Riprodursi è un privilegio da sempre

Ciao,
L' uomo riscrive continuamente la sua storia. I riferimenti al passato sono utili ma non sufficienti a prevedere il futuro.
La condizione dell'uomo preistorico è stata superata progressivamente dalla tecnologia.
Noi conosciamo un recente passato di stampo patriarcale dove la maggioranza degli uomini riusciva a riprodursi
perchè le NP non avevano le risorse per stare sole. Ora non siamo nemmeno regrediti ai tempi preistorici perche'
allora le NP avevano il supporto tribale, del gruppo familiare. La nuova fase ha teoricamente liberato completamente
le NP da molti fardelli che le limitavano nel passato; mentre l'uomo non ha tenuto il passo, non e' stato altrettando avantaggiato.
Forse in futuro con il perfezionamento dell'AI e dei robot.
effettivamente adesso è plausibile entrare in una fase dove se non si faranno regolamentazioni stringenti e forzate, avranno piena libertà di associarsi a chad come non mai, l'eta tecnologica è super caotica e instabile per l'equilibrio umano, aka we are cooked😭, ma anche qua sempre con la sfera di cristallo e i tiri di dadi posso fare previsioni
 
Bel post, ma non sono d'accordo su:

Nelle società umane, il tasso di riproduzione maschile è associato a quanto sia egalitaria la società, cioè più è egalitaria e più si crea una situazione dove le gerarchie sono deboli, e più uomini possono riprodursi. In periodi in cui invece il potere era accentrato, anche considerando società civilizzate, e quindi protendenti verso una situazione molto più stabile ed egalitaria dell'anarchia naturale animale, il tasso di riproduzione stimato era solo del 20-30%. (Ironicamente nell'età della pietra la società era più egalitaria in media rispetto all'impero romano, e il tasso era +50%).


Non vedo il motivo per cui nelle società civilizzate il tasso di riproduzione dovrebbe essere più basso rispetto all'età della pierta, per garantire la stabilità di una società, è d'obbligo avere una cultura di tipo monogama.
Non so quale tipo di civiltà sono state analizzate ma di sicuro in una civiltà stabile come l'impero romano, il tasso di riproduzione non era inferiore all'età della pietra
 
Bel post, ma non sono d'accordo su:




Non vedo il motivo per cui nelle società civilizzate il tasso di riproduzione dovrebbe essere più basso rispetto all'età della pierta, per garantire la stabilità di una società, è d'obbligo avere una cultura di tipo monogama.
Non so quale tipo di civiltà sono state analizzate ma di sicuro in una civiltà stabile come l'impero romano, il tasso di riproduzione non era inferiore all'età della pietra
Diciamo che nella Roma imperiale si tendevano a fare meno figli, un pò per edonismo, un pò perché con la crisi dell' impero c'era timore per il futuro. Ciò non voleva dire che meno gente facesse sesso, è che si evitavano le gravidanze o si sopprimevano i neonati.
Riguardo varie società primitive, ad esempio quelle agrarie matriarcali, non c'era la monogamia ma l' avere più partner era bi-direzionale, nel senso che era possibile sia per l' uomo che per la donna avere più partner.
 
Ciao a tutti, vorrei condividere un mio pensiero e sentire le vostre opinioni in merito.
In natura, se non in rari casi di specie strettamente monogame, la percentuale di maschi che si riproduce è molto bassa, si parla del 5-10% mediamente, dove i maschi più dominanti ottengono accesso alla riproduzione su più femmine (esempio: cavalli, leoni, giraffe, lupi).
Quindi animali che non sono soggetti a regolamentazioni culturali e religiose (i.e. monogamia cristiana e legale, pressione sociale per non avere un bodycount alto, struttura della società in nuclei famigliari...), tenderanno naturalmente in una situazione di enorme disparità, dove pochi maschi saranno enormemente avvantaggiati, mentre gli altri enormemente svantaggiati.

