raga , le apparenze ingannano, in ogni caso non ti paragonare agli altri della serie quello è piu brutto dime io sono piu figo, magari il tipo a cui tu ti riferisci ha dei talenti nascosti,è simpatico carismatico, magari aletto è un torellone un fenomeno e alla tipa in questione la manda in estasi, a mio avviso dovresti concentrarti su te stesso, guardarti metaforicamente allo specchio non solo per guardarti fuori, ma per guardarti dentro.magari sbagli approccio, non sai confrontarti, hai un carattere non molto socievole e le persone lo percepiscono, non sei un fenomeno. chiaro non sono nessuno per giudicarti giusto io. ti devi autovalutare in maniera sincera e capire questo sono io, qui sbaglio e posso migliorare, senza sparare sentenze. senza invidiare. tipo sono piu alto sono piu muscoloso lui ha piu soldi. mia zia diceva l'invidioso, non è mai contento, non è mai soddisfatto e felice a sto punto guardati dentro e fuori e cerca di capire che difetti hai e cosa puoi smussare e eliminare, le persone non si guardano dall'aspetto ma dall'anima. se uno è cupo ombroso si trasparisce dallo sguardo e dall'atteggiamento. ci sono maschere che indossiamo in società che sono piu veritiere e sincere dei difetti che vogliamo mascherare e celare non so se mi sono spiegato
esistono "maschere" psicologiche che indossiamo nella vita di tutti i giorni, e non sono più reali del nostro vero sé, ma piuttosto rappresentano un comportamento difensivo o un adattamento sociale. Queste maschere sono costruite per ottenere accettazione o per nascondere insicurezze, come descritto da autori come
Pirandello. La vera identità è spesso più nascosta e grezza, e il processo per riconoscerla richiede coraggio e un viaggio interiore verso l'autenticità. C'è una
maschera per la famiglia, una per la società, una per il lavoro. E quando stai solo, resti nessuno.
Siamo sinceri, nella nostra vita, tutti recitiamo delle parti, giochiamo dei ruoli, ci mascheriamo, utilizziamo i comportamenti che ci sembrano, di volta in volta, più accettabili...
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Cosa intende Zizek per le maschere che ci permettono di essere più noi stessi rispetto al semplice toglierle
“L’invidioso invidia nell’invidiato la gioia della vita che gli manca
solo per aggiungere, contrariamente a Sartre, che sosteneva che il cameriere che interpreta il ruolo di cameriere (indossando la maschera) è inautentico, Žižek afferma che il cameriere sta autenticamente occupando una posizione sociale.
"
L'invidia è un'emozione dovuta al confronto sociale. È caratterizzata dal desiderio di ottenere ciò che appartiene a un'altra persona.
PUOI DECIDERE DI CONOSCERTI PROFONDAMENTE. SE DA UN LATO LE MASCHERE TI PROTEGGONO, DALL’ALTRO TI SPACCANO IN DUE: CHI SEI E CHI PUOI ESSERE!
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gioco delle maschere" proprio come
in una mano a poker, scegliamo quando
bluffare, quando
rilanciare e quando, invece,
svelare le nostre carte. La differenza, però, sta in chi abbiamo davanti. Con alcune persone siamo disposti a rischiare, a mostrare ciò che siamo realmente, mentre con altre preferiamo trattenere,
celando ciò che rimane nascosto dietro le pieghe del nostro carattere.
Questo gioco non è inganno, ma una necessità: un modo per proteggerci, per
scegliere con cura chi merita di vedere le nostre fragilità.
sbaglio come concetto?