rob
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Dove volete andare se siete brutti? Accasciatevi!
L'espressione "Fermati, sei bello!" ("Verweile doch, du bist so schön!") proviene dal "Faust" di Johann Wolfgang von Goethe, un'opera fondamentale della letteratura tedesca. In questo dramma, il protagonista, Faust, stringe un patto con Mefistofele, il diavolo, per ottenere conoscenza e piaceri mondani. La condizione del patto è che, se Faust dovesse mai provare una tale soddisfazione da desiderare che il momento si fermi, la sua anima apparterrebbe a Mefistofele.
L'esclamazione "Fermati, sei bello!" rappresenta quindi il culmine del desiderio umano di catturare un attimo di felicità perfetta e renderlo eterno. Tuttavia, nel contesto dell'opera, questa aspirazione è vista come irraggiungibile, poiché l'essenza dell'esperienza umana è caratterizzata da una continua ricerca e insoddisfazione. Questo concetto riflette la tensione tra l'anelito umano verso l'assoluto e la natura effimera della vita.
In sintesi, l'espressione incarna il desiderio di fermare il tempo in un momento di completa realizzazione, un tema centrale nel "Faust" di Goethe, che esplora la perenne insoddisfazione dell'uomo e la sua incessante ricerca di significato e appagamento.
L'espressione "Fermati, sei bello!" ("Verweile doch, du bist so schön!") proviene dal "Faust" di Johann Wolfgang von Goethe, un'opera fondamentale della letteratura tedesca. In questo dramma, il protagonista, Faust, stringe un patto con Mefistofele, il diavolo, per ottenere conoscenza e piaceri mondani. La condizione del patto è che, se Faust dovesse mai provare una tale soddisfazione da desiderare che il momento si fermi, la sua anima apparterrebbe a Mefistofele.
L'esclamazione "Fermati, sei bello!" rappresenta quindi il culmine del desiderio umano di catturare un attimo di felicità perfetta e renderlo eterno. Tuttavia, nel contesto dell'opera, questa aspirazione è vista come irraggiungibile, poiché l'essenza dell'esperienza umana è caratterizzata da una continua ricerca e insoddisfazione. Questo concetto riflette la tensione tra l'anelito umano verso l'assoluto e la natura effimera della vita.
In sintesi, l'espressione incarna il desiderio di fermare il tempo in un momento di completa realizzazione, un tema centrale nel "Faust" di Goethe, che esplora la perenne insoddisfazione dell'uomo e la sua incessante ricerca di significato e appagamento.