Fare figli è la cosa più sconveniente che si possa fare

La pensiamo tutti più o meno allo stesso modo, e per la più parte non figlieremo, ma io trovo affascinante che comunque molta gente persista nel riprodursi come se fosse la cosa più scontata e naturale del mondo (e lo sarebbe pure, ecco il cortocircuito).
vero se è per questo anche scopare regolarmente da fine adolescenza in poi dovrebbe essere una cosa scontata... e invece... purtroppo non viviamo in un mondo in cui siamo tutti uguali...
 
@Random84 Unwatched the thread
Provo a spiegare perché non ho ancora scritto niente.

Chiaramente non ce l'ho assolutamente con chi ha figli, una volta che li hai fatti devi fare tutto quello che puoi per essere un buon genitore. Semplicemente dico che nella maggior parte dei casi è un salto totale nel vuoto fare figli, e su questo Random84, che sicuramente e giustamente tiene moltissimo a suo figlio, sarà d'accordo credo.
Sono d’accordo . Ma dipende cosa sei disposto a fare o sopportare per avere un figlio
Quando mia moglie è rimasta incinta è cambiata, ed è diventata estremamente maltrattante, prima di separarmi me la sono tenuta per 7 anni circa per non diventare uno sconosciuto per mio figlio, che sarebbe cresciuto sentendosi raccontare dalla madre quanto sono stronzo.

Quindi oggettivamente non posso dare torto ad Agato, ma d'altra parte non posso nemmeno dar ragione ad Agato perché amo mio figlio... quando mi trovo a pensare che senza di lui non avrei sofferto quel che ho sofferto in quei 7 anni anni (e ancora continuo a soffrire, seppur in maniera esponenzialmente minore, perché in un modo o nell'altro devo continuare a interagire con quella persona), mi sento profondamente in colpa solo per averlo pensato.

Ho letto tanti commenti che si rifanno al pensiero estinzionista... nascere genera sempre dolore, mentre la felicità è effimera, va ricercata, non sempre si riesce a trovarla, e anche quando si trova, dura il tempo che dura... pertanto l'uomo dovrebbe smettere di generare ed estinguersi.
Che per carità è vero che il dolore è assicurato mentre per la felicità devi lottare... però penso che tutto sommato al giorno d'oggi, se riesci a garantire a un figlio amore, un tetto, e un'istruzione, è comunque probabile che la sua vita varrà la pena di essere vissuta (salvo eventuali catastrofi, che però sono al di fuori del nostro controllo, quindi sconsiglio di rimuginarci troppo sopra, perché è tutta ansia gratis che vi auto-generate).
 
Provo a spiegare perché non ho ancora scritto niente.



Quando mia moglie è rimasta incinta è cambiata, ed è diventata estremamente maltrattante, prima di separarmi me la sono tenuta per 7 anni circa per non diventare uno sconosciuto per mio figlio, che sarebbe cresciuto sentendosi raccontare dalla madre quanto sono stronzo.

Quindi oggettivamente non posso dare torto ad Agato, ma d'altra parte non posso nemmeno dar ragione ad Agato perché amo mio figlio... quando mi trovo a pensare che senza di lui non avrei sofferto quel che ho sofferto in quei 7 anni anni (e ancora continuo a soffrire, seppur in maniera esponenzialmente minore, perché in un modo o nell'altro devo continuare a interagire con quella persona), mi sento profondamente in colpa solo per averlo pensato.

Ho letto tanti commenti che si rifanno al pensiero estinzionista... nascere genera sempre dolore, mentre la felicità è effimera, va ricercata, non sempre si riesce a trovarla, e anche quando si trova, dura il tempo che dura... pertanto l'uomo dovrebbe smettere di generare ed estinguersi.
Che per carità è vero che il dolore è assicurato mentre per la felicità devi lottare... però penso che tutto sommato al giorno d'oggi, se riesci a garantire a un figlio amore, un tetto, e un'istruzione, è comunque probabile che la sua vita varrà la pena di essere vissuta (salvo eventuali catastrofi, che però sono al di fuori del nostro controllo, quindi sconsiglio di rimuginarci troppo sopra, perché è tutta ansia gratis che vi auto-generate).
Sinceramente, non riesco a pensarmi con una donna che protesta se la mattina che posso dormo, invece di rompermi il cazzo per fare quello che vuole lei.
E comunque, ho sempre pensato, e penserò sempre, che, a parte nei momenti in cui si vuole reciproca intimità, le camere da letto separate siano una soluzione, dove si può scorreggiare tranquillamente e rumorosamente sotto le coperte, senza preoccuparsi e vergognarsi, e viceversa, non dover sentire rumori e odori altrui.
Ve l'avevo detto che sarei un pessimo marito, ma a queste cose ci penso. E no, non ho mai convissuto per giorni interi in cui, queste cose, sarebbero inevitabili.
 
