Vita da 5

Interessante la tua testimonianza. La tua storia personale è molto simile a tanti che sono passati in questi porti, è quasi una specie di prerogativa esistenziale, di pattern che si avverano pur cercando in tutti i modi di non farli avverare, tipo profezie volute dal destino di greca memoria. La parte che mi ha colpito riguarda quella sui media e non fa che confermarmi la volontà di ingegneria sociale volta a creare un "divide et impera" più profondo di come non lo si era mai visto in passato. Di fronte alla pervasiva propaganda non vedo alternative se non la consapevolezza personale ma non so fino a quando il bubbone possa rimanere integro prima di scoppiare ed infettarsi: la maggioranza ragiona con la pancia e la retorica della colpevolizzazione e del dito indice a prescindere di fronte alla fame non so fino a che punto possa reggere. Mi aspetto prima o poi delle rivolte non più silenti che possano fungere da casus belli per politiche di controllo ancora più stritolanti.
 
Interessante la tua testimonianza. La tua storia personale è molto simile a tanti che sono passati in questi porti, è quasi una specie di prerogativa esistenziale, di pattern che si avverano pur cercando in tutti i modi di non farli avverare, tipo profezie volute dal destino di greca memoria. La parte che mi ha colpito riguarda quella sui media e non fa che confermarmi la volontà di ingegneria sociale volta a creare un "divide et impera" più profondo di come non lo si era mai visto in passato. Di fronte alla pervasiva propaganda non vedo alternative se non la consapevolezza personale ma non so fino a quando il bubbone possa rimanere integro prima di scoppiare ed infettarsi: la maggioranza ragiona con la pancia e la retorica della colpevolizzazione e del dito indice a prescindere di fronte alla fame non so fino a che punto possa reggere. Mi aspetto prima o poi delle rivolte non più silenti che possano fungere da casus belli per politiche di controllo ancora più stritolanti.
Premetto che non sono un sociologo, e in generale un argomento del genere richiede un'analisi multidisciplinare attenta per avere un rapporto parzialmente oggettivo con la realtà. Servirebbe anche un codice deontologico piuttosto forte, e uno smorzamento degli interessi (anche verso le proprie teorie) pur di raggiungere dei risultati.
Detto questo secondo la mia prospettiva assolutamente si, io sono in linea con alcuni sociologi, filosofi e umanisti (oltre che esperti di religione) che etichettano la società odierna come anti- comunitaria e contro i legami.
La felicità, la tranquillità e le relazioni sono estinte, rimpiazzati da palliativi (contrattualismo, utilitarismo, consumismo ecc.) che non riescono a rispondere ai problemi esistenziali.
L'ansia diffusa, la depressione e la solitudine sono solo dei fenomeni evidenti del fallimento contemporaneo, dove poi si corre dallo psicologo a curare gli effetti che viviamo sulla nostra pelle senza mai pensare alle cause.
In una società "sana" a mio avviso non dobbiamo sfornare milioni di problemi del genere ed è un fallimento se siamo tutti dallo psicologo perché vuol dire che qualcosa non funziona alla base.
Sicuramente i fattori coinvolti nel disastro sono molti, è evidente che la vittoria dei "come" nella società delle performance e dell'economia (parliamo di quelle a trazione usa e occidentali) ha assorbito i "perché" e ogni ambito della realtà umanistica.
Ci sono elementi latenti che hanno anche il loro peso, ad esempio la tecnica "sconsacra" il mondo e le nostre vite. Altre variabili sono nascoste o remote, una meno evidente riguarda i fallimenti dell'illuminismo e del millenarismo che hanno lasciato dei prodotti filosofici che nel lungo termine ci consegnano sempre di più una vita astratta e indefinita a livello collettivo (parliamo di nozioni che poi sono arrivate in ambito politico, legislativo ecc).
Poi in generale ci sono discorsi noti, come la stessa cultura e il mondo di Hollywood che ormai sforna spesso una concezione di donna solitaria, di uomo effemminato, e di una società che è felice tramite l'individualismo, l'autodeterminazione e una libertà che non fornisce nessuna risposta.
Purtroppo sono convinto che non parliamo di un modello sostenibile, si dice in modo esplicito che il mondo sarà migliore con uno psicologo a testa. Ma lo psicologo agisce sul personale e non sul collettivo e per la formazione e le operazioni che è chiamato a fare deve pensare al singolo, e può causare danni agli altri con certi ragionamenti nel breve-medio termine.
Con questo non voglio demonizzare la psicologia, ma oltre a non "modificare" delle dinamiche oggettive non risponde alle esigenze diffuse (può aiutarti a reagire a comportarti meglio ma in una società fallimentare per il tuo bene probabilmente ti aiuterà a convivere con il fallimento o ti darà qualche bugia - palliativo).
Il mainstream per me è penoso, in fondo ti dice che questo è il migliore dei mondi, che siamo "evoluti", e ci bombarda di articoli e studi che ci narrano questo individualismo quotidiano. Non voglio neanche toccare il discorso ergastolo per l'uccisione di una donna, o le associazioni dei papà divorziati, quello che vedo è ormai una misandria che deve respirare l'incel, il povero, il timido o il non-realizzato.
Comunque sono discorsi e leitmotiv penosi, sembrano tautologie, o slogan. Se chiudi la narrazione e guardi la realtà oggi la donna oggi dal 7 in su ha un potere enorme. E in generale noi siamo vittime di dinamiche che difficilmente possono cambiare perché non dipendono dalle nostre scelte!
Quello che mi butta giù è che vivo una vita che non ho chiesto di vivere, e tanto studio mi ha fatto capire che oggi siamo davvero in una società folle e spietata.
Diversa è la vita dei ricchi, oggi sono dei moderni nobili senza nulla di nobile, o quella dei belli.
Hanno ereditato status diversi dai nostri e hanno un altra vita.
Non metto in dubbio gli sforzi quotidiani che possono aiutare a raggiungere risultati discreti (miglioramenti in termini di look, stile di vita, miglioramento lavorativo ecc)
Però mi sento di essere una sorta di Pierrot, un coglione che a causa dei traumi subiti, dei geni e di una serie di situazioni disastrose si ritrova così, vittima designata e contraltare dei vomitevoli ricchi e dei chad.
Molti di noi sono degli agnelli a livello teologico. Io mi ci sento, perché non ho forza e possibilità per cambiare certi fattori.
Eliade aveva ragione, l'uomo moderno può essere accusato dall'arcaico di essere vittima della storia! O almeno sempre meno uomini possono scriverla.
E ci riescono senza neanche sublimare qualcosa, nella società del non-essere ballano soltanto sulla nostra schiena e sui mostri traumi!
I chad e soprattutto gli spregevoli ricchi (o dirigenti realizzati megalomani potenti e sadici) conoscono le nostre debolezze, ci osservano ontologicamente e ci dominano, e grazie a noi volano!
Non ho una prospettiva alla Nietzsche su questo.
Sembra di vivere in Berserk e di essere stati marchiati, punto.
Scusa il discorso così duro.
 
