Completa rassegnazione

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Ingegnere Agato

Well-known member
Redpillato
Ho ormai raggiunto uno stato in cui sono così consapevole e certo della mia condizione attuale e futura, in termini di relazioni sentimentali o possibilità lavorative, che non nutro più nemmeno sofferenza. La disperazione uno la prova solo se ha ancora un barlume di speranza di poter vedere le cose migliorare. Tolta del tutto la speranza in seguito a svariati ragionamenti razionali basati su dati e osservazioni di una vita, del tutto rassegnato, sono rimasto sorpreso nel non provare più ormai da parecchio tempo alcun dolore sentimentale. Ancora più sorprendentemente per me, mi sono accorto specie ultimamente che la sensazione che provo più spesso è invece schifo, disgusto, ma non tanto nei confronti delle donne/ragazze, e nemmeno nei confronti delle persone o del mondo in generale. No, provo disgusto per me stesso. E non è un disgusto che scaturisce da rabbia o frustrazione, è un disgusto che arriva in maniera inattesa e naturale. Come se una parte di me si vedesse da fuori e provasse repulsione per la macchietta d'uomo banale che in fondo sono. Come uno proverebbe schifo per una bistecca avariata, senza rabbia, solo sincero schifo.

So che la cosa sembra, ed è, strana. A qualcun altro capita la stessa cosa?
 
Provare disgusto per me stesso? Mi è successo.
Riguardo te, ciò che ti ha distrutto non è stata colpa tua, purtroppo sei stato vittima della sfiga, cioè una malattia che ti aveva colpito da ragazzino, così ricordo. E' dovuto a cause esterne verso cui siamo impotenti.
 
Ci hanno pensato gli altri a considerarmi un fallito ed alla fine ti ci fanno anche credere nel momento in cui ti stai formando emotivamente e mentalmente, per cattiveria o per senso di inferiorità o semplicemente per inadeguatezza. Poi si è venuto a scoprire che avevo anche un quoziente intellettivo sopra la media, ma per puro caso quando già ero sotto cura psichiatrica. Uno spreco totale. In quel senso si, mi dò del fallito perché altri falliti mi hanno convinto ad esserlo per buona parte della mia vita. Non bisogna permettere a nessuno di farsi condizionare, uno può fallire nelle esperienze che si presuppone di fare ma non si sarà mai falliti come persone nella loro interezza e peculiarità. Si fottesse chi guarda la pagliuzza negli occhi degli altri e non la trave nel proprio.
 
Più che Rassegnazione ,consapevolezza che avere relazioni,farsi una famiglia(x chi se la vorrebbe fare)è guasi impossibile oggigiorno,oltrechè avere un determinato corredo genetico la base ad una certa età ,devi essere ben patrimonializzato dopo una certa età , e non è detto perchè molte ragazze donne,vogliono vivere libere (e potrebbero pure avere ragione,in casa si sta bene soli senza rompicoglioni)e farsi trombare da chi gli piace ,tanto è estremamente facile,in palestra dove vado io le 60enni magre se la tirano e vogliono il belloccio oppure il ricco,quindi la vita va cosi ora,ma la maggioranza vengono da divorzi ,separazioni ecc....
Io digerisco la cosa solo perchè ho concentrato tutti i miei sforzi,nel fare denaro quando ebbi le oppurtunità decenni fa,ben sapendo che tanto quel treno ,non sarebbe più ripassato....ma se dovessi fare ancora quel lavoro di merda che facevo decenni fa ,avrei debordato impazzendo,ora al limite ho tempo libero per le mie passioni,e andare a puttana,poi se capita la ragazza che ci sto bene insieme perchè no....io mi sono adeguato al mondo attuale,con i soldi ci s'adegua un po meglio....
 
Credo tu sia troppo severo con te stesso.
Quasi tutti siamo mediocri,che male c'è i questo.
Fino a qualche decennio fa il più mediocre dei mediocri aveva quasi garantita una casa,un lavoro e una famiglia.

Se nonostante tutto provi schifo verso di te,vuol dire che sotto sotto hai ancora la spinta a volere qualcosa di meglio dalla tua vita
 
Non sei tu, è la società che fa schifo!

Anche per questo amo la solitudine (o Quei pochi che mi amano per come sono) perché evolvo secondo i miei ritmi, consapevole che ho tempi di crescita e non devo dare conto a nessuno.

