«Quando le ricchezze cominciarono a costituire un merito, e ad essere accompagnate dalla gloria, dal potere e dal prestigio, la virtù incominciò a intorpidire, la povertà a passare per un disonore, l’integrità morale per una malevola ostentazione. Così il lusso e l’avidità, con la tracotanza, invasero i nostri giovani: si abbandonarono alle rapine e agli sperperi, insoddisfatti delle proprie ricchezze e smaniosi di quelle altrui, disprezzavano la dignità, il pudore, le leggi umane e divine, e non avevano alcun freno o scrupolo».
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