Lavoro e società

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pallammosciata

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Leggo molte persone vantarsi del fatto che lavorano, ma la cosa strana è che non sono lavoratori indipendenti come magari lo può essere un medico, o un imprenditore, un notaio, sono tanti piccoli operai e operaie che lavorano in piccole attività di ristorazione, o magazzini, o semplici negozi a fare i commessi, lavorano nel centro assistenza, altri sono corrieri e altri ancora fanno le pulizie.
Cosa c'è di vanto e di sbeffeggio nel fatto che fai lavori del genere? Io ho lavorato come magazziniere e come vigilante oltre ad altri lavori tira e molla, ma mai mi sognerei di sfoggiare il mio bellissimo lavoro che mi toglie 11h al giorno (9 di lavoro effettive +2 tra andata e ritorno nel traffico in auto). Ma lo stesso discorso vale per chi ne fa 6, o anche 4h, bro sei un lavoratore dipendente, fly down.

Sareste disposti a scambiare la società attuale, con un sistema di reddito universale dove la figura del lavoratore dipendente viene totalmente sostituito da robot e AI? Lavorerebbero quindi solo imprenditori che gestiscono i robot nei loro magazzini, il trasporto merci viene gestito da robot con sempre a capo un imprenditore. Anche la giustizia italiana messa in mano a robot imparziali, quindi poliziotti robot (non necessariamente che riprendano la struttura fisica umana), giudici, avvocati.
Anche nella medicina, gli ospedali vengono aggiornati con un sistema autosufficiente di pulizia e sterilizzazione (un po' come avviene nei bagni pubblici delle metro, ma in modo più efficiente) dove uno scan ti analizza il problema ed il robot lo risolve in base alle conoscenze costantemente in aggiornamento. Piloti di aerei, assistenti, receptionist degli alberghi, pulizie, tutto sostituito da robot, anche nell'agricoltura i robot sarebbero capaci di analizzare il terreno con degli scan ed organizzarsi autonomamente coi raccolti.
Qualsiasi lavoro, a parte imprenditori e politici, viene sostituito.

Il reddito universale sarebbe gestito in modo che tutti possano vivere, e non semplicemente sopravvivere quindi tutto il tempo libero lo si potrebbe usare per viaggiare ovunque, o anche buttare la vita sul letto, essere realmente liberi di fare ciò che si u vuole.

Sfide e Criticità, dubbi & risposte

1. Disuguaglianze Economiche: Se solo imprenditori e politici controllano la gestione dei robot e dell'IA, potrebbe emergere una nuova forma di disuguaglianza, con una concentrazione di ricchezza e potere nelle mani di pochi.


2. Valore del Lavoro Umano: Il lavoro non è solo una fonte di reddito, ma anche una componente chiave dell'identità e della realizzazione personale. La mancanza di opportunità lavorative potrebbe avere impatti psicologici e sociali significativi.


3. Gestione e Distribuzione del Reddito Universale: Implementare un sistema di reddito universale richiede una ristrutturazione fiscale complessa e sostenibile. Inoltre, bisogna garantire che il reddito sia sufficiente per coprire le necessità di base senza creare incentivi perversi.


4. Etica e Responsabilità: Affidare ruoli cruciali come la giustizia e la medicina a sistemi automatizzati solleva questioni etiche riguardo alla responsabilità, all'imparzialità e alla capacità di gestire situazioni complesse che richiedono empatia e giudizio umano.


5. Transizione e Adattamento Sociale: Passare a un sistema così radicale richiede un cambiamento culturale e strutturale enorme. La società dovrebbe essere pronta ad adattarsi a nuovi modelli di interazione, apprendimento e realizzazione personale.

Risposta:

1) Già ora c'è disuguaglianza economica tra i diversi tipi di lavoro, come l'operaio non guadagna quanto un medico o un avvocato, c'è già una forte disparità oltre ad una fortissima concorrenza (spesso sleale) che porta a stress e suicidi

2) Il lavoro quindi per te non solo nobilita l'uomo, ma è tutto? Hobby, passioni, altri obbiettivi extra lavorativi perché dovrebbero contare meno del lavoro? Soprattutto una volta che questo viene sostituito dai robot

3) Ho notato che già con te, con chatgpt nella versione più avanzata, riesci a fare già molto più di una o più persone professioniste. Quindi immagino che a breve questo limite non ci sarà più e l'economia potra essere gestita da AI

4) etica? cosa c'è di etico nell'attuale "giustizia" nei diversi paesi che non si riesce a rimanere imparziali? c'è sempre ingiustizia, non sarebbe meglio una società composta da lavoratori imparziali come i robot?

5) l'essere umano si abitua a tutto, anche nello stare in carcere in isolamento. Secondo te non si abitua ad uno stile di vita più libero, ed in modo graduale?
 
