Quella non la metto né come passatempo né come necessità. Abbassarsi a considerarla tale vuol dire sminuirsi talmente tanto che uno dovrebbe vivere per / od in funzione di essa. Ci pensassero gli altri, io penso per me.
La vita è noiosa
- Autore discussione Belloverro
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Ridefinirei come un continuo prurito
Che alla lunga se non vuene grattato sembra una necessità.
Spero che l'anno prossimo arrivi velocemente perché ho bisogno di iscrivermi ad un dojo per dare e ricevere mazzate
Troppa rabbia repressa da sfogare, anche per sta difficoltà a trombare
Essere attraenti da la gioia di vivere.
Quando ero ancora un ragazzino, mi scrivevo con molte ragazze, ricevevo sms tipo Buongiorno, weiii, o cuoricini.
Quando andavo per locali, le tipe che avevo conosciuto alle feste, venivano ad abbracciarmi appena mi vedevano e
ci scambiavamo baci sulla guancia, a volte me le ritrovano sedute in braccio.
Piccole cose, ma che rendevano il weekend una metà da raggiungere, un giorno da attendere con gioia.
La settimana stessa, con i suoi 1000 impegni, mi appariva leggera, sapendo che avrei ricevuto affetto.
Ovviamente avrei preferito tromb#are allora, invece che morire di voglia. (Fuori per la settimana spesso inventavano scuse
per non incontrarci mai...) ma ogni tanto comunque qualcosa si faceva.
Oggi, e da molti anni ormai, il sabato è solo un giorno dove salutare gli amici.
Quei tempi non torneranno mai più, e questa consapevolezza mi rende triste non appena ci penso.
La NOIA soprattutto questo, invecchiare sapendo che quelle forme di gioia non si ripeteranno.
Quando ero ancora un ragazzino, mi scrivevo con molte ragazze, ricevevo sms tipo Buongiorno, weiii, o cuoricini.
Quando andavo per locali, le tipe che avevo conosciuto alle feste, venivano ad abbracciarmi appena mi vedevano e
ci scambiavamo baci sulla guancia, a volte me le ritrovano sedute in braccio.
Piccole cose, ma che rendevano il weekend una metà da raggiungere, un giorno da attendere con gioia.
La settimana stessa, con i suoi 1000 impegni, mi appariva leggera, sapendo che avrei ricevuto affetto.
Ovviamente avrei preferito tromb#are allora, invece che morire di voglia. (Fuori per la settimana spesso inventavano scuse
per non incontrarci mai...) ma ogni tanto comunque qualcosa si faceva.
Oggi, e da molti anni ormai, il sabato è solo un giorno dove salutare gli amici.
Quei tempi non torneranno mai più, e questa consapevolezza mi rende triste non appena ci penso.
La NOIA soprattutto questo, invecchiare sapendo che quelle forme di gioia non si ripeteranno.
"penso per me"
Appunto, è una mia necessità biologica, c'è poco da evadere.
Riguardo la noia, quando si è di mezza età, senza una donna da frequentare, senza chiavare, diventa opprimente. Quando si è ragazzini, ci si fa le canne, si gioca ai videogiochi, si gira a fare casino. A 45 anni i videogiochi ti annoiano, le canne diventano pericolose per la salute, e fare casino può farti incorrere in rogne che quando i genitori sono vecchi e con acciacchi sono molto pensanti. Quindi si spera di morire saltando la vecchiaia, alla prossima vita!
Vabbè, ciascuno ha il proprio pensiero e le proprie necessità, non mi metto a sindacare sul concetto. Per me sono quelle di riempire lo stomaco, avere una buona igiene personale, mantenere il mio corpo a temperature accettabili, dormire il giusto e senza disturbi ed evitare rotture di coglioni inutili. Ad affidarsi ad altri per sopperire alle proprie necessità ne sono sempre uscito con il culo rotto e la psiche indebolita, ma sono stati errori di gioventù dovuti all'inesperienza ed all'ingenuità. Ad una certa, le illusioni finiscono e bisogna avere la forza di uscire dalla caverna ed abituarsi alla luce del sole. Se poi il campo non si è seminato e curato a primavera difficilmente darà frutti nella tarda estate, ed affidarsi al vicino di confine, che poi te la farà pagare con gli interessi, per un aiuto, non mi sembra opportuno e conveniente, piuttosto si vivrà con quel poco che quella terra trascurata avrà da offrire.
Sempre rapportato a chi se lo può permettere, lo stomaco puoi riempirlo anche con cibi semplici. L'abominio è considerare il cibo come un lusso.
Ti dico la verità: nonostante sia incel e non certo ricco, mi mette lo stesso tristezza sapere che un giorno non ci sarò più. Quindi se potessi scegliere di vivere per sempre lo farei anche allo stato attuale. Quindi se fossi bello, ricco, donnaiolo, ecc...semplicemente lo farei ancora più convinto.
E' un pensiero, permettimi di dire, infantile, dettato da una limitata conoscenza della realtà e di te stesso.
Ti consiglio di meditare o di provare tecniche OBE, di sogni lucidi e viaggi astrali, se sarai abbastanza costante e determinato,
riuscirai, anche per breve tempo (5 minuti sono già tanti !!) ad essere "sveglio" all'interno di un tuo sogno.
Arrivare a trasportare la coscienza vigile in un sogno ti farà cambiare drasticamente il tuo concetto di "vita" e realtà.
apprezzo il tuo punto di vista, Free!
Se la vita fosse mediamente sempre un paradiso o quasi, anche io desidererei vivere all'infinito.
Purtroppo ( e per fortuna) esiste la parola fine, e siccome la vita ha i suoi contro sapere di poterla concludere un domani non è poi tanto male come idea.
Certo la morte è una tematica aperta e mai definitiva da trattare in vita, io piu' che altro mi auguro che dopo questa vista ce ne sia un'altra migliore, una dimensione piu' felice e meno sofferente.
Ahhahaha certo se i presupposti fossero questi
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