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Premetto che non sono un sociologo, e in generale un argomento del genere richiede un'analisi multidisciplinare attenta per avere un rapporto parzialmente oggettivo con la realtà. Servirebbe anche un codice deontologico piuttosto forte, e uno smorzamento degli interessi (anche verso le proprie teorie) pur di raggiungere dei risultati.
Detto questo secondo la mia prospettiva assolutamente si, io sono in linea con alcuni sociologi, filosofi e umanisti (oltre che esperti di religione) che etichettano la società odierna come anti- comunitaria e contro i legami.
La felicità, la tranquillità e le relazioni sono estinte, rimpiazzati da palliativi (contrattualismo, utilitarismo, consumismo ecc.) che non riescono a rispondere ai problemi esistenziali.
L'ansia diffusa, la depressione e la solitudine sono solo dei fenomeni evidenti del fallimento contemporaneo, dove poi si corre dallo psicologo a curare gli effetti che viviamo sulla nostra pelle senza mai pensare alle cause.
In una società "sana" a mio avviso non dobbiamo sfornare milioni di problemi del genere ed è un fallimento se siamo tutti dallo psicologo perché vuol dire che qualcosa non funziona alla base.
Sicuramente i fattori coinvolti nel disastro sono molti, è evidente che la vittoria dei "come" nella società delle performance e dell'economia (parliamo di quelle a trazione usa e occidentali) ha assorbito i "perché" e ogni ambito della realtà umanistica.
Ci sono elementi latenti che hanno anche il loro peso, ad esempio la tecnica "sconsacra" il mondo e le nostre vite. Altre variabili sono nascoste o remote, una meno evidente riguarda i fallimenti dell'illuminismo e del millenarismo che hanno lasciato dei prodotti filosofici che nel lungo termine ci consegnano sempre di più una vita astratta e indefinita a livello collettivo (parliamo di nozioni che poi sono arrivate in ambito politico, legislativo ecc).
Poi in generale ci sono discorsi noti, come la stessa cultura e il mondo di Hollywood che ormai sforna spesso una concezione di donna solitaria, di uomo effemminato, e di una società che è felice tramite l'individualismo, l'autodeterminazione e una libertà che non fornisce nessuna risposta.
Purtroppo sono convinto che non parliamo di un modello sostenibile, si dice in modo esplicito che il mondo sarà migliore con uno psicologo a testa. Ma lo psicologo agisce sul personale e non sul collettivo e per la formazione e le operazioni che è chiamato a fare deve pensare al singolo, e può causare danni agli altri con certi ragionamenti nel breve-medio termine.
Con questo non voglio demonizzare la psicologia, ma oltre a non "modificare" delle dinamiche oggettive non risponde alle esigenze diffuse (può aiutarti a reagire a comportarti meglio ma in una società fallimentare per il tuo bene probabilmente ti aiuterà a convivere con il fallimento o ti darà qualche bugia - palliativo).
Il mainstream per me è penoso, in fondo ti dice che questo è il migliore dei mondi, che siamo "evoluti", e ci bombarda di articoli e studi che ci narrano questo individualismo quotidiano. Non voglio neanche toccare il discorso ergastolo per l'uccisione di una donna, o le associazioni dei papà divorziati, quello che vedo è ormai una misandria che deve respirare l'incel, il povero, il timido o il non-realizzato.
Comunque sono discorsi e leitmotiv penosi, sembrano tautologie, o slogan. Se chiudi la narrazione e guardi la realtà oggi la donna oggi dal 7 in su ha un potere enorme. E in generale noi siamo vittime di dinamiche che difficilmente possono cambiare perché non dipendono dalle nostre scelte!
Quello che mi butta giù è che vivo una vita che non ho chiesto di vivere, e tanto studio mi ha fatto capire che oggi siamo davvero in una società folle e spietata.
Diversa è la vita dei ricchi, oggi sono dei moderni nobili senza nulla di nobile, o quella dei belli.
Hanno ereditato status diversi dai nostri e hanno un altra vita.
Non metto in dubbio gli sforzi quotidiani che possono aiutare a raggiungere risultati discreti (miglioramenti in termini di look, stile di vita, miglioramento lavorativo ecc)
Però mi sento di essere una sorta di Pierrot, un coglione che a causa dei traumi subiti, dei geni e di una serie di situazioni disastrose si ritrova così, vittima designata e contraltare dei vomitevoli ricchi e dei chad.
Molti di noi sono degli agnelli a livello teologico. Io mi ci sento, perché non ho forza e possibilità per cambiare certi fattori.
Eliade aveva ragione, l'uomo moderno può essere accusato dall'arcaico di essere vittima della storia! O almeno sempre meno uomini possono scriverla.
E ci riescono senza neanche sublimare qualcosa, nella società del non-essere ballano soltanto sulla nostra schiena e sui mostri traumi!
I chad e soprattutto gli spregevoli ricchi (o dirigenti realizzati megalomani potenti e sadici) conoscono le nostre debolezze, ci osservano ontologicamente e ci dominano, e grazie a noi volano!
Non ho una prospettiva alla Nietzsche su questo.
Sembra di vivere in Berserk e di essere stati marchiati, punto.
Scusa il discorso così duro.
In questi giorni avrò i momenti contati per il tempo e non avrò modo di rispondere come vorrei alla tua lucida disamina,punto per punto, ma vorrei intanto lasciare questi pensieri di Gunther Anders che sembrano costruiti per dare sostegno e supporto a visioni che sembrano diventare certezze tangibili. Finisco, per poi riprendere il discorso in un prossimo futuro, che secondo me per sopravvivere bisognerà costruirsi dei bozzoli di moralità e decenza, fare affidamento sulla propria capacità di pensiero ed allontanarsi dai più basilari istinti animaleschi, l'idea di amore filosofico potrà salvare l'individualità grazie al distacco dalle luci artificiali del mondo moderno spacciate per vitalità solare. È una strada di contemplazione interiore in mezzo a macerie collettive costruite affinché diano l'illusione di essere un solido edificio. A presto.


