Mia madre dice che vivere come faccio io equivale ad essere già morti

Ingegnere Agato

Well-known member
Mi trovo in un curioso stato mentale ormai da qualche anno. Non ho nessuna fiducia nel futuro, nella vita, nella religione, nelle persone, in niente e nessuno insomma. Eppure non sono depresso, perché so che non servirebbe assolutamente a nulla. Sto in una sorta di pace dei sensi, pur con la costante sgradevole consapevolezza che questa vita sia una merda. Non saprei come spiegarmi meglio.

Qualche sera fa ci ho discusso, lei continua a dire che dovrei andare da una psicologa molto brava che lei conosce, che non è normale alla mia età essere così. Non riesce proprio a capire il mio punto di vista, per sua fortuna aggiungerei.
 
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Mi trovo in un curioso stato mentale ormai da qualche anno. Non ho nessuna fiducia nel futuro, nella vita, nella religione, nelle persone, in niente e nessuno insomma. Eppure non sono depresso, perché so che non servirebbe assolutamente a nulla. Sto in una sorta di pace dei sensi, pur con la costante sgradevole consapevolezza che questa vita sia una merda. Non saprei come spiegarmi meglio.

Qualche sera fa ci ho discusso, lei continua a dire che dovrei andare da una psicologa molto brava che lei conosce, che non è normale alla mia età essere così. Non riesce proprio a capire il mio punto di vista, per sua fortuna aggiungerei.
Tua madre ti vuole bene ed è blupillata.

Cosa vuoi, che ti faccia discorsi basati redpillati? Fa parte di una generazione che certe cose non le pensava nemmeno. Tu hai raggiunto la consapevolezza, evita di parlarne con lei, non capirebbe e starebbe male. Dille che sei felice. A loro basta questo, se son buoni genitori.
 
Tua madre ti vuole bene ed è blupillata.

Cosa vuoi, che ti faccia discorsi basati redpillati? Fa parte di una generazione che certe cose non le pensava nemmeno. Tu hai raggiunto la consapevolezza, evita di parlarne con lei, non capirebbe e starebbe male. Dille che sei felice. A loro basta questo, se son buoni genitori.
A me i miei genitori mi rompono le palle,con si più felice fai più cose,miseriaccia,io sono serio e poi ho una faccia di merda
 
Tua madre ti vuole bene ed è blupillata.

Cosa vuoi, che ti faccia discorsi basati redpillati? Fa parte di una generazione che certe cose non le pensava nemmeno. Tu hai raggiunto la consapevolezza, evita di parlarne con lei, non capirebbe e starebbe male. Dille che sei felice. A loro basta questo, se son buoni genitori.
Si hai ragione, infatti non ce l'ho con lei, anzi dentro ci soffro di non potere essere quello che lei vorrebbe. Ma le cose stanno così purtroppo, il mondo non l'ho fatto io.
 
Mi trovo in un curioso stato mentale ormai da qualche anno. Non ho nessuna fiducia nel futuro, nella vita, nella religione, nelle persone, in niente e nessuno insomma. Eppure non sono depresso, perché so che non servirebbe assolutamente a nulla. Sto in una sorta di pace dei sensi, pur con la costante sgradevole consapevolezza che questa vita sia una merda. Non saprei come spiegarmi meglio.

Qualche sera fa ci ho discusso, lei continua a dire che dovrei andare da una psicologa molto brava che lei conosce, che non è normale alla mia età essere così. Non riesce proprio a capire il mio punto di vista, per sua fortuna aggiungerei.
Dalle retta.
Vai dalla psico.
Ci sta il nichilismo, è giusto, ma bisogna pure godersi la vita al massimo delle possibilità indiviudali.
 
Dalle retta.
Vai dalla psico.
Ci sta il nichilismo, è giusto, ma bisogna pure godersi la vita al massimo delle possibilità indiviudali.

Vai dallo psico, butta 60 euro due volte a settimana per sentirti dire cose ovvie blupillate da uno pseudomedico. Se sei depresso servono gli antidepressivi, avrai più serotonina e più buon umore. Le chiacchiere blupillate di uno psicologo sono solo bugie per farti sentire meglio, appena smetti di credergli, tempo due settimane ti accasci di nuovo e hai qualche centinaio di euro in meno. Usali per andare a puttane o per farti un viaggio, o entrambe le cose.
 
Vai dallo psico, butta 60 euro due volte a settimana per sentirti dire cose ovvie blupillate da uno pseudomedico. Se sei depresso servono gli antidepressivi, avrai più serotonina e più buon umore. Le chiacchiere blupillate di uno psicologo sono solo bugie per farti sentire meglio, appena smetti di credergli, tempo due settimane ti accasci di nuovo e hai qualche centinaio di euro in meno. Usali per andare a puttane o per farti un viaggio, o entrambe le cose.
Sono stato da vari psicologi e psicologhe durante la separazione dei miei quando ero un bambino. L'opinione che ho maturato della categoria è pessima: sono solo un branco di presuntuosi perbenisti e attaccati ai soldi, che credono, solo per aver studiato qualche anno in una facoltà universitaria ridicola come psicologia, di poter risolvere problemi complessissimi e radicati nel profondo di una persona. E nel mio caso il problema non è nemmeno il mio, è il mondo ad essere sbagliato, il mio problema è che ormai l'ho capito fin troppo bene e non riesco più a ingannarmi su questo.
 