Nelle società umane, il tasso di riproduzione maschile è associato a quanto sia egalitaria la società, cioè più è egalitaria e più si crea una situazione dove le gerarchie sono deboli, e più uomini possono riprodursi. In periodi in cui invece il potere era accentrato, anche considerando società civilizzate, e quindi protendenti verso una situazione molto più stabile ed egalitaria dell'anarchia naturale animale, il tasso di riproduzione stimato era solo del 20-30%. (Ironicamente nell'età della pietra la società era più egalitaria in media rispetto all'impero romano, e il tasso era +50%).

L'uomo medio, è quindi stato costretto ad introdurre solide regolamentazioni ed istituzioni ideologiche per garantire la sua sopravvivenza, cercando di creare una stabile situazione di "uguaglianza riproduttiva", con l'introduzione della monogamia forzata, e la pressione sociale per la purezza e castità, così da garantire ordine nei grandi imperi e nazioni.

Tuttavia questa è quindi solo una convenzione, e una situazione artificialmente creata, non conforme con la naturale tendenza delle femmine e degli uomini, bensì interpretabile come un compromesso molto comodo per il maschio medio, e scomodo per i chad, i ricchi e le donne. L'avvento del liberalismo sociale e l'indebolimento del ruolo della religione sulla società in tempi recenti, sta portando la situazione a tornare a livelli più alti di disuguaglianza riproduttiva (lo stato naturale, che viene cambiato in base alle scelte culturali e di amministrazione della società).

Il fatto che l'80% degli uomini si riproducesse nel 20esimo secolo è un'anomalia della storia, e per nessuna ragione logica è garantito al 100% che ogni individuo si riproduca.

Con questa mia riflessione vorrei fare passare un messaggio in cui credo. Non è che non si scopa perchè la società è peggiorata rispetto allo stato naturale dove tutti si sposano, non si scopa perchè la società sta tornando allo stato originario di anarchia in cui non si sarebbe scopato ugualmente, avendo passato per un breve periodo di alta uguaglianza riproduttiva (anomalia). La scelta è tra la la profonda stabilità e uguaglianza riproduttiva garantita dalla religione/conservatorismo, e il progresso e inclusività garantiti dal liberalismo, a costo dell'uguaglianza riproduttiva e della stabilità della società.

Alcuni studi se volete o se siete interessati.
Zerjal et al., 2003 – L'eredità genetica di Gengis Khan
Karmin et al., 2015 – Bottleneck del cromosoma Y e cambiamenti culturali
Poznik et al., 2016 – Espansioni demografiche maschili
Zeng et al., 2018 – Competizione tra gruppi patrilineari
Wei et al., 2018 – Origine del cluster C2-ST*
Vero, ma, dimmi questo, se di tale assunto ne prendiamo atto, perché, in una società fortemente anarchica, priva di ordinamenti civili e religiosi, come l'età della pietra, dal paleolitico alla protostoria (non parliamo quindi di cavernicoli ominidi, ma uomini a tutti gli effetti, tuttavia privi della scrittura), la società era più egualitaria, e quindi, più lontana dall'anarchia della legge della giungla, vigente, almeno in teoria, tra quegli ominidi più simili ad animali come costruzione sociale, che all'uomo civilizzato?
 
Si mi sono contraddetto in modo cringe, però non posso modificare il post per eliminare l'errore e riformulare i miei pensieri😔.
Ecco però vorrei che passasse il discorso che uguaglianza riproduttiva e uguaglianza sociale ed economica sono diverse, e mi correggo su una questione. Su questo io credo che, Quando c'è alta uguaglianza ECONOMICA allora c'è un aumento dell'uguaglianza riproduttiva (communisalismo età della pietra, posso permettermi di avere una famiglia... 1950 america, no harem o monopoli, no possibilità di accentrare le risorse e opprimere), quando c'è alta uguaglianza sociale, specialmente in ambito femminile, c'è una grave diminuzione dell'uguaglianza riproduttiva, perchè lasciare le donne libere distrugge il già inesistente valore degli uomini medi. Una gerarchia di potere e di risorse rigida, dove le risorse vengono distribuite dall'alto in modo elitario porta a disuguaglianza riproduttiva, o una società dove le donne sono pienamente libere porta a una società più simile a quella animale dei lupi, cavalli... non necessariamente ingiusta a livello di distribuzione di risorse, ma senza forti limiti ideologici e culturali a tenere saldo tutto, le donne graviteranno naturalmente verso i chad potenti.

