Siamo noi adesso finiti nel mirino.

Articolo rettificato e aggiornato al 8 settembre.
In pratica per avere un confronto con questi giornalai e replicare alle loro baggianate, devi aprire il portafoglio e cercarti un legale.

Riceviamo e pubblichiamo​

I legali di Davide Stasi ci inviano la seguente richiesta di rettifica:
Il signor Stasi da otto anni si occupa, con rigore e responsabilità, di studiare il fenomeno della violenza nelle relazioni tra uomini e donne. Svolge attività di ricerca e divulgazione fondate su dati oggettivi e documentazione verificata, con l’esclusivo obiettivo di promuovere la verità e la tutela delle vittime. Il fatto che emergano dati, cifre e riflessioni che mettono in discussione i meccanismi attraverso cui si orientano e si controllano i flussi di finanziamento comunitari e nazionali per la violenza di genere, trascurando volutamente tutte le forme di violenza e, soprattutto, la drammatica realtà della “panchina blu”, cioè quella dei padri espropriati perfino della dignità nelle separazioni, infastidisce chi ha interesse a mantenere lo status quo.
Il lavoro del signor Stasi riporta invece al centro del dibattito la verità dei numeri e delle storie, chiedendo con forza che nessuna vittima sia dimenticata o marginalizzata, indipendentemente dal genere. Ogni sua iniziativa è orientata a un confronto corretto, fondato sui fatti, e mai alla diffusione di odio o discriminazione.


Nell’inchiesta non scriviamo che Stasi è un "portatore d'odio" ma che è antifemminista, come lui stesso rivendica e risulta provato dai contenuti pubblicati sui siti web che ha fondato.
Milena Gabanelli e Andrea Priante
Antifemminismo è un punto d'onore, come antifascista, come direbbero i signori Gabanelli e Priante.
 
Articolo rettificato e aggiornato al 8 settembre.
In pratica per avere un confronto con questi giornalai e replicare alle loro baggianate, devi aprire il portafoglio e cercarti un legale.

Riceviamo e pubblichiamo​

I legali di Davide Stasi ci inviano la seguente richiesta di rettifica:
Il signor Stasi da otto anni si occupa, con rigore e responsabilità, di studiare il fenomeno della violenza nelle relazioni tra uomini e donne. Svolge attività di ricerca e divulgazione fondate su dati oggettivi e documentazione verificata, con l’esclusivo obiettivo di promuovere la verità e la tutela delle vittime. Il fatto che emergano dati, cifre e riflessioni che mettono in discussione i meccanismi attraverso cui si orientano e si controllano i flussi di finanziamento comunitari e nazionali per la violenza di genere, trascurando volutamente tutte le forme di violenza e, soprattutto, la drammatica realtà della “panchina blu”, cioè quella dei padri espropriati perfino della dignità nelle separazioni, infastidisce chi ha interesse a mantenere lo status quo.
Il lavoro del signor Stasi riporta invece al centro del dibattito la verità dei numeri e delle storie, chiedendo con forza che nessuna vittima sia dimenticata o marginalizzata, indipendentemente dal genere. Ogni sua iniziativa è orientata a un confronto corretto, fondato sui fatti, e mai alla diffusione di odio o discriminazione.


Nell’inchiesta non scriviamo che Stasi è un "portatore d'odio" ma che è antifemminista, come lui stesso rivendica e risulta provato dai contenuti pubblicati sui siti web che ha fondato.
Milena Gabanelli e Andrea Priante
Ma in tutto questo chi sarebbe Davide Stasi?
 
Non ci sono mai stati tanti stupri da parte di immigrati come nell'ultimo periodo, però l'attenzione è sui siti "sessisti".
Mi sembra chiaro che si tratta di un espediente per introdurre censure e controlli sul web, probabilmente per preparare il terreno a qualcosa di peggiore, tipo la futura guerra contro la Russia che i politicanti europei vogliono fortissimamente.

perché quelli che controllano il mondo, controllano i Media e le notizie, e sono poi gli stessi che obbligano l'Europa ad accettare gli immigrati
per poi fare un mix di razze controllabili e manipolabili, non stupirti se i giornali deviano l'attenzione
 
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