Ma dove sono tutti questi Incel?

La narrazione dominante tende a dipingere gli incel quasi come degli appestati, senza però soffermarsi sulle cause profonde di questo fenomeno, che oggi riguarda una larga parte della popolazione maschile. Questo approccio rende difficile per molti dichiararsi apertamente incel. Esistono poi persone che ignorano consapevolmente la propria condizione, cercando di adattarsi attraverso vari espedienti. Tuttavia, il problema di fondo sembra difficilmente risolvibile: possiamo solo prenderne atto e osservarlo. La verità è che, al giorno d’oggi, l’aspetto fisico rappresenta un fattore determinante nell’approccio alle relazioni. Chi non risponde a certi canoni estetici si trova inevitabilmente in una posizione di svantaggio, con maggiori difficoltà e, statisticamente, minori possibilità di successo con le ragazze.
 
Penso che i forum siano roba di nicchia nerd, io gli ho scoperti perché passo tanto tempo al pc, magari non hanno voglia di scrivere ma avranno lurkato almeno una volta se sono in questa situazione
Ci sta eh. Anche io ho scoperto il forum tantissimo tempo fa ma solo recentemente ho deciso di partecipare, dopo la batosta di esser stato friendzonato.

Io in effetti sono redpillato da tempo ma in passato è come se non ci facessi caso. Al massimo guardavo qualche video su YT, ma non sentivo il bisogno di sfogarmi attivamente. Ero un redpillato silente.
 
Rileggendo questo post comunque c'è una componente a cui forse non avevo mai attribuito il giusto peso fino a poco tempo fa. E' probabile che nel mio caso oltre ad altri fattori ci fosse proprio uno scarso interesse per la figa in generale. Nel senso che durante le superiori ho avuto un paio di infatuazioni, ma mai sono arrivate al punto tale da spingermi a provarci concretamente. Ricordo ad esempio che con la prima ragazza per cui ho provato un forte interesse ci fu più di un occasione per poterci parlare assieme, anche se mai da soli, ma mi limitai a dire cose che avrei tranquillamente potuto rivolgere ad uno qualsiasi dei miei amici senza far trapelare alcun interesse da parte mia. Ancora, ricordo un sabato pomeriggio in cui la vidi camminare lungo la via dove abitavo all'epoca ed entrare in una gelateria. Appena la vidi scesi in strada con la bicicletta e mi limitai semplicemente ad aspettarla fuori dal locale e guardarla andare via, invece di buttarmi, parlarci ed offrirle il gelato come avrebbe fatto un qualsiasi adolescente con la testa a posto e che abbia un minimo di competenze relazionali. Ma non solo, è l'intero mio atteggiamento nei confronti dell'altro sesso durante l'età adolescenziale e giovanile che ripensandoci è rivelatore: se anche una ragazza fosse venuta a parlarmi, cosa che in qualche circostanza è successa, io non sarei mai stato capace di pormi nei suoi confronti con un interesse tale da farmi pensare a lei come una potenziale ragazza con cui poterci provare. Mi sarei relazionato nei suoi confronti allo stesso modo con cui lo potevo fare con uno dei miei compagni di classe maschi o con i ragazzi della compagnia con cui mi frequentavo e che in grossa parte erano nel mio stesso istituto. Tutto questo è inspiegabile perché dentro di me sentivo la mancanza di esperienze e mi sarebbe piaciuto molto poter instaurare la mia prima relazione sentimentale, ma evidentemente la spinta e l'interesse verso le ragazze non era tale da indurmi a capire cosa fare per sbloccarmi.
Avevi scarsa libido?
 
Nel caso dei miei conoscenti kv ultraventenni, sono incel ma inconsapevoli di esserlo, dei bluepillati che vivono di illusioni solo perché gli altri della compagnia più attraenti sono fidanzati e riescono a scopare, con la convinzione che prima o poi arriverà anche il loro turno
E non sono incazzati con il mondo? Qualcosa non va. Io lo ero e lo erano spesso gli incel che frequentavo.
 
Altre ragioni ambientali possono essere anche i genitori a volte.Le ragioni ambientali comunque hanno più importanza di quella che molti pensano.
Verissimo e la cosa più inquietante è che si tratta di dinamiche che molto spesso non sono chiare neppure a noi stessi. Io moltissime volte ho provato a chiedermi cosa eventualmente non potesse andare nel rapporto tra me e i miei genitori durante l'età dell'infanzia, oppure se potessi aver assistito a qualcosa di traumatico che inconsciamente mi ha segnato (la loro relazione è sempre stata difficile). Ma per quanto me lo sia chiesto non sono mai riuscito a chiarirlo.
 