Dipende cioè, se il lavoro che fai ti piace e lo svolgi correttamente, che tu sia autonomo oppure dipendente è giusto essere orgogliosi, ma non del lavoro in sé ma di sé stessi. Il mio primo lavoro fu in pescheria, da un lato è una merda perché hai la sveglia prestissimo, sollevare casse di pesci molto pesanti a causa di acqua e ghiaccio che tutte le volte ti si rovesciano addosso, tornare a casa e puzzare costringendoti a lavarti tantissimo e fare mille lavatrici per togliere l'odore, però ho avuto anche tante soddisfazioni come i clienti che cercavano me per essere serviti quando non ero di turno, chi mi chiedeva consigli seppur fossi molto giovane e quindi mi ritenevano comunque una persona professionale... Se devo essere sincero avevo molta più soddisfazione come pescivendolo piuttosto di ora che lavoro in un'azienda farmaceutica con guanti, camice, fogli e pc
 
Dipendente tutto dal perche' uno lavora.
Il 95% nel mondo secondo me lavora solo perche' gli serve un reddito. Per le NP conta sempre il valore LMS e con l AI le diseguaglianze secondo me aumenteranno, pur se dovrebbe innalzarsi il livello medio di benessere. Perche' cosi e' sempre accaduto grazie al progresso tecnologico.
 
Mi trovi d'accordo

Il lavoro nobilita l'uomo solo quando appassiona e viene svolto in contesti sufficientemente tranquilli, in compagnia di persone sufficientemente educate, con ritmi e turni adeguati in modo da rendere buona sia la produttività che la propria salute mentale/fisica. Quando, seppur non tutto sia sempre perfettamente idilliaco, riesci ad ottenere le gratificazioni che ti stimolano ad andare avanti sentendoti così vivo ed orgoglioso delle proprie capacità!

Non è la definizione di lavoro ad essere in sè sbagliata, perchè quando svogliamo ciò che amiamo ottenendo bei risultati, ci sentiamo felicissimi, un livello di soddisfazione che non otterremo oziando tutto il giorno sul letto: diamo un fine nella vita, abbiamo una bussola... un po' come se giocassimo ad un videogame.

E' erroneo come viene formulato nella società dove talvolta l'equazione lavoro = felicità non viene rispettata, e quando ciò diventa piu' sofferente che gratificante, allora certe domande me le porrei. Ci sono troppe disparità,, troppi strappi ove mettere pezze!

L'IA potrebbe essere una svolta, oppure formulare meglio le leggi economiche e sociali, creando dei bilanci migliori per tutti.
 
Sareste disposti a scambiare la società attuale, con un sistema di reddito universale dove la figura del lavoratore dipendente viene totalmente sostituito da robot e AI? Lavorerebbero quindi solo imprenditori che gestiscono i robot nei loro magazzini,
Non ha proprio senso la domanda, già ora (ma da tanti anni in realtà) ovunque si possano mettere macchine si mettono, ma quasi tutte richiedono uomini che ci lavorino dietro.
L'idea del reddito universale è una cretinata, chi li produce i soldi per dare reddito a tutti?
E poi non si capisce perché devono lavorare solo gli imprenditori, perché non dovrebbero assumere qualcuno a lavorare per loro.
Cioè non è neanche una visione coerente, è un puro delirio.
 
Dipendente tutto dal perche' uno lavora.
Il 95% nel mondo secondo me lavora solo perche' gli serve un reddito. Per le NP conta sempre il valore LMS e con l AI le diseguaglianze secondo me aumenteranno, pur se dovrebbe innalzarsi il livello medio di benessere. Perche' cosi e' sempre accaduto grazie al progresso tecnologico.
Esatto, il progresso spesso viene sfruttato da pochi che traggono tutti il 90% dei benefici, è successo con l'industria, con il petrolio, con la chimica, con l'informatica, con i social, realisticamente succederà la stessa cosa con ogni nuova tecnologia di frontiera, pochi saranno così bravi da capirla e sfruttarla e ci faranno i soldoni, gli altri trarranno benefici ma molto minori.
 
Non ha proprio senso la domanda, già ora (ma da tanti anni in realtà) ovunque si possano mettere macchine si mettono, ma quasi tutte richiedono uomini che ci lavorino dietro.
L'idea del reddito universale è una cretinata, chi li produce i soldi per dare reddito a tutti?
E poi non si capisce perché devono lavorare solo gli imprenditori, perché non dovrebbero assumere qualcuno a lavorare per loro.
Cioè non è neanche una visione coerente, è un puro delirio.
1) I robot nei magazzini Amazon sono autosufficienti, così come i robot receptionist negli Hotel in Giappone. Non hanno bisogno di uomini dietro che li comandano da dietro un monitor e per quanto riguarda l'assistenza, ci saranno altri robot che dotati di AI trovano il problema e lo risolvono.

