Io e la mia ex (tragico) pt. 1

DieterHellstrom

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!!!QUESTA STORYTIME DELLA MIA VITA PARLA DI AUTOLESIONISMO E TENTATO SUICIDIO SI SCONIGLIA LA LETTURA HA CHI è SENSIBILE A CERTI ARGOMENTI!!!

Era il 2019, un periodo in cui cercavo di superare una serie di rifiuti che mi avevano abbattuto. Alla fine mi iscrissi su Tinder, sperando di trovare qualcuno con cui instaurare una connessione. Dopo qualche tentativo, finalmente feci match con una ragazza che mi colpì subito: aveva una foto in bianco e nero che mi affascinava. Notai che il suo profilo Instagram erano assenti foto di lei solo paesaggi, aveva 300 follower, facebook solo foto vecchie con fotoprofilo che la riprendeva di spalle

Cominciammo a scriverci e, dopo qualche messaggio, decidemmo di incontrarci. Sbagliai a lasciar scegliere a lei il luogo dell'incontro, insistette per uscire nel mio paese, e si rivelò una pessima idea. La serata andò bene, lei mi piaceva molto sia oggettivamente che soggett era un 7, alta 1,74 e bei glutei, era molto intelligente sapeva sia scherzare, sia amava parlare di cose intellettuali, di religione, politica ecc, pero alla fine non ci fu alcuna connessione. Lei non sembrava minimamente interessata e io presi un bel palo. Però, nonostante tutto, qualcosa mi spinse a volerla conoscere meglio, così continuai a scriverle. Forse fui un po' insistente e alla fine lei mi bloccò, dicendomi che "aveva bisogno di stare da sola".

Dopo due settimane mi sbloccò e io, stavolta con più cautela, ripresi a scriverle di tanto in tanto, un "buongiorno" qua e là. Pian piano tornai a messaggiare con lei regolarmente, ma ammetto che stava diventando un'ossessione. Iniziai a cercare di capire di più su di lei, studiandola e riflettendo su ogni dettaglio. Arrivai a conoscere cose di lei che solo lei poteva sapere, e quando gliele rivelai, la feci credere che fossimo anime gemelle.

Lei, incredibilmente, ci credette e accettò di uscire di nuovo con me. Ci vedemmo altre quattro volte, ma rimanemmo sempre solo amici, con il solito rifiuto che mi aspettava alla fine di ogni incontro. In quei momenti, però, scoprii molto di più su di lei. Mi raccontò dei problemi familiari: il padre aveva tradito la madre, i genitori erano separati, e lei viveva con il padre, ma questa ragazza litigava spesso con la compagna di lui. Mi confessò anche di essere autolesionista e di soffrire gravemente di depressione.

In totale in quel periodo passarono circa quattro mesi, dopodiché finalmente la convinsi a uscire per una quinta volta. Questa volta sembrava diversa, più decisa. Organizzò qualcosa a casa sua, e io, sorpreso, accettai. Quella serata fu surreale. Guardammo la TV e ci ubriacammo. Tuttavia, a causa dei suoi disturbi, proprio quella sera decise che voleva togliersi la vita. Continuava a bere sempre di più, e io, spaventato, le dissi di smettere. Lei mi rispose che dovevo andarmene, ma non potevo lasciarla sola in quelle condizioni. Rimasi con lei, cercando di impedirle di raggiungere il coma etilico. Alla fine la calmai, era mezza ubriaca e faceva cose strane, camminava mezza nuda per casa (suo padre e la compagna non c'erano), alla fine la vidi seminuda e potevo notare oltre al suo corpo molto attraente. i segni di tagli sulle braccia davvero inquietanti

Fu quella notte, nel mezzo di tutto. che iniziarono i primi preliminari tra di noi. Dormimmo insieme, ma il peso di tutto ciò era enorme.
 
