Presa in giro? Probabile

Dovevi presentarti,anche se fosse stata una presa per il culo ci saresti andato preparato ormai è anche inutile pensarci.
Col senno di poi lo capisce anche da solo, ma è inutile starsi a torturare su cosa si sarebbe dovuto fare, ormai è andata così... si guarda avanti.
 
Io ho il polso piccolo e una ossatura fine, ma una buona muscolatura. Infatti ho un fisico magro da teenager con v shape anche se vado verso i 40. Non è mai stato un problema con le np e gli altri maschi.
Ok ma domanda, perché su questo forum?
 
Cioè tu cosa pensi?
Esattamente quello che ho detto... avresti dovuto presentarti... ci rimediavi una presa per il culo? Può essere, ma non ne avrai mai la certezza... adesso continuerai a torturarti su questa cosa qui.

Cerco di dirti le cose che potrebbero esserti più d'aiuto.
- Non ci pensare più
- Anche se fossi riuscito ad avere un'appuntamento con questa ragazza e magari anche a limonarla, non sarebbe stata la sliding door che ti avrebbe cambiato la vita, magari saresti riuscito per botta di culo ad avere una relazione più o meno lunga, ma poi saresti tornato incel come lo sei adesso... non fissarti di aver mancato una sliding door perché non è così.
 
Vi racconto questo fatto personale successo ormai tanti anni fa quando ero adolescente, vi chiedo un parere sincero e ragionato senza conclusioni affrettate, trattati di un presunto invito da parte di una teen ad incontrarci

Quarta superiore, i ragazzi della mia classe ormai quasi tutti maggiorenni non erano quasi più nella fase della presa in giro a parte alcuni inoltre un po' perché la feccia degli anni precedenti aveva lasciato bocciato un po' l'età un po' il cambio classe subito con pochi delle vecchie classi sta di fatto ero comunque isolato. Una mattina siamo andati a vedere qualcosa in pullman con rientro in classe per mezzogiorno, c'erano anche altri indirizzi. Salgo sul pullman per il rientro come al solito posto da sola arriva l'indirizzo femminile di qualche classe e una ragazza gran bella ragazza spavalda ed estroversa è costretta a sedersi vicino a me perché non c'è posto. In mezzo a tutti mi fa i complimenti e in modo estroverso e scherzoso mi chiedeva di dov'ero come e tutti sentivano ma non erano del tipo da presa in giro in se e non esagerati, io comunque non ero mio agio perché lo diceva davanti a tutti ma gli altri non dicevano niente, sta di fatto lei vuole rivedermi, detta così sembra una buona cosa ma mi chiede di rivederla davanti a tutti ed io le dico ok domani mattina alle 7 o giù di lì Ovviamente io avevo il sentore della presa in giro, pensavo "cazzo che ti avrei voluto rivedere ma mi sa che tu o non ci sarai" o ci sarà di mezzo qualche perculata. Il giorno dopo a scuola ovviamente non vado all'incontro ed ad un certo punto sentiamo bussare in classe "entra lei con una sua amica e chiede se potevo uscire" la profe dice ok, lei fuori io lei e la sua amica mi chiede che non ero venuto io distaccato le dico infatti o qualcosa del genere e mi dice sei uno sttonzo o qualcosa e se ne va.
A voi il parere
`Dovevi andarci...fosse stata una presa in giro te ne potevi fottere in caso contrario magari ci usciva qualcosa di buono.
Non lo saprai mai...pensa ad altro.
 
Il problema della maggior parte dei frequentatori di questo forum è che il nostro senso di inadeguatezza ci porta ad essere costantemente spaventati dalla vita. Se faccio mente locale tra i 13 anni ed i 18 ci furono almeno 4 ragazze, tutte abbastanza carine, che ci provarono in maniera evidente ma io ho preferito fuggire, come hai fatto tu, perché non mi ritenevo all'altezza. E la stessa cosa ho fatto anche in ambito scolastico, lavorativo ed in parte anche nelle relazioni amicali. Chiamatelo disturbo evitante delle personalità, ansia sociale, sindrome dell'impostore o da palcoscenico ma questa è di fatto la realtà. Scegliere di scappare anziché affrontare una determinata situazione ti preclude dal vivere.
 
