Ho trovato il coraggio di rivolgere la parola ad una donna stasera

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ah, non sapevo. Sicuro che non si possa recuperare?
So che si stava frequentando con un tipo, non so come sia andata a finire ma comunque ho già metabolizzato la cosa, ero consapevole che sarebbe successo anzi è durata anche troppo, una ragazza carina con tanti che le giravano intorno non poteva rimanere single a vita, quando una così ti apre la porta ti devi buttare io invece aspettavo il tappeto rosso, ecco perché insisto con Avanguardia...
 
So che si stava frequentando con un tipo, non so come sia andata a finire ma comunque ho già metabolizzato la cosa, ero consapevole che sarebbe successo anzi è durata anche troppo, una ragazza carina con tanti che le giravano intorno non poteva rimanere single a vita, quando una così ti apre la porta ti devi buttare io invece aspettavo il tappeto rosso, ecco perché insisto con Avanguardia...
Non volevo ferirti, ma forse sì, t’ho punto un po’. Hai ragione però: quando una porta si apre, aspettare il tappeto rosso è un rischio grosso. Sai cosa? Penso che quella frase me la segnerò.
 
So che si stava frequentando con un tipo, non so come sia andata a finire ma comunque ho già metabolizzato la cosa, ero consapevole che sarebbe successo anzi è durata anche troppo, una ragazza carina con tanti che le giravano intorno non poteva rimanere single a vita, quando una così ti apre la porta ti devi buttare io invece aspettavo il tappeto rosso, ecco perché insisto con Avanguardia...
Già succede con le normaloidi sul 5 scarso, figurati con le carine...
 
@Avanguardia, ma quindi alla fine sei riuscito a scoprire se lei è single? In ogni caso, trovo davvero bello che abbiate tanti interessi in comune su cui discutere. Già online è raro riuscire a creare un dialogo interessante tra migliaia di persone, figuriamoci se poi si vive anche nella stessa zona, direi che è una bella fortuna. Se dovesse essere single, secondo me potrebbero nascere qualcosa di bello tra voi, anche perché, da quel che racconti, mi sembra che un po’ di interesse da parte sua ci sia.

Oltre al fatto di proporre una escursione (se proprio non te la senti ancora di chiederle direttamente il numero), la prossima volta che le indichi un luogo interessante potresti cogliere l’ occasione per accompagnarla a vederlo, sopratutto se inizia a far buio. Anche se dovesse rifiutare, è comunque un gesto premuroso che secondo me apprezzerà e che non ti costa niente infondo. E chissà, magari da lì ci scappa anche di accompagnarla a casa.

Le premesse ci sono tutte… serve solo un pizzico di coraggio per superare la timidezza.
 
Sei nel mio racconto , mi hai gentilmente aiutato e mi e' sembrato giusto inserirti, ho riscritto molte parti che mi sembravano anche un po' acerbe.
Che bello :love: Ti ringrazio per avermi inserita, avere una seconda vita nei racconti è davvero emozionante. Mi fa piacere che tu stia limando il tuo racconto, che secondo me ha ottime potenzialità
 
Non mi avventuro per ora a chiedere numero di telefono, non mi inguaio in strategie e modalità di azione che non mi si confanno, perché se non le so usare faccio più danni che altro.
Se c'è modo di socializzare, si socializza, poi si vedrà.
Può darsi che domani sera la riveda, come no.
 