Si ma secondo me gli assesuali sono pochissimi. Io pure fino a 15 anni circa non ero molto interessato alla figa ma poi verso i 17/18 si comincia a fremere dalla voglia, solitamente.
In adolescenza ero altalenante comunque non mi buttavo, forse perché allora basta avere un paio di compagni con cui parlare, scherzare, fare casino ecc. o sentire i complimenti dei professori quando fai bene l' interrogazione; da una certa età però il peso della frustrazione si è fatto sentire, portandomi a correre qualche rischio.
 
Io la prima masturbazione completa la ebbi a 19 anni!
Io ho iniziato in prima media. Tra i miei compagni di classe c'era uno smercio di giornali e videocassette porno (erano i primi anni 90 e internet non esisteva ancora). Gli ormoni si facevano sentire, ma i più fortunati (non io) riuscivano solo a fare qualche pomiciatina con le ragazze. Alle superiori quando gli altri inziavano a perdere la verginità per me è stato un dramma, mi sono buttato in anni di studi "matti e disperatissimi" come Leopardi (santo patrono degli incel a mio avviso), illudendomi che avrei conquistato qualche ragazza con la cultura e l'intelligenza. All'università ho scoperto la dura realtà, iniziando anche a soffrire di attacchi di panico, e mi sono redpillato, termine che allora neanche esisteva, leggendo libri di sociobiologia tipo quelli di Richard Dawkins.
 
illudendomi che avrei conquistato qualche ragazza con la cultura e l'intelligenza.
Ci siamo passati un po' tutti... che grande illusione.
All'università ho scoperto la dura realtà, iniziando anche a soffrire di attacchi di panico, e mi sono redpillato, termine che allora neanche esisteva, leggendo libri di sociobiologia tipo quelli di Richard Dawkins.
Che libri consigli di Dawkins?

Com'è stato vedere che le tue idee circa il perché tu fossi privato del sesso sono diventate sempre più sdoganate e diffuse? Ti sei finalmente sentito compreso?
 
Che libri consigli di Dawkins?

Com'è stato vedere che le tue idee circa il perché tu fossi privato del sesso sono diventate sempre più sdoganate e diffuse? Ti sei finalmente sentito compreso?
Consiglio "Il gene egoista" e "l'orologiaio cieco". Nel gene egoista c'è un capitolo illuminante sulla selezione sessuale, lì ebbi un'epifania. Consiglio anche "Sociobiologia" di E.O.Wilson, e "Come funziona la mente" di Steven Pinker. Anche se sono libri divulgativi richiedono una certa concentrazione.
Un'altra cosa che ho imparato dalla biologia è che a differenza della credenza popolare, maschi e femmine nella specie umana non nascono in egual numero, c'è una leggera prevalenza dei maschi (mi sembra 52-53% ma non ricordo bene) e questo già confuta le femministe che dicono che per ogni uomo single dovrebbe esserci una donna single.
Ad essere sincero mi aspettavo che prima o poi scoppiasse qualcosa come il fenomeno incel, ho sentito che tutto quello che avevo sofferto io lo avevano vissuto tante altre persone, e questo mi ha dato un pò di sollievo.
 
Consiglio "Il gene egoista" e "l'orologiaio cieco". Nel gene egoista c'è un capitolo illuminante sulla selezione sessuale, lì ebbi un'epifania. Consiglio anche "Sociobiologia" di E.O.Wilson, e "Come funziona la mente" di Steven Pinker. Anche se sono libri divulgativi richiedono una certa concentrazione.
Un'altra cosa che ho imparato dalla biologia è che a differenza della credenza popolare, maschi e femmine nella specie umana non nascono in egual numero, c'è una leggera prevalenza dei maschi (mi sembra 52-53% ma non ricordo bene) e questo già confuta le femministe che dicono che per ogni uomo single dovrebbe esserci una donna single.
Ad essere sincero mi aspettavo che prima o poi scoppiasse qualcosa come il fenomeno incel, ho sentito che tutto quello che avevo sofferto io lo avevano vissuto tante altre persone, e questo mi ha dato un pò di sollievo.
Sono libri che richiedono una conoscenza tecnica pregressa?
 
Dove stanno? Se è vero che così tanti uomini sono privati del sesso, com'è possibile che non sentano il bisogno di iscriversi qui per sfogarsi?

Forse sono meno di quanto ci piace credere... Prendo il mio caso, ho diversi amici, la maggior parte più attraenti di me e quindi scopano per ovvie ragioni, altri forse più bruttini e scopano lo stesso (chiariamo, si parla di BC di 2 in LTR, ma meglio che 0). Non credo di conoscere un mio coetaneo vergine.

