Pochi laureati in Italia

Dark Soul

⭐️Super Gran Maestro⭐️
Blackpillato
Utente storico
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Chissà perché la notizia non mi stupisce...Ah già: laurearsi quando si cresce in contesti di povertà e disfunzionali, oppure quando si arriva all'università vergini e con la vita più piatta di una tavola da surf, è una sfida persa in partenza. Ah, poi statisticamente sono più le np a laurearsi che gli uomini...ma guarda un po', di certo si studia meglio sapendo che ogni sera ti viene a prendere chad, ti porta in giro, e ti paga i viaggi. Ma vaffanculo! Spero vivamente che questa società di merda e questo schifo di paese collassino al più presto. Che un inverno nucleare venga il prima possibile...
 
La situazione è migliorata rispetto agli anni Novanta, ricordo che era uno su quattro a finire l'università. L'avvento delle lauree brevi ha migliorato le cose, anche se non è mai stato creato un mercato del lavoro per chi ha solo la triennale e si trova di fatto costretto a prendere la magistrale per avere sbocchi lavorativi.
 
Esistono studi riguardo il sistema educativo italiano che penalizza fortemente lo sviluppo degli studenti uomini fin dai tempi delle scuole elementari, l'approccio pedagogico è fortemente disfunzionale nei riguardi delle necessità psicomotorie dei bambini ma soprattutto, è vecchio, vecchio, vecchio. Non è ammissibile che in tempi in cui le macchine ci sostituiranno ancora venga preferito il modello dei programmi prettamente mnemonici legati al leccaculaggio dei professori a discapito dello sviluppo del pensiero critico e della creatività individuale. Voi direte? Nun ce stanno li sordi. Cazzi nostri, i sistemi educativi anche nelle nazioni in via di sviluppo prevedono una fetta di finanziamenti consistenti in base al PIL proprio in via dell'assunto che un cittadino ben formato da principio sarà anche un cittadino produttivo e motivato, con una testa pensante ed utile per la società intera, per la comunità. Ma in un paese con età media di 47 anni, con tasso di natalità di 1,1 che continuerà ad abbassarsi nel tempo e con la mentalità del "magno adesso e cago dove capita", l'idea di un futuro è discutibile. Non sarà un inverno nucleare ma l'inverno della denatalità, dell'avidità passeggera e dell'ignoranza venduta come risorsa ad annientarci.
 
Ma oddio a sentir parlare sembrano tutti dottori e laureati.
E tutti con 110 e lode, mai nessuno che abbia finito con un punteggio inferiore.
 
Concordo con molti di voi. Il numero assoluto o percentuale dei laureati non è un grande indicatore e predittore. Ed esempio ci fossero un milione di laureati in più in "scienza della qualsiasi" saremmo contenti e celebranti? Non credo che il paese si troverebbe in una posizione migliore.
Invece con le laurea spendibili in un contesto internazionale, conviene prendersi la laurea quasi gratis in Italia e poi emigrare con un risultato sul paese ancora più negativo.
 
Mah .... Quoto gli amici del forum.
Poi i numeri dicono tutto e niente, bisogna capire come li otteniamo,perché sono questi, dove si instaurano e in relazione a chi e a cosa ci sono determinati numeri.
Anche una nota azienda che vende cioccolato faceva delle "ricerche scientifiche" e dichiarava in radio che i "numeri" e la "scienza" dimostravano che il cioccolato allunga la memoria.
Detto questo per il discorso dei laureati viene visto in negativo dato che i numeri sono inferiori rispetto ai vari altri paesi europei.
Ovviamente i fattori che incidono sono moltissimi e non sono mai considerati.
Secondo me per l ambito accademico è vero che il sapere strutturato e organizzato è fondamentale, ma è anche vero che va visto che tipo di sapere viene offerto, che prospettive vengono proposte, ecc ecc
Poi devo ammettere che ora si cercano percorsi comuni e competenze collegate nei percorsi di laurea, ma è anche vero che a volte puoi raggiungere conoscenze e competenze in altri modi.....
 
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Chissà perché la notizia non mi stupisce...Ah già: laurearsi quando si cresce in contesti di povertà e disfunzionali, oppure quando si arriva all'università vergini e con la vita più piatta di una tavola da surf, è una sfida persa in partenza. Ah, poi statisticamente sono più le np a laurearsi che gli uomini...ma guarda un po', di certo si studia meglio sapendo che ogni sera ti viene a prendere chad, ti porta in giro, e ti paga i viaggi. Ma vaffanculo! Spero vivamente che questa società di merda e questo schifo di paese collassino al più presto. Che un inverno nucleare venga il prima possibile...
L' università Italiana è più tosta, più impegnativa che in molti altri paesi Europei.
A me il fatto che ci siano meno laureati non fa piangere perché le università sono fabbriche di schiavi 2.0 e sono contento quando non si raggiungono gli obiettivi che il sistema richiede.