Sono stato da vari psicologi e psicologhe durante la separazione dei miei quando ero un bambino. L'opinione che ho maturato della categoria è pessima: sono solo un branco di presuntuosi perbenisti e attaccati ai soldi, che credono, solo per aver studiato qualche anno in una facoltà universitaria ridicola come psicologia, di poter risolvere problemi complessissimi e radicati nel profondo di una persona. E nel mio caso il problema non è nemmeno il mio, è il mondo ad essere sbagliato, il mio problema è che ormai l'ho capito fin troppo bene e non riesco più a ingannarmi su questo.

I psicologi, salvo Qualcuno/a , sono una marea di bluepillati abituati a sentire, più che ascoltare, i disagi dei pazienti dispensando loro consigli poco pragmatici o distribuendo psicofarmaci che non risolvono un bel nulla.

Ma anche qualora fossero efficaci (Alcuni/e lo sono), viviamo in una società di merda: è come prendersi le pillole allo Iodio e poi recarsi ugualmente in ambienti radioattivi.

La soluzione sarebbe quella di rendere la psicoterapia più facilmente accessibile a tutti!
 
Hai ragione,a me non piace stare in mezzo alle persone

Neanche a me. E fidati che fino a poco tempo fa uscivo spesso fuori facendo lunghe camminate. Le crudezze ricevute nel tempo mi fanno passare la voglia di uscire (inutilmente) di casa.
Esco per motivi importanti, e se proprio devo svagarmi valuto bene l’orario migliore.

Non mi sento tranquillo, di solito, nei contesti sociali: vedo troppa gente di merda!
 
Vai dallo psico, butta 60 euro due volte a settimana per sentirti dire cose ovvie blupillate da uno pseudomedico. Se sei depresso servono gli antidepressivi, avrai più serotonina e più buon umore. Le chiacchiere blupillate di uno psicologo sono solo bugie per farti sentire meglio, appena smetti di credergli, tempo due settimane ti accasci di nuovo e hai qualche centinaio di euro in meno. Usali per andare a puttane o per farti un viaggio, o entrambe le cose.
io forse sono stato fortunato?
ho trovato una psico che sapeva molto di tematiche incel, redpill ecc.
non mi ha mai dato risposte da blupillato, anzi, spesso è stata cruda e spietata ma penso che sia stata furba perché ha capito come dialogare con chi aveva davanti.
se si va dallo psico e non si citano i problemi reali che si hanno, difficile venire aiutati.
poi sì, sono d'accordo che serva anche lo psichiatra.
 
Mi trovo in un curioso stato mentale ormai da qualche anno. Non ho nessuna fiducia nel futuro, nella vita, nella religione, nelle persone, in niente e nessuno insomma. Eppure non sono depresso, perché so che non servirebbe assolutamente a nulla. Sto in una sorta di pace dei sensi, pur con la costante sgradevole consapevolezza che questa vita sia una merda. Non saprei come spiegarmi meglio.

Qualche sera fa ci ho discusso, lei continua a dire che dovrei andare da una psicologa molto brava che lei conosce, che non è normale alla mia età essere così. Non riesce proprio a capire il mio punto di vista, per sua fortuna aggiungerei.

Quando sto da solo e/o in ambienti tranquilli con persone educate… mi sento felice!

Il problema sussiste quando devo relazionarmi fuori nei contesti sociali: essendo caratterialmente molto autentico e goffo, e fisicamente poco appetibile, si crea non poche volte una barriera tra “me” ed gli “altri” dove vengo talvolta percepito come diverso.

Quindi si le persone, su grandi linee, mi fanno terribilmente schifo! Desidererei maggiore rispetto ed empatia da loro nei confronti della mia persona.
Non sempre mi sento tranquillo in mezzo agli altri, specie quando bisogna comunicare rimanendo fedeli a “se stessi”.

Il colpo di grazie viene poi inferto dalle ragazze: totalmente invisibile, nemmeno degnato di uno sguardo.
Non aver mai fatto sesso e non aver mai toccato la pelle delle ragazze (che non siano stette di mano o sporadici baci sulle guance) fa riflettere su come stare da soli sia un toccasana in questo oceano di oscenità!
 
