Men's mental health month

Per migliorare la psiche dell'uomo le prostitute dovrebbero essere alla portata della maggior parte degli uomini, quindi costare circa 50€ l'ora

Tutto il resto cioè psicologi, psichiatria and company sono tutte cazzate. Uno la serenità la deve trovare da solo.
 
Ti sei spiegato male allora, e non hai capito il punto per la quale ho aperto il thread. Non mi riferivo ai problemi di relazione uomo-donna, ma a problemi giuridici sui divorzi e co, dove chiaramente lì ha un vantaggio di diritti la donna rispetto all'uomo.

Per il secondo punto, hai ragione, ma dipende tutto da quanto sangue versi e per quale motivo lo versi, ma mi pare di capire che qui non si sa nemmeno chi è il nemico, perché non è qualcosa di fisico che puoi combattere.
Una noce da sola in un sacco non fa tanto rumore.
Ed allora avresti dovuto chiamarlo mese dei diritti maschili giuridici, non mese della salute mentale dei maschi perchè sempre una buffonata come il gay pride e le restanti pratiche dell occidente.
Comunqje, gli imprendiminchia se la sono studiati bene e tra fortuna e magheggi sono riusciti a far proliferare i loro settori a discpaito dei valori veri, oggi stesso ho già visto diversa gente con la maglietta merdace passare tra i barboni per cui del parere dei ciechi non può importarmi.
Altro.punto, non provengo da una famiglia cristiana con le toppe in culo e fino a poco tempo fa avevo altra dottrina, non parlo per convenienza, tutt al più
 
Sono un poco stanco della conversazione (non di te, perché scrivi bene e dici anche cose interessanti), ma solo perché è estenuante cercare di districare i concetti da questa visione del mondo così radicata. Ad ogni modo, sparsamente e limitandoci al solo occidente:

  1. in Ungheria il pride è vietato, ai bambini non si può più parlare di sessualità a scuola, le persone omosessuali sono sistematicamente perseguitate. Tutto questo ha una chiarissima matrice cristiana, dichiarata e mai nascosta - interessante il fatto che Orban, come me, sia un cattolico che poi è diventato protestante, il contrario esatto di Vance;
  2. In Polonia ha appena vinto le elezioni un presidente dichiaratamente contrario ad aborto, diritti delle persone omosessuali, e molto favorevole al matrimonio tradizionale; matrice? La sai già se conosci la storia di questo paese
  3. Negli Stati Uniti Trump è stato eletto con un aiuto considerevole da parte di gruppi come Amish, mormoni ed evangelici. Curiosamente, fra questi gruppi - che sono in stragrande maggioranza bianchi - non c'è nessuna crisi demografica, che invece c'è eccome fra i neri e gli ispanici che vivono in città. Trump è uno a cui palesemente della religione non importa davvero, ma Vance è un altro tipo d'uomo, e sarà il prossimo presidente;
  4. In tutti i paesi europei occidentali c'è almeno un partito ultraconservatore che o è al governo o è all'opposizione come primo-secondo partito di supporto popolare;
  5. Russia e Ucraina combattono sul campo, ma sono due paesi in cui l'ortodossia è fortissima e radicata nella popolazione nonostante 60 anni di ateismo di stato.
Ora, non vedi che la volontà popolare, anche in occidente, spinge in quella direzione? Perché lo fa? Forse perché le promesse del liberalismo e degli stati laici si sono rivelate menzogne?
Allora metto in chiaro che seppur si può evincere che dalle mie frasi pretendo di avere ragione, non è così e la mia è soltanto una visione come un'altra, anche perché questo è un discorso molto complesso e pieno di controversie.
Quello che stai descrivendo è qualcosa che abbiamo visto avvenire ciclicamente ogni tot anni: prima ci si sposta a destra, questa delude e poi si va sinistra, questa delude e si ritorna a destra. Qui ci stava qualcuno che diceva che non è nemmeno il popolo a scegliere veramente quale governo preferisce al potere, e ci sta sicuramente un fondo di verità; non perché si imponga qualcosa al popolo direttamente, ma perché si giostra sulla sua ignoranza, quindi un metodo indiretto non direttamente condannabile ma altrettanto utile.
Il referendum di giorni fa è un ottimo esempio di quello che succede: non è stato raggiunto il quorum non perché l'opposizione era maggiore, ma perché si è spinto l'uomo a rinunciare ai suoi diritti e quindi pensa che il suo contributo sia inutile, forse anche dovuto ad un'enorme senso di divisione che lo stato ama creare.
Se si annullasse il quorum, invece, magari chissà, avrebbe vinto il sì.

