La solitudine mi sta ammazzando

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Io ho 27 quindi siamo coetanei, anche io da sempre solo, ho smesso di uscire a 15 anni perché non accettavo il mio fisico e non ero nemmeno spigliato socialmente, ti consiglio di giocare ai videogiochi e appassionati di informatica, anche di retrogaming, ti stimola molto la mente e con amici online puoi sempre farti 2 risate e giocare online in competitive, il gaming a me ha aiutato molto anzi era l'unica cosa che avevo... mi ricordo ancora quando mi bocciarono, nessuno mi ha consolato, però quando sono tornato a casa il mio pc era li che mi aspettava...
La solitudine non la riuscirai mai a combattere del tutto ma devi imparare a conviverci, come dice un detto:
“Se temi la solitudine, lei ti divora. Affrontala energicamente sino a signoreggiarla: allora percepirai accanto a te una folla di presenze amiche.”
 
Scrivi che hai bisogno di affetto e compagnia però allo stesso tempo che il senso di inadeguatezza ti mangia vivo e ti porta ad isolarti. Se posso darti un consiglio lavora su questo problema, fatti aiutare. Hai mai provato a fare un percorso psicoterapeutico finalizzato ad analizzare quando e perché sono partiti questi pensieri ? Restare qui a crogiolarsi quotidianamente nell'autocommiserazione non risolve niente. Sei ancora giovane, avere qualche amico con cui scambiare due chiacchere è essenziale al tuo benessere e rappresenta un primo passo per uscire da questo stato invalidante.
 
Sono anni che sono solo, all'incirca 4 anni fa ho cominciato ad isolarmi sempre di più da quei pochi amici che avevo a causa del mio senso di inadeguatezza, per via delle mie insicurezze e delle esperienze non fatte rispetto a tutti gli altri, e adesso non ho più nessuno. Tra chi è fidanzato, chi si è trasferito, con chi non ho mai avuto realmente un rapporto profondo il gruppo (già piccolo) si è sciolto e sono rimasto solo.

Senza considerare i rapporti sentimentali con le ragazze che non ne ho mai avuti (sentimentali si intende), mai avuto chi mi dicesse ti amo o che provasse un po' di affetto per me.

Ma la cosa peggiore è non avere mai nessuno con cui organizzare nulla, con cui conversare o cazzeggiare, condividere qualche medesima esperienza. Fare sempre tutto da solo.

Il problema è che anche quelle volte che stavo in compagnia c'era sempre qualcosa che mi faceva dissociare, che non mi faceva connettere spontaneamente con gli altri e con la situazione in cui ci trovavamo.

Mi sembra di non avere via di scampo, mi sento come Travis: fin da piccolo la solitudine mi ha perseguito, a volte penso che sono nato per essere solo.
La mia situazione è simile alla tua. Io oramai da vero blackpilled ci ho fatto l'abitudine con la speranza che in futuro, come per magia, cambierà qualcosa. Ma almeno so il motivo che mi ha portato a rinchiudermi nel mio mondo, il motivo è la forte timidezza che mi fa sembra fortemente imbranato, agli occhi delle ragazze addirittura un disagiato. Già ne ho parlate svariate volte di ciò. In ogni caso è stato tutto molto graduale, a 13 anni ero molto estroverso e avevo un discreto successo con le mie coetanee, a 14 sono diventato più timido.. e da lì è stato un crescendo.. fino a diventare un mezzo-hikikomori. Sono anche consapevole del fatto che probabilmente rimarrò da solo come un cane per tutta la vita ma come ha scritto giustamente @Severny ci sono anche persone che sono nate per stare sole e forse si tratta del mio caso. Io oramai mi sono anche abituato a stare solo, non sarei abituato a vivere con una donna.
 
