Non capisco cosa intendi con peccatori e infedeli, ma vabbè, sono atea e non credo in alcuna religione.
La tua descrizione è un'analisi perfetta e cinica (e va benissimo) di come funziona il mondo. Il fatto che funzioni così e che sia la regola, non significa che bisogna accettare e accogliere questo enorme vuoto di pochezza umana.
Il fatto che tanti decidano di farsi influenzare dalla pochezza altrui, perché il mondo va così, permette al mondo di andare così.
Posso capire chi non ha avuto motivazioni per cambiare tale pochezza, in fondo il mondo gli ha dato comunque qualcosa ed è riuscito a tirare avanti abbastanza bene lo stesso (tanti se non quasi tutti qui dentro avrebbero agito allo stesso modo)
Ma da chi ha provato la sofferenza, da chi ha sentito il dolore infertogli da persone che portavano in sè pochezza.. ecco questo diventare uguali, non ha senso. Non ha logica.
Ok, ha la logica del "il mondo mi vuole marcio e allora faccio altrettanto", ma non è veramente logico come ragionamento.
Perché seguendo questa logica, chi vi ha inferto dolore ha fatto bene a farlo, dato che a loro volta avranno avuto i loro motivi per farvi ciò.
E invece no, chi ha fatto male, per il solo fatto che avete reagito soffrendo, non può avere ragione, al massimo può essere capito da cosa deriva, ma non può avere ragione.
E lo stesso non puoi averla tu se ti adatti ad un mondo marcio.