Credo sia la prima volta che apro una discussione, ma è un argomento che mi incuriosisce, ed in particolare vorrei sapere che pensiero hanno i membri del forum a riguardo.
Giugno è il mese della salute mentale maschile, ed allo stesso tempo è il mese del pride. In particolare, è un mese in cui si dovrebbe portare l'attenzione sui problemi strettamente maschili, per cui sarebbe una buona scusa per unire gli uomini tutti in una lotta comune sulle ingiustizie che subiscono dalla società, quali affidamento dei figli, mantenimento, cedimento dei beni etc. Questi sono problemi reali, io stessa ho avuto visione di come a volte il sistema giuridico parta da pregiudizi e stereotipi che tendono a dipingere la donna come genitore più adatto alla gestione dei figli - quando poi invece - viene dimostrato il contrario soltanto una volta che il figlio è maggiorenne e considerato capace di scegliere.
Tuttavia, a differenza di come accade per i gruppi lgbt o femministi, negli uomini ci sta molta divisione, e raramente ho visto questi protestare o provare a proporre cambiamenti concreti per i loro diritti, quanto invece fanno i primi su citati.
Secondo voi a cosa è dovuta questa astensione o forse disinteresse? Avete mai avuto il desiderio o effettivamente l'occasione di poter protestare insieme ad altri uomini per i vostri diritti?
Giugno è il mese della salute mentale maschile, ed allo stesso tempo è il mese del pride. In particolare, è un mese in cui si dovrebbe portare l'attenzione sui problemi strettamente maschili, per cui sarebbe una buona scusa per unire gli uomini tutti in una lotta comune sulle ingiustizie che subiscono dalla società, quali affidamento dei figli, mantenimento, cedimento dei beni etc. Questi sono problemi reali, io stessa ho avuto visione di come a volte il sistema giuridico parta da pregiudizi e stereotipi che tendono a dipingere la donna come genitore più adatto alla gestione dei figli - quando poi invece - viene dimostrato il contrario soltanto una volta che il figlio è maggiorenne e considerato capace di scegliere.
Tuttavia, a differenza di come accade per i gruppi lgbt o femministi, negli uomini ci sta molta divisione, e raramente ho visto questi protestare o provare a proporre cambiamenti concreti per i loro diritti, quanto invece fanno i primi su citati.
Secondo voi a cosa è dovuta questa astensione o forse disinteresse? Avete mai avuto il desiderio o effettivamente l'occasione di poter protestare insieme ad altri uomini per i vostri diritti?