Blackpill [DIBATTITO] - Il BIAS femminile sugli uomini.

Per verità assolute e disperate

Tony Ciccione

Well-known member
Whitepillato
QUESITO:
Come mai le donne hanno questo BIAS tale che: ogni uomo che compie una gentilezza - senza secondi fini - nei loro confronti ci stia automaticamente provando?

LA MIA ESPERIENZA:

Sono una persona gentile, se posso fare un favore lo faccio senza troppi complimenti, indipendentemente dal sesso. Ma ho notato che quando si tratta di aiutare delle donne, c'è il presupposto che io lo abbia fatto solo per avere la loro attenzione e benevolenza, ergo per provarci.
Mi è capitato anche di fare dei complimenti - che faccio anche ad uomini - del calibro di "questo vestito ti sta proprio bene" o "hai un colore degli occhi davvero stupendo".
Mi è capitato persino di accompagnare una ragazza che si era fratturata la caviglia in ospedale, anche perché mica potevo lasciarla lì a patire. Risultato: ci stavo palesemente provando.

Ma è possibile che ad oggi ogni gentilezza venga quasi vista come una dichiarazione d'amore?
A me personalmente da sempre molto fastidio, perché finisce che faccio la figura del farfallone che non sono, anzi. Io anche per questo oggi ho molte riserve con le donne, perché ho paura delle implicazioni che potrebbero esserci a livelli relazionali. Magari con la fidanzata di un amico storico, che può pensare che il fine di una mia gentilezza sia lei. Mi rendo conto che in molti casi è infondato questo mio timore, ma temo di poter rovinare i rapporti con le persone per un semplice fraintendimento.

LA MIA OPINIONE:

Siamo davvero così crude come persone? Con crude intendo immature, emozionalmente analfabeti. Non sappiamo leggere cosa c'è oltre una frase, oltre un gesto, e ci limitiamo ad osservare il significato che queste azioni o parole hanno in senso vago.
Le lettere che dedico alla mia Lei ad esempio non trasudano di "Ti amo" e cazzate varie, sono molto più poetiche, perché io sono fatto così: non amo essere esplicito, lascio che tutto assuma il suo significato a partire dal contesto personale (ergo dal rapporto che ho con quelle persone).
Credo però che il BIAS di cui parlo sia un BIAS di tipo culturale, che non deriva dall'esperienza nella maggior parte dei casi.

// Su questo però sono interessato più al parere femminile, dunque invoco @Desya @rickkkk (e così via...)
 
Cioè tu vedi un uomo per strada e gli dici "ma sai che hai degli occhi stupendi"?
No, hahaha. Non lo faccio neanche con le donne. Sono persone che già conosco, con cui magari sto uscendo in gruppo (mai solo, per mia scelta).

A dei miei amici dico anche che hanno un bel culo per intenderci, hahaha. Ovvio che però siamo molto intimi, ci conosciamo da anni, non mi permetterei mai altrimenti. E no, non sono omosessuale.
 
QUESITO:
Come mai le donne hanno questo BIAS tale che: ogni uomo che compie una gentilezza - senza secondi fini - nei loro confronti ci stia automaticamente provando?

LA MIA ESPERIENZA:

Sono una persona gentile, se posso fare un favore lo faccio senza troppi complimenti, indipendentemente dal sesso. Ma ho notato che quando si tratta di aiutare delle donne, c'è il presupposto che io lo abbia fatto solo per avere la loro attenzione e benevolenza, ergo per provarci.
Mi è capitato anche di fare dei complimenti - che faccio anche ad uomini - del calibro di "questo vestito ti sta proprio bene" o "hai un colore degli occhi davvero stupendo".
Mi è capitato persino di accompagnare una ragazza che si era fratturata la caviglia in ospedale, anche perché mica potevo lasciarla lì a patire. Risultato: ci stavo palesemente provando.

Ma è possibile che ad oggi ogni gentilezza venga quasi vista come una dichiarazione d'amore?
A me personalmente da sempre molto fastidio, perché finisce che faccio la figura del farfallone che non sono, anzi. Io anche per questo oggi ho molte riserve con le donne, perché ho paura delle implicazioni che potrebbero esserci a livelli relazionali. Magari con la fidanzata di un amico storico, che può pensare che il fine di una mia gentilezza sia lei. Mi rendo conto che in molti casi è infondato questo mio timore, ma temo di poter rovinare i rapporti con le persone per un semplice fraintendimento.

LA MIA OPINIONE:

Siamo davvero così crude come persone? Con crude intendo immature, emozionalmente analfabeti. Non sappiamo leggere cosa c'è oltre una frase, oltre un gesto, e ci limitiamo ad osservare il significato che queste azioni o parole hanno in senso vago.
Le lettere che dedico alla mia Lei ad esempio non trasudano di "Ti amo" e cazzate varie, sono molto più poetiche, perché io sono fatto così: non amo essere esplicito, lascio che tutto assuma il suo significato a partire dal contesto personale (ergo dal rapporto che ho con quelle persone).
Credo però che il BIAS di cui parlo sia un BIAS di tipo culturale, che non deriva dall'esperienza nella maggior parte dei casi.