Riguardo al fatto che le ragazze si laureino più dei ragazzi, non meraviglia, sia per le ragioni che hai scritto tu sia perché alla ragazze studiare piace di più, rispetto ai ragazzi. Il fatto che nelle facoltà tecnico-intellettuali ad indirizzo ingegneristico ed informatico la maggioranza dei laureati sono ragazzi, ancora, confermerebbe che le eccellenze tendono ad essere maschi, la normalità e la più che normalità, donna.
 
L' università Italiana è più tosta, più impegnativa che in molti altri paesi Europei.
A me il fatto che ci siano meno laureati non fa piangere perché le università sono fabbriche di schiavi 2.0 e sono contento quando non si raggiungono gli obiettivi che il sistema richiede.

Riguardo al fatto che le ragazze si laureino più dei ragazzi, non meraviglia, sia per le ragioni che hai scritto tu sia perché alla ragazze studiare piace di più, rispetto ai ragazzi. Il fatto che nelle facoltà tecnico-intellettuali ad indirizzo ingegneristico ed informatico la maggioranza dei laureati sono ragazzi, ancora, confermerebbe che le eccellenze tendono ad essere maschi, la normalità e la più che normalità, donna.
Regno Unito, Germania, Svizzera, paesi scandinavi hanno livelli di difficoltà e di istruzione significativamente più elevati..
Già solo poter ripetere un esame all’infinito anziché solo una volta, per esempio, semplifica di molto la vita di uno studente.
 
laurearsi quando si cresce in contesti di povertà e disfunzionali, oppure quando si arriva all'università vergini e con la vita più piatta di una tavola da surf, è una sfida persa in partenza
Verissimo. Gli studenti che provengono da contesti svantaggiati, o che non hanno a loro volta almeno un genitore laureato, difficilmente portano a termine gli studi terziari. La differenza si vede già alla scuola primaria, purtroppo. In seguito, vengono spesso indirizzati verso le scuole professionali, che generalmente non danno una preparazione adeguata per la prosecuzione degli studi
 
Ma meglio, con troppi laureati la laurea si svaluta e non vale più un cazzo, e non c'è più il personale per i lavori medi che c'hanno rubato i maranza negli ultimi 30 anni, perchè tutti co sta laureah e il ligeo clazzigo al cazzeggio
 
Regno Unito, Germania, Svizzera, paesi scandinavi hanno livelli di difficoltà e di istruzione significativamente più elevati..
Già solo poter ripetere un esame all’infinito anziché solo una volta, per esempio, semplifica di molto la vita di uno studente.
Ma va ho sentito un sacco di italiani che vanno a studiare all'estero e dicono che è facilissimo, sucuramente la parte memonica è inferiore. Poi c'ho avuto a che fare con gli esteri, apparte i francesi gli altri hanno una cultura generale mediocrissima.
 
Io ho la triennale, sempre servita pochissimo, col 3 + 2 mi sono trovato malissimo, aver raggiunto un obiettivo faticoso e dover subito ripartite "da zero" per un altro biennio minimo non ce l'ho fatta...con la vecchia quadriennale sarei probabilmente un laureato e basta, senza "asterisco".
 
Ma va ho sentito un sacco di italiani che vanno a studiare all'estero e dicono che è facilissimo, sucuramente la parte memonica è inferiore. Poi c'ho avuto a che fare con gli esteri, apparte i francesi gli altri hanno una cultura generale mediocrissima.
È perpecita più difficile, perché resa difficile in modo artefatto (per fare selezione sociale, in breve). I risultati li potete controllare da soli.


Forse per una sorta di pigrizia e timore di allontanarsi gli studenti si ostinano a frequentare l'università italiana invece di sfruttare di più l'EU.
 
Ma se adesso chiunque abbia 20 anni è iscritto all'università, sono ricolme di ragazzi. Quest'articolo è una puttanata, semmai sono i neolaureati a scappare dall'Italia perché non c'è lavoro o se c'è è sottopagato
 
È perpecita più difficile, perché resa difficile in modo artefatto (per fare selezione sociale, in breve). I risultati li potete controllare da soli.


Forse per una sorta di pigrizia e timore di allontanarsi gli studenti si ostinano a frequentare l'università italiana invece di sfruttare di più l'EU.
Ma si le conosco ste liste, ma sono fatte sempre da paesi esteri, e non si capisce quali sarebbero i parametri, si basano più sul livello di funzionamento delle università, la fama che si sono fatte negli anni, e il livello della ricerca che la suddetta università porta avanti. Non si basa sulla difficoltà dei libri, il numero di pagine che uno studente si deve imparare ecc. La common law in inghilterra è una mediocrata facilissima rispetto a studiarsi legge in italia con tutta la burocrazia di merda italiota
 
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