"Per soffocare in anticipo ogni rivolta, non bisogna essere violenti.

I metodi militari sono superati.

Basta creare un condizionamento collettivo così potente che l’idea stessa di rivolta non verrà nemmeno più alla mente degli uomini.

L’ideale sarebbe quello di formattare gli individui fin dalla nascita limitando le loro abilità biologiche innate.

In secondo luogo, si continuerebbe il condizionamento riducendo drasticamente l’istruzione, per riportarla ad una forma di inserimento professionale.

Un individuo ignorante ha solo un orizzonte di pensiero limitato e più il suo pensiero è limitato a preoccupazioni mediocri, meno può rivoltarsi.

Bisogna fare in modo che l’accesso al sapere diventi sempre più difficile e elitario.

Ridurre drasticamente l’istruzione, riportarla ad una forma di inserimento professionale.

Niente filosofia.

Anche in questo caso bisogna usare la persuasione e non la violenza diretta: si diffonderanno massivamente, attraverso la televisione, divertimenti che lusinghino sempre l’emotività o l’istintivo.

Affronteremo gli spiriti con ciò che è futile e giocoso.

È cosa buona, con chiacchiere e musica incessante, l’impedire lo spirito di pensare.

Il divario tra il popolo e la scienza, che l’informazione destinata al grande pubblico sia anestetizzata da qualsiasi contenuto sovversivo.

Metteremo la sessualità al primo posto degli interessi umani.

Come tranquillante sociale, non c’è niente di meglio.

In generale si farà in modo di bandire la serietà dell’esistenza, di ridicolizzare tutto ciò che ha un valore elevato, di mantenere una costante apologia della leggerezza; in modo che l’euforia della pubblicità diventi lo standard della felicità umana.

E il modello della libertà.

Il condizionamento produrrà così da sé tale integrazione, che l’unica paura — che dovrà essere mantenuta — sarà quella di essere esclusi dal sistema e quindi di non poter più accedere alle condizioni necessarie alla felicità.

L’ uomo di massa, così prodotto, deve essere trattato come quello che è: un vitello, e deve essere monitorato come deve esserlo un gregge.

