Sei sicuramente un troll, ma voglio rispondere come se non lo fossi, in modo da dare uno spunto di riflessione a chi troll non è.
Io non ho subito nessuna delusione o abuso. La mia misoginia non ha natura emotiva, ma è frutto di un ragionamento attento. In generale, reputo la femmina fisicamente, intellettualmente e moralmente inferiore all'uomo, e già questo sarebbe sufficiente ragione di disprezzo. Ma andiamo oltre.
Il fatto che la femmina sia più facile da manipolare e controllare permette alla propaganda di attecchire in maniera molto efficace su di lei. Oggi, nel mondo occidentale, ci ritroviamo sull'orlo del collasso a causa di politiche messe in atto da gente che è stata votata in larghissima maggioranza da femmine facilmente manipolate da femminismo e ultra-progressismo radicale.
L'occupazione femminile ha distrutto il mercato del lavoro, saturandolo di offerta e facendo calare i salari per sempre. La liberalizzazione sessuale e la deresponsabilizzazione della femmina hanno distrutto il mercato relazionale/sessuale, con il conseguente tracollo delle nascite e l'implosione del sistema di welfare.
Le grandi multinazionali, rendendosi conto del fatto che la femmina sia così facilmente manipolabile, hanno iniziato a concentrare il marketing su di essa, così che in breve tempo il genere femminile è diventato quello consumista per eccellenza. Paradossalmente è anche il genere più votato all'inutile attivismo da social e alla critica del sistema capitalista. Un'ipocrisia e un'ignoranza da far rabbrividire.
La femmina non dovrebbe avere gli stessi diritti dell'uomo, perché non contribuisce allo stesso modo al benessere collettivo, non ha le stesse responsabilità e non ha gli stessi doveri. L'umanità è sopravvissuta e progredita per MILLENNI con una struttura sociale di tipo patriarcale. Popoli con culture e storie diverse avevano tutti la caratteristica comune di limitare la libertà femminile. Ci sarà un motivo se è stato fatto così per la totalità della storia umana. Lasciare la femmina libera è un pericolo per il benessere collettivo.