La pensiamo tutti più o meno allo stesso modo, e per la più parte non figlieremo, ma io trovo affascinante che comunque molta gente persista nel riprodursi come se fosse la cosa più scontata e naturale del mondo (e lo sarebbe pure, ecco il cortocircuito).
No io mi riprodurrei, ma non voglio le conseguenze penalizzanti della riproduzione. Comodo direte voi. Sì, ma infatti è irrealizzabile, a prescindere che non trovi nessuna disponibile, e sottolineo, adatta, non un roito qualsiasi che devi pure 'conquistare'.
 
Provo a spiegare perché non ho ancora scritto niente.



Quando mia moglie è rimasta incinta è cambiata, ed è diventata estremamente maltrattante, prima di separarmi me la sono tenuta per 7 anni circa per non diventare uno sconosciuto per mio figlio, che sarebbe cresciuto sentendosi raccontare dalla madre quanto sono stronzo.

Quindi oggettivamente non posso dare torto ad Agato, ma d'altra parte non posso nemmeno dar ragione ad Agato perché amo mio figlio... quando mi trovo a pensare che senza di lui non avrei sofferto quel che ho sofferto in quei 7 anni anni (e ancora continuo a soffrire, seppur in maniera esponenzialmente minore, perché in un modo o nell'altro devo continuare a interagire con quella persona), mi sento profondamente in colpa solo per averlo pensato.

Ho letto tanti commenti che si rifanno al pensiero estinzionista... nascere genera sempre dolore, mentre la felicità è effimera, va ricercata, non sempre si riesce a trovarla, e anche quando si trova, dura il tempo che dura... pertanto l'uomo dovrebbe smettere di generare ed estinguersi.
Che per carità è vero che il dolore è assicurato mentre per la felicità devi lottare... però penso che tutto sommato al giorno d'oggi, se riesci a garantire a un figlio amore, un tetto, e un'istruzione, è comunque probabile che la sua vita varrà la pena di essere vissuta (salvo eventuali catastrofi, che però sono al di fuori del nostro controllo, quindi sconsiglio di rimuginarci troppo sopra, perché è tutta ansia gratis che vi auto-generate).

Domanda semplice semplice, non prendertela, è giusto e doveroso che ami tuo figlio, ma la domanda è questa: se non avessi avuto un figlio, quanto avresti risparmiato in denaro? Domanda cruda, lo so.
A prescindere che con quel denaro ora lo avessi in liquidità, investito in titoli o in immobili, o speso in viaggi e cazzate, più o meno, come è cambiato il tuo bilancio dalla nascita in poi, rispetto a prima? Penso un'idea tu ce l'abbia, anche se sono pensieri che si tendono a non fare, proprio per non sentirsi 'in colpa'.
 
Provo a spiegare perché non ho ancora scritto niente.



Quando mia moglie è rimasta incinta è cambiata, ed è diventata estremamente maltrattante, prima di separarmi me la sono tenuta per 7 anni circa per non diventare uno sconosciuto per mio figlio, che sarebbe cresciuto sentendosi raccontare dalla madre quanto sono stronzo.

Quindi oggettivamente non posso dare torto ad Agato, ma d'altra parte non posso nemmeno dar ragione ad Agato perché amo mio figlio... quando mi trovo a pensare che senza di lui non avrei sofferto quel che ho sofferto in quei 7 anni anni (e ancora continuo a soffrire, seppur in maniera esponenzialmente minore, perché in un modo o nell'altro devo continuare a interagire con quella persona), mi sento profondamente in colpa solo per averlo pensato.

