INTRODUZIONE
Uno degli argomenti in cui chi intraprende un percorso spirituale alla fine si imbatterà obbligatoriamente è quello dei viaggi astrali. Se cope come la meditazione o lo yoga sono accessibili e immediate, compiere un viaggio astrale si rivela spesso molto complicato. Secondo alcune tradizioni religiose e teorie quantistiche speculative, il nostro universo sarebbe solo uno dei tanti strati di una vasta membrana vibrazionale, dove ogni livello esiste a una specifica frequenza. Le dimensioni più dense, spesso associate agli inferni e corrispondono a vibrazioni basse. Qui la coscienza è limitata, ottusa e guidata solo da impulsi primari piu vicina all'animale che al umano. Al contrario le dimensioni superiori, i paradisi. La coscienza si espande e si avvicina dall'umano al divino. In questo scenario, l’essere umano occupa una posizione di mezzo tra l'animale e il divino. Le nostre scelte le azioni e i pensieri quotidiani determinano la direzione verso cui tendiamo: un concetto presente in molte religioni sotto forma di karma, meriti o peccati.
COME EFFETTUARLI
Il viaggio astrale, noto anche come esperienza extracorporea, consiste nella sensazione di separarsi dal corpo fisico con la propria coscienza, proiettandosi in una dimensione diversa, spesso percepita come più sottile o vibrante. Per accedervi, si utilizzano tecniche di rilassamento profondo, meditazione, isolamento sensoriale o induzione ipnagogica. Il corpo deve essere completamente rilassato, la mente vigile ma quieta. Uno stato di vibrazione, accompagnato da ronzii, paralisi del sonno o senso di leggerezza, spesso precede l’uscita dal corpo. In questo stato, si può avvertire un allungamento, uno spostamento, o la visione del proprio corpo dall’esterno.
In molte descrizioni, si parla di un “filo d’oro” o “cordone d’argento” che collega il corpo fisico alla controparte energetica: questo cordone rappresenta la connessione vitale, ed è ciò che garantisce il ritorno al corpo. Tagliarlo, secondo diverse tradizioni esoteriche, equivarrebbe a una morte fisica, ma non esistono prove empiriche di ciò. I pericoli più noti non sono fisici, ma psicologici: dissociazione, difficoltà a distinguere realtà e immaginazione, o attrazione verso dimensioni a bassa frequenza, dove la coscienza può sperimentare forme simboliche di paura, dolore o confusione.
ESPERIMENTI GOVERNATIVI
Negli anni della Guerra Fredda, in particolare tra gli anni ’70 e ’90, il governo degli Stati Uniti ha finanziato una serie di progetti di ricerca volti a indagare le potenzialità della mente umana in ambito militare e strategico. Tra questi, il più noto è il Progetto Stargate, sviluppato inizialmente presso lo Stanford Research Institute (SRI) e successivamente sotto la direzione della CIA e della DIA (Defense Intelligence Agency). L’obiettivo principale era testare e sfruttare il fenomeno del remote viewing, ovvero la capacità di una persona di percepire luoghi, oggetti o eventi distanti nel tempo e nello spazio senza l’uso dei sensi fisici. I partecipanti, tra cui individui selezionati per le loro presunte doti psichiche o addestrati per svilupparle, venivano messi in uno stato di rilassamento profondo e istruiti a descrivere coordinate geografiche, attività militari nemiche o strutture segrete. Alcuni di questi soggetti, come Ingo Swann e Joseph McMoneagle, ottennero risultati considerati statisticamente significativi in molte sessioni, descrivendo ad esempio basi sovietiche o impianti nucleari con dettagli che furono successivamente confermati da fonti convenzionali.


Questi esperimenti non avevano l’obiettivo di validare teorie spirituali, ma cercavano applicazioni pratiche nel contesto dell’intelligence, come la localizzazione di ostaggi, sottomarini, o lo spionaggio a distanza. La CIA chiuse ufficialmente il progetto nel 1995, dichiarando che non forniva valore strategico significativo, ma molti documenti declassificati indicano che alcune informazioni ottenute dai remote viewer si dimostrarono accurate oltre le probabilità del caso. Il programma ha avuto ripercussioni anche nella cultura popolare e nell'ambito della ricerca alternativa, diventando un punto di riferimento per chi studia le capacità extrasensoriali e le potenzialità latenti della coscienza umana. Alcuni sostengono che progetti simili siano ancora in corso in modo non ufficiale o sotto copertura, dato l’interesse strategico che tali abilità potrebbero rappresentare.
LA MIA ESPERIENZA PERSONALE
Io faccio yoga/meditazione da quando avevo 15 anni ma queste cose di remote viewing e viaggi astrali, mai toccati e mai fatti. Posso dire che "qualcosa" esiste ma a causa di altri eventi ad esempio la legge d'attrazione è vera, anzi molto vera. Ci sono pero alcune cose che ho notato. Anni fa per una crush feci una visualizzazione dove lei era a casa sua e mi stava pensando, tale crush alla fine mi rifiutò ma la cosa strana è che un giorno andai a casa sua insieme ad amici. Vi diro una cosa che nessuno potra credere ma la casa era uguale a come la stavo immaginando, colore della stanza, sua grandezza. Rimasi sconvolto, ripeto molto cose sono comunque discutibili, forse è stata una coincidenza, forse perché le persone piu o meno vivono negli stessi spazi disposti nella stessa maniera, ma il dubbio mi è sempre rimasto.