2) che soldi devono essere prodotti? Sta finendo l'era del contante

3) lavorano solo gli imprenditori che hanno in mano i magazzini e le diverse attività di comfort, o utili alla società ma senza che vi siano dipendenti umani a lavorarci dentro. Volendo, la figura dell'imprenditore e del politico possono rientrare in una sola
 
Si dice sempre che il lavoro nobilita l'uomo e che ti dia una dignità, un'identità, una ragione per tirare avanti, ed in una società materialista e consumistica è effettivamente così, perché quando viene a mancare, oltre ad avere le mani legate dato che senza una minima fonte di guadagno non puoi fare pressoché nulla, ti senti come un pesce fuor d'acqua, un fallito supremo, un reietto totale, con conseguente emarginazione dalla società e da tutti i suoi contesti. Ancora peggio quando vedi le persone intorno a te che si realizzano e si tolgono le loro soddisfazioni, o addirittura quando te lo fanno pesare rinfacciandoti tutto, non facendo altro che rincarare la dose, beh è una situazione tragica che non augurerei a nessuno.
A questo punto succede che, pur di lavorare, una persona è disposta a tutto, scendendo anche a compromessi, ed è proprio qui che si viene a creare il gioco a ribasso degli imprenditori, sfruttando la disperazione di questi poveri disgraziati che altre scelte non hanno, ed ecco spiegato il motivo della schiavitù e sfruttamento di cui tanto si sente parlare, e con il tempo purtroppo questo fenomeno non farà che diffondersi e peggiorare ulteriormente.

Quindi sì, per me il lavoro ha un'importanza vitale, sia dal punto di vista economico che, soprattutto psicologico-mentale, qualunque esso sia, ma soltanto perché imposto dalla società, in cui l'uomo medio ne è la vittima.
 
Si dice sempre che il lavoro nobilita l'uomo e che ti dia una dignità, un'identità, una ragione per tirare avanti, ed in una società materialista e consumistica è effettivamente così, perché quando viene a mancare, oltre ad avere le mani legate dato che senza una minima fonte di guadagno non puoi fare pressoché nulla, ti senti come un pesce fuor d'acqua, un fallito supremo, un reietto totale, con conseguente emarginazione dalla società e da tutti i suoi contesti. Ancora peggio quando vedi le persone intorno a te che si realizzano e si tolgono le loro soddisfazioni, o addirittura quando te lo fanno pesare rinfacciandoti tutto, non facendo altro che rincarare la dose, beh è una situazione tragica che non augurerei a nessuno.
A questo punto succede che, pur di lavorare, una persona è disposta a tutto, scendendo anche a compromessi, ed è proprio qui che si viene a creare il gioco a ribasso degli imprenditori, sfruttando la disperazione di questi poveri disgraziati che altre scelte non hanno, ed ecco spiegato il motivo della schiavitù e sfruttamento di cui tanto si sente parlare, e con il tempo purtroppo questo fenomeno non farà che diffondersi e peggiorare ulteriormente.

Quindi sì, per me il lavoro ha un'importanza vitale, sia dal punto di vista economico che, soprattutto psicologico-mentale, qualunque esso sia, ma soltanto perché imposto dalla società, in cui l'uomo medio ne è la vittima.
Compromessi del tipo di dover lavorare 12 ore al giorno e pure il sabato, ammetto che non sono disposto ad accettarne. Altro compromesso che faticherei ad accettare è dover promuovere coglionate che vuole un' azienda tipo il gender, ecc. E del giudizio della società me ne strafotto, a parte un pò del giudizio delle "np" ma solo per questioni di biologia.

Per il resto, tutti avete scritto cose condivisibili ed interessanti.
Il problema di base, aggiungo io, presente sia in caso del lavoro nel mondo moderno, mai indipendente, che nel caso in cui ci sia il redditto di cittadinanza universale, è la dipendenza per doversi sostentare da enti, organizzazioni. Quindi se lavori in azienda o in un ente, devi sottostare alle condizioni che ti impone l' azienda o l' ente, per cui non lavori in maniera autonoma per sostentarti ed inoltre lavori non più per te stesso, il proprio gruppo, ma per altri, generi profitto che va ad altri soggetti, e pure parte di quello che ti piene corrisposto, viene prelevato dallo Stato per pagare cose di cui spesso giustamente non ti frega niente. Al tempo stesso, con il redditto universale, non sei libero perché quanto mangi viene prodotto da altre entità, e il mezzo di acquisto, diventato completamente digitale e di conseguenza controllato da un software remoto, può venirti interdetto quando tu non adempi a quello che vuole lo Stato, o le imprese ecc., ad esempio se non ti fai i vaccini che vogliono che si facciano, o se vengono a sapere che scrivi nel Forum dei Brutti, ti verrà impedito di pagare gli alimenti, di accedere all' autobus a guida autonoma ecc.