È una storia costruita con tutti i presupposti sbagliati, partendo da Tinder (l'app del male), le bandiere rosse sul fatto di voler star da sola per poi messaggiarti a distanza di tempo (il push and pull tipico di questi tempi con l'intermezzo di scopate random mentre il maschio medio attende responsi, manco stesse aspettando la risposta dell'oracolo), la rivelazione dei suoi problemi personali ad una persona che si reputa innocua. Queste, almeno da quello che ho potuto capire dal racconto inviato e posso anche sbagliare, ci mancherebbe, sono quelle che chiamo i vampiri dell'anima, bramano attenzione e comprensione e riversano i loro problemi sui poveri malcapitati che vorrebbero soltanto il loro organo genitale, gli succhiano le loro forze vitali e li mettono in una condizione di inferiorità psicologica. Avendo sofferto nella vita non riescono a sublimare il proprio malessere in attività costruttive od artistiche ma lo scaricano sulle persone loro vicine, sui loro partner che a loro volta pretendono che debbano soffrire come loro, scambiandolo per amore, per poter essere degni. Dici alla fine che sarà il contrario di come era, ma queste persone difficilmente cambiano, potranno indossare una maschera ma la parte oscura rimarrà sempre loro presente come i tagli che si autoinfliggono, sono segnate. Avendo avuto problemi di depressione pesante e disturbo da evitamento si riesce a tenere nascosto queste problematiche ma accade che ci sia la classica miccia che inneschi la reazione, come un locale già saturo di gas, per far deflagare tutto. Non se ne esce mai da una infanzia disfunzionale e da traumi infantili, si è come zoppi che cercano di darsi una parvenza di sani in un ambiente di camminatori, si può soltanto cercare di limitare i danni ma si è comunque marchiati a vita.
 
È una storia costruita con tutti i presupposti sbagliati, partendo da Tinder (l'app del male), le bandiere rosse sul fatto di voler star da sola per poi messaggiarti a distanza di tempo (il push and pull tipico di questi tempi con l'intermezzo di scopate random mentre il maschio medio attende responsi, manco stesse aspettando la risposta dell'oracolo), la rivelazione dei suoi problemi personali ad una persona che si reputa innocua. Queste, almeno da quello che ho potuto capire dal racconto inviato e posso anche sbagliare, ci mancherebbe, sono quelle che chiamo i vampiri dell'anima, bramano attenzione e comprensione e riversano i loro problemi sui poveri malcapitati che vorrebbero soltanto il loro organo genitale, gli succhiano le loro forze vitali e li mettono in una condizione di inferiorità psicologica. Avendo sofferto nella vita non riescono a sublimare il proprio malessere in attività costruttive od artistiche ma lo scaricano sulle persone loro vicine, sui loro partner che a loro volta pretendono che debbano soffrire come loro, scambiandolo per amore, per poter essere degni. Dici alla fine che sarà il contrario di come era, ma queste persone difficilmente cambiano, potranno indossare una maschera ma la parte oscura rimarrà sempre loro presente come i tagli che si autoinfliggono, sono segnate. Avendo avuto problemi di depressione pesante e disturbo da evitamento si riesce a tenere nascosto queste problematiche ma accade che ci sia la classica miccia che inneschi la reazione, come un locale già saturo di gas, per far deflagare tutto. Non se ne esce mai da una infanzia disfunzionale e da traumi infantili, si è come zoppi che cercano di darsi una parvenza di sani in un ambiente di camminatori, si può soltanto cercare di limitare i danni ma si è comunque marchiati a vita.
Ti ringrazio tanto per questo messaggio è hai colto molti punti ad esempio lei negli intermezzi usciva con altri ragazzi piu alti e grandi (al epoca ero bluepillatissimo) da un anno che sono redpill riesco a comprendere questa vicenda con nuovi occhi e capisco cose che prima non riuscivo a spiegare. Il fatto che riversava la sua negativita sugli altri era la base che ci fece lasciare, non aveva talento, non aveva passioni era sempre giu di morale e voleva anche gli altri tristi. Ringrazio sempre la redpill che oggi vedo tutto in maniera diversa
 
@DieterHellstrom
Okay due considerazioni dal mio punto di vista. Non ti sto additando eh, anzi le esperienze altrui sono punti di partenza per confrontarsi.

1. Lei ti ha dato picche al primo appuntamento. Quando è così la cosa deve finire là. Inseguire la gente è umiliante per se stessi innanzitutto.

2. Ognuno di noi ha i suoi demoni. Ognuno di noi nella sua vita ha pensato al suicidio, all'omicidio e così via. Per lei però la cosa sembra seria, potrebbe avere una patologia. Dispiace, ma arrivederci e grazie.
 