Ora invece distacchiamoci e ti faccio una domanda personale: tu preferiresti vivere in uno stato in cui ti viene vietato di fare qualcosa? O conviene soltanto perché quelli lesi non sono i tuoi diritti?
 
Sono in parte d'accordo con quello che molti qui stanno dicendo. Pensare che l'attuale società occidentale sia il punto d'arrivo dell'evoluzione umana a cui prima o poi tutti gli altri popoli tenderanno, è qualcosa di miope e stupido. Si regge tutto sullo strapotere militare americano, che ci fa da ombrello e grazie al quale possiamo scioccamente illuderci che nel mondo la storia sia finita e che la giustizia prevalga sulla forza bruta.
 
Allora metto in chiaro che seppur si può evincere che dalle mie frasi pretendo di avere ragione, non è così e la mia è soltanto una visione come un'altra, anche perché questo è un discorso molto complesso e pieno di controversie.
Quello che stai descrivendo è qualcosa che abbiamo visto avvenire ciclicamente ogni tot anni: prima ci si sposta a destra, questa delude e poi si va sinistra, questa delude e si ritorna a destra. Qui ci stava qualcuno che diceva che non è nemmeno il popolo a scegliere veramente quale governo preferisce al potere, e ci sta sicuramente un fondo di verità; non perché si imponga qualcosa al popolo direttamente, ma perché si giostra sulla sua ignoranza, quindi un metodo indiretto non direttamente condannabile ma altrettanto utile.
Il referendum di giorni fa è un ottimo esempio di quello che succede: non è stato raggiunto il quorum non perché l'opposizione era maggiore, ma perché si è spinto l'uomo a rinunciare ai suoi diritti e quindi pensa che il suo contributo sia inutile, forse anche dovuto ad un'enorme senso di divisione che lo stato ama creare.
Se si annullasse il quorum, invece, magari chissà, avrebbe vinto il sì.

Ora invece distacchiamoci e ti faccio una domanda personale: tu preferiresti vivere in uno stato in cui ti viene vietato di fare qualcosa? O conviene soltanto perché quelli lesi non sono i tuoi diritti?
Dipende da cosa mi si dà in cambio. Se la condizione resta tale e quale, ma in più non ho nemmeno il diritto di esprimermi e di girare liberamente (come il mio governo ha provato a fare qualche anno fa) allora no, certo che no.

Se invece mi si desse qualcosa di sostanzioso, probabilmente sì.

Comunque ne approfitto per ripetere che apprezzo te e il tuo approccio, a costo di beccarmi del simp.
 
Sono in parte d'accordo con quello che molti qui stanno dicendo. Pensare che l'attuale società occidentale sia il punto d'arrivo dell'evoluzione umana a cui prima o poi tutti gli altri popoli tenderanno, è qualcosa di miope e stupido. Si regge tutto sullo strapotere militare americano, che ci fa da ombrello e grazie al quale possiamo scioccamente illuderci che nel mondo la storia sia finita e che la giustizia prevalga sulla forza bruta.
Se si è estratto questo pensiero dalle mie parole, mi scuso, perché non è quello che intendevo far passare.
L'umanità non raggiungerà mai un equilibrio, ci saranno sempre guerre, governi che cadono, teste che saltano, anche se ci illudiamo di essere in pace. Nella nostra società ci sono troppe cose che non funzionano, ed il benessere non è sostenibile a lungo per tutti, ma solo per pochi.
 