La soluzione è un economia di tipo primitivo, dove si lavora in maniera più autonoma, quanto si produce va tutto a se stessi ed alla comunità locale di appartenenza, coniugando libertà, realizzazione personale e necessità di essere partecipi.
 
Io mi vanto solo di lavorare in nero e non pagare le tasse. Le politiche di questo paese mi fanno ribrezzo e mi rifiuto di finanziarle coi miei soldi.
Sotto un certo punto di vista fai bene, i primi stipendi mi ricordo straordinari su straordinari, natale, Vigilia... Mi aspettavo chissà che in busta per poi vedere quasi 1000€ di tasse e ci rimanevo di merda. Piano piano ci si fa l'abitudine, ma non è giusto.
 
2) che soldi devono essere prodotti? Sta finendo l'era del contante

3) lavorano solo gli imprenditori che hanno in mano i magazzini e le diverse attività di comfort, o utili alla società ma senza che vi siano dipendenti umani a lavorarci dentro. Volendo, la figura dell'imprenditore e del politico possono rientrare in una sola
2) per dare reddito a qualcuno serve tirare fuori i soldi da qualche parte...
3) ho capito quello che immagini tu ma perché mai uno dovrebbe farlo? Se io ho un magazzino faccio lavorare chi voglio io di certo non lo faccio personalmente
 
Compromessi del tipo di dover lavorare 12 ore al giorno e pure il sabato, ammetto che non sono disposto ad accettarne. Altro compromesso che faticherei ad accettare è dover promuovere coglionate che vuole un' azienda tipo il gender, ecc. E del giudizio della società me ne strafotto, a parte un pò del giudizio delle "np" ma solo per questioni di biologia.

Per il resto, tutti avete scritto cose condivisibili ed interessanti.
Il problema di base, aggiungo io, presente sia in caso del lavoro nel mondo moderno, mai indipendente, che nel caso in cui ci sia il redditto di cittadinanza universale, è la dipendenza per doversi sostentare da enti, organizzazioni. Quindi se lavori in azienda o in un ente, devi sottostare alle condizioni che ti impone l' azienda o l' ente, per cui non lavori in maniera autonoma per sostentarti ed inoltre lavori non più per te stesso, il proprio gruppo, ma per altri, generi profitto che va ad altri soggetti, e pure parte di quello che ti piene corrisposto, viene prelevato dallo Stato per pagare cose di cui spesso giustamente non ti frega niente. Al tempo stesso, con il redditto universale, non sei libero perché quanto mangi viene prodotto da altre entità, e il mezzo di acquisto, diventato completamente digitale e di conseguenza controllato da un software remoto, può venirti interdetto quando tu non adempi a quello che vuole lo Stato, o le imprese ecc., ad esempio se non ti fai i vaccini che vogliono che si facciano, o se vengono a sapere che scrivi nel Forum dei Brutti, ti verrà impedito di pagare gli alimenti, di accedere all' autobus a guida autonoma ecc.

La soluzione è un economia di tipo primitivo, dove si lavora in maniera più autonoma, quanto si produce va tutto a se stessi ed alla comunità locale di appartenenza, coniugando libertà, realizzazione personale e necessità di essere partecipi.

Purtroppo nel 2025 si lavora pure la domenica, il sabato manco esiste più
 
Sotto un certo punto di vista fai bene, i primi stipendi mi ricordo straordinari su straordinari, natale, Vigilia... Mi aspettavo chissà che in busta per poi vedere quasi 1000€ di tasse e ci rimanevo di merda. Piano piano ci si fa l'abitudine, ma non è giusto.
Perché ti rubano il tempo.
E quello nessuno te lo ridarà mai più.
Se lavori non basta mai. Se non lavori non ce la fai. È un vicolo cieco.
 
2) per dare reddito a qualcuno serve tirare fuori i soldi da qualche parte...
3) ho capito quello che immagini tu ma perché mai uno dovrebbe farlo? Se io ho un magazzino faccio lavorare chi voglio io di certo non lo faccio personalmente
Il denaro viene creato dal nulla dalle banche centrali. E anche dalle banche commerciali in parte.
 
Il lavoro - in fisica - è una grandezza, si misura in Joule. " L = F * s "
Come in fisica così nel mondo reale, avrà la sua importanza, ma talvolta crescono diseguaglianze e schiavitu' che andrebbero risparmiate!

Consiglio a tutti di vedere: "La casa di carta!" , i protagonisti fanno una bellissima riflessione su queste tematiche.
 
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