È una storia costruita con tutti i presupposti sbagliati, partendo da Tinder (l'app del male), le bandiere rosse sul fatto di voler star da sola per poi messaggiarti a distanza di tempo (il push and pull tipico di questi tempi con l'intermezzo di scopate random mentre il maschio medio attende responsi, manco stesse aspettando la risposta dell'oracolo), la rivelazione dei suoi problemi personali ad una persona che si reputa innocua. Queste, almeno da quello che ho potuto capire dal racconto inviato e posso anche sbagliare, ci mancherebbe, sono quelle che chiamo i vampiri dell'anima, bramano attenzione e comprensione e riversano i loro problemi sui poveri malcapitati che vorrebbero soltanto il loro organo genitale, gli succhiano le loro forze vitali e li mettono in una condizione di inferiorità psicologica. Avendo sofferto nella vita non riescono a sublimare il proprio malessere in attività costruttive od artistiche ma lo scaricano sulle persone loro vicine, sui loro partner che a loro volta pretendono che debbano soffrire come loro, scambiandolo per amore, per poter essere degni. Dici alla fine che sarà il contrario di come era, ma queste persone difficilmente cambiano, potranno indossare una maschera ma la parte oscura rimarrà sempre loro presente come i tagli che si autoinfliggono, sono segnate. Avendo avuto problemi di depressione pesante e disturbo da evitamento si riesce a tenere nascosto queste problematiche ma accade che ci sia la classica miccia che inneschi la reazione, come un locale già saturo di gas, per far deflagare tutto. Non se ne esce mai da una infanzia disfunzionale e da traumi infantili, si è come zoppi che cercano di darsi una parvenza di sani in un ambiente di camminatori, si può soltanto cercare di limitare i danni ma si è comunque marchiati a vita.
...cazzzo
 
non ho mai capito come ci si faccia a fidanzare tramite tinder.
o meglio si l ho capito perché è la base anche di tutte le mie relazioni. scegliere tra rimanere solo a vita o accontentarsi. e poi lo pigli pure in culo

se una sta su tinder vuol dire che è gi à uscita con altri e come minimo avrà fatto preliminari..

ps se posso dare un consiglio state attenti alle ubriacone o drogate
 
@DieterHellstrom
Okay due considerazioni dal mio punto di vista. Non ti sto additando eh, anzi le esperienze altrui sono punti di partenza per confrontarsi.

1. Lei ti ha dato picche al primo appuntamento. Quando è così la cosa deve finire là. Inseguire la gente è umiliante per se stessi innanzitutto.

2. Ognuno di noi ha i suoi demoni. Ognuno di noi nella sua vita ha pensato al suicidio, all'omicidio e così via. Per lei però la cosa sembra seria, potrebbe avere una patologia. Dispiace, ma arrivederci e grazie.
Non ha mai fatto un reperto psichiatrico ma ho dedotto che soffra di depressione, bordeline, e narcisismo covert
 
Non ha mai fatto un reperto psichiatrico ma ho dedotto che soffra di depressione, bordeline, e narcisismo covert
In effetti non lo sai, ma aspetto la seconda parte per capire meglio... da quello che so la depressione è una cosa dura con cui convivere (anche in un partner) e il disturbo borderline richiede un bel po' di pazienza che non tutti possono/vogliono investire.
Riguardo al narcisismo, nel momento in cui è un tratto della personalità (non solo episodi sporadici) , si tratta praticamente di sociopatia/psicopatia. Chiunque ti direbbe di stare lontano da un narcisista, quindi anche se la storia è finita e ovviamente un po' ci stia male, ti dico che da un punto di vista pratico, se lei è narcisista tu hai solo da guadagnarci a non stare con lei.
 
Non ha mai fatto un reperto psichiatrico ma ho dedotto che soffra di depressione, bordeline, e narcisismo covert
Ma infatti occorre essere specialisti del settore per fare una diagnosi. Di base dico che se hai di fronte qualcuno che parla di tentare seriamente il suicidio e mostra sulla propria pelle i segni di autolesionismo qualcosa che non va probabilmente c'è. Era un modo per dire che già basta per tagliare la corda.
 
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