Hanno fatto emancipare la donna...

Sì, c'è stato quell' intento. Una donna non lavorando poteva sempre sfruttare il marito che portava i soldi a casa, ma lavorando può guadagnare sempre per alimentare ulteriormente il circuito capitalistico.
La propaganda consumistica ha mirato di più alla donna, piuttosto che all' uomo, il quale non è stato del tutto trascurato, sia chiaro. Tuttavia ha bersagliato di più la donna, per creare la solita divisione che permette al potere di sguazzare, la solita tatica del dividi e comanda, poi per tenere l' uomo sempre nel ruolo di proveditore economico della donna, così che sia costretto a lavorare e fare soldi il più possibile per soddisfare le esigenze superflue, non vitali, di una donna condizionata dalla società dei consumi.
 
Anche i gay consumano molto in vestiti ad esempio. Vedere quanti stilisti gay ci sono a Milano...
Molti hanno una fissazione per la moda
 
La donna si è emancipata a colpi di lotte, di sudore, di morti e di fatica. L'emancipazione ha portato una parvenza di parità in alcuni ambiti (il voto, ad esempio) ma la strada è lunga, coraggio sorelle!
La strada è ancora lunga? Ma se ormai le donne hanno più diritti degli uomini
 
sudore dici, però strano, solitamente quelli che passano l'asfalto o ricoprono le buche o fanno il pane alle 3 di notte sono uomini non femminucce.
Parlavo delle lotte femminili per il voto, l'aborto, il divorzio, il diritto allo studio non dei mestieri più o meno maschili o femminili.
 
La strada è ancora lunga? Ma se ormai le donne hanno più diritti degli uomini
Dici? Dove non ci sono contratti collettivi ma domina la discrezionalità (ruoli apicali) i maschi sono in larghissima maggioranza; le donne vengono discriminate sul lavoro dopo una gravidanza, e ottengono meno promozioni; c'è poi la mentalità patriarcale che ancora esiste e vorrebbe ridurle a silenziose ancelle. Hanno dei diritti e la società è vaginocentrica per quanto riguarda sesso e relazioni, ma la vera parità passa per l'abbattimento di muri che al momento sono molto resistenti.
 
Dici? Dove non ci sono contratti collettivi ma domina la discrezionalità (ruoli apicali) i maschi sono in larghissima maggioranza; le donne vengono discriminate sul lavoro dopo una gravidanza, e ottengono meno promozioni; c'è poi la mentalità patriarcale che ancora esiste e vorrebbe ridurle a silenziose ancelle. Hanno dei diritti e la società è vaginocentrica per quanto riguarda sesso e relazioni, ma la vera parità passa per l'abbattimento di muri che al momento sono molto resistenti.
Nel mio lavoro, una mamma ha più diritti di me. Pensa un po'. Io che non ho figli, pago il doppio di tasse di una donna con figli. E ho meno chance di farmi trasferire, di una qualunque donna, anche single.
 
Nel mio lavoro, una mamma ha più diritti di me. Pensa un po'. Io che non ho figli, pago il doppio di tasse di una donna con figli. E ho meno chance di farmi trasferire, di una qualunque donna, anche single.

Anni fà una tizia prese un aumento consistente dopo neppure un anno di lavoro, quando da policy aziendali gli aumenti avvenivano ogni 3 anni circa se te li meritavi.
 
Nel mio lavoro, una mamma ha più diritti di me. Pensa un po'. Io che non ho figli, pago il doppio di tasse di una donna con figli. E ho meno chance di farmi trasferire, di una qualunque donna, anche single.
Merito delle "politiche attive", ora esasperate con la destra al potere, ma in fondo volute in maniera bipartisan. In quasi tutti i lavori chi fa figli viene premiato, e se guardi l'attuale finanziaria sgravi ed incentivi ci sono solo per chi figlia. Il congedo di paternità rientra in queste politiche.
 
Le grandi multinazionali sanno benissimo che la femmina consuma molto più dell'uomo, e sanno anche che è molto più facilmente manipolabile. Per questo oggi l'intera società sembra essere dalla parte delle np. Non c'è nessuna "conquista di diritti", nessuna lotta e nessuna emancipazione. C'è solo il fatto che i burattinai hanno capito come estrarre più risorse dalla popolazione.
 
Merito delle "politiche attive", ora esasperate con la destra al potere, ma in fondo volute in maniera bipartisan. In quasi tutti i lavori chi fa figli viene premiato, e se guardi l'attuale finanziaria sgravi ed incentivi ci sono solo per chi figlia. Il congedo di paternità rientra in queste politiche.

il congedo di parternità sono due settimane inutili, mentre le np stanno a casa 6 mesi per poi mettersi in malattia altri 6 mesi, come al solito vi inventate le cose.
 
Merito delle "politiche attive", ora esasperate con la destra al potere, ma in fondo volute in maniera bipartisan. In quasi tutti i lavori chi fa figli viene premiato, e se guardi l'attuale finanziaria sgravi ed incentivi ci sono solo per chi figlia. Il congedo di paternità rientra in queste politiche.
il congedo di paternità esisteva già prima.

Io mi riferivo ai vantaggi appunto di questa nuova finanziaria. Io potrò detrarre soltanto l'8%. Chi ha figli, il doppio. E non ha senso perché ricevono già assegno unico, bonus bebe', bonus asilo nido ecc

Il ricongiungimento famigliare, poi, per i maschi non esiste.
 
il congedo di paternità esisteva già prima.

Io mi riferivo ai vantaggi appunto di questa nuova finanziaria. Io potrò detrarre soltanto l'8%. Chi ha figli, il doppio. E non ha senso perché ricevono già assegno unico, bonus bebe', bonus asilo nido ecc

Il ricongiungimento famigliare, poi, per i maschi non esiste.

Il congedo di paternità è una presa per il culo per gli uomini che fanno un figlio/a, due settimane ahahahahaha manco in ferie sto cosi poco.
 
La donna si è emancipata a colpi di lotte, di sudore, di morti e di fatica. L'emancipazione ha portato una parvenza di parità in alcuni ambiti (il voto, ad esempio) ma la strada è lunga, coraggio sorelle!
LA donna quella vera ha si lottato, ma se nn fosse stata sostenuta dagli uomini di potere oggi sarebbe rilegata a mera schiava del maschio.

Ma temo per voi che in futuro la donna perderà molti diritti e potere che oggi ha...
 
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