"Che fare?", se lo chiedeva anche Lenin nel 1922. L'epoca attuale ipersessualizzata certamente non aiuta, se ti forniscono aggratis materiale pornografico in quantità enormi ma allo stesso tempo ti negano la possibilità di sperimentare fisicamente quelle sensazioni per colpa dell'ipergamia e della schizofrenia indotta dai social, capisci bene che bisognerà dirottare l'ingegno affinché si possa cercare un compromesso (perché alla fin fine sempre di quello si sta parlando) tra fatica, dolore, piacere e tranquillità. Ti consiglierei di tagliare con il porno, cosa più semplice a farsi se non lo utilizzi per anestetizzarti il cervello, si noterà un miglioramento dell'umore e della capacità di concentrazione in primis e sulla lunga distanza anche un allontanamento del bisogno legato alla "piacevolezza" artificiale derivante da esso. A 23 è la normalità avere una libido alta quindi il bisogno di segarsi ci sta, ma per l' appunto puoi anche considerarla una necessità fisiologica, ti seghi e via senza stare a fantasticare su chissà cosa quindi evitando di dargli una valenza spirituale tipo le seghe adolescenziali pensando alla crush. Bisogna sempre decontestualizzare, riflettere sul fatto che per larga parte della storia il desiderio sessuale è stata una delle armi per il controllo delle masse ed oggigiorno il discorso è molto più valido considerato che la controparte femminile è alimentata bulimicamente con esso e quella maschile ne è sostanzialmente privata se non per meriti quasi immodificabili, generando danni in entrambe le parti. Già questo dovrebbe far incazzare e generare nella coscienza di mandare a puttane tutta quanta la baracca. Comunque, le sensazioni sono soggettive alla fine, devi trovare tu un bilanciamento nelle cose dette prima, l'importante è capire lo schema Ponzi nel quale siamo immersi e regolarsi di conseguenza. Anche le sborrate nei fazzolettini, checché se ne dica, muovono il mondo.
Diciamo che,se prima di fare una scelta avventata,o di pensare a corteggiare una ragazza,o buttare soldi ed energie per un qualsivoglia futile motivo,uno si facesse una sega, probabilmente verrebbero evitati molti sbagli.
Mi è capitato di avere una parte consapevole,prima di uscire di casa per andare dalla prostituta di turno,che mi chiedeva "perché non ti fai una sega e basta?"
Sarebbe stato così semplice, risparmio di soldi tempo ecc.
La parte più libidinosa me l'ha impedito e sono andato,dato che non ero davvero cosciente,non saprei descrivere bene il conflitto.
A volte invece,sono riuscito a premere il pulsante di emergenza(sega) e mi sono sentito molto sollevato da ciò.
Mi viene da pensare che alla fine l'istinto sessuale è sempre là,e ovviamente muove il mondo.
Si potrebbe parlare di una forza che in dati momenti ci possiede al 90% e in altri al 10 per esempio.
Un continuo svuotare e riempire che alla fine non porta da nessuna parte.
Oggi soprattutto,dato che il sesso non ha più un fine,oltre alla ricerca del piacere,e un tentativo di rimpinguare il proprio ego.
Potrebbe essere utile istituire una personale "dieta del sesso",basata sulla propria situazione,e sui propri obbiettivi.
Per ora lo vedo principalmente come un portale per il piacere, dall'altra parte come un demone interiore che ci portiamo tutti,che andrebbe semplicemente controllato e osservato con consapevolezza.
Forse un giovane uomo, quando è adulto finisce per dimenticare,ma nei suoi primi anni di lavoro,quando con fare entusiasta si è legato pian piano le catene addosso, si è indebitato,si è agghindato,e ha fatto(e fa) tutti i dovuti rituali di auto umiliazione verso la donna...
Ma si potrebbe andare ancor più a ritroso,al momento del venerdì sera in cui si fa il taglio di capelli e tutto speranzoso si guarda allo specchio
Quando va ad imbottirsi di alcool in discoteca
O quando si reca nelle mete turistiche dove vanno i più
Tutto questo castello,che gli è costato la vita intera,se l'è messo sulle spalle per cercare il sesso,poi di strada ci saranno state anche altre tappe.
Ma quello era sicuramente il suo obbiettivo primario.