La solitudine mi sta ammazzando

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Non lo so... Voi come fare durante i fine settimana, specialmente durante il periodo estivo/primaverile con le giornate che ti invitano proprio ad uscire di casa e a passare del tempo fuori a non sentirvi male se non avete nessuno con cui fare nulla. Arrivi ad un bivio in cui restare a casa ti uccide perché il tempo è bello e invitante, e se usci ci rimane male perché vedi tutti gli altri vivere e divertirsi mentre tu te ne stai per i fatti tuoi. A me sta cosa anno dopo anno mi sta ammazzando dentro
Le sensazioni che provi sono normalissime, il 99% delle persone se si trovasse in una situazione del genere starebbe peggio di te fidati, le np specialmente uscirebbero letteralmente fuori di testa.

Possiamo copare quanto vogliamo ma è inutile negare l'importanza di avere una solida compagnia di amici o "persone con cui passare il tempo" se così vogliamo chiamarle, siamo esseri umani e siamo animali sociali, abbiamo bisogno di stare con gli altri, avere amici con cui frequentarsi parlare, avere le "proprie cose" e condividere esperienze, sono cose necessarie per scoprire e vivere una vita DEGNA di essere vissuta... ma vogliamo paragonare stare un sabato sera d'estate a casa a spippettarsi davanti al pc o ai videogiochi piuttosto che uscire frequentare posti nuovi fare festa, ridere, scherzare e conoscere gente (e magari trovi pure una np)?

Ma persino mia nonna di 91 anni ha ancora le amiche con cui si vede e con cui esce! E qua leggo di persone che dicono di stare bene da sole a 20-30 anni ma scherziamo? La verità è che senza amici un sacco di cose della vita ti sono proprio precluse, ditemi che cosa può fare uno che non ha amici se non starsene a casa?

Conta anche l'età sicuramente, sotto i 30-35 anni non avere amici è parecchio pesante, anche se dipende anche dal tipo di vita che uno conduce, per chi lavora e coltiva hobbies passioni e ha sempre qualcosa che lo tiene impegnato riesce comunque a sopperire e comunque tra lavoro una cosa e l'altra ha comunque persone con cui interagire. Dopo i 35-40 invece con il fatto che molte persone si sposano convivono e in un modo o nell'altro mettono su famiglia il tempo da dedicare agli amici va a scemare inevitabilmente e le varie compagnie si sfaldano si distruggono o in ogni caso ci si vede sempre di meno, e diciamo che anche mentalmente dopo una certa età ti appiattisci e sei meno interessato a stare in mezzo alla gente anzi apprezzi di più startene per i cazzi tuoi e startene da solo diventa sicuramente meno pesante e invalidante.
 
Bravo hai spiegato bene la situazione, una semplice interazione con un'altra persona per me diventa sempre una prova per valutare e giudicare me stesso: ho chiesto con abbastanza sicurezza le cose al commesso? Sono stato imbarazzante a parlare con quest'altra persona perchè non sapevo cosa dire? Mi sono comportato in modo di nuovo strano in mezzo ad altra gente? Perchè sono inetto e timoroso con tutti?

Ogni giorno è una prova per vedere se faccio così schifo come penso, il problema è che così non si vive da persone integre visto che la tua autostima è sempre condizionata dal modo in cui interagisci con gli altri e da come pensi che gli altri ti percepiscano, e questo ovviamente influenza anche come tu percepisci te stesso. Andare dallo psicologo è da un pò che ci penso ma non so quanto possa essere utile in effetti, ho timore di buttare soldi ed energie con uno che mi dice le classiche cose bluepillate.
Bassa autostima, senso di inadeguatezza, sindrome da palcoscenico, come se fossimo attori e tutto il mondo, dall'assicuratore alla commessa, fossero li per giudicare ogni nostro passo falso, il tono della nostra voce o l'espressione facciale. Io posso solo consigliarti, avendolo vissuto, che è meglio affrontare un percorso psicoterapeutico anziché vivere quel calvario. Starai male perché riaffioreranno traumi che avevi nascosto, ci saranno ricadute e pensieri del tipo "chi me lo fa fare".
 