Oh, stasera ci ho riparlato.
Lei nei giorni scorsi si metteva in mezzo al bosco lontano dai sentieri seduta.
Stasera dopo una lunga camminata in montagna, la noto da lontano mentre cammina in un sentiero. Torno indietro per incrociarla ma la vedo camminare dentro al bosco, tra gli alberi, molto in fondo, così prendo un sentiero per provare ad incrociarla. Ero pieno di battiti cardiaci, molto emozionato, timoroso che mi trattasse con freddezza, stavo per tornare a casa preso da timori, ma poi no, mi dico che devo incrociarla camminando ed affrontare le paure.
Finalmente la incrocio, ero emozionato, lei sorrideva. Alzo il braccio per salutare e lei mi saluta per nome. Prima di continuare a raccontarvi, vi dico che oggi era a pancia scoperta, con l' ombellico in bella vista. Riprendo il racconto: io saluto per nome, e lei mi chiede come sto. Le rispondo che fisicamente sto bene e le racconto delle mie esplorazioni archeologiche, di cui l' ultima, quel nuraghe che vi ho fatto vedere qui.
Mi parla del mehnir che le avevo segnalato, minuti a parlare di questo, e poi dei siti archeologici qui vicino, le indicazioni, lei mi racconta che c'era un signore anziano che cercava questo nuraghe che c'è vicino a dove stavamo parlando. Spiego come sono stati distrutti i nuraghi, quindi si passa alla Legge delle Chiudende che i Savoia avevano imposto quando erano diventati Regnanti della Sardegna, con cui si impose la proprietà privata delle terre da parte delle persone che avevano soldi, passo poi alla storia della creazione dei latifondi in Regno Unito nel secolo XV, che crea l' espulsione di tante gente che deve lavorare nelle fabbriche, quindi le parlo della nascita del lavoro come è concepito nel mondo moderno. Lei mi racconta che sta lavorando ancora in un' azienda facendo un lavoro che doveva essere creativo invece è ripetitivo e tra poco lo molla.
Ci salutiamo, io riprendo il cammino per la mia strada, lei per la sua, io parlo della doccia che mi farò.
Dopo tale chiacchierata di un quarto d' ora mi passa la depressione con i relativi pensieri suicidari, e in questo momento che scrivo sono abbastanza tranquillo.
Ciò che conta è socializzare con le ragazze in maniera un pò costante, poi si spera che col tempo si passi a qualcosa di più.
 
Oh, stasera ci ho riparlato.
Lei nei giorni scorsi si metteva in mezzo al bosco lontano dai sentieri seduta.
Stasera dopo una lunga camminata in montagna, la noto da lontano mentre cammina in un sentiero. Torno indietro per incrociarla ma la vedo camminare dentro al bosco, tra gli alberi, molto in fondo, così prendo un sentiero per provare ad incrociarla. Ero pieno di battiti cardiaci, molto emozionato, timoroso che mi trattasse con freddezza, stavo per tornare a casa preso da timori, ma poi no, mi dico che devo incrociarla camminando ed affrontare le paure.
Finalmente la incrocio, ero emozionato, lei sorrideva. Alzo il braccio per salutare e lei mi saluta per nome. Prima di continuare a raccontarvi, vi dico che oggi era a pancia scoperta, con l' ombellico in bella vista. Riprendo il racconto: io saluto per nome, e lei mi chiede come sto. Le rispondo che fisicamente sto bene e le racconto delle mie esplorazioni archeologiche, di cui l' ultima, quel nuraghe che vi ho fatto vedere qui.
Mi parla del mehnir che le avevo segnalato, minuti a parlare di questo, e poi dei siti archeologici qui vicino, le indicazioni, lei mi racconta che c'era un signore anziano che cercava questo nuraghe che c'è vicino a dove stavamo parlando. Spiego come sono stati distrutti i nuraghi, quindi si passa alla Legge delle Chiudende che i Savoia avevano imposto quando erano diventati Regnanti della Sardegna, con cui si impose la proprietà privata delle terre da parte delle persone che avevano soldi, passo poi alla storia della creazione dei latifondi in Regno Unito nel secolo XV, che crea l' espulsione di tante gente che deve lavorare nelle fabbriche, quindi le parlo della nascita del lavoro come è concepito nel mondo moderno. Lei mi racconta che sta lavorando ancora in un' azienda facendo un lavoro che doveva essere creativo invece è ripetitivo e tra poco lo molla.
Ci salutiamo, io riprendo il cammino per la mia strada, lei per la sua, io parlo della doccia che mi farò.
Dopo tale chiacchierata di un quarto d' ora mi passa la depressione con i relativi pensieri suicidari, e in questo momento che scrivo sono abbastanza tranquillo.
Ciò che conta è socializzare con le ragazze in maniera un pò costante, poi si spera che col tempo si passi a qualcosa di più.
Ben fatta! Sono contento per te
 
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