Mi piace stare da solo

Mi dispiace per la tua condizione. Però se stessi veramente bene da solo non credo che ci sarebbe stato bisogno di fare un thread a riguardo… mi sembri molto nervoso a dire il vero; non ti va di stare con la famiglia, il tuo amico non è “normale” per te, non vuoi relazioni…
Quali sono i traumi di cui parli? Se ti va di raccontare..
crudino
 
Mi dispiace per la tua condizione. Però se stessi veramente bene da solo non credo che ci sarebbe stato bisogno di fare un thread a riguardo… mi sembri molto nervoso a dire il vero; non ti va di stare con la famiglia, il tuo amico non è “normale” per te, non vuoi relazioni…
Quali sono i traumi di cui parli? Se ti va di raccontare..
Non sto bene da solo, ma in mezzo agli altri sto ancora peggio.

È come stare in un bunker quando fuori c'è un fallout atomico. È il meno peggio

I traumi sono bullismo, anni da hikikomori con fibromialgia, cercare in maniera fallimentare nuovi contatti sociali dopo i 25 anni...
 
Copium ne abbiamo vedo... Ma va là qua dentro nessuno sta bene da solo, (sotto sotto neanche io) ognuno vorrebbe avere la tipa a casa e che sia abbastanza normale, purtroppo in questa epoca tra bruttezza nostra, bellocci in giro, social ed altre minchiate, bisogna rassegnarsi e copare con altre cose e distrazioni varie, per tenera la mente occupata, purtroppo questa è la cruda verità.

Chi non vuole accettare questa verità scrive questi thread... Ma è un mentire a se stessi

Anche giga incel Bruno Bevoni nel famoso video si vede che anche se vive da solo, si vede un miglio che è rassegnato e pieno di rancore verso le femmine (e fa bene), perché ripeto nessuno sta bene da solo.

I più fortunati hanno la loro tipa, ovviamente a grandi compromessi ma ce l'hanno... E si fanno le loro scappatelle, viaggetti, ricorrenze, ecc.
 
Copium ne abbiamo vedo... Ma va là qua dentro nessuno sta bene da solo, (sotto sotto neanche io) ognuno vorrebbe avere la tipa a casa e che sia abbastanza normale, purtroppo in questa epoca tra bruttezza nostra, bellocci in giro, social ed altre minchiate, bisogna rassegnarsi e copare con altre cose e distrazioni varie, per tenera la mente occupata, purtroppo questa è la cruda verità.

Chi non vuole accettare questa verità scrive questi thread... Ma è un mentire a se stessi

Anche giga incel Bruno Bevoni nel famoso video si vede che anche se vive da solo, si vede un miglio che è rassegnato e pieno di rancore verso le femmine (e fa bene), perché ripeto nessuno sta bene da solo.

I più fortunati hanno la loro tipa, ovviamente a grandi compromessi ma ce l'hanno... E si fanno le loro scappatelle, viaggetti, ricorrenze, ecc.
Sei un analfabeta funzionale perché non ho mai detto che sto bene da solo
 
La scelta è tra

- stare male da solo perchè non scopo
- stare male in mezzo agli altri perchè li odio

Non c'è soluzione, sono destinato a una vita di dolore
 
diversi analfabeti funzionali, vedo. Faccio lo schemino:

mi piace stare da solo + non mi piace essere incel = non sto bene da solo

non mi piace stare in compagnia + mi piace non essere incel = non sto bene in compagnia
 
Onestamente, ho giusto 1 amico, che è doomer, ci faccio ogni tanto discorsi sulla morte eccetera, non è di certo una persona normale. Per il resto mi piace stare da solo, ho molti cope tra libri, videogiochi, natura, eccetera.

Credo che gli amici cioè quelli per uscire a bere e chiacchierare non li voglio neanche più, e pure con una fidanzata penso che mi annoierei, oltre a scoparla non saprei che farci. E penso se ne accorgerebbe, a meno di non fare una recita degna di De Niro.

Mi da fastidio persino la mia famiglia, vorrei non averli attorno.

Ho raggiunto un punto di non ritorno.
Ciao, come ti capisco! Ho vissuto un periodo relativamente lungo come te, convinto che non mi servisse nulla. Mi ripetevo che la solitudine era una scelta, che i libri, l'alcol, le canne, la musica e i videogiochi bastavano, che la famiglia e gli amici erano solo tediose zavorre. Ci credevo davvero.
Poi è arrivata una donna. Una scintilla. Mi sono invaghito. E ho capito tutto in un colpo: era quello che volevo, l’unica cosa che volevo. Tutto il resto era un castello di merda che avevo costruito solo per non crollare. Un castello buttato giù dal primo venticello.
I tuoi passatempi non sono libertà, sono anestesia. Non ti salvano, ti tengono in ibernazione. Poi basta un incontro, un evento, e ti ricordi che hai bisogno degli altri, che senza gli altri sei un cadavere che cammina.
Penso sia così: non è che non vuoi nulla, vuoi solo non soffrire. E per non soffrire accetti di non vivere.
 
