Quando la paranoia entrò in politica

mcanrew

Well-known member
Le molte e profonde analisi che tentano di spiegarci la vittoria di Donald Trump corrono tutte sul filo di una giusta e salda razionalità.

Forse varrebbe anche la pena di leggere un piccolo classico delle scienze politiche — Lo stile paranoide nella politica americana di Richard Hofstadter (Adelphi, 2021) — per capire come nella storia americana la presenza di movimenti «paranoidi» si presenti a ondate cicliche, portando nell’agone politico paure e odi ancestrali. Le intuizioni di Hofstadter vengono oggi amplificate dal web, dove la lucida follia di Elon Musk ha dato il suo contributo e dove lo stile paranoide si esprime in complottismi, cospirazioni, pulsioni irrazionali, menzogne, rabbia.

Già nel 1965, l’autore spiegava come questo fenomeno fosse «uno stile di pensiero, non sempre collocato a destra e non confinato agli Stati Uniti, ma ingrediente tipico del fascismo e dei nazionalismi frustrati» e avesse «più a che vedere con il modo in cui le idee vengono credute e propugnate che con la verità o falsità del loro contenuto»: l’Altro, il Diverso sono una minaccia esistenziale per i valori patriottici.
 
Back
Top