L’importante è non arrendersi, circondarsi quando possibile di persone positive, amare ciò che si fa, rispettarsi e mandare a cagare i canoni che la società impone.
 
Ho ormai raggiunto uno stato in cui sono così consapevole e certo della mia condizione attuale e futura, in termini di relazioni sentimentali o possibilità lavorative, che non nutro più nemmeno sofferenza. La disperazione uno la prova solo se ha ancora un barlume di speranza di poter vedere le cose migliorare. Tolta del tutto la speranza in seguito a svariati ragionamenti razionali basati su dati e osservazioni di una vita, del tutto rassegnato, sono rimasto sorpreso nel non provare più ormai da parecchio tempo alcun dolore sentimentale. Ancora più sorprendentemente per me, mi sono accorto specie ultimamente che la sensazione che provo più spesso è invece schifo, disgusto, ma non tanto nei confronti delle donne/ragazze, e nemmeno nei confronti delle persone o del mondo in generale. No, provo disgusto per me stesso. E non è un disgusto che scaturisce da rabbia o frustrazione, è un disgusto che arriva in maniera inattesa e naturale. Come se una parte di me si vedesse da fuori e provasse repulsione per la macchietta d'uomo banale che in fondo sono. Come uno proverebbe schifo per una bistecca avariata, senza rabbia, solo sincero schifo.

So che la cosa sembra, ed è, strana. A qualcun altro capita la stessa cosa?
Molto bene, stai raggiungendo la whitepill (imperturbabilità emotiva), la più difficile a cui arrivare. Cmq anche io ho raggiunto uno stadio simile, senza farci caso, già durante l'adolescenza. Capii, senza leggere il forum, già alcune cose della redpill, non tanto relazionale, ma soprattutto SOCIALE. Le suddivisioni gerarchiche adolescenziali, sono le stesse adulte in macrocategoria. Come la divisione dei paesi (primo/secondo/terzo mondo), economica, estetica etc..
In tutto ciò ho utilizzato la parte razionale per svolgere le semplici funzioni sociali/lavorative, senza esserne però intaccato emotivamente, se qualcuno si incazza me ne sbatto, Trump o la Harris indifferente, governo di destra o sinistra sempre di oligarchia stiamo parlando..
Stessa cosa quando vedo coppie e famiglie, mai avuto il desiderio, salvo per il mero piacere sessuale.
Chiaramente questo nichilismo intrinseco è un "lusso" riservato a pochi, altrimenti ci estingueremmo domani!!
Il tuo nuovo amico del forum @AgatoWallato, al di là dell'odio viscerale verso la categoria degli "incellieri", emana una basatezza incredibile frutto di anni di crudezze, che cmq è una via secondo me da seguire, altrimenti essere in basso alla categoria socio/sessuale ed emotivamente sensibili è una condanna vera e propria!!
p.s.
quando hai tempo leggeti "estensione del dominio della lotta" di Houllebecq, ritroverai un fratello mai avuto..
 
Ho ormai raggiunto uno stato in cui sono così consapevole e certo della mia condizione attuale e futura, in termini di relazioni sentimentali o possibilità lavorative, che non nutro più nemmeno sofferenza. La disperazione uno la prova solo se ha ancora un barlume di speranza di poter vedere le cose migliorare. Tolta del tutto la speranza in seguito a svariati ragionamenti razionali basati su dati e osservazioni di una vita, del tutto rassegnato, sono rimasto sorpreso nel non provare più ormai da parecchio tempo alcun dolore sentimentale. Ancora più sorprendentemente per me, mi sono accorto specie ultimamente che la sensazione che provo più spesso è invece schifo, disgusto, ma non tanto nei confronti delle donne/ragazze, e nemmeno nei confronti delle persone o del mondo in generale. No, provo disgusto per me stesso. E non è un disgusto che scaturisce da rabbia o frustrazione, è un disgusto che arriva in maniera inattesa e naturale. Come se una parte di me si vedesse da fuori e provasse repulsione per la macchietta d'uomo banale che in fondo sono. Come uno proverebbe schifo per una bistecca avariata, senza rabbia, solo sincero schifo.