Forse tutti i normies che scopano poco, ma non 0 non sentono il bisogno di sfogarsi? Probabilmente tanti normies hanno BC 1/2 in LTR ed essendo stati per diversi anni soddisfatti non diventano incel. Tra l'altro per un normie finire una LTR ed iniziarne quasi subito un altra non è così difficile (specialmente se si ci accontenta di ipogamare). A questo magari aggiungiamo i normie che fanno ONS una volta ogni tot e sono soddisfatti così (tipo 1/2 scopate l'anno).

Per cui gli incel sono essenzialmente normies che non hanno LTR e che non hanno il culo di fare ONS magari 1/2 volte l'anno? Inoltre si tratta spesso di gente che come me non si è sbloccata prima dei 20 ed entra quindi in un circolo vizioso: non ho scopato in tempo ⮕ mi sento in difetto, forse non sono adatto e non so farlo ⮕ non lo farò mai per le ragioni precedenti. Per cui è spesso sfortuna di non aver avuto quella esperienza al tempo giusto. Sfortuna che ha cause biologiche (aspetto fisico e carattere, ad es. avere scarso interesse per la figa) ma anche ambientali e di contesto (amici solo maschi, amici più belli, nascere in luoghi scarsamente popolati, ecc).

A proposito, che altre ragioni ambientali vedete come possibili concause dell'essere incel?
Ho dei conoscenti che molto probabilmente sono KV a 24 anni, io non lo so sinceramente, non sembrano provare nessun peso.
Io ci rimanevo male ogni volta che qualcuno parlava di sesso e io non lo facevo, abbastanza presto ma anche ai 20 anni, anche attualmente ho ancora delle mancanze, per esempio non l'ho mai fatto senza preservativo per dirne una.
Ma ho avuto un fortissimo momento di crisi, da arrivare al pianto, ora finito per fortuna.
Non lo so amico, probabilmente hai ragione, si nascondono sono illusi, ma alla fine credo che dobbiamo smetterla di paragonarci agli altri e di vivere da 0 e basta, un utente è riuscito a trovare l'amore, e sono felice per lui che sia uscito da questo mondo.
Me lo auguro a tutti, che il forum sia una sorta di purgatorio dove buttiamo e soffriamo, e poi né usciamo.
 
Consiglio "Il gene egoista" e "l'orologiaio cieco". Nel gene egoista c'è un capitolo illuminante sulla selezione sessuale, lì ebbi un'epifania. Consiglio anche "Sociobiologia" di E.O.Wilson, e "Come funziona la mente" di Steven Pinker. Anche se sono libri divulgativi richiedono una certa concentrazione.
Un'altra cosa che ho imparato dalla biologia è che a differenza della credenza popolare, maschi e femmine nella specie umana non nascono in egual numero, c'è una leggera prevalenza dei maschi (mi sembra 52-53% ma non ricordo bene) e questo già confuta le femministe che dicono che per ogni uomo single dovrebbe esserci una donna single.
Ad essere sincero mi aspettavo che prima o poi scoppiasse qualcosa come il fenomeno incel, ho sentito che tutto quello che avevo sofferto io lo avevano vissuto tante altre persone, e questo mi ha dato un pò di sollievo.
tutte ottime letture.
 
Io ho iniziato in prima media. Tra i miei compagni di classe c'era uno smercio di giornali e videocassette porno (erano i primi anni 90 e internet non esisteva ancora). Gli ormoni si facevano sentire, ma i più fortunati (non io) riuscivano solo a fare qualche pomiciatina con le ragazze. Alle superiori quando gli altri inziavano a perdere la verginità per me è stato un dramma, mi sono buttato in anni di studi "matti e disperatissimi" come Leopardi (santo patrono degli incel a mio avviso), illudendomi che avrei conquistato qualche ragazza con la cultura e l'intelligenza. All'università ho scoperto la dura realtà, iniziando anche a soffrire di attacchi di panico, e mi sono redpillato, termine che allora neanche esisteva, leggendo libri di sociobiologia tipo quelli di Richard Dawkins.
Anch'io ho passato la fase in cui mi ero convinto che bastasse cultura, intelligenza ed educazione per rimediare qualche successo. E' uno dei capisaldi della bluepill assieme a "arriva quando meno te lo aspetti" e simili. Purtroppo in tantissimi casi sono i nostri stessi genitori che inconsapevolmente contribuiscono ad alimentare certe illusioni.
 
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