Quando stavo a visitare la domu de janas, tra le colline di Furtei, comune del centro-sud Sardegna, mi sentivo vivo, pieno, non volevo andarmene, ero dove devo stare io, mi sentivo nel mio habitat, non c'era nessuno ma non mi sentivo solo.
Dopo cena invece porto i cani in paese, c'era poco movimento, niente di che, ho visto molte macchine guidate da un maschio da solo. Percepivo desolazione, solitudine che invece nelle colline di Furtei non percepivo, quindi ci si sente meno soli nella natura con le meraviglie costruite dagli avi della propria terra che in centro abitato.
Dopo aver portato i cani in paese, mi faccio forza e provo ad uscire per i cavoli miei, sentendo poca voglia mentre al sito archeologico ero vivo e pieno di vitalità, comunque mi sforzo di trattenermi, erano le 23 passate.
Fortuna vuole che davanti ad un bar trovo un amico delle medie, gli spiego la mia depressione, la speranza di passare all' aldilà prima dei 60 anni, facendolo un pò incazzare. Parliamo dei nostri compagni di scuola, mi invita ad entrare al bar ma non avevo voglia, non avevo sete. Mi dice che ci sono tipe, io racconto che scopo ma pagando, spiegando dei problemi del sesso a pagamento, e lui <<e certo che non ci riesci, che connessione vuoi che ci sia?>>, poi i soliti discorsi che se sto a vivere così, senza fare vita sociale, certo che non si risolve niente. Lui voleva ritornare dentro il locale, dicendo che non è che si può stare tutta l' ora fuori, io ho preferito tornare a casa.