Ho letto tanti commenti che si rifanno al pensiero estinzionista... nascere genera sempre dolore, mentre la felicità è effimera, va ricercata, non sempre si riesce a trovarla, e anche quando si trova, dura il tempo che dura... pertanto l'uomo dovrebbe smettere di generare ed estinguersi.
Che per carità è vero che il dolore è assicurato mentre per la felicità devi lottare... però penso che tutto sommato al giorno d'oggi, se riesci a garantire a un figlio amore, un tetto, e un'istruzione, è comunque probabile che la sua vita varrà la pena di essere vissuta (salvo eventuali catastrofi, che però sono al di fuori del nostro controllo, quindi sconsiglio di rimuginarci troppo sopra, perché è tutta ansia gratis che vi auto-generate).
Si diciamo che una volta che hai un figlio l'affetto nei suoi confronti compensa tutto il resto. Infatti il mio ragionamento riguardava il prima. Se un figlio ancora non ce l'hai, non sei nemmeno vincolato da nessun affetto, e quindi puoi permetterti di valutare la cosa con distacco e senza vincoli affettivi.

Riassumendo: un figlio non lo si fa mai per convenienza, solo per amore (e nemmeno sempre), e le due cose non coincidono affatto.
 
Proprio oggi un amico americano mi diceva che andava a comprare abbastanza spesso il pollo dagli amish che, parole sue, lavorando sodo e coltivando da sé il beccaggio, mettono sul mercato ad un prezzo inferiore del normale un ottimo prodotto. Questo mi ha fatto pensare che per un governo sovranista dittatoriale che volesse risolvere il problema demografico, un modo efficace sarebbe quello di dare un calcio alle macchine e all'IA, rendendole illegali, e fare la maggior parte della popolazione di nuovo serva della gleba.

Il nuove braccia all'agricoltura riacquisterebbe un senso compiuto (vero Carputo/Kim Jong?)
 
Domanda semplice semplice, non prendertela, è giusto e doveroso che ami tuo figlio, ma la domanda è questa: se non avessi avuto un figlio, quanto avresti risparmiato in denaro? Domanda cruda, lo so.
A prescindere che con quel denaro ora lo avessi in liquidità, investito in titoli o in immobili, o speso in viaggi e cazzate, più o meno, come è cambiato il tuo bilancio dalla nascita in poi, rispetto a prima? Penso un'idea tu ce l'abbia, anche se sono pensieri che si tendono a non fare, proprio per non sentirsi 'in colpa'.
Come dice anche @Ingegnere Agato , il figlio non lo fai per convenienza... non è più come 100-150 anni fa che facevi i figli per avere una mano nei campi.

Ci ho speso tanto, e tanto ancora dovrò spenderci in futuro... non saprei quantificartelo anche perché sarebbe inutile, visto che pur non essendo ricco ho un buono stipendio quindi posso fare spese superflue, che se avessi uno stipendio da 1.200 € non farei... se hai uno stipendio basso devi sapere di dover fare sacrifici, se non hai uno stipendio basso, ma sei a ragionare che il figlio ti costerà molto, e ti poni la domanda se sia preferibile quei soldi spenderli per i viaggi o per il figliolo... probabilmente già solo il fatto che ti stai ponendo la domanda, dovrebbe farti capire che sarebbe meglio che il figlio non lo avessi.
 
Si diciamo che una volta che hai un figlio l'affetto nei suoi confronti compensa tutto il resto. Infatti il mio ragionamento riguardava il prima. Se un figlio ancora non ce l'hai, non sei nemmeno vincolato da nessun affetto, e quindi puoi permetterti di valutare la cosa con distacco e senza vincoli affettivi.

Riassumendo: un figlio non lo si fa mai per convenienza, solo per amore (e nemmeno sempre), e le due cose non coincidono affatto.
Ok, ripeto la domanda e la rimodulo: da zero a 10 anni, e siamo lontanissimo dall'aver finito di spenderci sopra, quanti soldi costa un figlio, che si sarebbero potuti spendere/investire/risparmiare in altri modi?
 
Come dice anche @Ingegnere Agato , il figlio non lo fai per convenienza... non è più come 100-150 anni fa che facevi i figli per avere una mano nei campi.