Siamo nella stessa situazione..

il declino c'è stato dal momento che ho smesso di avere fiducia in me stesso a livello fisico che secondo me è il carburante per avere la forza di alzarsi e agire nella vita, se quando sei carico per qualcosa, ti guardi allo specchio o in foto e ti fai cagare a spruzzo, ti scende tutto, c'hai solo voglia di startene da solo in casa tua e oziare fino alla fine dei tuoi giorni, mi ricordo da più giovane avevo tanta voglia di fare, e facevo... nel mio piccolo sono stato più produttivo in quattro anni di adolescenza che in dieci da adulto..

per complicazioni dovute alla masticazione ho sviluppato un'assimetria mandibolare abbastanza evidente, e con il tempo questo difetto estetico mi ha portato enormi problemi sociali, ma non a livello di ansie o il non riuscire a rapportarmi con le persone, ma nel riuscire ad avere relazioni con qualsiasi ragazza, praticamente impossibile, sono uno 0 attualmente, sono ripugnante.. sono in lista per un'operazione al maxillo per farti capire la gravità... ti dico, in adolescenza ero praticamene un'altra persona, esteticamente e soprattutto mentalmente, è stato un colpo devastante, passare da non dico stare in mezzo alla figa 24/7 ma poco ci mancava.. al non avere contatti, ZERO, in 10 anni.. partendo dal fatto che non riuscirei più ad essere quello di prima, tutta sta situazione mi ha stravolto il modo di ragionare, se avessi davanti il me di 10 anni fa lo prenderei a cartoni in faccia, per dirti.. ero blupillato, ma si stava bene da ignoranti.. ora anche se dovessi tornare a essere un bel ragazzo sarebbe un dramma.. mi sono letteralmente dimenticato le emozioni, i sentimenti, sono diventato egoista da far schifo, credo di aver perso definitivamente la possibilità di amare e di essere amato, non ci credo neanche più, solo a parlare di amore mi viene da vomitare, siamo animali, che cazzo è sto amore *** cane, ci innamoriamo delle proporzioni della faccia, delle ossa, del fisico... da questo punto di vista sono irrecuperabile..

tutto questo per dirti cosa... che tu pensi di star bene, ma in realtà ha ragione tua madre, non stai vivendo, questa non è vita, fare casa/lavoro, avere zero stimoli, non star inseguendo un sogno, non avere relazioni, non scopare, non provare nulla... non siamo tristi, ma non siamo neanche felici, viviamo in un limbo, abbiamo imparato ad incassare e sopportare il dolore, tanto da diventarne insensibili, ci siamo spenti, andiamo avanti per inerzia, non stiamo vivendo ma sopravvivendo...
 
Siamo nella stessa situazione..

il declino c'è stato dal momento che ho smesso di avere fiducia in me stesso a livello fisico che secondo me è il carburante per avere la forza di alzarsi e agire nella vita, se quando sei carico per qualcosa, ti guardi allo specchio o in foto e ti fai cagare a spruzzo, ti scende tutto, c'hai solo voglia di startene da solo in casa tua e oziare fino alla fine dei tuoi giorni, mi ricordo da più giovane avevo tanta voglia di fare, e facevo... nel mio piccolo sono stato più produttivo in quattro anni di adolescenza che in dieci da adulto..

per complicazioni dovute alla masticazione ho sviluppato un'assimetria mandibolare abbastanza evidente, e con il tempo questo difetto estetico mi ha portato enormi problemi sociali, ma non a livello di ansie o il non riuscire a rapportarmi con le persone, ma nel riuscire ad avere relazioni con qualsiasi ragazza, praticamente impossibile, sono uno 0 attualmente, sono ripugnante.. sono in lista per un'operazione al maxillo per farti capire la gravità... ti dico, in adolescenza ero praticamene un'altra persona, esteticamente e soprattutto mentalmente, è stato un colpo devastante, passare da non dico stare in mezzo alla figa 24/7 ma poco ci mancava.. al non avere contatti, ZERO, in 10 anni.. partendo dal fatto che non riuscirei più ad essere quello di prima, tutta sta situazione mi ha stravolto il modo di ragionare, se avessi davanti il me di 10 anni fa lo prenderei a cartoni in faccia, per dirti.. ero blupillato, ma si stava bene da ignoranti.. ora anche se dovessi tornare a essere un bel ragazzo sarebbe un dramma.. mi sono letteralmente dimenticato le emozioni, i sentimenti, sono diventato egoista da far schifo, credo di aver perso definitivamente la possibilità di amare e di essere amato, non ci credo neanche più, solo a parlare di amore mi viene da vomitare, siamo animali, che cazzo è sto amore *** cane, ci innamoriamo delle proporzioni della faccia, delle ossa, del fisico... da questo punto di vista sono irrecuperabile..

tutto questo per dirti cosa... che tu pensi di star bene, ma in realtà ha ragione tua madre, non stai vivendo, questa non è vita, fare casa/lavoro, avere zero stimoli, non star inseguendo un sogno, non avere relazioni, non scopare, non provare nulla... non siamo tristi, ma non siamo neanche felici, viviamo in un limbo, abbiamo imparato ad incassare e sopportare il dolore, tanto da diventarne insensibili, ci siamo spenti, andiamo avanti per inerzia, non stiamo vivendo ma sopravvivendo...

Si, stare in mezzo agli altri è un inferno quando si è “autentici” (vuoi fisicamente o caratterialmente).

Ho perso molto la fiducia nel prossimo, e sono totalmente sfiduciato nel futuro: una probabile apocalisse mi farebbe solo un piacere, scusate se lo scrivo.

Fortunatamente quando sto da solo (ed in rari contesti sociali con Poche persone) non ho di che lamentarmi: studio per non pensare. Scrivere e svolgere gli esercizi sul quaderno mi distoglie da certi pensieri.
 
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