L’atto n. 3-01864, presentato il 6 maggio 2025, è un’interrogazione rivolta al Presidente del Consiglio dei ministri, sottoscritta da vari senatori tra cui Unterberger, Cattaneo, Spagnolli, Durnwalder, Patton e Floridia Aurora. L’interrogazione denuncia il grave problema della violenza contro le donne in Europa e in Italia, con un aumento dei femminicidi (circa 2.300 in Europa nel 2023 e 113 in Italia nel 2024) e la diffusione di messaggi d’odio online, soprattutto sui social media, che alimentano discriminazione e violenza di genere.
Si evidenzia la recente direttiva UE 2024/1385, che impone agli Stati membri di introdurre entro il 2027 misure per punire l’istigazione alla violenza e all’odio di genere, anche tramite strumenti informatici, e si sottolinea la necessità di una normativa italiana specifica che introduca nel codice penale una fattispecie autonoma di reato per l’incitamento all’odio, alla discriminazione e alla violenza contro le donne, con aggravanti per l’uso di tecnologie informatiche.
L’interrogazione ricorda che l’Italia ha approvato un disegno di legge (AS 1433) che introduce il reato di femminicidio con pene severe, ma manca ancora una norma specifica contro l’istigazione all’odio di genere. Si fa riferimento anche a un disegno di legge (AS 6) presentato dalla prima firmataria, con ampio sostegno parlamentare, che mira a colmare questa lacuna, ispirandosi alle leggi contro i crimini d’odio razziale.
Si chiede quindi al Governo se intenda adottare iniziative legislative per introdurre questa nuova fattispecie di reato, anche attraverso emendamenti al disegno di legge AS 1433, per allineare l’Italia alle migliori pratiche internazionali e agli obblighi della Convenzione di Istanbul in materia di lotta alla violenza di genere e ai crimini d’odio.