Ci ho speso tanto, e tanto ancora dovrò spenderci in futuro... non saprei quantificartelo anche perché sarebbe inutile, visto che pur non essendo ricco ho un buono stipendio quindi posso fare spese superflue, che se avessi uno stipendio da 1.200 € non farei... se hai uno stipendio basso devi sapere di dover fare sacrifici, se non hai uno stipendio basso, ma sei a ragionare che il figlio ti costerà molto, e ti poni la domanda se sia preferibile quei soldi spenderli per i viaggi o per il figliolo... probabilmente già solo il fatto che ti stai ponendo la domanda, dovrebbe farti capire che sarebbe meglio che il figlio non lo avessi.
Per buono stipendio puoi darmi un'ordine di grandezza, tipo 2000 netti salvo ulteriori bonus/indennità ecc., o ancora superiore?
Il problema non è porsi o meno la domanda, la domanda te la poni per forza se hai sempre dovuto sacrificarti tutta la vita, e lo stai ancora facendo, perché riuscire a risparmiare cento euro al mese non significa 'stare bene', per andare in pensione con un minimo di sicurezza, oltre ad avere la casa pagata, e perfettamente apposto da grosse spese almeno per i 20 o meglio 30 anni futuri, bisogna avere un banca un minimo, e dico minimo di centomila euro, all'inflazione e valore attuale, per stare tranquillo di non finire male.
Le pensioni medie per chi avrà 30 anni di contributi saranno di 800 euro al mese, ai valori attuali di inflazione.
 
Per buono stipendio puoi darmi un'ordine di grandezza, tipo 2000 netti salvo ulteriori bonus/indennità ecc., o ancora superiore?
Il problema non è porsi o meno la domanda, la domanda te la poni per forza se hai sempre dovuto sacrificarti tutta la vita, e lo stai ancora facendo, perché riuscire a risparmiare cento euro al mese non significa 'stare bene', per andare in pensione con un minimo di sicurezza, oltre ad avere la casa pagata, e perfettamente apposto da grosse spese almeno per i 20 o meglio 30 anni futuri, bisogna avere un banca un minimo, e dico minimo di centomila euro, all'inflazione e valore attuale, per stare tranquillo di non finire male.
Le pensioni medie per chi avrà 30 anni di contributi saranno di 800 euro al mese, ai valori attuali di inflazione.
All'incirca più di 2000 ma meno di 4000.

Capisco voler essere tranquilli per la vecchiaia bro... ma la maggior parte delle persone 100 k in banca al momento di andare in pensione, a meno che non ricevano un buon TFR (ma in genere se lo sono già giocato o per la casa o per le ristrutturazioni della casa), non ce l'hanno nemmeno senza fare figli.
 
All'incirca più di 2000 ma meno di 4000.

Capisco voler essere tranquilli per la vecchiaia bro... ma la maggior parte delle persone 100 k in banca al momento di andare in pensione, a meno che non ricevano un buon TFR (ma in genere se lo sono già giocato o per la casa o per le ristrutturazioni della casa), non ce l'hanno nemmeno senza fare figli.
passi il mantenimento a tua moglie?
 
Solo mantenimento del figlio.
Suppongo non meno di 500 euro, visto il reddito elevato. Più poi ci sono le spese straordinarie, da fare in due. E, se tua moglie avesse un compagno, andassea convivere, portandosi il figliolo, ma il compagno fosse uno di noi, redpillato al massimo, che volesse fare i conti della serva per qualsiasi spesa del figlio, che sarebbe TUO, non suo, addebitandoli quindi a tua moglie (e a te), come la prenderesti?
Faccio un esempio pratico, le vacanze, ma anche le cene fuori, i cinema, ecc.
Ad una persona normale nemmeno lo chiederei, perché andrebbe su tutte le furie, come e le spese per suo figlio fossero 'dovute' anche se da un altro uomo, e la madre la penserebbe come il padre in questo caso. Ma, visto che sei in questo forum, e sai come la pensa generalmente il forum su queste questioni, te lo chiedo con mente più aperta.
 
A me francamente non fregherebbe una fava e non vedo perché dovrebbe fregarmene (visto che non sono spese straordinarie, quindi non possono essermi richieste), ma mia moglie se il suo compagno le chiedesse di pagare il conto del bambino quando vanno a cena fuori, penso proprio che lo mollerebbe.
 