Tutto ciò che permette di far addormentare la sua lucidità è un bene sociale; tutto ciò rischia di causare il suo risveglio deve essere ridicolizzato, soffocato, combattuto.

Ogni dottrina che mette in discussione il sistema deve prima essere designata come sovversiva e terrorista e coloro che la sostengono dovranno poi essere trattati come tali."
 
Premetto che non sono un sociologo, e in generale un argomento del genere richiede un'analisi multidisciplinare attenta per avere un rapporto parzialmente oggettivo con la realtà. Servirebbe anche un codice deontologico piuttosto forte, e uno smorzamento degli interessi (anche verso le proprie teorie) pur di raggiungere dei risultati.
Detto questo secondo la mia prospettiva assolutamente si, io sono in linea con alcuni sociologi, filosofi e umanisti (oltre che esperti di religione) che etichettano la società odierna come anti- comunitaria e contro i legami.
La felicità, la tranquillità e le relazioni sono estinte, rimpiazzati da palliativi (contrattualismo, utilitarismo, consumismo ecc.) che non riescono a rispondere ai problemi esistenziali.
L'ansia diffusa, la depressione e la solitudine sono solo dei fenomeni evidenti del fallimento contemporaneo, dove poi si corre dallo psicologo a curare gli effetti che viviamo sulla nostra pelle senza mai pensare alle cause.
In una società "sana" a mio avviso non dobbiamo sfornare milioni di problemi del genere ed è un fallimento se siamo tutti dallo psicologo perché vuol dire che qualcosa non funziona alla base.
Sicuramente i fattori coinvolti nel disastro sono molti, è evidente che la vittoria dei "come" nella società delle performance e dell'economia (parliamo di quelle a trazione usa e occidentali) ha assorbito i "perché" e ogni ambito della realtà umanistica.
Ci sono elementi latenti che hanno anche il loro peso, ad esempio la tecnica "sconsacra" il mondo e le nostre vite. Altre variabili sono nascoste o remote, una meno evidente riguarda i fallimenti dell'illuminismo e del millenarismo che hanno lasciato dei prodotti filosofici che nel lungo termine ci consegnano sempre di più una vita astratta e indefinita a livello collettivo (parliamo di nozioni che poi sono arrivate in ambito politico, legislativo ecc).
Poi in generale ci sono discorsi noti, come la stessa cultura e il mondo di Hollywood che ormai sforna spesso una concezione di donna solitaria, di uomo effemminato, e di una società che è felice tramite l'individualismo, l'autodeterminazione e una libertà che non fornisce nessuna risposta.
Purtroppo sono convinto che non parliamo di un modello sostenibile, si dice in modo esplicito che il mondo sarà migliore con uno psicologo a testa. Ma lo psicologo agisce sul personale e non sul collettivo e per la formazione e le operazioni che è chiamato a fare deve pensare al singolo, e può causare danni agli altri con certi ragionamenti nel breve-medio termine.
Con questo non voglio demonizzare la psicologia, ma oltre a non "modificare" delle dinamiche oggettive non risponde alle esigenze diffuse (può aiutarti a reagire a comportarti meglio ma in una società fallimentare per il tuo bene probabilmente ti aiuterà a convivere con il fallimento o ti darà qualche bugia - palliativo).
Il mainstream per me è penoso, in fondo ti dice che questo è il migliore dei mondi, che siamo "evoluti", e ci bombarda di articoli e studi che ci narrano questo individualismo quotidiano. Non voglio neanche toccare il discorso ergastolo per l'uccisione di una donna, o le associazioni dei papà divorziati, quello che vedo è ormai una misandria che deve respirare l'incel, il povero, il timido o il non-realizzato.
Comunque sono discorsi e leitmotiv penosi, sembrano tautologie, o slogan. Se chiudi la narrazione e guardi la realtà oggi la donna oggi dal 7 in su ha un potere enorme. E in generale noi siamo vittime di dinamiche che difficilmente possono cambiare perché non dipendono dalle nostre scelte!
Quello che mi butta giù è che vivo una vita che non ho chiesto di vivere, e tanto studio mi ha fatto capire che oggi siamo davvero in una società folle e spietata.
Diversa è la vita dei ricchi, oggi sono dei moderni nobili senza nulla di nobile, o quella dei belli.
Hanno ereditato status diversi dai nostri e hanno un altra vita.
Non metto in dubbio gli sforzi quotidiani che possono aiutare a raggiungere risultati discreti (miglioramenti in termini di look, stile di vita, miglioramento lavorativo ecc)
Però mi sento di essere una sorta di Pierrot, un coglione che a causa dei traumi subiti, dei geni e di una serie di situazioni disastrose si ritrova così, vittima designata e contraltare dei vomitevoli ricchi e dei chad.
Molti di noi sono degli agnelli a livello teologico. Io mi ci sento, perché non ho forza e possibilità per cambiare certi fattori.
Eliade aveva ragione, l'uomo moderno può essere accusato dall'arcaico di essere vittima della storia! O almeno sempre meno uomini possono scriverla.
E ci riescono senza neanche sublimare qualcosa, nella società del non-essere ballano soltanto sulla nostra schiena e sui mostri traumi!
I chad e soprattutto gli spregevoli ricchi (o dirigenti realizzati megalomani potenti e sadici) conoscono le nostre debolezze, ci osservano ontologicamente e ci dominano, e grazie a noi volano!
Non ho una prospettiva alla Nietzsche su questo.
Sembra di vivere in Berserk e di essere stati marchiati, punto.
Scusa il discorso così duro.
Arrivato alla mia età (siamo coetanei), ho attraversato tutte le varie fasi della vita in cui si è passati dall'illusione al ricevere il pugno in bocca metaforico che ti fa svegliare. Purtroppo o per fortuna ho avuto sempre una specie di sesto senso (forse dovuto a traumi infantili) che mi ha portato a dover analizzare bene la realtà in cui si è immersi ed a dover evitare guai esistenziali peggiorativi. Se la genetica (valevole sia per quella fisica che mentale),l'ambiente e l'educazione ricevuta ma anche la semplice "fortuna" non ci hanno favorito toccherà a noi romperci la testa e le unghie per cercare di capire la strada più adatta, costruirsi una specie di abito da sarto su misura di convinzioni che ci permettano di vivere il più decentemente possibile. È un percorso individuale e doloroso che richiede una consapevolezza ed una forza di volontà enorme, uccidere delle parti di sé che credevamo immodificabili, un'azione continua che occupa ogni istante della giornata terrena. Se siamo arrivati a pensare ciò è per il fatto che non ci hanno consegnato soluzioni pronti ed il kit di sopravvivenza fin dalla nascita, ci hanno per l'appunto scaraventato nel mondo e chi si è visto si è visto: una società oggi basata sull'apparenza e sulla divisione indotta, la società che ha portato lo spettacolo delle luci cinematografiche e televisive a dover splendere ossessivamente anche nella vita privata, con i social e con le storie che inventiamo per poter elevarci dal prossimo, luci che hanno generato ciechi e scale immaginarie che portano alla caduta rovinosa. Non possiamo fare nulla per la nostra condizione, si è soli e senza appigli, ma si può evitare di partecipare alla farsa della commedia che hanno scritto autori oscuri e che porterà ad uno sfaldamento ben peggiore, si tratterà di amputare quelle parti di sé che ancora ci fanno soffrire e che creano dubbi. Non sperare che ci sarà qualcuno al tuo fianco (donne, amici, familiari) l'operazione andrà fatta da soli, essere chirurgi e fabbri di sé stessi.
Ho tralasciato di discutere sulla parte relativa alla società, alle sue leggi scritte e non ed alla collettività ma sono sostanzialmente d'accordo con ciò che hai scritto, si vendono illusioni per far campare alla bene e meglio ma prima o poi dall'anestesia indotta alcuni riescono a svegliarsi.
 