@BelloDeZia mi dispiace molto per la tua situazione, la solitudine se prolungata per molto è pericolosissima, ne parlo per esperienza personale, all'inizio sono stato in pace perché non avevo più a che fare con gente tossica ecc. Non mi resi conto che più rimanevo da solo e più questa sensazione di pace interiore si intensificava al punto da non volere più interagire con le persone
Sarò sincero, io ho rotto i rapporti sociali con tutte le persone dopo che litigai con quei miei amici che mi sfruttavano per la macchina. Dopo quell'esperienza ho iniziato a vedere i rapporti di amicizia in un altro modo, potremmo dire con diffidenza..
 
La mia situazione è simile alla tua. Io oramai da vero blackpilled ci ho fatto l'abitudine con la speranza che in futuro, come per magia, cambierà qualcosa. Ma almeno so il motivo che mi ha portato a rinchiudermi nel mio mondo, il motivo è la forte timidezza che mi fa sembra fortemente imbranato, agli occhi delle ragazze addirittura un disagiato. Già ne ho parlate svariate volte di ciò. In ogni caso è stato tutto molto graduale, a 13 anni ero molto estroverso e avevo un discreto successo con le mie coetanee, a 14 sono diventato più timido.. e da lì è stato un crescendo.. fino a diventare un mezzo-hikikomori. Sono anche consapevole del fatto che probabilmente rimarrò da solo come un cane per tutta la vita ma come ha scritto giustamente @Severny ci sono anche persone che sono nate per stare sole e forse si tratta del mio caso. Io oramai mi sono anche abituato a stare solo, non sarei abituato a vivere con una donna.
Tu stai bene da solo ? Perché se così non fosse non sei quel tipo di persona che sta bene con sé stessa conducendo vita da eremita. Mi sembra più un atteggiamento distonico, cioè vivo male questa condizione ma forzatamente cerco di accettarla perché non posso fare altro. Un pensiero funzionale sarebbe: io non voglio rimanere solo e quindi cerco agire per uscire da questa situazione. Cazzo vuoi trovarti a 70 anni e guardandoti indietro constatare solamente una collezione di attimi mancati ?
 
Sarò sincero, io ho rotto i rapporti sociali con tutte le persone dopo che litigai con quei miei amici che mi sfruttavano per la macchina. Dopo quell'esperienza ho iniziato a vedere i rapporti di amicizia in un altro modo, potremmo dire con diffidenza..
prima ci si sbarazza delle amicizie tossiche meglio è... anch'io ho avuto a che fare con individui tossici(ne avevo parlato nel thread falsi amici), arroganti, presuntuosi, permalosi, narcisisti e con un ego quanto il sole, da quando smisi di prendere iniziativa per proporre uscite ecc. sono spariti e pezzi di merda nell'animo si organizzano tra di loro senza dirmi proprio nulla
 
prima ci si sbarazza delle amicizie tossiche meglio è... anch'io ho avuto a che fare con individui tossici(ne avevo parlato nel thread falsi amici), arroganti, presuntuosi, permalosi, narcisisti e con un ego quanto il sole, da quando smisi di prendere iniziativa per proporre uscite ecc. sono spariti e pezzi di merda nell'animo si organizzano tra di loro senza dirmi proprio nulla
Io oramai mi sono fatto l'idea che le vere amicizie ma anche relazioni non esistono. C'è sempre un tornaconto sotto. Nessuno ti dedica del tempo senza ricevere nulla in cambio. E se esistono persone del genere, sono rare. Sono rari sia i veri amici che le ragazze che veramente ci tengono a te. Sono convinto che se un giorno diventassi ricco mi contatterebbero tutti i vecchi "amici" e forse anche le compagne del liceo che mi schifavano.
 