Però si avete ragione a dire che mi sono contraddetto, questo post sarebbe da rifare tutto...
 
L'uomo medio, è quindi stato costretto ad introdurre solide regolamentazioni ed istituzioni ideologiche per garantire la sua sopravvivenza, cercando di creare una stabile situazione di "uguaglianza riproduttiva", con l'introduzione della monogamia forzata, e la pressione sociale per la purezza e castità, così da garantire ordine nei grandi imperi e nazioni.

Tuttavia questa è quindi solo una convenzione, e una situazione artificialmente creata, non conforme con la naturale tendenza delle femmine e degli uomini, bensì interpretabile come un compromesso molto comodo per il maschio medio, e scomodo per i chad, i ricchi e le donne. L'avvento del liberalismo sociale e l'indebolimento del ruolo della religione sulla società in tempi recenti, sta portando la situazione a tornare a livelli più alti di disuguaglianza riproduttiva (lo stato naturale, che viene cambiato in base alle scelte culturali e di amministrazione della società).
correggimi se sbaglio: stai dicendo che la monogamia è scomoda per le donne? Se la vedi dal punto di vista riproduttivo io non sono molto d'accordo: per riprodursi è importante poter fare affidamento su un compagno stabile e secondo me una grande parte del calo della natalità è dovuta proprio alla labilità delle coppie attuali. Se la vedi da punto di vista ludico allora potrebbe essere scomoda anche per gli uomini
Hai aperto un argomento interessante. C'è però una contraddizione: attribuisci alle società progredite maggiore uguaglianza, però hai scritto: " (Ironicamente nell'età della pietra la società era più egalitaria in media rispetto all'impero romano, e il tasso era +50%)." Alla fine scrivi che si starebbe tornando allo stato originario di anarchia dove pochi maschi facevano sesso e si riproducevano, mentre prima riconosci che nelle società dell' età della pietra c'era più egualitarismo e di conseguenza gli uomini figliavano ad un tasso superiore al 50%.
Non è che l' avanzata del progresso porterebbe maggiore disuguaglianza, disparità, coinvolgendo fino all' ambito sessuale?

Va considerato riguardo la società attuale che ci sono molti uomini che hanno vita sessuale ma non figliano, sia perché non se ne sente la necessità sia per paura del futuro.
Riguardo al fatto che nei secoli precedenti la maggioranza degli uomini figliavano, bisogna tenere conto dei caduti in guerra, infatti ieri avevo aperto una discussione a proposito passata inosservata. Figliavano la larga maggioranza di quelli che non furono vittime di guerra.
https://ilforumdeibrutti.is/threads/perché-prima-trovavano-quasi-tutti-moglie-quantifichiamo-i-caduto-in-guerra.11134/
secondo me anche molte donne. Come si fa a pensare di figliare se non puoi fare affidamento su una rete sociale solida e su un compagno stabile?
 
correggimi se sbaglio: stai dicendo che la monogamia è scomoda per le donne? Se la vedi dal punto di vista riproduttivo io non sono molto d'accordo: per riprodursi è importante poter fare affidamento su un compagno stabile e secondo me una grande parte del calo della natalità è dovuta proprio alla labilità delle coppie attuali. Se la vedi da punto di vista ludico allora potrebbe essere scomoda anche per gli uomini

secondo me anche molte donne. Come si fa a pensare di figliare se non puoi fare affidamento su una rete sociale solida e su un compagno stabile?
Forse intende che in passato per una donna probabilmente era meglio essere la seconda moglie del principe o l'amante del vescovo piuttosto che l'unica moglie del contadino.
Ha una base di senso ma non credo che i numeri tornino, inoltre la bellezza era un valore molto minore nel passato, non c'era il re che voleva scoparsi la figa povera come potrebbe essere oggi, la donna bella era quella sana e curata che era ricca e nobile a sua volta.
 
