Prima sono uscito a passeggiare, ascoltando della musica,nel buio e nel freddo vedevo la nebbia mescolarsi nella luce dei lampioni,mi guardo intorno,per le vie vuote,ogni tanto qualche ombra umana sgattaiola in lontananza,fra me e me,ripenso un po' agli ultimi mesi,e mi sento un po' in colpa,a lavoro mi veniva quasi da piangere,a causa della musica,la uso per arrabbiarmi,per ricordare,per soffrire,e nel frattempo quello che ho davvero davanti,non riesco neanche a vederlo.
Arrivo ad una panchina,in un vialetto con qualche aiuola,nel mezzo di una zona piena di condomini,mi siedo e tolgo le cuffie,il silenzio è così forte,che sento quella specie di squillo continuo,dato dall'assenza di rumori.
Inizio a notare quello che ho attorno e vedo alcune finestre da cui proviene luce,e mi ricordo che in ognuna di quelle case ci sono delle vite in corso.
Riesco anche a sentire qualche voce,ma non capisco i dialoghi,non potrebbero mai immaginare che proprio in quel momento qualcuno li sta ascoltando.
Penso a scenari ipotetici in cui la rivedo,e le scarico addosso tutta la mia frustrazione in maniera passiva,in cui la umilio intellettualmente,per superare quella frustrazione che non riesco a togliermi di dosso, nonostante tutto il lavoro fatto.
Tuttavia comprendo che non sia successo nulla di strano,le persone sono cose,e quando ottieni una cosa prima o poi la perderai.
Poi ho guardato in alto e ho visto una mezza luna,stelle,satelliti, l'orsa maggiore credo,e ho pensato che prima o poi anche quelli scompariranno,anche se noi viviamo in funzione del sole e della luna e li consideriamo quasi eterni, l'essere umano prova a creare cose e vivere per esse come fossero il sole e la luna, decidere che uno e una celebrità e ricordarlo per generazioni,prenderlo a modello, vivere secondo le leggi, sicuramente anche queste cose moriranno,molto prima del sole e della luna.
Mi ero dimenticato di me stesso per qualche attimo durante i vari ragionamenti, poi c'è stato un rumore particolare,che m'ha distratto di nuovo,forse era il fischietto di un arbitro, proveniente da un campo di calcio vicino.
Quindi mi sono alzato e ho fatto per andare a casa.
La mente dopo queste riflessioni pensa in modo diverso, sicuramente le emozioni sono più deboli ma purtroppo ci sono ancora.
Adesso sono a letto,e fra le varie cose mi chiedo cosa penserebbe mia nonna di me,se potesse osservare come sono andati gli ultimi 10 anni,non basteranno mai i ringraziamenti per tutto l'aiuto che mi ha dato.
Ho ripensato anche al me bambino,alle sere invernali passate sul divano con la PsP,gli speedy pollo, l'ambiente asettico di casa,quella sensazione di tesa tregua dei miei,fra un litigio e l'altro.
Aveva un sapore particolare,febbrile direi,rivisitato adesso,ci sono vari ricordi.
Chissà fra un po' di tempo che sensazione proverò a rivisitare i ricordi della fase di vita che sto attraversando adesso.
Mi trascino giorno per giorno.
Arrivo ad una panchina,in un vialetto con qualche aiuola,nel mezzo di una zona piena di condomini,mi siedo e tolgo le cuffie,il silenzio è così forte,che sento quella specie di squillo continuo,dato dall'assenza di rumori.
Inizio a notare quello che ho attorno e vedo alcune finestre da cui proviene luce,e mi ricordo che in ognuna di quelle case ci sono delle vite in corso.
Riesco anche a sentire qualche voce,ma non capisco i dialoghi,non potrebbero mai immaginare che proprio in quel momento qualcuno li sta ascoltando.
Penso a scenari ipotetici in cui la rivedo,e le scarico addosso tutta la mia frustrazione in maniera passiva,in cui la umilio intellettualmente,per superare quella frustrazione che non riesco a togliermi di dosso, nonostante tutto il lavoro fatto.
Tuttavia comprendo che non sia successo nulla di strano,le persone sono cose,e quando ottieni una cosa prima o poi la perderai.
Poi ho guardato in alto e ho visto una mezza luna,stelle,satelliti, l'orsa maggiore credo,e ho pensato che prima o poi anche quelli scompariranno,anche se noi viviamo in funzione del sole e della luna e li consideriamo quasi eterni, l'essere umano prova a creare cose e vivere per esse come fossero il sole e la luna, decidere che uno e una celebrità e ricordarlo per generazioni,prenderlo a modello, vivere secondo le leggi, sicuramente anche queste cose moriranno,molto prima del sole e della luna.
Mi ero dimenticato di me stesso per qualche attimo durante i vari ragionamenti, poi c'è stato un rumore particolare,che m'ha distratto di nuovo,forse era il fischietto di un arbitro, proveniente da un campo di calcio vicino.
Quindi mi sono alzato e ho fatto per andare a casa.
La mente dopo queste riflessioni pensa in modo diverso, sicuramente le emozioni sono più deboli ma purtroppo ci sono ancora.
Adesso sono a letto,e fra le varie cose mi chiedo cosa penserebbe mia nonna di me,se potesse osservare come sono andati gli ultimi 10 anni,non basteranno mai i ringraziamenti per tutto l'aiuto che mi ha dato.
Ho ripensato anche al me bambino,alle sere invernali passate sul divano con la PsP,gli speedy pollo, l'ambiente asettico di casa,quella sensazione di tesa tregua dei miei,fra un litigio e l'altro.
Aveva un sapore particolare,febbrile direi,rivisitato adesso,ci sono vari ricordi.
Chissà fra un po' di tempo che sensazione proverò a rivisitare i ricordi della fase di vita che sto attraversando adesso.
Mi trascino giorno per giorno.