So che la cosa sembra, ed è, strana. A qualcun altro capita la stessa cosa?
ingegnere hai proprio ragione, l'ottundimento emotivo che descrivi sembra derivare dal non riuscire a vedere una via d'uscita e dal non avere più speranza. Puoi essere molto amareggiato, ma il disgusto verso di te no, non è giusto che tu lo provi, sicuramente hai fatto del tuo meglio. Ma io mi sento di dirti di non perdere la speranza, non perderla mai, perché la vita a volte può deragliare su binari inaspettati.
È chiaro che in questo momento stai riflettendo profondamente su te stesso e sulla tua vita, e anche se ora tutto sembra immobile e senza via d’uscita, questo livello di consapevolezza potrebbe essere un punto di partenza, non un punto di arrivo. A volte, nel mezzo di queste riflessioni, ci trattiamo con una durezza che non riserviamo a nessun altro. Ma voglio ricordarti che non sei solo i tuoi errori o ciò che vedi come fallimento: sei anche la capacità di riflettere, di cambiare e di trovare nuove prospettive, anche quando tutto ciò sembra impossibile.
 
Ultima modifica:
Molto bene, stai raggiungendo la whitepill (imperturbabilità emotiva), la più difficile a cui arrivare. Cmq anche io ho raggiunto uno stadio simile, senza farci caso, già durante l'adolescenza. Capii, senza leggere il forum, già alcune cose della redpill, non tanto relazionale, ma soprattutto SOCIALE. Le suddivisioni gerarchiche adolescenziali, sono le stesse adulte in macrocategoria. Come la divisione dei paesi (primo/secondo/terzo mondo), economica, estetica etc..
In tutto ciò ho utilizzato la parte razionale per svolgere le semplici funzioni sociali/lavorative, senza esserne però intaccato emotivamente, se qualcuno si incazza me ne sbatto, Trump o la Harris indifferente, governo di destra o sinistra sempre di oligarchia stiamo parlando..
Stessa cosa quando vedo coppie e famiglie, mai avuto il desiderio, salvo per il mero piacere sessuale.
Chiaramente questo nichilismo intrinseco è un "lusso" riservato a pochi, altrimenti ci estingueremmo domani!!
Il tuo nuovo amico del forum @AgatoWallato, al di là dell'odio viscerale verso la categoria degli "incellieri", emana una basatezza incredibile frutto di anni di crudezze, che cmq è una via secondo me da seguire, altrimenti essere in basso alla categoria socio/sessuale ed emotivamente sensibili è una condanna vera e propria!!
p.s.
quando hai tempo leggeti "estensione del dominio della lotta" di Houllebecq, ritroverai un fratello mai avuto..
Ti ringrazio, è sempre utile, almeno per me, sentire quello che hai da dire. Lo leggerò.
 
ingegnere hai proprio ragione, l'ottundimento emotivo che descrivi sembra derivare dal non riuscire a vedere una via d'uscita e dal non avere più speranza. Puoi essere molto amareggiato, ma il disgusto verso di te no, non è giusto che tu lo provi, sicuramente hai fatto del tuo meglio. Ma io mi sento di dirti di non perdere la speranza, non perderla mai, perché la vita a volte può deragliare su binari inaspettati.
È chiaro che in questo momento stai riflettendo profondamente su te stesso e sulla tua vita, e anche se ora tutto sembra immobile e senza via d’uscita, questo livello di consapevolezza potrebbe essere un punto di partenza, non un punto di arrivo. A volte, nel mezzo di queste riflessioni, ci trattiamo con una durezza che non riserviamo a nessun altro. Ma voglio ricordarti che non sei solo i tuoi errori o ciò che vedi come fallimento: sei anche la capacità di riflettere, di cambiare e di trovare nuove prospettive, anche quando tutto ciò sembra impossibile.
Molto bene, stai raggiungendo la whitepill (imperturbabilità emotiva), la più difficile a cui arrivare. Cmq anche io ho raggiunto uno stadio simile, senza farci caso, già durante l'adolescenza. Capii, senza leggere il forum, già alcune cose della redpill, non tanto relazionale, ma soprattutto SOCIALE. Le suddivisioni gerarchiche adolescenziali, sono le stesse adulte in macrocategoria. Come la divisione dei paesi (primo/secondo/terzo mondo), economica, estetica etc..
In tutto ciò ho utilizzato la parte razionale per svolgere le semplici funzioni sociali/lavorative, senza esserne però intaccato emotivamente, se qualcuno si incazza me ne sbatto, Trump o la Harris indifferente, governo di destra o sinistra sempre di oligarchia stiamo parlando..
Stessa cosa quando vedo coppie e famiglie, mai avuto il desiderio, salvo per il mero piacere sessuale.
Chiaramente questo nichilismo intrinseco è un "lusso" riservato a pochi, altrimenti ci estingueremmo domani!!
Il tuo nuovo amico del forum @AgatoWallato, al di là dell'odio viscerale verso la categoria degli "incellieri", emana una basatezza incredibile frutto di anni di crudezze, che cmq è una via secondo me da seguire, altrimenti essere in basso alla categoria socio/sessuale ed emotivamente sensibili è una condanna vera e propria!!
p.s.
quando hai tempo leggeti "estensione del dominio della lotta" di Houllebecq, ritroverai un fratello mai avuto..
Houllebecq è piaciuto pure a me però da come si esprime questo ingegnere qui sembra quello che si va a schiantare in macchina.
 