Arrivato alla mia età (siamo coetanei), ho attraversato tutte le varie fasi della vita in cui si è passati dall'illusione al ricevere il pugno in bocca metaforico che ti fa svegliare. Purtroppo o per fortuna ho avuto sempre una specie di sesto senso (forse dovuto a traumi infantili) che mi ha portato a dover analizzare bene la realtà in cui si è immersi ed a dover evitare guai esistenziali peggiorativi. Se la genetica (valevole sia per quella fisica che mentale),l'ambiente e l'educazione ricevuta ma anche la semplice "fortuna" non ci hanno favorito toccherà a noi romperci la testa e le unghie per cercare di capire la strada più adatta, costruirsi una specie di abito da sarto su misura di convinzioni che ci permettano di vivere il più decentemente possibile. È un percorso individuale e doloroso che richiede una consapevolezza ed una forza di volontà enorme, uccidere delle parti di sé che credevamo immodificabili, un'azione continua che occupa ogni istante della giornata terrena. Se siamo arrivati a pensare ciò è per il fatto che non ci hanno consegnato soluzioni pronti ed il kit di sopravvivenza fin dalla nascita, ci hanno per l'appunto scaraventato nel mondo e chi si è visto si è visto: una società oggi basata sull'apparenza e sulla divisione indotta, la società che ha portato lo spettacolo delle luci cinematografiche e televisive a dover splendere ossessivamente anche nella vita privata, con i social e con le storie che inventiamo per poter elevarci dal prossimo, luci che hanno generato ciechi e scale immaginarie che portano alla caduta rovinosa. Non possiamo fare nulla per la nostra condizione, si è soli e senza appigli, ma si può evitare di partecipare alla farsa della commedia che hanno scritto autori oscuri e che porterà ad uno sfaldamento ben peggiore, si tratterà di amputare quelle parti di sé che ancora ci fanno soffrire e che creano dubbi. Non sperare che ci sarà qualcuno al tuo fianco (donne, amici, familiari) l'operazione andrà fatta da soli, essere chirurgi e fabbri di sé stessi.
Ho tralasciato di discutere sulla parte relativa alla società, alle sue leggi scritte e non ed alla collettività ma sono sostanzialmente d'accordo con ciò che hai scritto, si vendono illusioni per far campare alla bene e meglio ma prima o poi dall'anestesia indotta alcuni riescono a svegliarsi.
Ti ringrazio per le tue riflessioni.
Si purtroppo non ci resta che una lotta disperata contro una serie di condizioni mai scelte e non controllabili.
A volte tentiamo l'impossibile, però sicuramente con la nostra volontà sono possibili dei margini di miglioramento, almeno io la vedo così.
Non credo in una "rivoluzione" completa della persona ....
Mi dispiace sapere che nel passato e in altre parti del mondo i rapporti non sono (o non erano) strutturati in questo modo così fallimentare, chi vive con la pillola blu neanche questo comprende per limiti culturali o perché vive l'ubriacatura da mainstream.
Purtroppo tante delusioni mi hanno fatto capire come dici tu che si è soli, o almeno non possiamo affidare la nostra salvezza agli altri.
Ho visto tutti andarsene, specialmente tanti amici che per la figa hanno troncato qualsiasi rapporto. Ma non c'è solo il discorso donne.
Ho capito che non puoi chiedere e aspettarti nulla, specialmente in una realtà dove non esiste nessun tipo di comunitarismo e nessuna sottostruttura.
Da un lato va bene così, andremo avanti in questa immensa solitudine e in queste fogne a cielo aperto, disperatamente controcorrente.
 