Secondo me il problema principale è che le persone come me e te pensano troppo. Siamo troppo razionali, dovremmo porci meno domande e agire solamente senza farsi 3000 pensieri in testa. Occupiamo la nostra testa di troppe domande inutile (paranoiche) e questo per la nostra sanità mentale non è buono. Per curiosità: alcune volte percepisci anche difficoltà nel parlare? Ed inoltre.. percepisci anche un fastidio nelle orecchie come se fossero tappate?
Quello no fortunatamente, se hai questi problemi dovresti farti visitare potrebbe essere che l'ansia sia così forte che ti provoca anche problemi fisici come l'acufene. A me durante i periodi di forte ansia mi viene anche un mal di stomaco che mi stende e che non mi fa alzare dal letto quindi cerca di risolvere questa situazione.
 
Quello dell'igiene/malattie in cosa consiste? Ti riferisci alla germofobia?
Esatto. Le malattie di essere affetto da qualche morbo, solitamente incurabile e/o raro. La compulsione è cercare spasmodicamente, per esempio su internet, sintomi che possano essere correlati o fare accertamenti di ogni tipo ( esami del sangue, tac, risonanze, le più disparate visite specialistiche...)

L'igiene è il pensiero intrusivo di poter contrarre malattie. La compulsione in questo caso riguarda lavarsi mani o altre parti del corpo in maniera ripetuta e sistematica, evitare di toccare persone e/o cose ( per esempio se tocco quella maniglia potrei contrarre qualche malattia infettiva )...
 
Le sensazioni che provi sono normalissime, il 99% delle persone se si trovasse in una situazione del genere starebbe peggio di te fidati, le np specialmente uscirebbero letteralmente fuori di testa.

Possiamo copare quanto vogliamo ma è inutile negare l'importanza di avere una solida compagnia di amici o "persone con cui passare il tempo" se così vogliamo chiamarle, siamo esseri umani e siamo animali sociali, abbiamo bisogno di stare con gli altri, avere amici con cui frequentarsi parlare, avere le "proprie cose" e condividere esperienze, sono cose necessarie per scoprire e vivere una vita DEGNA di essere vissuta... ma vogliamo paragonare stare un sabato sera d'estate a casa a spippettarsi davanti al pc o ai videogiochi piuttosto che uscire frequentare posti nuovi fare festa, ridere, scherzare e conoscere gente (e magari trovi pure una np)?

Ma persino mia nonna di 91 anni ha ancora le amiche con cui si vede e con cui esce! E qua leggo di persone che dicono di stare bene da sole a 20-30 anni ma scherziamo? La verità è che senza amici un sacco di cose della vita ti sono proprio precluse, ditemi che cosa può fare uno che non ha amici se non starsene a casa?

Conta anche l'età sicuramente, sotto i 30-35 anni non avere amici è parecchio pesante, anche se dipende anche dal tipo di vita che uno conduce, per chi lavora e coltiva hobbies passioni e ha sempre qualcosa che lo tiene impegnato riesce comunque a sopperire e comunque tra lavoro una cosa e l'altra ha comunque persone con cui interagire. Dopo i 35-40 invece con il fatto che molte persone si sposano convivono e in un modo o nell'altro mettono su famiglia il tempo da dedicare agli amici va a scemare inevitabilmente e le varie compagnie si sfaldano si distruggono o in ogni caso ci si vede sempre di meno, e diciamo che anche mentalmente dopo una certa età ti appiattisci e sei meno interessato a stare in mezzo alla gente anzi apprezzi di più startene per i cazzi tuoi e startene da solo diventa sicuramente meno pesante e invalidante.
Bravissimo, hai sintetizzato appieno il mio pensiero e la mia esperienza.
Ho più di 35 anni ed è ormai da qualche annetto che la solitudine non mi fa più paura come una volta, Anzi spesso appresso la
Libertà di farmi i cazzi miei ( a maggior veduta poi in questa società )
 
Bravissimo, hai sintetizzato appieno il mio pensiero e la mia esperienza.
Ho più di 35 anni ed è ormai da qualche annetto che la solitudine non mi fa più paura come una volta, Anzi spesso appresso la
Libertà di farmi i cazzi miei ( a maggior veduta poi in questa società )
Col tempo si diventa cinici, e non lo dico come offesa, è una reazione naturale.
 
