Ti consiglio di abbandonare questa visione romantica perché il mondo in cui viviamo non funziona così.
Ti cito un passo di "Vivere secondo Lucrezio" di Michel Onfray (redpillatissimo):
"Eccolo, il nocciolo fondamentale di ciò che chiamiamo amore: la riproduzione, la progenie, la vita e la prosecuzione della specie. L’individuo crede di amare, ma in realtà non è altro che un pupazzetto nelle mani della natura che punta soltanto a produrre e a riprodurre la vita! Lo sciocco crede di amare, ma in realtà senza accorgersene lavora al progetto della specie.
...
Che fare, allora? Ovviamente andare al bordello quando il seme minaccia di straboccare, questo l’abbiamo già detto! Oppure, in caso di necessità, anche se non crediamo agli dèi, ricorrere al metodo di Onan. Oppure ancora passare da una donna all’altra, sempre rifiutando di lasciarci intrappolare dalla passione amorosa. Insomma, anche se la cosa non viene detta in maniera esplicita (ma i toni dell’invano che Lucrezio usa sono assolutamente chiari): rifiutarsi di mettere al mondo dei figli, di fondare una famiglia, di fare il babysitter e di dare il via a tutto il ciclo della culla."