Ba
Ciao a tutti, vorrei condividere un mio pensiero e sentire le vostre opinioni in merito.
In natura, se non in rari casi di specie strettamente monogame, la percentuale di maschi che si riproduce è molto bassa, si parla del 5-10% mediamente, dove i maschi più dominanti ottengono accesso alla riproduzione su più femmine (esempio: cavalli, leoni, giraffe, lupi).
Quindi animali che non sono soggetti a regolamentazioni culturali e religiose (i.e. monogamia cristiana e legale, pressione sociale per non avere un bodycount alto, struttura della società in nuclei famigliari...), tenderanno naturalmente in una situazione di enorme disparità, dove pochi maschi saranno enormemente avvantaggiati, mentre gli altri enormemente svantaggiati.

Nelle società umane, il tasso di riproduzione maschile è associato a quanto sia egalitaria la società, cioè più è egalitaria e più si crea una situazione dove le gerarchie sono deboli, e più uomini possono riprodursi. In periodi in cui invece il potere era accentrato, anche considerando società civilizzate, e quindi protendenti verso una situazione molto più stabile ed egalitaria dell'anarchia naturale animale, il tasso di riproduzione stimato era solo del 20-30%. (Ironicamente nell'età della pietra la società era più egalitaria in media rispetto all'impero romano, e il tasso era +50%).

L'uomo medio, è quindi stato costretto ad introdurre solide regolamentazioni ed istituzioni ideologiche per garantire la sua sopravvivenza, cercando di creare una stabile situazione di "uguaglianza riproduttiva", con l'introduzione della monogamia forzata, e la pressione sociale per la purezza e castità, così da garantire ordine nei grandi imperi e nazioni.

Tuttavia questa è quindi solo una convenzione, e una situazione artificialmente creata, non conforme con la naturale tendenza delle femmine e degli uomini, bensì interpretabile come un compromesso molto comodo per il maschio medio, e scomodo per i chad, i ricchi e le donne. L'avvento del liberalismo sociale e l'indebolimento del ruolo della religione sulla società in tempi recenti, sta portando la situazione a tornare a livelli più alti di disuguaglianza riproduttiva (lo stato naturale, che viene cambiato in base alle scelte culturali e di amministrazione della società).

Il fatto che l'80% degli uomini si riproducesse nel 20esimo secolo è un'anomalia della storia, e per nessuna ragione logica è garantito al 100% che ogni individuo si riproduca.

Con questa mia riflessione vorrei fare passare un messaggio in cui credo. Non è che non si scopa perchè la società è peggiorata rispetto allo stato naturale dove tutti si sposano, non si scopa perchè la società sta tornando allo stato originario di anarchia in cui non si sarebbe scopato ugualmente, avendo passato per un breve periodo di alta uguaglianza riproduttiva (anomalia). La scelta è tra la la profonda stabilità e uguaglianza riproduttiva garantita dalla religione/conservatorismo, e il progresso e inclusività garantiti dal liberalismo, a costo dell'uguaglianza riproduttiva e della stabilità della società.

Alcuni studi se volete o se siete interessati.
Zerjal et al., 2003 – L'eredità genetica di Gengis Khan
Karmin et al., 2015 – Bottleneck del cromosoma Y e cambiamenti culturali
Poznik et al., 2016 – Espansioni demografiche maschili
Zeng et al., 2018 – Competizione tra gruppi patrilineari
Wei et al., 2018 – Origine del cluster C2-ST*
Io mi son riprodotto e il risultato è di gran lunga superiore alla somma degli addendi . Questo sarebbe in effetti uno spunto di discussione . In ogni caso anche lui , a 24 anni , non ne ha mai vista . Aspettiamo la laurea , ma temo per la tenuta mentale , alla lunga . Io ho chiarito come sia la realtà , nonostante la contrarietà di mia moglie . E ti pareva
 