Uno degli argomenti in cui chi intraprende un percorso spirituale alla fine si imbatterà obbligatoriamente è quello dei viaggi astrali. Se cope come la meditazione o lo yoga sono accessibili e immediate, compiere un viaggio astrale si rivela spesso molto complicato. Secondo alcune tradizioni religiose e teorie quantistiche speculative, il nostro universo sarebbe solo uno dei tanti strati di una vasta membrana vibrazionale, dove ogni livello esiste a una specifica frequenza. Le dimensioni più dense, spesso associate agli inferni e corrispondono a vibrazioni basse. Qui la coscienza è limitata, ottusa e guidata solo da impulsi primari piu vicina all'animale che al umano. Al contrario le dimensioni superiori, i paradisi. La coscienza si espande e si avvicina dall'umano al divino. In questo scenario, l’essere umano occupa una posizione di mezzo tra l'animale e il divino. Le nostre scelte le azioni e i pensieri quotidiani determinano la direzione verso cui tendiamo: un concetto presente in molte religioni sotto forma di karma, meriti o peccati.
COME EFFETTUARLI
Il viaggio astrale, noto anche come esperienza extracorporea, consiste nella sensazione di separarsi dal corpo fisico con la propria coscienza, proiettandosi in una dimensione diversa, spesso percepita come più sottile o vibrante. Per accedervi, si utilizzano tecniche di rilassamento profondo, meditazione, isolamento sensoriale o induzione ipnagogica. Il corpo deve essere completamente rilassato, la mente vigile ma quieta. Uno stato di vibrazione, accompagnato da ronzii, paralisi del sonno o senso di leggerezza, spesso precede l’uscita dal corpo. In questo stato, si può avvertire un allungamento, uno spostamento, o la visione del proprio corpo dall’esterno.
In molte descrizioni, si parla di un “filo d’oro” o “cordone d’argento” che collega il corpo fisico alla controparte energetica: questo cordone rappresenta la connessione vitale, ed è ciò che garantisce il ritorno al corpo. Tagliarlo, secondo diverse tradizioni esoteriche, equivarrebbe a una morte fisica, ma non esistono prove empiriche di ciò. I pericoli più noti non sono fisici, ma psicologici: dissociazione, difficoltà a distinguere realtà e immaginazione, o attrazione verso dimensioni a bassa frequenza, dove la coscienza può sperimentare forme simboliche di paura, dolore o confusione.
ESPERIMENTI GOVERNATIVI
Negli anni della Guerra Fredda, in particolare tra gli anni ’70 e ’90, il governo degli Stati Uniti ha finanziato una serie di progetti di ricerca volti a indagare le potenzialità della mente umana in ambito militare e strategico. Tra questi, il più noto è il Progetto Stargate, sviluppato inizialmente presso lo Stanford Research Institute (SRI) e successivamente sotto la direzione della CIA e della DIA (Defense Intelligence Agency). L’obiettivo principale era testare e sfruttare il fenomeno del remote viewing, ovvero la capacità di una persona di percepire luoghi, oggetti o eventi distanti nel tempo e nello spazio senza l’uso dei sensi fisici. I partecipanti, tra cui individui selezionati per le loro presunte doti psichiche o addestrati per svilupparle, venivano messi in uno stato di rilassamento profondo e istruiti a descrivere coordinate geografiche, attività militari nemiche o strutture segrete. Alcuni di questi soggetti, come Ingo Swann e Joseph McMoneagle, ottennero risultati considerati statisticamente significativi in molte sessioni, descrivendo ad esempio basi sovietiche o impianti nucleari con dettagli che furono successivamente confermati da fonti convenzionali.


Questi esperimenti non avevano l’obiettivo di validare teorie spirituali, ma cercavano applicazioni pratiche nel contesto dell’intelligence, come la localizzazione di ostaggi, sottomarini, o lo spionaggio a distanza. La CIA chiuse ufficialmente il progetto nel 1995, dichiarando che non forniva valore strategico significativo, ma molti documenti declassificati indicano che alcune informazioni ottenute dai remote viewer si dimostrarono accurate oltre le probabilità del caso. Il programma ha avuto ripercussioni anche nella cultura popolare e nell'ambito della ricerca alternativa, diventando un punto di riferimento per chi studia le capacità extrasensoriali e le potenzialità latenti della coscienza umana. Alcuni sostengono che progetti simili siano ancora in corso in modo non ufficiale o sotto copertura, dato l’interesse strategico che tali abilità potrebbero rappresentare.
LA MIA ESPERIENZA PERSONALE
Io faccio yoga/meditazione da quando avevo 15 anni ma queste cose di remote viewing e viaggi astrali, mai toccati e mai fatti. Posso dire che "qualcosa" esiste ma a causa di altri eventi ad esempio la legge d'attrazione è vera, anzi molto vera. Ci sono pero alcune cose che ho notato. Anni fa per una crush feci una visualizzazione dove lei era a casa sua e mi stava pensando, tale crush alla fine mi rifiutò ma la cosa strana è che un giorno andai a casa sua insieme ad amici. Vi diro una cosa che nessuno potra credere ma la casa era uguale a come la stavo immaginando, colore della stanza, sua grandezza. Rimasi sconvolto, ripeto molto cose sono comunque discutibili, forse è stata una coincidenza, forse perché le persone piu o meno vivono negli stessi spazi disposti nella stessa maniera, ma il dubbio mi è sempre rimasto.