il falso problema degli hikikomori

E' questo il problema.
La ricompensa non è adeguata e in certi casi non esiste proprio.
E' il pensiero che ho ogni giorno che mi confronto con la matrix.

Purtroppo oggi l'uomo si accascia invece che insorgere, una anomalia storica.
 
perchè l'alternativa è esserne un parassita. se non lavori tu qualcun altro deve lavorare anche per te.
se sei disabile o hai qualsiasi altro impedimento, è una cosa. se hai deciso che non ne vale più la pena provarci e vuoi stare nella tua cameretta, perdonami ma son cazzi tuoi.

poi, non voglio sminuire il disagio di chi è hikikomori davvero, sono ben consapevole che il problema sia molto più complesso di "bamboccioni che non vogliono uscire dalla cameretta", sono anche convinto che sia giusto aiutare queste persone.
Ma si tratta di un aiuto a chi è in una condizione di disagio che impossibilita a condurre una vita attiva/normale, non della sua validazione.

"non riesco a uscire di casa", ok sono gran cazzi, ti serve aiuto.

"non riesco a uscire di casa e a conti fatti è giusto così, fanculo tutto io sto qua a giocare ai videogiochi perchè ho capito come gira la meritrocrazia", dimmi cosa c'è di meritocratico a rintanarti in un modo dove sei gratificato con suoni e lucette colorate per aver premuto la sequenza di bottoni giusta, sfruttando il fatto che evidentemente hai la possibilità di vivere a questa maniera, coi $$ dei genitori o col reddito di cittadinanza.
vorrei vederli quelli che sono hikikomori per finta...
 

Hikikomori, in Italia sono oltre 60 mila gli adolescenti che vivono isolati nella propria cameretta​

Hikikomori, in Italia sono oltre 60 mila gli adolescenti che vivono isolati nella propria cameretta

I posti per curarli in neuropsichiatria infantile sono pochi: 403 in Italia e cinque regioni non ne hanno neanche uno. Tra le cause del fenomeno bullismo e ansia, competizione sociale e genitori iperprotettivi.
 
Lo sforzo lo devi fare per campare. Se non hai i genitori che ti mantengono e fai il parassita a casina con mamma e papà che ti pagano tutto (cibo, elettricità, affitto, etc.), voglio vedere come cazzo fai l'hikkikomori.

Poi vorrei sapere come hanno fatto a sapere il numero di hikkikomori in Italia, dal momento che si sono esclusi dalla vita sociale, invisibili e quindi non censibili.
Hanno telefonato a ogni abitazione chiedendo: "vive un hikkikomori qui?"
I soliti articoli dei giornalai del cactus...
 
Il problema sorge quando il "reward" è il semplice vivere, molti hikikomori campano sulle spalle dei genitori oppure non riescono a guadagnarsi da vivere. Ci sarebbe una terza opzione ovvero lavorare da casa ma a tal punto tra uscire e non uscire di casa c'è poca differenza per lo stesso tuo discorso del reward-effort. Per il resto concordo per la maggior parte.
Io sono uno di quelli che lavora da casa, è il meglio che posso avere, mi evito spese e disagi in più,ovviamente ti disintegra socialmente se non hai interazioni al di fuori del lavoro
 
Lo sforzo lo devi fare per campare. Se non hai i genitori che ti mantengono e fai il parassita a casina con mamma e papà che ti pagano tutto (cibo, elettricità, affitto, etc.), voglio vedere come cazzo fai l'hikkikomori.

Poi vorrei sapere come hanno fatto a sapere il numero di hikkikomori in Italia, dal momento che si sono esclusi dalla vita sociale, invisibili e quindi non censibili.
Hanno telefonato a ogni abitazione chiedendo: "vive un hikkikomori qui?"
I soliti articoli dei giornalai del cactus...
E' pieno di persone non spendibili sul mercato del lavoro per vari limiti, a meno che non vengano accozzati tramite conoscenze di famiglia, appoggio politico.
Fatta questa premessa, si fa finta di dimenticare che moriamo tutti, a prescindere da qualunque cosa facciamo, cioè, si muore comunque, che si faccia il mazzo lavorando o non si lavori o si faccia il minimo indispensabile. Ogni settimana c'è gente che muore sul lavoro.
Ti faccio l' esempio del padre di mio cognato, il padre del convivente di mia sorella, un uomo che ha sempre lavorato sapendo fare di tutto; beh, va in pensione a 66 anni e subito gli viene un cancro alla bocca: sofferenze atroci, intervento chirurgico che lo storpia, rotture di palle varie, morto lo scorso maggio. Oppure il marito della mia madrina di battesimo: era un ingegnere valente, toccava per lavoro materiali radioattivi, così si beccò un cancro ai polmoni, morto attorno ai 40 anni.
L' hikkikomori medio vivrà fino ai 60-65 anni, morirà come tanti altri che hanno sempre lavorato.
 