Si si. esattamente, molto sfrontato.
Ha una 5 che striscia ai suoi piedi da 2 mesi.
Ti dico che davvero farebbe di tutto per lui.
Non ho mai visto qualcosa del genere.
Comunque si vabbè diciamo che quando hai feedback positivi ti senti forte e a tuo agio e quindi riesci ad aprire la conversazione molto più facilmente.
Non l ho mai visto dire nulla di importante per attaccare bottone.
Crudissimo
 
Salve a tutti, sono un "ragazzo" di 34 anni. Ho deciso di iscrivermi dopo tanto tempo, probabilmente non sarò molto attivo sul forum, ma ho pensato che era giusto presentarmi. Penso di essere un 5 (o al massimo un 6) o almeno sono stato catalogato così da qualche amico onesto e leale.

raccontare la mia vita e i miei molteplici drammi è difficile. Da un lato vorrei sentire un po' di compassione, perché per certi versi su questo forum posso essere compreso, ma dall'altro lato forse ripercorrere tutto è davvero troppo doloroso. E mi distrugge interiormente. Il discorso poi coinvolge molteplici aspetti della mia vita.


Mi limito a dirvi che ho ricevuto diversi complimenti dalle ragazze con cui ho parlato, perché mi ritengono particolarmente brillante (sul piano intellettuale).
Ma nonostante questo ovviamente non c'è la possibilità di accedere a un rapporto. Non ho un particolare carisma, non ho soldi, e non sono bello. Sono terribilmente anonimo e insufficiente nel mio aspetto. E la profondità dei miei pensieri anche se colpisce, non è mai abbastanza per arrivare ad avere un rapporto.

Non basta scrivere articoli, non basta comprendere le basi della realtà, non basta avere uno spirito eclettico in termini di conoscenza, non basta avere una visione profonda su argomenti filosofici religiosi e sociologici.

Il mio migliore amico è il mio esatto opposto, realizzato a livello professionale, con i soliti argomenti, inoltre è divorziato con prole. Ma è un chad e ovviamente scopa sempre (io gli voglio davvero bene e sono felice per lui, ma tutto questo conferma le vostre teorie ). Si monta anche ragazze single senza prole, belle, che in teoria dovrebbero unirsi con ragazzi altrettanto liberi, ma il viso e l estetica hanno il loro peso.

Faccio delle brevi considerazioni e resto a disposizione se avete delle domande:

1 il mainstream e la maggior parte dei giornalisti (e lo dico nonostante svolgo collaborazioni editoriali pro bono) vogliono soffocare la realtà degli incel. In questo discorso ci sono di mezzo una gran quantità di psicologi.
Ovviamente non è colpevole tutta la categoria, ma una gran parte si.

2 chiunque vi dice che basta lo studio per le donne dice stronzate. Sono la prova vivente che la donna si pulisce il culo con qualsiasi tipo di discorso stimolante sul piano intellettuale.
Lo apprezzano (volendo) ma prima di tutto ci vuole un certo aspetto o un certo status (socio-economico).

3 c'è qualche eccezione ovvero ho visto qualche brutto che si è messo con una ragazza bella, ma il discorso è collegato a particolari dinamiche. Almeno questo ho visto nel mio paese.

4 le donne vedono con attenzione tutto, e uno status basso accompagnato da un aspetto mediocre dopo i 30 diventa quasi inaccettabile a priori.

