La solitudine è positiva

Pezzottato said:
Avanguardia , mi dispiace ma ti do torto: quella parola non ti si attribuisce per nulla!!!

Non tutti noi riusciamo felicemente ad adeguarci ed esprimerci in dei contesti che richiedono talvolta molta sofferenza, dove non poche volte sono le persone più insensibili e cattive ad averla vinta!

Poi resto della filosofia che nella vita occorra sempre trovare un fine produttivo, per amor proprio e per non pensare ad altro , ad esempio a me piace moltissimo studiare.
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Hai ragione, però ho usato quel termine per farmi capire. Tecnicamente nella società chi alla mia età non lavora o lavoricchia, vive a casa dei genitori ecc. è ritenuto un fallito. Questi uomini miei coetanei, che oltre ad essere incel, sono incasinati, non lavorano ecc. li si ritiene dei falliti quindi ho usato quel termine. Spesso sono persone che hanno avuto difficoltà. Vi avevo parlato di quel mio cugino che dopo che gli è morto il papà è finito in un centro per anziani dopo che stava finendo nelle grinfie di delinquentelli che lo istigavano a fare cose illegali, e si era messo a stracciare i fili elettrici di casa. C'è questo mio compagno di prima media perché poi lo avevano bocciato, che esce solo per fare commissioni, non lavora. So che un amico di adolescenza che in seguito alle insicurezze anche con le ragazze si era messo a spacciare droga, ora è di nuovo nel tunnel della droga, come tossicodipendente. C'è ne sono tanti così ...

Riguardo alla tua passione per lo studio, che riesci a portare avanti con un cervello funzionante, mia mamma ti prenderebbe come esempio, si era laureata in scienze naturali.
 
Kiryu Kazuma said:
Ha senso la questione dell'intersezione dei fattori che scatenano certi "cope" (tu stesso hai sintetizzato il tutto con "erano due persone di successo che stavano assieme"). In effetti mi ci rivedo un po' nella questione del copare con lo studio e il lavoro per le mancanze a livello relazionale: parecchi anni fa mi sfogavo sulla programmazione e sullo studio per le mancanze di esperienze sessuali, anche se alla fine ancora oggi sono appassionato di tecnologia e quasi mi piace il lavoro che faccio nonostante sia soddisfatto sessualmente, anche se col cazzo che mi metto a fare straordinari e a inseguire la rat race pur di avere scritto "manager" accanto al mio titolo lavorativo (che poi in Italia sono ridicoli gli scatti e gli aumenti di stipendio).
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Io invece nei venti anni mi sfogavo, a causa della mancanza di esperienze sessuali, facendo scemenze tipo vandalismi. Ricordo quando a 24 anni avevo preso una sedia e l' avevo lanciata dentro una casa, facendo grande casino, di notte. In seguito con la militanza politica, ovviamente antisistema, rischiando qualche visita della Digos, ma non perché facessimo cose cattive, ma per le opinioni forti.
 
Avanguardia said:
Da quello che vedo, pure su di me, è raro vedere un incel che sia produttivo in qualche campo della vita. La frustrazione sessuale conduce o alla depressione, all' accascio, al punto di non volere fare nulla, da non trovare forza per fare pure cose semplici, o allo sfogo attraverso i comportamenti antisociali tipo bullismo, droga, vandalismo, aggressione, rapina ecc., o all' estremismo politico. Gli uomini soli della mia età che vedo da me, ho 46 anni, sono dei falliti, non necessariamente cattivi o pericolosi ma sono comunque malridotti, spesso non lavorano.
A volte per un ragazzo, è vero che l' insoddisfazione sessuale può essere una spinta per impegnarsi in qualche campo, in modo da attirare l' interesse femminile, è il maxxare in M ed S praticamente. E qualcuno, lo fa, ma a parte che molti non hanno particolare capacità o se c'erano sono state attenuate dai problemi della vita tra cui l' insuccesso con le ragazze, bisogna vedere a lungo andare se non si ottengono riscontri cosa succede.
I maschi priva di vita sessuale ma che hanno grande successo in altri campi della vita, come lo studio, la carriera, gli amici, sono asessuali, perché il peso dei bisogni sessuali e sentimentali non corrisposti ti divora, ti svuota, è così. C'è un figlio di un amico di mio papà che è bravissimo negli studi, diligentissimo, ambizioso; era fidanzato con una ragazza vicino casa sua che aveva lo stesso tipo di vita, studiosissima: è successo che si sono lasciati perché volevano dedicarsi pienamente allo studio, ma è chiaro che sono asessuali, almeno un pò.
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Sì. Io a 33 anni non ho mai avuto una fidanzata, non ho mai lavorato, e non ho alcuna voglia di lavorare.

Per fortuna mio padre mi ha lasciato una grossa somma se no penso che mi sarei buttato sotto un treno.
 
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