Onestamente, ho giusto 1 amico, che è doomer, ci faccio ogni tanto discorsi sulla morte eccetera, non è di certo una persona normale. Per il resto mi piace stare da solo, ho molti cope tra libri, videogiochi, natura, eccetera.

Credo che gli amici cioè quelli per uscire a bere e chiacchierare non li voglio neanche più, e pure con una fidanzata penso che mi annoierei, oltre a scoparla non saprei che farci. E penso se ne accorgerebbe, a meno di non fare una recita degna di De Niro.

Mi da fastidio persino la mia famiglia, vorrei non averli attorno.

Ho raggiunto un punto di non ritorno.
Vivo anche io nella stessa situazione: oramai sono un misantropo a tutti gli effetti, non ho proprio voglia di interagire con le persone. Esco da solo, nerdo, ecc...sono praticamente il doomer a tutti gli effetti.
 
in poche parole quello che pensano tutti sotto sotto, anche gli accoppiati.
Lasciando da parte testosterone, voglia, amore, seduzione eccetera...stringi stringi è come hai scritto tu.
Quando stavo assieme ad una persona, pur con tutti i limiti che c'erano, non la pensavo così. Stavo comunque meglio di adesso.
 
Ciao, come ti capisco! Ho vissuto un periodo relativamente lungo come te, convinto che non mi servisse nulla. Mi ripetevo che la solitudine era una scelta, che i libri, l'alcol, le canne, la musica e i videogiochi bastavano, che la famiglia e gli amici erano solo tediose zavorre. Ci credevo davvero.
Poi è arrivata una donna. Una scintilla. Mi sono invaghito. E ho capito tutto in un colpo: era quello che volevo, l’unica cosa che volevo. Tutto il resto era un castello di merda che avevo costruito solo per non crollare. Un castello buttato giù dal primo venticello.
I tuoi passatempi non sono libertà, sono anestesia. Non ti salvano, ti tengono in ibernazione. Poi basta un incontro, un evento, e ti ricordi che hai bisogno degli altri, che senza gli altri sei un cadavere che cammina.
Penso sia così: non è che non vuoi nulla, vuoi solo non soffrire. E per non soffrire accetti di non vivere.
è così, ma la donna con cui starei bene forse neanche esiste, almeno nell'ambiente in cui vivo. E' come dire ''se trovassi la lampada magica per viaggiare nel tempo staresti benissimo''. Sì vero, ma non esiste
 
taxi driver è letteralmente me.

lui sta quasi bene quando incontra la tipa, ma poi capisce che è incompatibile e allora diventa doomer. Alla fine la tipa si ripresenta e lui manco la vuole più

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Leggo che molti sono scettici, perchè forse è necessaria una precisazione.
Anche io non ho voglia di interagire con la gente, entrare in contatto con gli individui mi pesa ed è una fatica assurda.
Nondimeno se trovo persone particolari, con cui percepisco una vera affinità, che sia ideologica o sociale, non ho problemi ad interagirci con piacere.
Quindi il voler stare da soli non implica necessariamente asocialità, ma più semplicemente che non vuoi interagire con la MAGGIOR PARTE della gente.
Questa storia che l'essere umano è un'animale sociale è troppo abusata.
L'essere umano è si sociale, ma la condizione migliore non è la socialità come la intendiamo noi, a contatto con una massa enorme di invidui.
La condizione migliore dell'essere umano è un gruppo minuscolo di pochissimi individui, ma con cui c'è una strettissima affinità.
Per le relazioni aggiungo: molti vogliono semplicemente scopare, e ok. Ma una relazione non è solo sesso, va coltivata, devi stargli dietro, dare attenzione a tutte le seghe e le volontà dell'altra etc.
Io per esempio so che farei una fatica estrema a stare dietro a tutto questo, e durerei poco, quindi bisogna valutare bene ciò che si desidera.
 
taxi driver è letteralmente me.

lui sta quasi bene quando incontra la tipa, ma poi capisce che è incompatibile e allora diventa doomer. Alla fine la tipa si ripresenta e lui manco la vuole più

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Una cosa fondamentale: tutte le relazioni umane sono caratterizzate dai compromessi, a quando molti, a quando pochi. Bisogna soppesare svantaggi e vantaggi. E vedere se i vantaggi superano gli svantaggi.
Quando un treno passa, lo devi prendere. Puoi scoprire che l' incompatibilità era più apparente che effettiva, o che ci si può venire incontro senza che vi sia un annullamento, che c'è modo di crescere insieme. Se poi va male, pazienza. Permomeno non si avranno rimpianti del tipo <<cazzo, se non mi fossi tirato indietro ... >>.
Hai 33 anni, non un vecchietto ma inizi ad non essere più un giovanotto, in un paese, l' Italia, dove la situazione per l' uomo medio è molto sfavorevole. Quindi quando capita, sperando che capiti, la potenziale occasione, te la devi giocare; restare soli fa ammalare ed il sesso a pagamento, hai realizzato, non è una valida alternativa.
 
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