Io oramai mi sono fatto l'idea che le vere amicizie ma anche relazioni non esistono. C'è sempre un tornaconto sotto. Nessuno ti dedica del tempo senza ricevere nulla in cambio. E se esistono, sono rare. Sono rari sia i veri amici che le ragazze che veramente ci tengono a te. Sono convinto che se un giorno diventassi ricco mi contatterebbero tutti i vecchi "amici" e forse anche le compagne del liceo che mi schifavano.
questi sono i classici amici opportunisti, sono tra i peggiori, da evitare come avessero la peste
 
Tu stai bene da solo ? Perché se così non fosse non sei quel tipo di persona che sta bene con sé stessa conducendo vita da eremita. Mi sembra più un atteggiamento distonico, cioè vivo male questa condizione ma forzatamente cerco di accettarla perché non posso fare altro. Un pensiero funzionale sarebbe: io non voglio rimanere solo e quindi cerco agire per uscire da questa situazione. Cazzo vuoi trovarti a 70 anni e guardandoti indietro constatare solamente una collezione di attimi mancati ?
Io sto bene da solo. Non starei bene se frequentassi falsi amici e ragazze che non mi piacciono. Tutte le persone che ho conosciuto mi hanno sempre tradito alle spalle e sparlato di me in mia assenza. Ci tengo a precisare che non provo rancore verso nessuno anzi da circa 4 annetti mi sono avvicinato al Buddhismo e credo fortemente nel proprio benessere interiore. Semplicemente non mi piace vivere nel mondo dell'apparenza circondato da fake friends.
 
Scrivi che hai bisogno di affetto e compagnia però allo stesso tempo che il senso di inadeguatezza ti mangia vivo e ti porta ad isolarti. Se posso darti un consiglio lavora su questo problema, fatti aiutare. Hai mai provato a fare un percorso psicoterapeutico finalizzato ad analizzare quando e perché sono partiti questi pensieri ? Restare qui a crogiolarsi quotidianamente nell'autocommiserazione non risolve niente. Sei ancora giovane, avere qualche amico con cui scambiare due chiacchere è essenziale al tuo benessere e rappresenta un primo passo per uscire da questo stato invalidante.
Lo che non si risolve niente a crogiolarsi e lamentarsi, infatti i miei sono più sfoghi fatti anche per creare discussioni attorno a queste dinamiche e cercare anche dei consigli eventualmente. Purtroppo è vero in me convivono pensieri contrastanti, penso tutto e il contrario di tutto, dentro casa mi trovo male perché mi sento inutile e vorrei uscire, e uscendo mi trovo male perché non riesco a stare tra le altre persone per via della mia insicurezza e inettitudine, e perché mi fa male vedere altre persone vivere e fare esperienze che io non ho fatto, quindi è anche un modo per non avere promemoria su cose che mi addolorano.
 
Io sto bene da solo. Non starei bene se frequentassi falsi amici e ragazze che non mi piacciono. Tutte le persone che ho conosciuto mi hanno sempre tradito alle spalle e sparlato di me in mia assenza. Ci tengo a precisare che non provo rancore verso nessuno anzi da circa 4 annetti mi sono avvicinato al Buddhismo e credo fortemente nel proprio benessere interiore. Semplicemente non mi piace vivere nel mondo dell'apparenza circondato da fake
Lo hai scritto tu che vivi con la speranza che un giorno la tua situazione possa magicamente cambiare. Ti do una notizia non c'è possibilità che la tua situazione possa variare se non sarai tu ad agire. Io ho vissuto per 15 anni della mia vita con dei disturbi ossessivi compulsivi ed altri disturbi ansiogeni. Ebbene la mia situazione non è cambiata finché non ho deciso di farmi aiutare e lavorare su me stesso. Ogni giorno della mia vita mi chiedo perché non ho agito prima, perché mi sono rovinato buona parte della mia vita, anni preziosi come l'adolescenza, solo per codardia e paura. Però ora, nonostante tutto, ne sono fuori e sono grato di avere ripreso il controllo delle mie emozioni, di aver sconfitto i mostri che quotidianamente mi turbavano e offuscavano la mente. Agisci anche tu, a piccoli passi e se non riesci in autonomia fatti aiutare, poi una volta che ne sarai uscito rimpiangerai di averci provato prima
 