5 ho avuto un rapporto, con una ragazza bella (che poi non era una modella ma aveva solo un bel viso) è durata una notte. Ho avuto delle storielle con ragazze carine, ma si contano sulla dita di una mano e sono durate pochissimo.
Ora mi sto risentendo con l unica ragazza che davvero ci tiene a me, siamo stati tanti anni insieme. Anche se a livello fisico ho sempre voluto altro e ho sempre un immagine diversa della donna che voglio.
Vi posso assicurare che non ho mai pensato di avvicinarmi a delle modelle. Ho sempre cercato ragazze che stanno sul 7. Posso inviare una foto di una tizia che mi ha usato per mesi per il suo egoboost in pvt per mostrare che non voglio nessuna bellezza galattica.
‘Non basta scrivere articoli, non basta comprendere le basi della realtà, non basta avere uno spirito eclettico in termini di conoscenza, non basta avere una visione profonda su argomenti filosofici religiosi e sociologici.’:

Queste caratteristiche bastano da sole x far diventare incel anche uno con il viso da chad!
 
‘Non basta scrivere articoli, non basta comprendere le basi della realtà, non basta avere uno spirito eclettico in termini di conoscenza, non basta avere una visione profonda su argomenti filosofici religiosi e sociologici.’:

Queste caratteristiche bastano da sole x far diventare incel anche uno con il viso da chad!

Non credo anche xk il chad non ha bisogno di parole!!! Gli basta restare nel suo nulla cosmico!!!
Quindi non importa chi sei e cosa fai in quel caso!
Il chad è una tentazione immediata basata sull estetica in una società che vive di impulsi, consumismo relazionale e superficialità.
È l oggetto perfetto. (Il discorso non conta però se sei su posizioni estreme)
Comunque conosco professori universitari sposati, o anche persone che hanno una discreta cultura umanistica che vivono con le loro compagne.
Quindi non è proprio così.
Oggi da un lato la cultura è percepita come un disvalore per molti motivi da diverse persone, specialmente se non è in linea con il pensiero dominante, perché viviamo una tolleranza intollerante.
Fare il musicista che incarna il mito androgino o lo youtuber che fa scherzi di merda sicuramente sono ruoli diversi e più accettati.
È vero che un pensiero più profondo da un lato ti preclude le femministe, le amanti del woke, le radicalc chic, dall altro in linea teoretica ti consente di essere compreso da ragazze che non sono superficiali o indottrinate.
Quindi la scelta viene ridotta solo verso un determinato target.
C'è anche una fetta che non è presa dai messaggi diretti o latenti di questa società.
 
Non credo anche xk il chad non ha bisogno di parole!!! Gli basta restare nel suo nulla cosmico!!!
Quindi non importa chi sei e cosa fai in quel caso!
Il chad è una tentazione immediata basata sull estetica in una società che vive di impulsi, consumismo relazionale e superficialità.
È l oggetto perfetto. (Il discorso non conta però se sei su posizioni estreme)
Comunque conosco professori universitari sposati, o anche persone che hanno una discreta cultura umanistica che vivono con le loro compagne.
Quindi non è proprio così.
Oggi da un lato la cultura è percepita come un disvalore per molti motivi da diverse persone, specialmente se non è in linea con il pensiero dominante, perché viviamo una tolleranza intollerante.
Fare il musicista che incarna il mito androgino o lo youtuber che fa scherzi di merda sicuramente sono ruoli diversi e più accettati.
È vero che un pensiero più profondo da un lato ti preclude le femministe, le amanti del woke, le radicalc chic, dall altro in linea teoretica ti consente di essere compreso da ragazze che non sono superficiali o indottrinate.
Quindi la scelta viene ridotta solo verso un determinato target.
C'è anche una fetta che non è presa dai messaggi diretti o latenti di questa società.
Xo sai non ho capito l’esempio del ‘conosco professori sposati e/o che hanno le loro compagne’, guarda ke molti incel (anke se la traduzione letterale sta x celibe) sono sposati e/o hanno la compagna: incel è colui che non piace alle donne ma molti sono sposati anche se non piacciono nemmeno alla loro moglie
 
Xo sai non ho capito l’esempio del ‘conosco professori sposati e/o che hanno le loro compagne’, guarda ke molti incel (anke se la traduzione letterale sta x celibe) sono sposati e/o hanno la compagna: incel è colui che non piace alle donne ma molti sono sposati anche se non piacciono nemmeno alla loro moglie
Io ho più avuto a che fare con la categoria "pura", ovvero ho amici e conoscenti che non hanno mai avuto un rapporto (ti parlo di persone over 30) oppure da decenni sono soli e vengono rifiutati sempre. Quindi io con il termine incel intendo quella categoria di uomini, soli, che non riescono ad avere una relazione.
O se possono avere un rapporto (come è successo a uno che conosco) è con una ragazza di 130 kg con la faccia piena di acne che passa la vita a mangiare e vedere tentation Island e vuole essere chiamata principessa.
C'è chi dice che se una persona può accedere a questo tipo di ragazze da 3 non è da considerarsi incel.
L'interpretazione semantica è ampia, totipotenziale.
Se devo considerare incel anche quelli che hanno una ragazza ma non sono ben graditi e spesso sono anche dei cervi (e non possono aspirare ad altro) allora parliamo di tantissimi uomini.
 
