La rete è diventata questo mondo qui. Non fosse ma esistita, la maggior parte della gente che la popola tuttora e che spera di trarci un guadagno in termini di ritorno economico, popolarità o semplice appagamento dell'ego, sarebbe sciamata in quei non luoghi del mondo reale tipo bar, locali alla moda, ristoranti, stabilimenti balneari, circoli e circoletti vari, a sparare le loro quattro minchiate o chiacchiere pseudointellettualoidi. Ma la cosa veramente triste è la trasposizione di determinate meschinità che provengono da anime corrotte dai tempi che corrono su spazi virtuali tipo questo in cui si dà per assodato esista una precisa tipologia di personalità e che grazie al presunto disagio che queste emanano si debba in qualche maniera sfruttarlo per ricevere quel ritorno in termini di popolarità di cui sopra. Non funziona così, si è gettato maldestramente l'amo ma quello che si sarebbe voluto ricevere come risposta per giustificare lo stereotipo del classico sfigato rancoroso credo che sia andato a farsi benedire. Anzi la figura da peracottara ce l'ha fatta proprio lei, credendo di trovare quelli che definiscono "casi umani" da spammare nei loro non luoghi virtuali seguiti perlopiù da simp segaioli e da gente che non sa come impiegare costruttivamente il proprio tempo libero (la cosa più preziosa che si ha in questa esistenza). Ma d'altronde, in una nazione alla rovina tipo questa che cazzo di fenomeni con l'ego ipertrofico che campano sulle poche briciole di umanità ti aspetti di trovare?