Il fatto che tu citi un ovvio outlier, dimostra il fatto che non sai di cosa stai parlando, non avendo le capacità per comprendere come funziona la statistica. D'altronde non ti sei qualificato come brutto? Ciò dimostra proprio l'ipotesi di partenza.
Non voglio neanche entrare nel merito della differenza qualitativa tra uno studio scientifico pubblicato su una rivista scientifica Elsevier e quello che tu affermi, non sostanziato da alcun elemento se non cherry picking già messi in discussione tra l'altro, sul forum dei brutti.
No no.
Tranquillo.
Uno studio proprio scientifico.
Con tutte le correlazioni causali del caso.
Che assurge a standard indiscutibile e indiscusso.
Che poi non è per caso lo stesso autore che ha sostenuto, tra le altre perle, che le donne nere sono oggettivamente meno attraenti? (studio poi ampiamente contestato per metodologia discutibile e bias culturale. Ma capisco, serve un’ancora quando si affonda nel mare del risentimento.)
L’equazione “bello = intelligente” è il sogno di chi spera di poter quantificare il valore umano con uno specchio e un quiz a scelta multipla. In realtà, è più facile che un brutto sviluppi capacità sociali, umorismo, intelligenza e resilienza… sai, tutte quelle cose che non si misurano con una foto profilo.
Poi se vuoi credere che i belli siano geneticamente superiori perché Kanazawa ha fatto due grafici in SPSS, accomodati. Ma forse, invece di filettarti con le medie statistiche, che pare ti piacciano molto, potresti investire in una cosa chiamata “sviluppo personale”. Funziona, anche senza zigomi scolpiti.
Io sarò brutto ma il mio QI misurato (per quel che valga il test QI) è di 165. E sinceramente gente che crede seriamente che ci sia una correlazione causale tra bellezza e intelligenza deve essere veramente fuori di testa considerando che stai correlando una cosa soggettiva con una cosa oggettiva e già questo basta a invalidare ogni idiozia che hai detto