Tuttavia, a differenza di come accade per i gruppi lgbt o femministi, negli uomini ci sta molta divisione, e raramente ho visto questi protestare o provare a proporre cambiamenti concreti per i loro diritti, quanto invece fanno i primi su citati.
Gli uomini sono in perenne competizione per qualsiasi cosa (lavoro,status sociale collegato ad esso,donne,ecc...) quindi come pensi che siano in grado di far valere i propri diritti ed erigere dei cambiamenti. In questa società tecno-capitalistica è difficile creare quel senso di comunità e cameratismo maschile che potrebbe portare un popolo a raggiungere un benessere generale (che poi sono già stati fatti molti passi in avanti rispetto a 100 anni fa per esempio). Bisogna poi tener conto che per attuare un profondo cambiamento ci vuole un livello di coscienza/consapevolezza elevato (rispetto alla media di oggi,se così non fosse non ci ritroveremo in questa situazione fangosa) che al momento non è presente.
 
Gli uomini sono in perenne competizione per qualsiasi cosa (lavoro,status sociale collegato ad esso,donne,ecc...) quindi come pensi che siano in grado di far valere i propri diritti ed erigere dei cambiamenti. In questa società tecno-capitalistica è difficile creare quel senso di comunità e cameratismo maschile che potrebbe portare un popolo a raggiungere un benessere generale (che poi sono già stati fatti molti passi in avanti rispetto a 100 anni fa per esempio). Bisogna poi tener conto che per attuare un profondo cambiamento ci vuole un livello di coscienza/consapevolezza elevato (rispetto alla media di oggi,se così non fosse non ci ritroveremo in questa situazione fangosa) che al momento non è presente.
Capisco, ottimo punto. Quindi pensi sia un fattore biologico, sociale o entrambi?
 
provo a dare una mia opinione nel mentre che aspettiamo le risposte degli utenti maschi.

io credo che il motivo principale di questo disinteresse e di questa astinenza sia dovuta a fattori sociali-culturali e norme di genere. i maschi sono abituati a crescere con la convinzione che esprimere le proprie emozioni e pensieri e idee più profonde li renda "deboli" e poco mascolini. questo si nota non solo nelle relazioni che hanno con le donne ma anche con i loro amici. molte amicizie maschili sono durature nel tempo e con meno turbe di solito e questo a primo impatto potrebbe sembrare positivo, tuttavia sta ad indicare anche una minore apertura emotiva che porta molti di loro a reprimersi.
spesso cercano nella donna, che invece è soggetta a una socializzazione molto diversa: aperta e presente, una figura di sfogo.
molti di loro si sciolgono solo nelle relazioni romantiche ed è per questo che la assenza di queste per alcuni porta a una grave crisi di solitudine e indaguetezza. io credo che se più uomini si riuscissero ad aprire con i loro amici e a parlare di più di queste tematiche la condizione di mentalecl di alcuni migliorerebbe molto.
Mostrarti debole/complessato o dubbioso sulla tua vita con una donna mentre ci sei in una relazione romantica soprattutto é il metodo più veloce per fargli perdere rispetto di te purtroppo, ti vedrà come un debole/insicuro e molto probabilmente potrebbe smollarti da un' momento all'altro per qualcuno di più sicuro, se ti mettessi a piangere davanti alla tua ragazza per problemi tuoi che possano essere di tipo psicologici o magari perché sei in un momento di debolezza non é una buona idea secondo me, al massimo puoi farlo per motivi che non riguardano te per fare un esempio stupido se vi muore il cane... Con gli amici/amiche secondo me é molto meglio
 
Capisco, ottimo punto. Quindi pensi sia un fattore biologico, sociale o entrambi?
Entrambi. Siamo delle marionette gestite da marionettisti abili (Elite globaliste) che hanno in mano la gestione della nostra vita,abbiamo si un pò di margine di manovra nella realtà ma viviamo dentro dei precisi recinti,ovili adattati alle nostre precise esigenze biologico-sociali.Il concetto di libertà non esiste,anzi non è mai esistito forse. Cerchiamo con affanno di vivere al meglio delle nostre possibilità ma quest'ultime non sono uguali e paritarie per tutti di default,si anche questa è blackpill. Comunque è un discorso molto lungo e complesso quello che hai tirato fuori e non è facile trovare soluzioni adatte a tutti,resta il fatto che il sistema economico odierno è inutile e dannoso,tutto questo si collega anche ai rapporti uomo-donna perchè se ci pensi bene tutto in società è "intimamente" connesso quindi al malfunzionamento di uno si trascina dietro anche il resto.
 