ingegnere hai proprio ragione, l'ottundimento emotivo che descrivi sembra derivare dal non riuscire a vedere una via d'uscita e dal non avere più speranza. Puoi essere molto amareggiato, ma il disgusto verso di te no, non è giusto che tu lo provi, sicuramente hai fatto del tuo meglio. Ma io mi sento di dirti di non perdere la speranza, non perderla mai, perché la vita a volte può deragliare su binari inaspettati.
È chiaro che in questo momento stai riflettendo profondamente su te stesso e sulla tua vita, e anche se ora tutto sembra immobile e senza via d’uscita, questo livello di consapevolezza potrebbe essere un punto di partenza, non un punto di arrivo. A volte, nel mezzo di queste riflessioni, ci trattiamo con una durezza che non riserviamo a nessun altro. Ma voglio ricordarti che non sei solo i tuoi errori o ciò che vedi come fallimento: sei anche la capacità di riflettere, di cambiare e di trovare nuove prospettive, anche quando tutto ciò sembra impossibile.
Ma dici un sacco di cazzate te.
ingegnere hai proprio ragione, l'ottundimento emotivo che descrivi sembra derivare dal non riuscire a vedere una via d'uscita e dal non avere più speranza. Puoi essere molto amareggiato, ma il disgusto verso di te no, non è giusto che tu lo provi, sicuramente hai fatto del tuo meglio. Ma io mi sento di dirti di non perdere la speranza, non perderla mai, perché la vita a volte può deragliare su binari inaspettati.
È chiaro che in questo momento stai riflettendo profondamente su te stesso e sulla tua vita, e anche se ora tutto sembra immobile e senza via d’uscita, questo livello di consapevolezza potrebbe essere un punto di partenza, non un punto di arrivo. A volte, nel mezzo di queste riflessioni, ci trattiamo con una durezza che non riserviamo a nessun altro. Ma voglio ricordarti che non sei solo i tuoi errori o ciò che vedi come fallimento: sei anche la capacità di riflettere, di cambiare e di trovare nuove prospettive, anche quando tutto ciò sembra impossibile.
Miiii sei profondissimissima tu
 
Ho ormai raggiunto uno stato in cui sono così consapevole e certo della mia condizione attuale e futura, in termini di relazioni sentimentali o possibilità lavorative, che non nutro più nemmeno sofferenza. La disperazione uno la prova solo se ha ancora un barlume di speranza di poter vedere le cose migliorare. Tolta del tutto la speranza in seguito a svariati ragionamenti razionali basati su dati e osservazioni di una vita, del tutto rassegnato, sono rimasto sorpreso nel non provare più ormai da parecchio tempo alcun dolore sentimentale. Ancora più sorprendentemente per me, mi sono accorto specie ultimamente che la sensazione che provo più spesso è invece schifo, disgusto, ma non tanto nei confronti delle donne/ragazze, e nemmeno nei confronti delle persone o del mondo in generale. No, provo disgusto per me stesso. E non è un disgusto che scaturisce da rabbia o frustrazione, è un disgusto che arriva in maniera inattesa e naturale. Come se una parte di me si vedesse da fuori e provasse repulsione per la macchietta d'uomo banale che in fondo sono. Come uno proverebbe schifo per una bistecca avariata, senza rabbia, solo sincero schifo.

So che la cosa sembra, ed è, strana. A qualcun altro capita la stessa cosa?
Bro leggiti memorie dal sottosuolo di Dostoevskij, ti giuro questo post potrebbe essere tranquillamente un estratto del libro
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Indietro
Top