Forse intende che in passato per una donna probabilmente era meglio essere la seconda moglie del principe o l'amante del vescovo piuttosto che l'unica moglie del contadino.
Ha una base di senso ma non credo che i numeri tornino, inoltre la bellezza era un valore molto minore nel passato, non c'era il re che voleva scoparsi la figa povera come potrebbe essere oggi, la donna bella era quella sana e curata che era ricca e nobile a sua volta.
se è per questo anche all'uomo conveniva essere il principe o il vescovo piuttosto che il contadino
 
Ba

Io mi son riprodotto e il risultato è di gran lunga superiore alla somma degli addendi . Questo sarebbe in effetti uno spunto di discussione . In ogni caso anche lui , a 24 anni , non ne ha mai vista . Aspettiamo la laurea , ma temo per la tenuta mentale , alla lunga . Io ho chiarito come sia la realtà , nonostante la contrarietà di mia moglie . E ti pareva
Tua moglie che dice ?
 
Domare la natura è il vero progresso e la chiesa con i suoi vincoli era riuscita in ciò garantendo, fra i vari privilegi, una maggiore probabilità di trovare la propria donna, tra l altro vergine ed esclusiva. Son d accordo con gli utenti nell affermare che stiamo ritornando ad uno stato di natura, in cui le uniche leggi sono quelle degli istinti e la natura non è mai pacifica nè tantomeno egalitaria
 
È una donna, la bluepill è la loro natura. Come stai aiutando tuo figlio ?
Francamente , se sono arrivato vergine a 29 anni non è che abbia tanta esperienza da trasmettere ne essere incoraggiante . Non voglio vederlo soffrire come me . Sconsiglio perdite di tempo in discoteca , cerco di introdurlo al mondo del motociclismo che conosco bene , lo metto in guardia dalla perfidia femminile
 
Ba

Io mi son riprodotto e il risultato è di gran lunga superiore alla somma degli addendi . Questo sarebbe in effetti uno spunto di discussione . In ogni caso anche lui , a 24 anni , non ne ha mai vista . Aspettiamo la laurea , ma temo per la tenuta mentale , alla lunga . Io ho chiarito come sia la realtà , nonostante la contrarietà di mia moglie . E ti pareva
assurdo un padre redpillato di un figlio classe 00/01
59 è il tua anno di nascita?
 
Si , 59 . Non vedo nulla di assurdo . Forse quelli della mia generazione sono più restii a manifestare il dolore
Di, perdonami, con assurdo intendevo molto particolare..
Mio padre è del 56 ed io un paio d'anni più grande di tuo figlio..
Ed è raro trovare "incel" della sua generazione ecco..
Tuo figlio come sta? Conosce la manosfera? Sa che frequenti questi forum? Pensi che il suo problema sia più caratteriale o di aspetto?
 
Si
Di, perdonami, con assurdo intendevo molto particolare..
Mio padre è del 56 ed io un paio d'anni più grande di tuo figlio..
Ed è raro trovare "incel" della sua generazione ecco..
Tuo figlio come sta? Conosce la manosfera? Sa che frequenti questi forum? Pensi che il suo problema sia più caratteriale o di aspetto?
,Ne parlo io . Per ora non si esprime . Secondo me pensa come noi , ma ha paura dei giudizi altrui . Ha una fissazione sull'altezza , 1,72 . Dice di essere troppo basso . Io 1,73 , mai pensato di essere troppo basso , ma forse è vero
 
Si

,Ne parlo io . Per ora non si esprime . Secondo me pensa come noi , ma ha paura dei giudizi altrui . Ha una fissazione sull'altezza , 1,72 . Dice di essere troppo basso . Io 1,73 , mai pensato di essere troppo basso , ma forse è vero
Dipende in che regione siete.
Cmq si la media tra i giovani è intorno ai 180 al nord e 175 al sud. Io sono 174 tipo...
Non so dirti quanto sono penalizzato essendo mediocre in generale...
Caratterialmente come è? Mamma che dice ?
 
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