Non giustifico i bulli, però la scuola è una giungla.
O bullizzi o vieni bullizzato
Il primo anno di superiori venivo bullizzato da 4 ragazzi che erano lì per l'obbligo di frequenza e quindi gliene fregava un cazzo del voto in condotta
Dopo loro se ne andarono, ma e finii in classe con dei ripetenti abbastanza violenti.
Sapevo già cosa dovevo fare, o finire ancora una volta bullizzato o unirmi a loro e bullizzare gli altri più deboli
Scelsi la seconda per salvaguardare la mia psiche
Non ce ne sono di vie di mezzo nelle scuole italiane. È crudo lo so, ma o sei vittima o carnefice. Non c'è la possibilità di farsi i cazzi propri e starsene 'neutrali'.
Ricordo una volta alle elementari che un gruppetto di ragazzi stavano bullizzando un ragazzino semi-handicappato, io feci la cosa giusta e corsi a dirlo alle maestre
Risultato? Punirono sia i bulli che me.
Da quel giorno seppur fossi ancora bambino decisi di non aiutare più nessuno che non fosse un mio parente o un mio stretto amico, il mondo è un posto ingiusto e gelido.
Nel mondo reale è così comunque. È il cosiddetto gioco a somma zero, per chiunque vince, qualcuno deve perdere
Se io ottengo un prestigioso posto di lavoro, qualcuno si trova a fare il magazziniere in quel posto
Se io ipoteticamente trovassi una partner che piace anche a un mio amico o qualsiasi altro e questa decidesse di stare con me, io vincerei e tutti gli altri perderebbero (corna a parte ovviamente).