e bisogna rimboccarsi le maniche.
Per quanto mi riguarda, ho preso in mano le redini dell'economia familiare 5 anni fa, trovando 10 mila euro sul conto e una casa in affitto popolare.
A distanza di 5 anni, con una media dei famigerati 1500 euro, ho centomila euro, di cui la gran parte investiti tra azioni, etf, obbligazioni, pure buoni postali, una casa con giardino (presa a mutuo con un tasso ridicolo ventennale), e spero di crearmi le basi per una fortuna che mi consenta di ritirarmi dal lavoro al massimo a 60 anni, se potrò, ancora prima.
Naturalmente, tutto ha un prezzo, quindi niente donna, niente viaggi, niente pranzi o cene fuori, azzerata praticamente la vita sociale.
Ma non è un gran danno, in fondo, ciò che mi disturba maggiormente è che questo stile mi preclude avere un animale domestico, ho sempre avuto gatti, e ne sento la mancanza, ma da quando l'ultimo è 'pass away', devo ammettere che c'è stato un risparmio tra 50 e 100 euro mensili, escluse le spese straordinarie del veterinario.