Piccole crudezze

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Ormai ho passato i 30 quindi volente o nolente ho a che fare con gente di tutte le età. Parlando del più e del meno una collega mi dice che deve partecipare ad un matrimonio, mi fa vedere sullo smartphone l’abito che indosserà e mi dice “tanto so che sono brutta lo stesso” (effettivamente non è un esempio di bellezza, ma guarda caso è sposata al contrario mio) e le rispondo che non è vero, che anzi l’abito le dona molto. Poi non ricordo come e perché faccio vedere io una mia foto e le dico la stessa cosa “so che sono brutto” e lei….silenzio. Premurosa, grazie.
Stessa situazione con altre due colleghe, sulla cinquantina. Una stava raccontando di un suo ex (sempre grandi argomenti) e l’altra io stavamo commentando un po’ il racconto assieme a lei. Ad un certo mi chiedono e tu? E io cosa ho risposto? Io sono brutto. “Si è vero però sei un bravo ragazzo”. “Appunto, non serve a niente”. Poi hanno attaccato con discorsi blupillati a chi non ho nemmeno ribattuto.
Se ricordo altre piccole crudezze ve le racconto, ma queste piccole cose sono conferme che continuano a vederci brutti e che comunque quando lo sei, sei condannato a qualsiasi età, guardano sempre e solo quello.
Almeno sono state sincere nel loro silenzio.

Agg x1
venni licenziato da un lavoro e dopo circa una settimana mi chiama una collega con cui avevo un po’ di confidenza.
“Dai, usciamo, ti stiamo venendo a prendere”
Sapeva quanto ci sono rimasto male, il lavoro mi piaceva molto e col sorriso dissi “ma non sono pronto, datemi un po’ di tempo” ero tutto felice perché non pensavo che mi facessero una sorpresa del genere.
Dopo aver sentito la mia voce mi dice “ah, ma sei quel …. pensavo avessi chiamato l’altro ….” E butta giù. Semplicemente c’era un altro col mio nome e si è confusa. Ovviamente anche lì preso malissimo.
Colpa tua dovevi startene zitto
 
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