Hai toccato un punto fondamentale. Secondo me per natura non siamo fatti, maschi e femmine, per una lunga vita di matrimonio e monogamia. Rifletteteci, non sarebbe di alcuna convenienza per l'ampliamento specie, il maschio deve impollinare più fiori possibili, e la femmina deve farsi impollinare di buon grado. Nella storia recente, per motivi culturali, il canone che si è imposto è quello del matrimonio e della monogamia, e per mantenere questa struttura sociale, di base innaturale, per molti secoli si è usato il pugno di ferro, la legge, la chiesa, e chi più ne ha più ne metta. Oggi quello che succede è che tutti questi organi di controllo sociale (legge, chiesa, ecc) si sono allentati e sono stati scardinati un tassello alla volta. Quindi ci troviamo ancora, un po' per inerzia, a tentare di condurre innaturali vite monogame senza però che ci sia più alcun fattore esterno ad aiutarci. è come se avessimo tolto le viti ad un armadio, i pezzi che lo compongono tendono a cadere per terra, non a stare in ordine. E il punto è che sempre più gente si sta rendendo conto di ciò, da qui il calo dei matrimoni.
E chi dice che questo sia invece dovuto a fattori economici, non ha capito un assoluto cazzo di nulla: le famiglie erano più solide e numerose quando la gente non aveva nemmeno gli occhi per piangere, un benessere come quello attuale in Occidente, pur con tutti i suoi difetti, non lo si è mai visto nel corso di tutta la storia da nessuna parte del mondo. Quindi no, la denatalità non è dovuta a cause economiche, ma alla distruzione della struttura sociale che ha consentito per secoli l'esistenza di famiglie compatte.
Inoltre alla distruzione della struttura famigliare si unisce anche un altro fattore, ovvero l'ipergamia femminile e l'individualismo, esasperati da modelli social irrealistici e da superficialità dilagante (tipica di chi non ha mai dovuto vivere davvero). Quindi a una maggior libertà sessuale non si è accompagnata una crescita demografica.