Credo sia la prima volta che apro una discussione, ma è un argomento che mi incuriosisce, ed in particolare vorrei sapere che pensiero hanno i membri del forum a riguardo.
Giugno è il mese della salute mentale maschile, ed allo stesso tempo è il mese del pride. In particolare, è un mese in cui si dovrebbe portare l'attenzione sui problemi strettamente maschili, per cui sarebbe una buona scusa per unire gli uomini tutti in una lotta comune sulle ingiustizie che subiscono dalla società, quali affidamento dei figli, mantenimento, cedimento dei beni etc. Questi sono problemi reali, io stessa ho avuto visione di come a volte il sistema giuridico parta da pregiudizi e stereotipi che tendono a dipingere la donna come genitore più adatto alla gestione dei figli - quando poi invece - viene dimostrato il contrario soltanto una volta che il figlio è maggiorenne e considerato capace di scegliere.
Tuttavia, a differenza di come accade per i gruppi lgbt o femministi, negli uomini ci sta molta divisione, e raramente ho visto questi protestare o provare a proporre cambiamenti concreti per i loro diritti, quanto invece fanno i primi su citati.
Secondo voi a cosa è dovuta questa astensione o forse disinteresse? Avete mai avuto il desiderio o effettivamente l'occasione di poter protestare insieme ad altri uomini per i vostri diritti?
E' un desiderio che ho avuto, personalmente.
Ma difficilmente si realizzerebbe, perché nell' uomo è radicata la paura di mostrarsi "debole", contrastante con l' imperativo di farsi vedere forti, sicuri, vincenti e tutte queste minchiate.
Inoltre come ha scritto ChicoèilmioDio, tra gli uomini c'è molta competizione per tutto, per cui i primi a boicottarci non sarebbero le "NP" ma gli altri uomini.
Tuttavia non escludo che con il peggioramento della condizione maschile o meglio di una quota crescente di mondo maschile, non possa sorgere una prostesta maschile contro la condizione maschile che assumerà contorni violenti e pittoreschi, immaginati manifestazioni in cui campeggiano svastiche, croci celtiche, immagini di militari, di samurai, di culturisti tattuati, di guerrieri medioevali ecc., sai ... l' uomo quando si trova in una condizione di difficoltà e fragilità, si rifugia in quella che si chiama "mascolinità tossica", fatta di estremismo, intolleranza, culto della forza fisica, della violenza, elogio del crimine ecc. Io nella vita ho espresso un pò questa situazione.
 
Per migliorare la psiche dell'uomo le prostitute dovrebbero essere alla portata della maggior parte degli uomini, quindi costare circa 50€ l'ora

Tutto il resto cioè psicologi, psichiatria and company sono tutte cazzate. Uno la serenità la deve trovare da solo.
Il sesso mercenario è poco risolutivo, peggio ancora se si è uomini sensibili, spirituali, con una sessualità cerebrale.
Vedi l' assissino incel Antonio De Marco, che ad escort andò pure dopo il delitto. Pensa all' utente SterzoReik che andò in ospedale per essere salvato dal suicidio il giorno dopo aver fatto sesso anale con una escort.
 
