Il punto è che il problema, dal mio punto di vista, non è l'avvento dello smartphone ma il concetto ideologico che con l'utilizzo dello stesso tu, in quanto donna, possa avere accesso a tutti i maschi del globo.
Questo è un concetto portato avanti dal progressismo, che poi siano stati quelli di sinistra a metterlo al primo posto di un'agenda non cambia la sostanza: esiste e ormai è una realtà consolidata che ha portato te (uomo) a soffrire tutti i bias femminili possibili, oltre a subìre l'umiliazione di essere considerato uno scarto perché non sei un 7, ovvero quel grado di bellezza tale che rappresenta una percentuale più bassa rispetto alla norma e de facto condannando alla solitudine milioni di individui solo in Italia.
Il progresso tecnologico di per sé non è un male, come dicevo dagli anni '70 ai primi anni '90 la tecnologia ha avuto un suo ruolo importante ma non ha minimamente intaccato gli equilibri relazionali delle persone.
Se ci pensi uno smartphone, un cellulare, internet ecc sono tutti strumenti utili, è l'utilizzo sbandato di quegli strumenti a condannarci all'infelicità.
Quindi se uno mi chiede: ma prima di tutto questo si stava meglio? La mia risposta è sì, si stava meglio ma attenzione, non è che si stava meglio negli anni '30 quando ancora non esisteva neanche il riscaldamento, si stava meglio quando il progresso tecnologico era fonte di benessere e ancora esisteva un concetto di relazioni che aveva un'importanza istituzionale.
La tecnologia condiziona pesantemente l' agire ed il pensare umano: alcuni effetti non è detto che siano immediati, bensì di medio lungo termine. Più la tecnologia diventa potente, performante, più potenti saranno gli effetti, spesso imprevedibili.
Lo smartphone ed Internet, dando la possibiltà di comunicare con persone in tutto il globo terrestre, per forza dà ad una donna l' illusione di avere accesso a tutti gli uomini del globo, quindi di avere amplissima scelta. E' un effetto della tecnologia, un effetto tecnico direi. Nessuna ideologia aveva codificato questa cosa. Prima dello smartphone, e di Internet, semplicemente la rosa di candidati per una donna si limitava al proprio paese, o a quelli limitrofi, poi poteva trasferirsi in una grande città, lì chiaramente le scelte si ampliavano. Questo succedeva perché i limiti tecnologici lo imponevano.
La tecnologia ha degli usi buoni e cattivi, per un periodo di tempo prevale il lato buono, ma al lungo andare forse quello cattivo, visto che le società complesse nell' arco di secoli collassano sempre, contando sia quelle ben note tipo i Romani, i Babilonesi, i Maya ecc. sia quelle molto meno note tipo i Nuragici, gli Atlantidei ecc.
Negli anni '70 era meglio, sul piano dei rapporti uomo/donna, perché non c'erano i social, inimmaginabili gli smartphone, c'erano meno emittenti televisive, quindi meno ipergamia e più socializzazione all' aria aperta. La cultura consumista, prodotto e strumento del progresso, si stava sedimentando ma era ad uno stadio "adolescenziale" ancora, non era arrivata a cambiare in profondità l' essere umano, specie quello femminile, come adesso. Vi erano le ideologie, che davano occasione di incontrarsi e socializzare.
Allora la tecnologia era ad uno stadio in cui era più fonte di benessere, oggi invece sta diventando più fonte di problemi, non solo per i temi del forum, vedi il fatto che la tecnologia offre alle classi dirigenti mondiali strumenti potenti di controllo, repressione, guerra, pensa alle malattie in aumento che bilanciano i successi della medicina (amesso che qualcosa non venga tenuto nascosto) ecc.