E' pieno di persone non spendibili sul mercato del lavoro per vari limiti, a meno che non vengano accozzati tramite conoscenze di famiglia, appoggio politico.
Fatta questa premessa, si fa finta di dimenticare che moriamo tutti, a prescindere da qualunque cosa facciamo, cioè, si muore comunque, che si faccia il mazzo lavorando o non si lavori o si faccia il minimo indispensabile. Ogni settimana c'è gente che muore sul lavoro.
Ti faccio l' esempio del padre di mio cognato, il padre del convivente di mia sorella, un uomo che ha sempre lavorato sapendo fare di tutto; beh, va in pensione a 66 anni e subito gli viene un cancro alla bocca: sofferenze atroci, intervento chirurgico che lo storpia, rotture di palle varie, morto lo scorso maggio. Oppure il marito della mia madrina di battesimo: era un ingegnere valente, toccava per lavoro materiali radioattivi, così si beccò un cancro ai polmoni, morto attorno ai 40 anni.
L' hikkikomori medio vivrà fino ai 60-65 anni, morirà come tanti altri che hanno sempre lavorato.
Non capisco il senso del tuo discorso.
Dal momento che moriamo tutti, è meglio vivere senza fare niente?
 
gli hikkimori esistono perchè c'è la tecnologia. Se togli loro il computer devono per forza uscire e comprarsi da mangiare.
anche leopardi era un hikkimori, ma perché era ricco e stava in casa tutto gobbo a farsi le seghe lercie su silvia
 
Non capisco il senso del tuo discorso.
Dal momento che moriamo tutti, è meglio vivere senza fare niente?
Forse il senso è più vivere facendo ciò che si vuole (nei limiti delle proprie possibilità) e ribellarsi alle cose che non ci piacciono fregandocene del giudizio della società. Non un "non fare niente" di base, ma non averne paura se non ci sono alternative.
E più che altro non fare gli schiavetti del sistema per forza, rischiando di fare una vita che non è nostra, senza nessuna gioia se non postumi epitaffi positivi standard di gente a cui magari stavamo comunque sul cazzo.
Tra essere un betaprovider cuck schiavo ed essere un hikikomori recluso senza abilità di alcun tipo, parassita ci sono tantissime sfumature!
 
gli hikkimori esistono perchè c'è la tecnologia. Se togli loro il computer devono per forza uscire e comprarsi da mangiare.
anche leopardi era un hikkimori, ma perché era ricco e stava in casa tutto gobbo a farsi le seghe lercie su silvia
ma con lo status di grande poeta/intellettuale poteva rimediare qualcosa... o è stato osannato solo dopo la sua morte?
 
Non capisco il senso del tuo discorso.
Dal momento che moriamo tutti, è meglio vivere senza fare niente?
Dipende.

Il senso del discorso è che la morte è la "livella": l' hikkikomori morirà, forse prima di altri, risparmiandosi una vecchiaia che a nulla gli serve, ma anche chi lavora, sia che riesca a fare una dignitosa, sia che faccia solo "casa-lavoro", morirà, può pure morire presto perché nella vita non si sa mai. Anche chi è ricco muore, figurati! Quindi se lo scopo di lavorare, accettare tutti i compromessi e le rinunce, è unicamente evitare la morte, si sappia che questa non verrà evitata, al limite rimandata.
 
in realta' quello che si considera essere un problema non lo e' affatto e' una naturale conseguenza dei fatti.
Se ci pensate bene l'uomo lavora secondo un sistema di reward-effort ratio, ovvero quanto sforzo devo fare per ottenere una ricompensa; l'hikikomori che premesso sono stato per diversi anni, ha capito in maniera subconscia che i reward che ottiene la fuori in termini di figa/validazioni/soldi/tutto quello che volete, non e' elevato abastanza da poterci investire un effort, l'alternativa invece, anime e videogiochi danno un reward immediato per quanto riguarda il primo, e una ricompensa basata sulle tue abilita' per il secondo, al videogioco non importa niente quanto sei bello o brutto ti ricompensa in base alle performance, alla fine della fiera l'hikikomori capisce di vivere in una societa' look based dove a breve le macchine faranno tutto, quindi non ha senso impegnarsi per niente, perche' i reward non ci saranno e si lascia trasportare da un sistema piu' immediato, garantito e meritocratico.
Gli psicologi che parlano di blocchi, di personalita' non hanno veramente capito un cazzo, in quanto si tratta di una logica conseguenza dei fatti.
Secondo me semplice soffrono di qualche disfunzione dello spettro autistico o sono in qualche modo schizofrenici
 
Se uno si trova a lavorare 60 ore alla settimana, di che presente parliamo?

Casi estremi, in genere si lavora 8h al giorno, 5 giorni la settimana, per 1500 euro...
Quelli che lavorano tutti i giorni da mattino a sera, in genere sono persone con una grossa attività, e fanno un sacco di soldi.
Se ti accontenti di una vita modesta, con uno stipendio modesto, ti rimane comunque un sacco di tempo libero anche lavorando.
 
ma con lo status di grande poeta/intellettuale poteva rimediare qualcosa... o è stato osannato solo dopo la sua morte?

era famoso. criticò anche il manzoni, che in effetti ha scritto un romanzo che non è niente di che.
i promessi sposi sono un buon affresco dell'epoca, ma è un romanzo come potrei scrivere anch'io al giorno d'oggi sulla tematica della psichiatria.
leopardi era super ricco e ha passato tutta la vita chino sui libri, per conformazione personale è diventato gobbo e gli sono venute duecento malattie diverse, e alla fine è crepato.
in pratica lo scemo del villaggio versione intellettuale.
 
È quello che ho capito già a 14 anni, se non hai look e non hai validazione da nessuno meglio restarsene a casa con i videogiochi, sempre meglio che ritornare dalla 20esima serata con amici senza aver scopato.
Poi non è detto che se uno lavora allora automaticamente non è più hikikomori, ho colleghi sulla 40ina che parlano dei preordini della ps5 pro e penso che non abbiano mai visto figa se non a pro.
Un sogno sarebbe quello di farsi ricoverare nei csm e conoscere altre np sul 5 tardone come noi, a un hikikomori basta che gli dai una np anche per uscire una sera a cena e voglio vedere se gli vengono le pare mentale o preferisce stare con i videogiochi.
 
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