Io non pagherei per il figlio di un altro, poi se a lei non sta bene... quella è la porta.
comunque dalla tonalità della risposta si intuisce che l'eventualità ti abbia stizzito, certo, non te ne fregherebbe nel senso che non ci andresti a discutere, e ci mancherebbe altro, però ti infastidirebbe.
E' troppo forte l'idea che il 'nostro' figlio debba avere diritti, non giuridicamente vincolanti, ma moralmente sì, anche se uno è più o meno redpillato.
 
Io non pagherei per il figlio di un altro, poi se a lei non sta bene... quella è la porta.
comunque dalla tonalità della risposta si intuisce che l'eventualità ti abbia stizzito, certo, non te ne fregherebbe nel senso che non ci andresti a discutere, e ci mancherebbe altro, però ti infastidirebbe.
E' troppo forte l'idea che il 'nostro' figlio debba avere diritti, non giuridicamente vincolanti, ma moralmente sì, anche se uno è più o meno redpillato.
Problemi loro... io se mai i pianeti dovessero allinearsi nel modo giusto e dovessi avere un'altra LTR, sarà con una fatina, quindi il problema di offrire anche al figlio non si porrà.
 
No io mi riprodurrei, ma non voglio le conseguenze penalizzanti della riproduzione. Comodo direte voi. Sì, ma infatti è irrealizzabile, a prescindere che non trovi nessuna disponibile, e sottolineo, adatta, non un roito qualsiasi che devi pure 'conquistare'.
è li che ti sbagli, nell'antichità la razza umano si riproduceva ma lasciava alla madre il compito di crescere i figli, noi uomini nn abbiamo l'istinto, il solo pensare che un uomo possa provare quello che prova una madre per suo figlio è sbagliato, lo puoi amare ma nn come lo dovrebbe amare la madre, è una questione di chimica.

Quindi anche io vorrei figliare ma di aver a che fare con i miei figli nn mi va, parlo di stagli dietro.

In questo mondo di merda le np possono dire che biologicamente hanno dei diritti ma noi uomini no... io farei un figlio ma lo deve crescere e seguire la madre, posso aiutare ma il giusto.

Un uomo che segue i figli al 100% è un uomo che diventerà effemminato e triste, fonte tutti i miei amici che lo hanno fatto... e poi a 45 anni tua moglie ti saluta per un UOMO VERO... sempre andata a finire così...

Quindi no nn figlierò e pazienza.
 
è li che ti sbagli, nell'antichità la razza umano si riproduceva ma lasciava alla madre il compito di crescere i figli, noi uomini nn abbiamo l'istinto, il solo pensare che un uomo possa provare quello che prova una madre per suo figlio è sbagliato, lo puoi amare ma nn come lo dovrebbe amare la madre, è una questione di chimica.

Quindi anche io vorrei figliare ma di aver a che fare con i miei figli nn mi va, parlo di stagli dietro.

In questo mondo di merda le np possono dire che biologicamente hanno dei diritti ma noi uomini no... io farei un figlio ma lo deve crescere e seguire la madre, posso aiutare ma il giusto.

Un uomo che segue i figli al 100% è un uomo che diventerà effemminato e triste, fonte tutti i miei amici che lo hanno fatto... e poi a 45 anni tua moglie ti saluta per un UOMO VERO... sempre andata a finire così...

Quindi no nn figlierò e pazienza.
Sono d'accordo. In questa strana epoca, la biologia sembra non andare più di moda. Le donne sono fatte dalla natura per accudire i figli, gli uomini si occupano più di altro, pur volendo chiaramente bene alla prole. Ma noi occidentali del XXI secolo abbiamo deciso che come siamo fatti per natura non ci sta più bene, da qui seguono un'infinità di casini.
 
Io infatti credo che dietro il nn fare più figli ci sia l'ipergamia femminile, la loro "emancipatroiaggine" ma anche una presa di coscenza del maschio europeo ed asiatico a nn voler diventare lo schiavo o la vittima di una pazza in balia dei suoi ormini.

La mia ex se avessimo avuto figli sarebbe stata la mia fine, nn avrei mai potuto ricominciare a vivere, io l'amavo ma quando gli è arrivato adosso il wall è impazzita, a 38 anni scappare con uno di 23 fatevi due conti... provate ad immaginare se avessimo avuto figli....
 
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