La mia situazione è simile alla tua. Io oramai da vero blackpilled ci ho fatto l'abitudine con la speranza che in futuro, come per magia, cambierà qualcosa. Ma almeno so il motivo che mi ha portato a rinchiudermi nel mio mondo, il motivo è la forte timidezza che mi fa sembra fortemente imbranato, agli occhi delle ragazze addirittura un disagiato. Già ne ho parlate svariate volte di ciò. In ogni caso è stato tutto molto graduale, a 13 anni ero molto estroverso e avevo un discreto successo con le mie coetanee, a 14 sono diventato più timido.. e da lì è stato un crescendo.. fino a diventare un mezzo-hikikomori. Sono anche consapevole del fatto che probabilmente rimarrò da solo come un cane per tutta la vita ma come ha scritto giustamente @Severny ci sono anche persone che sono nate per stare sole e forse si tratta del mio caso. Io oramai mi sono anche abituato a stare solo, non sarei abituato a vivere con una donna.
Può essere che fino si 13 eri così spigliato perché la pubertà era ancora agli inizi e nel tuo ambiente i rapporti tipici dell'adolescenza, prevaricazioni, umiliazione, competizione ed ormoni a palla e cose così erano ancora allo stadio embrionale
Praticamente eravate ancora bambini
 
Sono anni che sono solo, all'incirca 4 anni fa ho cominciato ad isolarmi sempre di più da quei pochi amici che avevo a causa del mio senso di inadeguatezza, per via delle mie insicurezze e delle esperienze non fatte rispetto a tutti gli altri, e adesso non ho più nessuno. Tra chi è fidanzato, chi si è trasferito, con chi non ho mai avuto realmente un rapporto profondo il gruppo (già piccolo) si è sciolto e sono rimasto solo.

Senza considerare i rapporti sentimentali con le ragazze che non ne ho mai avuti (sentimentali si intende), mai avuto chi mi dicesse ti amo o che provasse un po' di affetto per me.

Ma la cosa peggiore è non avere mai nessuno con cui organizzare nulla, con cui conversare o cazzeggiare, condividere qualche medesima esperienza. Fare sempre tutto da solo.

Il problema è che anche quelle volte che stavo in compagnia c'era sempre qualcosa che mi faceva dissociare, che non mi faceva connettere spontaneamente con gli altri e con la situazione in cui ci trovavamo.

Mi sembra di non avere via di scampo, mi sento come Travis: fin da piccolo la solitudine mi ha perseguito, a volte penso che sono nato per essere solo.
Fratello quattro anni fa' tutti si sono isolati. Di fatto le basi della socializzazione sono ormai crollate. Ciò che c'era prima non c'è adesso.
Se vuoi trovare una via d'uscita fallo nel mondo reale non nel passato, non invidiare i tuoi amici che forse loro sono che non hanno prospettive
 
Non lo so... Voi come fare durante i fine settimana, specialmente durante il periodo estivo/primaverile con le giornate che ti invitano proprio ad uscire di casa e a passare del tempo fuori a non sentirvi male se non avete nessuno con cui fare nulla. Arrivi ad un bivio in cui restare a casa ti uccide perché il tempo è bello e invitante, e se usci ci rimane male perché vedi tutti gli altri vivere e divertirsi mentre tu te ne stai per i fatti tuoi. A me sta cosa anno dopo anno mi sta ammazzando dentro
Io personalmente se non ho nessuno o nulla da fare in quel momento vado a farmi una corsetta.
È l'unico modo che ho per svagarmi un po' stando da solo, quando rientri a casa vedrai che ti dimenticherai momentaneamente della merda degli altri, comunque ti capisco perfettamente perché anche io sono sempre stato solo fin da bambino, non ho mai avuto amicizie importanti e nemmeno relazioni con l'altro sesso.
 
Beh, io ho 44 anni e la settimana scorsa incontrai mentre facevo commissioni un compagno delle medie rientrato in Sardegna per un infortunio sul lavoro e ci mettemo a parlare di queste cose. Ormai non si vede più nessuno: chi è partito, chi ha famiglia, chi ha fidanzata, chi è arreso e chiuso in casa, per cui giri in paese e non trovi quasi mai nessuno. Riguardo le ragazze che erano compagne di classe o si sono frequentate, ancora peggio perché tendono più a partire o a farsi una famiglia con più facilità.
Negli anni scorso le proteste anti-green pass furono un ottimo ritrovo per socializzare in generale tra persone viventi le stesse ansie e gli stessi interessi. E' che l' attivismo si è molto affievolito adesso.
Pratico in solitaria degli interessi, come camminare in campagna, il vigneto, l' archeologia, le letture, e da solo sto pure bene, però ho troppo forte la necessità di compagnia femminile, fosse pure un' amica con cui passeggiare, scherzare, condividere ideali senza necessariamente fare sesso.
Il mondo in cui viviamo offre rare occasioni e devi saperle gestire, poi l' esito non dipende solo da te. Io tra l' altro sono un anti-sistema mentre le donne a parte le sessantenni (affollanti il mondo del dissenso) sono state più fidelizzate dal sistema.
 