// Su questo però sono interessato più al parere femminile, dunque invoco @Desya @rickkkk (e così via...)
Per diversi fattori.
1) Siamo abituate a ricevere interazioni con secondi fini fin dall' adolescenza e per abitudine parti prevenuta
2) È un atteggiamento MOOOOLTO inusuale (purtroppo). Capita rarissime volte di riceve un commento gentile, un aiuto o anche solo scambiare due parole con uno sconosciuto, il massimo è scambiarsi un sorriso. Gesti del genere vengono considerati strani.
 
È un atteggiamento MOOOOLTO inusuale (purtroppo). Capita rarissime volte di riceve un commento gentile, un aiuto o anche solo scambiare due parole con uno sconosciuto, il massimo è scambiarsi un sorriso. Gesti del genere vengono considerati strani.
Già, ho notato anche io. Questo un po' in generale, al di là del sesso.

Mi sorprende come comportarsi da esseri umani possa essere frainteso certe volte. Non inizio mai conversazioni tendenzialmente, perché sono introverso, ma per gentilezza non è che mando a fare in culo l'interlocutore. Oppure se vedo che una persona ha evidente bisogno di una mano, non riesco a girarmi dall'altra parte facendo finta di niente. Una cosa veramente triste...
 
Qualche anno fa, quando ero più gentile verso le np capitava spesso di aiutarle per amor del bene senza secondi fini a volte, ma finivo sempre per dare l’idea a tutti di essere un morto di figa che ci provava. Persino mia mamma ogni volta che mi avvicinavo ad una ragazza, anche se era per chiedere certe informazioni, mi diceva che volevo provarci con lei, e ricordo bene quanto mi facesse incazzare questa cosa. Da allora smisi completamente di fare favori alle np
o di far loro complimenti non richiesti esplicitamente.

Il motivo per cui succede questa cosa è semplicemente l’aspetto fisico, se sei un belloccio non darai mai l’impressione di essere un bisognoso e di conseguenza un gesto gentile verso una donna non verrà scambiato come un flirt, invece se sei brutto basso e grasso com’ero io qualche anno fa vieni scambiato sempre come un bavoso morto di figa. L’era del romanticismo è finita, ora conta solo l’aspetto fisico, se sei bello vieni visto come un bravo ragazzo romantico, se sei brutto verrai sempre visto come un morto di figa che non pensa ad altro se non scopare.
 
Già, ho notato anche io. Questo un po' in generale, al di là del sesso.

Mi sorprende come comportarsi da esseri umani possa essere frainteso certe volte.
Oltre che frainteso, percepito come fastidioso o di troppo
Non inizio mai conversazioni tendenzialmente, perché sono introverso, ma per gentilezza non è che mando a fare in culo l'interlocutore. Oppure se vedo che una persona ha evidente bisogno di una mano, non riesco a girarmi dall'altra parte facendo finta di niente. Una cosa veramente triste...
Pensa che esiste una reazione sociale molto comune chiamata "effetto spettatore", per cui nel momento in cui un soggetto sta male o è in pericolo in un luogo affollato, i presenti non sentono l'urgenza di aiutarlo perché credono che qualcuno lo farà al posto loro. Non prendono l'iniziativa.

Tu non sentirti demoralizzato, sei una perla rara. Apprezzo le persone che hanno il coraggio di uscire dalla propria zona di confort e riescono a fare qualcosa.
 
Qualche anno fa, quando ero più gentile verso le np capitava spesso di aiutarle per amor del bene senza secondi fini a volte, ma finivo sempre per dare l’idea a tutti di essere un morto di figa che ci provava. Persino mia mamma ogni volta che mi avvicinavo ad una ragazza, anche se era per chiedere certe informazioni, mi diceva che volevo provarci con lei, e ricordo bene quanto mi facesse incazzare questa cosa. Da allora smisi completamente di fare favori alle np
o di far loro complimenti non richiesti esplicitamente.

Il motivo per cui succede questa cosa è semplicemente l’aspetto fisico, se sei un belloccio non darai mai l’impressione di essere un bisognoso e di conseguenza un gesto gentile verso una donna non verrà scambiato come un flirt, invece se sei brutto basso e grasso com’ero io qualche anno fa vieni scambiato sempre come un bavoso morto di figa. L’era del romanticismo è finita, ora conta solo l’aspetto fisico, se sei bello vieni visto come un bravo ragazzo romantico, se sei brutto verrai sempre visto come un morto di figa che non pensa ad altro se non scopare.
È qualcosa di più complicato purtroppo
 
Pensa che esiste una reazione sociale molto comune chiamata "effetto spettatore", per cui nel momento in cui un soggetto sta male o è in pericolo in un luogo affollato, i presenti non sentono l'urgenza di aiutarlo perché credono che qualcuno lo farà al posto loro. Non prendono l'iniziativa.
Recentemente - in aereo - ho letto "Il secolo degli spettatori" di Bauman (un autore leggero per le vacanze insomma 😂). Bauman sostiene che l'effetto sarebbe amplificato dal nostro abituarci alla sofferenza: il fatto che quotidianamente veniamo esposti a immagini del genere ci rende assuefatti, e anche se vorremmo fare qualcosa percepiamo che il problema sia sempre troppo grande per essere affrontato, e ogni nostra azione si rivela essere irrilevante (seppur ci dia un senso di "appagamento", avendo contribuito alla risoluzione di un problema) aumentando la sensazione di impotenza.

