Avanguardia
Well-known member
La mia famiglia in confronto alla vostra è davvero normalissima. Ciò non toglie che ci siano stati problemi. Quando ero piccolino, i litigi tra mamma e papà erano frequenti, perché papà per sposarsi con mamma aveva abbandonato il suo paesino natale per abitare qui in un paese dove si trovava male, poi abitava mio nonno materno con cui scoppiarono incompatibilità.
Entrambi venivano da famiglie umili, mio papà ha sempre lavorato da piccolino, come manovale, poi come operaio in raffineria, avanzando di vari livelli, si era diplomato alle serali. Mamma invece, cresciuta come figlia unica, studiava moltissimo, sua mamma non voleva farla andare a Cagliari al liceo e mamma sbattè per protesta la testa al muro. Mamma fece università, lavorò, divenendo poi insegnante.
Sono stati i classici proletari entrati nella classe media, assimilando un pò i miti borghesi a cui dettero credito per anni.
La crisi di coppia cui vi ho accennato si compose durante la mia adolescenza.
Sono stati molto prottetivi e hanno avuto la pretesa che seguissi le strade che loro volevano: praticamente realizzarmi nello studio e fare qualche lavoro tecnico intellettuale del cazzo pensando che fosse chissà che. Hanno fallito, anche perché di carattere tendo a fare il contrario di quello che vogliono impormi. Laureato tardi e male, mai sforzato di cercare lavori tecnico-intellettuali seri, per i quali non sono portato avendo grosse difficoltà di concentrazione, frequentato compagnie discuttibili sia maschili che femminili, nel senso che mi potevano condurre alla prigione, ricordo quando cercarono di mettermi in mezzo ad una rapina, meno male che fallì. Oggi probabilmente si sono pentiti di aver cercato di imporre dei percorsi che non erano adatti a me.
Mi vogliono molto bene, anche con i miei limiti e le mie problematiche. Non sono contenti per cosa sono diventato, ma non perché devono ostentare alla gente un figlio di successo.
Entrambi venivano da famiglie umili, mio papà ha sempre lavorato da piccolino, come manovale, poi come operaio in raffineria, avanzando di vari livelli, si era diplomato alle serali. Mamma invece, cresciuta come figlia unica, studiava moltissimo, sua mamma non voleva farla andare a Cagliari al liceo e mamma sbattè per protesta la testa al muro. Mamma fece università, lavorò, divenendo poi insegnante.
Sono stati i classici proletari entrati nella classe media, assimilando un pò i miti borghesi a cui dettero credito per anni.
La crisi di coppia cui vi ho accennato si compose durante la mia adolescenza.
Sono stati molto prottetivi e hanno avuto la pretesa che seguissi le strade che loro volevano: praticamente realizzarmi nello studio e fare qualche lavoro tecnico intellettuale del cazzo pensando che fosse chissà che. Hanno fallito, anche perché di carattere tendo a fare il contrario di quello che vogliono impormi. Laureato tardi e male, mai sforzato di cercare lavori tecnico-intellettuali seri, per i quali non sono portato avendo grosse difficoltà di concentrazione, frequentato compagnie discuttibili sia maschili che femminili, nel senso che mi potevano condurre alla prigione, ricordo quando cercarono di mettermi in mezzo ad una rapina, meno male che fallì. Oggi probabilmente si sono pentiti di aver cercato di imporre dei percorsi che non erano adatti a me.
Mi vogliono molto bene, anche con i miei limiti e le mie problematiche. Non sono contenti per cosa sono diventato, ma non perché devono ostentare alla gente un figlio di successo.