E' un desiderio che ho avuto, personalmente.
Ma difficilmente si realizzerebbe, perché nell' uomo è radicata la paura di mostrarsi "debole", contrastante con l' imperativo di farsi vedere forti, sicuri, vincenti e tutte queste minchiate.
Inoltre come ha scritto ChicoèilmioDio, tra gli uomini c'è molta competizione per tutto, per cui i primi a boicottarci non sarebbero le "NP" ma gli altri uomini.
Tuttavia non escludo che con il peggioramento della condizione maschile o meglio di una quota crescente di mondo maschile, non possa sorgere una prostesta maschile contro la condizione maschile che assumerà contorni violenti e pittoreschi, immaginati manifestazioni in cui campeggiano svastiche, croci celtiche, immagini di militari, di samurai, di culturisti tattuati, di guerrieri medioevali ecc., sai ... l' uomo quando si trova in una condizione di difficoltà e fragilità, si rifugia in quella che si chiama "mascolinità tossica", fatta di estremismo, intolleranza, culto della forza fisica, della violenza, elogio del crimine ecc. Io nella vita ho espresso un pò questa situazione.
Molto interessante e si, quello che descrivi è qualcosa che purtroppo accade ma è fine a se stessa. Se posso chiedere, come mai ti sei allontanato da questa situazione? (mi è parso di capire che parli al passato)
 
Sarebbe molto bello se l'istat fosse meno di parte ed iniziasse ad indagare sulla violenza fisica e psicologica che subiscono gli uomini, visto che in base a studi fatti da privati sembrerebbe in % molto simile a quella che subiscono le donne. I casi di suicidi, hikomori, padri separati, barboni ecc sono importanti, però sicuramente in valore minore rispetto al punto sopra citato
 
Sarebbe molto bello se l'istat fosse meno di parte ed iniziasse ad indagare sulla violenza fisica e psicologica che subiscono gli uomini, visto che in base a studi fatti da privati sembrerebbe in % molto simile a quella che subiscono le donne. I casi di suicidi, hikomori, padri separati, barboni ecc sono importanti, però sicuramente in valore minore rispetto al punto sopra citato
Se ci metti nei maltrattamenti psicologici tutti quei comportamenti tossici che adottano le donne all'interno delle relazioni e che sono talmente normalizzati da esser considerati giusti ne escono fuori numeri enormi.
 
Ora, non vedi che la volontà popolare, anche in occidente, spinge in quella direzione? Perché lo fa? Forse perché le promesse del liberalismo e degli stati laici si sono rivelate menzogne?
Anche se non sono molto d'accordo su alcuni punti che hai detto, voglio dare un piccolo contributo. La democrazia attuale c'è da poco meno di un secolo, deve ancora dimostrare che sia il miglior sistema di governo
 
Credo sia la prima volta che apro una discussione, ma è un argomento che mi incuriosisce, ed in particolare vorrei sapere che pensiero hanno i membri del forum a riguardo.
Giugno è il mese della salute mentale maschile, ed allo stesso tempo è il mese del pride. In particolare, è un mese in cui si dovrebbe portare l'attenzione sui problemi strettamente maschili, per cui sarebbe una buona scusa per unire gli uomini tutti in una lotta comune sulle ingiustizie che subiscono dalla società, quali affidamento dei figli, mantenimento, cedimento dei beni etc. Questi sono problemi reali, io stessa ho avuto visione di come a volte il sistema giuridico parta da pregiudizi e stereotipi che tendono a dipingere la donna come genitore più adatto alla gestione dei figli - quando poi invece - viene dimostrato il contrario soltanto una volta che il figlio è maggiorenne e considerato capace di scegliere.
Tuttavia, a differenza di come accade per i gruppi lgbt o femministi, negli uomini ci sta molta divisione, e raramente ho visto questi protestare o provare a proporre cambiamenti concreti per i loro diritti, quanto invece fanno i primi su citati.
Secondo voi a cosa è dovuta questa astensione o forse disinteresse? Avete mai avuto il desiderio o effettivamente l'occasione di poter protestare insieme ad altri uomini per i vostri diritti?
Semplicemente il problemi psicologici che hanno gli uomini, sono influenzati dalle pressioni sociali. Noi parliamo di bellezza, ma non sapete quanto tantia ltri fattori devo coltivare un uomo per sopravvivere, avere soldi, fama, status, tutte cose che sono difficili al giorno d'oggi. Già è difficile essere belli e bisogna essere in parte baciati dalla genetici figuriamoci anche altri fattori
Vediamo quanti utenti maschi adesso partecipano a discussioni serie :sneaky:
nelle discussioni serie ci sono sempre gli uomini, dobbiamo vedere quante donne
 
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