Il problema della maggior parte dei frequentatori di questo forum è che il nostro senso di inadeguatezza ci porta ad essere costantemente spaventati dalla vita. Se faccio mente locale tra i 13 anni ed i 18 ci furono almeno 4 ragazze, tutte abbastanza carine, che ci provarono in maniera evidente ma io ho preferito fuggire, come hai fatto tu, perché non mi ritenevo all'altezza. E la stessa cosa ho fatto anche in ambito scolastico, lavorativo ed in parte anche nelle relazioni amicali. Chiamatelo disturbo evitante delle personalità, ansia sociale, sindrome dell'impostore o da palcoscenico ma questa è di fatto la realtà. Scegliere di scappare anziché affrontare una determinata situazione ti preclude dal vivere.
Hai ragione,io però (e parlo del me studente) mi sarei presentato.Se quella ragazza sembrava interessata perchè non presentarmi?Fosse stata tutta una presa per il culo amen sai che cambiava non sarebbe stato certo quell episodio a far cambiare il pensiero che potevano avere gli altri di me.
 
Hai ragione,io però (e parlo del me studente) mi sarei presentato.Se quella ragazza sembrava interessata perchè non presentarmi?Fosse stata tutta una presa per il culo amen sai che cambiava non sarebbe stato certo quell episodio a far cambiare il pensiero che potevano avere gli altri di me.
Perché poteva essere uno scherzo, di quelli brutti, e forse era persino uno scherzo. Avete mai presente quei film americani in cui lo sfigato o la sfigato vengono avvicinati dallaa ragazza figa o dal figo per un appuntamento per poi rivelarsi una presa in giro?
 
Perché poteva essere uno scherzo, di quelli brutti, e forse era persino uno scherzo. Avete mai presente quei film americani in cui lo sfigato o la sfigato vengono avvicinati dallaa ragazza figa o dal figo per un appuntamento per poi rivelarsi una presa in giro?
Cristo vorrei tornare nel mio corpo di 16enne con la mente che ho adesso...schiaccerei tutti solo con lo sguardo...altro che prese per il culo li mangerei tutti vivi chad chaddini stacy e cazzinculo.
 
Il problema della maggior parte dei frequentatori di questo forum è che il nostro senso di inadeguatezza ci porta ad essere costantemente spaventati dalla vita. Se faccio mente locale tra i 13 anni ed i 18 ci furono almeno 4 ragazze, tutte abbastanza carine, che ci provarono in maniera evidente ma io ho preferito fuggire, come hai fatto tu, perché non mi ritenevo all'altezza. E la stessa cosa ho fatto anche in ambito scolastico, lavorativo ed in parte anche nelle relazioni amicali. Chiamatelo disturbo evitante delle personalità, ansia sociale, sindrome dell'impostore o da palcoscenico ma questa è di fatto la realtà. Scegliere di scappare anziché affrontare una determinata situazione ti preclude dal vivere.
Ho elaborato superficialmente, almeno nel mio caso, questo evitamento nei confronti delle occasioni della vita, anche sentimentale, come il frutto di una educazione sminuente nei miei confronti da parte dei familiari, degli atti di violenza subiti da bambino ed in seguito dal bullismo. Tutto ciò è accaduto dai 4 ai 13 anni.
Tu quando sei riuscito a riprenderti? Hai utilizzato strategie in particolare? Come va adesso la tua vita? Ti ringrazio molto se vorrai rispondermi
 
Perché poteva essere uno scherzo, di quelli brutti, e forse era persino uno scherzo. Avete mai presente quei film americani in cui lo sfigato o la sfigato vengono avvicinati dallaa ragazza figa o dal figo per un appuntamento per poi rivelarsi una presa in giro?
Ho capito,però fosse stato uno scherzo perchè farti chiamare fuori dalla classe e darti dello stronzo?Potevano farti lo scherzo anche in quel momento o dopo la scuola.
 