Io ho più avuto a che fare con la categoria "pura", ovvero ho amici e conoscenti che non hanno mai avuto un rapporto (ti parlo di persone over 30) oppure da decenni sono soli e vengono rifiutati sempre. Quindi io con il termine incel intendo quella categoria di uomini, soli, che non riescono ad avere una relazione.
O se possono avere un rapporto (come è successo a uno che conosco) è con una ragazza di 130 kg con la faccia piena di acne che passa la vita a mangiare e vedere tentation Island e vuole essere chiamata principessa.
C'è chi dice che se una persona può accedere a questo tipo di ragazze da 3 non è da considerarsi incel.
L'interpretazione semantica è ampia, totipotenziale.
Se devo considerare incel anche quelli che hanno una ragazza ma non sono ben graditi e spesso sono anche dei cervi (e non possono aspirare ad altro) allora parliamo di tantissimi uomini.
In realtà gli incel ripeto che sono appena il 5% della popolazione (oggi vero la maggior parte non ha una relazione ma ciò xke oggi anche nella popolazione generale le relazioni sono sempre più rare
 
In realtà gli incel ripeto che sono appena il 5% della popolazione (oggi vero la maggior parte non ha una relazione ma ciò xke oggi anche nella popolazione generale le relazioni sono sempre più rare
E quindi secondo te molto onestamente cosa manca a questi incel x essere corrisposti?
 
E quindi secondo te molto onestamente cosa manca a questi incel x essere corrisposti?
Spesso non hanno difetti specifici evidenti, potremmo dire invece che non hanno nessuna caratteristica ‘forte’ che li renda sessualmente attraenti, diciamo un aspetto non tanto brutto ma semmai ‘infantile’ (il che è molto peggio di essere brutti nel vero senso della parola nelle relazioni non solo sentimentali
 
Spesso non hanno difetti specifici evidenti, potremmo dire invece che non hanno nessuna caratteristica ‘forte’ che li renda sessualmente attraenti, diciamo un aspetto non tanto brutto ma semmai ‘infantile’ (il che è molto peggio di essere brutti nel vero senso della parola nelle relazioni non solo sentimentali
Capisco...poi se hanno difetti evidenti è proprio la fine!quindi una persona con difetti evidenti ma sicuro di se' ha più possibilità di un incel anonimo ma senza difetti evidenti?Bella domanda🤣...(sempre ammesso che uno con difetti evidenti possa essere sicuro di sé)
 
Capisco...poi se hanno difetti evidenti è proprio la fine!quindi una persona con difetti evidenti ma sicuro di se' ha più possibilità di un incel anonimo ma senza difetti evidenti?Bella domanda🤣...(sempre ammesso che uno con difetti evidenti possa essere sicuro di sé)
Non mi sono spiegato bene, difetti evidenti potrebbero ad esempio naso storto orecchie prominenti calvizie grasso corporeo ma non poi così invalidanti dal punto di vista socio sessuale.

Al contrario gli incel presentano una serie di caratteristiche infantili (viso, struttura ossea, muscolatura, voce, postura) che danno l’idea di persone deboli e quindi vengono scartati.

Nessuno pensa che una persona è debole xke ha il naso storto e/o le orecchie prominenti, invece se una persona magari non ha particolari difetti ma ha viso tondeggiante e infantile corporatura esile polsi sottili niente voce profonda appare debole ovvero nessuno la prende sul serio e automaticamente anche le donne la escludono.
 
Non mi sono spiegato bene, difetti evidenti potrebbero ad esempio naso storto orecchie prominenti calvizie grasso corporeo ma non poi così invalidanti dal punto di vista socio sessuale.

Al contrario gli incel presentano una serie di caratteristiche infantili (viso, struttura ossea, muscolatura, voce, postura) che danno l’idea di persone deboli e quindi vengono scartati.

Nessuno pensa che una persona è debole xke ha il naso storto e/o le orecchie prominenti, invece se una persona magari non ha particolari difetti ma ha viso tondeggiante e infantile corporatura esile polsi sottili niente voce profonda appare debole ovvero nessuno la prende sul serio e automaticamente anche le donne la escludono.
Sisi avevo capito...eh insomma naso storto grasso calvizie sono ostacoli importanti x avere una vita sessuale soddisfacente...devi compensare parecchio col carattere...
Guarda caso quelli più sicuri sono proprio i chad che strano
 
Sisi avevo capito...eh insomma naso storto grasso calvizie sono ostacoli importanti x avere una vita sessuale soddisfacente...devi compensare parecchio col carattere...
Guarda caso quelli più sicuri sono proprio i chad che strano
Dipende il grasso su una struttura infantile sembra una palla o una donna in attesa (skinny fat) su una struttura importante sembra solo sovrappeso, calvizie su un viso rotondo sembra un uovo su un viso squadrato da quel tocco di virile, naso storto è goffo solo se su un viso privo di spigoli
 
Dipende il grasso su una struttura infantile sembra una palla o una donna in attesa (skinny fat) su una struttura importante sembra solo sovrappeso, calvizie su un viso rotondo sembra un uovo su un viso squadrato da quel tocco di virile, naso storto è goffo solo se su un viso privo di spigoli
Ok però sta di fatto che di chad non ne ho conosciuto uno insicuro, secondo me molto spesso l'aspetto fisico rispecchia una personalità di un certo tipo
 
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