mcanrew
Well-known member
Non è un caso che in una società dove il narcisismo dilaga sempre più, si inaspriscano i conflitti, si erigano muri, si innalzino fili spinati, si isolino i giovani, si accentui la pulsione securitaria, imperversi l’intolleranza nei confronti dell’Altro. Lo stesso si deve dire del mondo giovanile. Già da prima della pandemia osservavamo come la paura della vita e la spinta a ritirarsi dal mondo fosse una tendenza pulsionale che attraversava i nostri figli. Rintanarsi, tagliarsi fuori, uscire da un mondo che vive del mito del successo e della competizione più sfrenata… Una nuova forma di melanconica affligge il mondo giovanile. Nel tempo mai esistito prima di una libertà di massa e di un accesso apparentemente facile al godimento, assistiamo a una caduta del desiderio, a una fatica del desiderare. È il tratto che io definisco neomelanconico del nostro tempo.
anche se sembra far riferimento al fenomeno degli hikikomori, questo passaggio adombra uno dei fondamentali della redpill, ovvero la necessità di partecipare ad una competizione forzata là dove i risultati sono già decisi in partenza tra vincitori e vinti.
anche se sembra far riferimento al fenomeno degli hikikomori, questo passaggio adombra uno dei fondamentali della redpill, ovvero la necessità di partecipare ad una competizione forzata là dove i risultati sono già decisi in partenza tra vincitori e vinti.