Ho elaborato superficialmente, almeno nel mio caso, questo evitamento nei confronti delle occasioni della vita, anche sentimentale, come il frutto di una educazione sminuente nei miei confronti da parte dei familiari, degli atti di violenza subiti da bambino ed in seguito dal bullismo. Tutto ciò è accaduto dai 4 ai 13 anni.
Tu quando sei riuscito a riprenderti? Hai utilizzato strategie in particolare? Come va adesso la tua vita? Ti ringrazio molto se vorrai rispondermi
Una volta finito la scuola ho avuto come un senso di ribellione per una adolescenza così, tuttavia questa ribellione era fine a se stessa e non portava a niente ma non era nemmeno controproducente. Dal punto di vista di relazionarmi con maschi non ho avuto problemi, purtroppo quei pochi amici che ho avuto dai 20 ai 30 anni erano completamente nuovi perché da adolescente non avevo amici. Inoltre alcuni erano fidanzati, chi lavorava chi studiava, con gli anni ognuno aveva la sua vita. Dopo II 30 gli unici amici che ho avuto, anche questi nuovi, erano tutti senza fidanzata e sospetto con poche esperienze passate ma credo che qualche relazione l'avessero avuta.
Io a tutt'oggi, ma già ormai da molti non ho problemi a farmi dentro con qualcuno, sono di compagnia, i maschi si divertono con me. Avevo qualche mese fa finito di frequentare un corso di formazione in cui c'erano tutti ragazzi dai 20 ai 30, i pochi giorni passati quasi tutti hanno detto che li sarei mancato e nonostante fosse un corso si sono divertiti ad avermi come compagnia di corso, ma non perché facevo il buffone o cose del genere. Tuttavia le possibilità di conoscere nuova gente sono poche dopo i 30, chi è sposato, chi fidanzato, chi sta con quel ristretto gruppo di amici da sempre e così via
 
Una volta finito la scuola ho avuto come un senso di ribellione per una adolescenza così, tuttavia questa ribellione era fine a se stessa e non portava a niente ma non era nemmeno controproducente. Dal punto di vista di relazionarmi con maschi non ho avuto problemi, purtroppo quei pochi amici che ho avuto dai 20 ai 30 anni erano completamente nuovi perché da adolescente non avevo amici. Inoltre alcuni erano fidanzati, chi lavorava chi studiava, con gli anni ognuno aveva la sua vita. Dopo II 30 gli unici amici che ho avuto, anche questi nuovi, erano tutti senza fidanzata e sospetto con poche esperienze passate ma credo che qualche relazione l'avessero avuta.
Io a tutt'oggi, ma già ormai da molti non ho problemi a farmi dentro con qualcuno, sono di compagnia, i maschi si divertono con me. Avevo qualche mese fa finito di frequentare un corso di formazione in cui c'erano tutti ragazzi dai 20 ai 30, i pochi giorni passati quasi tutti hanno detto che li sarei mancato e nonostante fosse un corso si sono divertiti ad avermi come compagnia di corso, ma non perché facevo il buffone o cose del genere. Tuttavia le possibilità di conoscere nuova gente sono poche dopo i 30, chi è sposato, chi fidanzato, chi sta con quel ristretto gruppo di amici da sempre e così via
L'essere estroversi è un grande vantaggio, sfruttalo il più possibile , io debbo sforzarmi nelle relazioni sociali, sostenere determinati discorsi e cercare di non deviare dalla logica del filo dominante con i miei pensieri. Ne esco esausto da tutti questi stimoli visivi, sonori, ambientali.
Di solito dopo i 30 le persone si conoscono facendo hobbies in comune, è vero che gli amici è preferibile farseli da giovane, ma in questi tempi di socialità liquida si trova di tutto, non è più come una volta che la vita era più semplice e pianificata, essendo tu estroverso potresti approfittarne.
 
Ho elaborato superficialmente, almeno nel mio caso, questo evitamento nei confronti delle occasioni della vita, anche sentimentale, come il frutto di una educazione sminuente nei miei confronti da parte dei familiari, degli atti di violenza subiti da bambino ed in seguito dal bullismo. Tutto ciò è accaduto dai 4 ai 13 anni.
Tu quando sei riuscito a riprenderti? Hai utilizzato strategie in particolare? Come va adesso la tua vita? Ti ringrazio molto se vorrai rispondermi

Ho fatto tanta psicoterapia quando ho toccato il fondo e dopo anni, a causa di una recidiva del doc, sono dovuto ricorrere anche a psicofarmaci che sto assumendo tuttora. Nel complesso conduco una vita apparentemente normale (compagna, lavoro, discreta rete di amicizie). Comunque hai centrato il punto, certi spettri mentali, oltre che genetici/ereditari, sono causati da un approccio sbagliato dei nostri genitori che causano squilibri irreversibili.
 
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