@BelloDeZia mi dispiace molto per la tua situazione, la solitudine se prolungata per molto è pericolosa, ne parlo per esperienza personale, all'inizio sono stato in pace perché non avevo più a che fare con gente tossico ecc. Non mi resi conto che più rimanevo da solo e più questa sensazione di pace interiore si intensificava al punto da non voler più interagire con le persone
Stessa situazione.
 
Le sensazioni che provi sono normalissime, il 99% delle persone se si trovasse in una situazione del genere starebbe peggio di te fidati, le np specialmente uscirebbero letteralmente fuori di testa.

Possiamo copare quanto vogliamo ma è inutile negare l'importanza di avere una solida compagnia di amici o "persone con cui passare il tempo" se così vogliamo chiamarle, siamo esseri umani e siamo animali sociali, abbiamo bisogno di stare con gli altri, avere amici con cui frequentarsi parlare, avere le "proprie cose" e condividere esperienze, sono cose necessarie per scoprire e vivere una vita DEGNA di essere vissuta... ma vogliamo paragonare stare un sabato sera d'estate a casa a spippettarsi davanti al pc o ai videogiochi piuttosto che uscire frequentare posti nuovi fare festa, ridere, scherzare e conoscere gente (e magari trovi pure una np)?

Ma persino mia nonna di 91 anni ha ancora le amiche con cui si vede e con cui esce! E qua leggo di persone che dicono di stare bene da sole a 20-30 anni ma scherziamo? La verità è che senza amici un sacco di cose della vita ti sono proprio precluse, ditemi che cosa può fare uno che non ha amici se non starsene a casa?

Conta anche l'età sicuramente, sotto i 30-35 anni non avere amici è parecchio pesante, anche se dipende anche dal tipo di vita che uno conduce, per chi lavora e coltiva hobbies passioni e ha sempre qualcosa che lo tiene impegnato riesce comunque a sopperire e comunque tra lavoro una cosa e l'altra ha comunque persone con cui interagire. Dopo i 35-40 invece con il fatto che molte persone si sposano convivono e in un modo o nell'altro mettono su famiglia il tempo da dedicare agli amici va a scemare inevitabilmente e le varie compagnie si sfaldano si distruggono o in ogni caso ci si vede sempre di meno, e diciamo che anche mentalmente dopo una certa età ti appiattisci e sei meno interessato a stare in mezzo alla gente anzi apprezzi di più startene per i cazzi tuoi e startene da solo diventa sicuramente meno pesante e invalidante.
Mah ,sinceramente, io la sento comunque la solitudine anche a poco più di 40 anni...l'uscire poco non mi aiuta a svagate la mente dai continui pensieri che la assillano...uno può sentirsi solo ad ogni età ,anzi se sei più vecchio è pure peggio perché hai poche o nulle chances di fare amicizie
 
Sono anni che sono solo, all'incirca 4 anni fa ho cominciato ad isolarmi sempre di più da quei pochi amici che avevo a causa del mio senso di inadeguatezza, per via delle mie insicurezze e delle esperienze non fatte rispetto a tutti gli altri, e adesso non ho più nessuno. Tra chi è fidanzato, chi si è trasferito, con chi non ho mai avuto realmente un rapporto profondo il gruppo (già piccolo) si è sciolto e sono rimasto solo.

Senza considerare i rapporti sentimentali con le ragazze che non ne ho mai avuti (sentimentali si intende), mai avuto chi mi dicesse ti amo o che provasse un po' di affetto per me.

Ma la cosa peggiore è non avere mai nessuno con cui organizzare nulla, con cui conversare o cazzeggiare, condividere qualche medesima esperienza. Fare sempre tutto da solo.

Il problema è che anche quelle volte che stavo in compagnia c'era sempre qualcosa che mi faceva dissociare, che non mi faceva connettere spontaneamente con gli altri e con la situazione in cui ci trovavamo.

Mi sembra di non avere via di scampo, mi sento come Travis: fin da piccolo la solitudine mi ha perseguito, a volte penso che sono nato per essere solo.
Tutto molto triste?
 
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