Questo argomento ovviamente assume più rilevanza nei grandi problemi globali, come la fame nel mondo. Ma credo possa essere applicato anche a problemi sociali del calibro de "l'indifferenza e la diffidenza nel mondo di oggi".

Tu non sentirti demoralizzato, sei una perla rara. Apprezzo le persone che hanno il coraggio di uscire dalla propria zona di confort e riescono a fare qualcosa.
Continuerò certamente perché è il mio modo di essere. Grazie <3
 
La ragione principale per cui i sub6 non dovrebbero compiere gentilezze gratuite verso le np è un’altra ed è quella di evitare l’egoboosting.
Non sono dello stesso avviso. Il mondo è un brutto posto, e la gente è sempre più diffidente nei confronti del prossimo.

Loro possono coprirsi di gloria sentendosi Cristo in Terra se vogliono, perché noi - squallidi sub6 - abbiamo avuto la buona educazione di aiutarle. Ma alla fine della fiera, la loro è solo vanagloria, noi siamo persone buone che rendono questo inferno più vivibile. La soluzione è non essere parte del problema, di questo si tratta. Noi siamo apposto con la coscienza, loro (inconsciamente) erano e rimangono squallide.
 
Recentemente - in aereo - ho letto "Il secolo degli spettatori" di Bauman (un autore leggero per le vacanze insomma 😂). Bauman sostiene che l'effetto sarebbe amplificato dal nostro abituarci alla sofferenza: il fatto che quotidianamente veniamo esposti a immagini del genere ci rende assuefatti, e anche se vorremmo fare qualcosa percepiamo che il problema sia sempre troppo grande per essere affrontato, e ogni nostra azione si rivela essere irrilevante (seppur ci dia un senso di "appagamento", avendo contribuito alla risoluzione di un problema) aumentando la sensazione di impotenza.
Condivido tutto ciò che hai detto, condividiamo un grandissimo sentimento di impotenza e aggiungo che probabilmente un altro problema è l'enorme senso di estraneità che proviamo verso il prossimo fino a percepirlo come un fastidio. Ad esempio a Milano è comune che metro o treni siamo bloccati perché qualcuno ha deciso di suicidarsi. Oltre ai commenti immondi che senti dei lavoratori che arriveranno 10/20 minuti in ritardo, anche l'opinione postuma al fastidio iniziale rimane invariata. Non esiste empatia, interesse verso il prossimo, l'umano è stato deumanizzato.
Di Bauman vorrei leggermi "modernità liquida".
 
Non sono dello stesso avviso. Il mondo è un brutto posto, e la gente è sempre più diffidente nei confronti del prossimo.

Loro possono coprirsi di gloria sentendosi Cristo in Terra se vogliono, perché noi - squallidi sub6 - abbiamo avuto la buona educazione di aiutarle. Ma alla fine della fiera, la loro è solo vanagloria, noi siamo persone buone che rendono questo inferno più vivibile. La soluzione è non essere parte del problema, di questo si tratta. Noi siamo apposto con la coscienza, loro (inconsciamente) erano e rimangono squallide.
Ineccepibile.
 
Condivido tutto ciò che hai detto, condividiamo un grandissimo sentimento di impotenza e aggiungo che probabilmente un altro problema è l'enorme senso di estraneità che proviamo verso il prossimo fino a percepirlo come un fastidio. Ad esempio a Milano è comune che metro o treni siamo bloccati perché qualcuno ha deciso di suicidarsi. Oltre ai commenti immondi che senti dei lavoratori che arriveranno 10/20 minuti in ritardo, anche l'opinione postuma al fastidio iniziale rimane invariata. Non esiste empatia, interesse verso il prossimo, l'umano è stato deumanizzato.
Di Bauman vorrei leggermi "modernità liquida".
Leggiti “Amore liquido”, sempre suo.
 
Oltre ai commenti immondi che senti dei lavoratori che arriveranno 10/20 minuti in ritardo, anche l'opinione postuma al fastidio iniziale rimane invariata. Non esiste empatia, interesse verso il prossimo, l'umano è stato deumanizzato.
Quando capirete che l'unica soluzione possibile è abbracciare questa realtà e immergersi totalmente in questa fogna putrida, sarete un passo più vicini alla serenità
 
Io onestamente sono pochissime le tipe con le quali non ci proverei, sicuramente le ragazze dei miei amici (anche se diventassero ex), le donne con cui si ha un rapporto prettamente formale e pochissime altre per il resto cerco di cogliere ogni singola occasione che mi dona questa meravigliosa vita...
 
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