Lo hai scritto tu che vivi con la speranza che un giorno la tua situazione possa magicamente cambiare. Ti do una notizia non c'è possibilità che la tua situazione possa variare se non sarai tu ad agire. Io ho vissuto per 15 anni della mia vita con dei disturbi ossessivi compulsivi ed altri disturbi ansiogeni. Ebbene la mia situazione non è cambiata finché non ho deciso di farmi aiutare e lavorare su me stesso. Ogni giorno della mia vita mi chiedo perché non ho agito prima, perché mi sono rovinato buona parte della mia vita, anni preziosi come l'adolescenza, solo per codardia e paura. Però ora, nonostante tutto, ne sono fuori e sono grato di avere ripreso il controllo delle mie emozioni, di aver sconfitto i mostri che quotidianamente mi turbavano e offuscavano la mente. Agisci anche tu, a piccoli passi e se non riesci in autonomia fatti aiutare, poi una volta che ne sarai uscito rimpiangerai di averci provato prima
Mi fa piacere che sei riuscito ad uscire da quella brutta situazione. Comunque scusa l'ignoranza.. ma i disturbi ossessivi compulsivi cosa sarebbero? Non ho mai approfondito, può essere che li abbia pure io e ne sia inconsapevole. Comunque per il momento vivo ancora con i miei e quindi non posso farmi aiutare da nessun psicoterapeuta, in futuro se e quando sarò indipendente potrei anche pensare di intraprendere un percorso di quel tipo. Però ci tengo a precisare che non soffro la solitudine, anzi mi ci sono abituato. Mi piacerebbe in futuro avere una compagna di vita però non soffro per il fatto di non averla in questo momento, anche perchè sono consapevole che è anche colpa mia per via della mia fortissima timidezza e bassa autostima.
 
Lo che non si risolve niente a crogiolarsi e lamentarsi, infatti i miei sono più sfoghi fatti anche per creare discussioni attorno a queste dinamiche e cercare anche dei consigli eventualmente. Purtroppo è vero in me convivono pensieri contrastanti, penso tutto e il contrario di tutto, dentro casa mi trovo male perché mi sento inutile e vorrei uscire, e uscendo mi trovo male perché non riesco a stare tra le altre persone per via della mia insicurezza e inettitudine, e perché mi fa male vedere altre persone vivere e fare esperienze che io non ho fatto, quindi è anche un modo per non avere promemoria su cose che mi addolorano.
Quello che racconti sono emozioni che conosco bene ed è per questo che ti dico di farti aiutare perché per uscire da una situazione incancrenita di questo tipo se ne hai le possibilità economiche intraprendi un percorso psicoterapeutico. Per me era diventato disturbante anche andare a fare la spesa, il tarlo nel cervello mi tormentava dicendomi che avrei fatto la figura del giullare anche chiedendo al salumiere un etto di cotto. Oggi sto meglio ma bisogna faticare per raggiungere quello che per molti è la normalità quotidiana
 
Mi fa piacere che sei riuscito ad uscire da quella brutta situazione. Comunque scusa l'ignoranza.. ma i disturbi ossessivi compulsivi cosa sarebbero? Non ho mai approfondito, può essere che li abbia pure io e ne sia inconsapevole. Comunque per il momento vivo ancora con i miei e quindi non posso farmi aiutare da nessun psicoterapeuta, in futuro se e quando sarò indipendente potrei anche pensare di intraprendere un percorso di quel tipo. Però ci tengo a precisare che non soffro la solitudine, anzi mi ci sono abituato. Mi piacerebbe in futuro avere una compagna di vita però non soffro per il fatto di non averla in questo momento, anche perchè sono consapevole che è anche colpa mia per via della mia fortissima timidezza e bassa autostima.
Sono pensieri intrusivi ed invalidanti. Pensieri che non vorresti avere ma che per un motivo contorto e sadico si prendono possesso delle tue emozioni. Né esistono di un'infinità. Dal doc delle malattie a quello mistico, da quello dell'omosessualità a quello relazionale e ancora quello dell'igiene.
Io ho sofferto prevalentemente di quello omosessuale ma per brevi periodi ho avuto anche quello delle malattie. Spesso sono legati all'autostima tant'è che per quanto sia brutale questa condizione permette al tuo cervello di creare paradossalmente una confort zone. Per farti un esempio pensarsi omosessuale diventava una giustificazione per non provarci con la ragazza che ti piaceva.
 
Quello che racconti sono emozioni che conosco bene ed è per questo che ti dico di farti aiutare perché per uscire da una situazione incancrenita di questo tipo se ne hai le possibilità economiche intraprendi un percorso psicoterapeutico. Per me era diventato disturbante anche andare a fare la spesa, il tarlo nel cervello mi tormentava dicendomi che avrei fatto la figura del giullare anche chiedendo al salumiere un etto di cotto. Oggi sto meglio ma bisogna faticare per raggiungere quello che per molti è la normalità quotidiana
Bravo hai spiegato bene la situazione, una semplice interazione con un'altra persona per me diventa sempre una prova per valutare e giudicare me stesso: ho chiesto con abbastanza sicurezza le cose al commesso? Sono stato imbarazzante a parlare con quest'altra persona perchè non sapevo cosa dire? Mi sono comportato in modo di nuovo strano in mezzo ad altra gente? Perchè sono inetto e timoroso con tutti?

Ogni giorno è una prova per vedere se faccio così schifo come penso, il problema è che così non si vive da persone integre visto che la tua autostima è sempre condizionata dal modo in cui interagisci con gli altri e da come pensi che gli altri ti percepiscano, e questo ovviamente influenza anche come tu percepisci te stesso. Andare dallo psicologo è da un pò che ci penso ma non so quanto possa essere utile in effetti, ho timore di buttare soldi ed energie con uno che mi dice le classiche cose bluepillate.
 
Bravo hai spiegato bene la situazione, una semplice interazione con un'altra persona per me diventa sempre una prova per valutare e giudicare me stesso: ho chiesto con abbastanza sicurezza le cose al commesso? Sono stato imbarazzante a parlare con quest'altra persona perchè non sapevo cosa dire? Mi sono comportato in modo di nuovo strano in mezzo ad altra gente? Perchè sono inetto e timoroso con tutti?

Ogni giorno è una prova per vedere se faccio così schifo come penso, il problema è che così non si vive da persone integre visto che la tua autostima è sempre condizionata dal modo in cui interagisci con gli altri e da come pensi che gli altri ti percepiscano, e questo ovviamente influenza anche come tu percepisci te stesso. Andare dallo psicologo è da un pò che ci penso ma non so quanto possa essere utile in effetti, ho timore di buttare soldi ed energie con uno che mi dice le classiche cose bluepillate.
Secondo me il problema principale è che le persone come me e te pensano troppo. Siamo troppo razionali, dovremmo porci meno domande e agire solamente senza farsi 3000 pensieri in testa. Occupiamo la nostra testa di troppe domande inutile (paranoiche) e questo per la nostra sanità mentale non è buono. Per curiosità: alcune volte percepisci anche difficoltà nel parlare? Ed inoltre.. percepisci anche un fastidio nelle orecchie come se fossero tappate?
 
Sono pensieri intrusivi ed invalidanti. Pensieri che non vorresti avere ma che per un motivo contorto e sadico si prendono possesso delle tue emozioni. Né esistono di un'infinità. Dal doc delle malattie a quello mistico, da quello dell'omosessualità a quello relazionale e ancora quello dell'igiene.
Io ho sofferto prevalentemente di quello omosessuale ma per brevi periodi ho avuto anche quello delle malattie. Spesso sono legati all'autostima tant'è che per quanto sia brutale questa condizione permette al tuo cervello di creare paradossalmente una confort zone. Per farti un esempio pensarsi omosessuale diventava una giustificazione per non provarci con la ragazza che ti piaceva.
Quello dell'igiene/malattie in cosa consiste? Ti riferisci alla germofobia?
 
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